I vivi e i morti - Film (1960)

I vivi e i morti
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The fall of the house of Usher
Anno: 1960
Genere: horror (colore)
Note: Tratto dal racconto "La caduta della casa degli Usher" (The Fall of the House of Usher) di Edgar Allan Poe pubblicato nel 1839.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In pieno revival gotico (la celebre casa inglese Hammer aveva aperto i battenti appena tre anni prima), Roger Corman inaugura il suo ciclo di film tratti dai racconti di Edgar Allan Poe. Della partita saranno il fondamentale Vincent Price, l'onnipresente Richard Matheson (cui spetta sceneggiare, sempre con molte libertà, i classici di Poe) e una troupe più o meno fissa. L'esordio, che rilegge “La caduta della casa Usher” (bizzarro il titolo italiano del film, che non rispetta l'originale THE FALL OF THE HOUSE OF USHER) ci accompagna nella dimora tetra, cupissima degli Usher spingendoci a immedesimarci nell’ “esterno” Winthrop (Damon), giunto lì per portare via l’amata Madeleine (Myrna...Leggi tutto Fahey) dall’oppressiva tutela del fratello Roderick (Vincent Price). Questi continua a ripetere che la loro casata è maledetta e che lui e la sorella sono condannati a morire in breve tempo; portarla via sarebbe inutile. Gran parte del fascino del film è basato sull’interpretazione sofferta, magnificamente drammatica di Price: si porta le mani alle orecchie dal dolore quando Damon parla a voce troppo alta, inarca le sopracciglia pregandolo di rassegnarsi di fronte a una maledizione ineluttabile, si muove per i bui corridoi con incedere ieratico. Ma se la figura di Roderick è sicuramente centrata, altrettanto non si può dire delle altre, solo un contorno necessario a spalleggiare la teatralità di Price. Girato completamente in interni (salvo lo splendido incipit, che Corman girò sul luogo d’un incendio trovando una natura bruciata di raro impatto orrorifico, I VIVI E I MORTI non offre una regia molto coinvolgente riscattandosi tuttavia con le belle scenografie fotografate vividamente da Floyd Crosby e per alcune inquadrature ben studiate.

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Undying 11/05/07 00:34 - 3807 commenti

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Prima - e riuscita al pari del successivo Il Pozzo e il Pendolo - opera dedicata (da Roger Corman) alla serie di racconti scritti da Allan Poe. Benché il soggetto sia stato più volte rivisitato (sia in precedenti, sia in successive occasioni), nessuna raggiunge la perfezione formale e retorica di questa riuscitissima trasposizione cinematografica. I meriti vanno a Price, in grado - come sempre, del resto - di sostenere una parte esclusivamente incentrata su un ruolo prettamente verbale, che amplifica l'insieme delle suggestioni letterarie...
MEMORABILE: Il lungo ed intenso dialogo circostanziato sulle qualità malefiche della casa, pronunciato dallo svigorito Usher...

Caesars 3/08/07 11:09 - 3798 commenti

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Primo dei numerosi film che Roger Corman girò ispirandosi a racconti di Edgar Allan Poe. Realizzata, come al solito, in poco tempo e con pochi mezzi a disposizione, questa trasposizione da "La caduta di casa Usher" si ricorda soprattutto per l'incredibile prova di Vincent Price (attore un po' gigione, è vero, ma di straordinario talento) che riesce ad alzare notevolmente il livello dell'operazione. Lento nel ritmo e senza grandi sussulti è comunque interessante e ben fotografato da Floyd Crosby. Un film fondamentale per il "b-movie" dell'horror.

B. Legnani 5/08/07 00:20 - 5543 commenti

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Per questi film seriali, diretti da Roger Corman, con cast dotato di Vincent Price, si corre il rischio di fare sempre lo stesso discorso, compresa l’ispirazione a Poe, attorno ad un‘idea del quale Matheson costruisce la sceneggiatura. Anche qui livello non eccelso, in una pellicola frettolosa, ma non priva di cose graziose. Alla fine dei conti il pregio più netto è la presenza dell'istrionico, irresistibile Vincent Price.

Homesick 22/04/08 17:12 - 5737 commenti

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Corman alla regia, Matheson alla sceneggiatura e Price davanti alla macchina da presa sanno rendere bene l’atmosfera satura di misteriosa, angosciante decadenza che si respira nel racconto “Il crollo della Casa Usher” di Poe. La trama è un po’ ripetitiva e non offre molti colpi di scena, ma l’uso dei colori è magistrale e raggiunge l’apice nella sequenza onirica e nel grande incendio. Nel finale la Fahey cerca di ergersi a Barbara Steele.

Cotola 6/08/08 13:54 - 9068 commenti

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È il primo film della serie ispirata all'immenso Poe girata da Corman e forse è anche il migliore oltre ad essere una delle più belle trasposizioni di sempre tratte dalle opere del grande scrittore americano. Coinvolgente (con un bel crescendo di tensione), gustoso, raffinato e particolarmente riuscito da un punto di vista visivo grazie ai filtri colorati usati dall'ottimo direttore della fotografia Floyd Crosby. Un gioiellino che non bisogna assolutamente perdersi.

Trivex 6/04/09 22:34 - 1745 commenti

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Profondo gotico superiore. Con pregi e difetti del genere, ma realizzato benissimo. Inoltre, a differenza di molti prodotti simili, riesce anche a fare un poco di paura, in particolare negli ultimi dieci minuti. La trama è semplice, ma tesa e quindi mantiene vigile anche lo spettatore più stanco o provato dalle libagioni. Attori in gran forma, ambientazione d'atmosfera e costumi curatissimi completano il bel quadretto antico. Visione consigliata!

Ciavazzaro 3/05/09 12:50 - 4770 commenti

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Non male. Vincent Price senza baffi e con capigliatura bionda interpreta degnamente Roderick Usher. Bravo Damon, discreta la Fahey (inquietante quando esce dalla sua tomba). Ci sono gradevoli giochi di luce (l'incubo), il finale è abbastanza teso, l'atmosfera non manca. Non il migliore della serie, ma decisamente un ottimo film. Segnalo i dipinti raffiguranti la stirpe Usher.
MEMORABILE: Le mani sporche di sangue.

Deepred89 19/11/10 10:57 - 3716 commenti

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Un buon gotico in crescendo, con partenza convenzionale, ritmo lento nei minuti successivi, ripresa nel secondo tempo (con forte aumento del coinvolgimento) fino all'ottimo finale, senza dubbio la parte migliore del film. Confezione povera ma elegantissima, con una bella fotografia dai colori splendidamente gotici (elemento che caratterizzerà anche i successivi horror del regista). Solo quattro attori in scena: Price il migliore, Damon il peggiore, bravo Ellerbe, discreta la Fahey, che parte in sordina e recupera punti negli ultimi minuti.

Von Leppe 23/12/10 13:19 - 1262 commenti

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Primo film della serie ispirata a Poe e tratto dal suo più bel racconto: la caduta della casa degli Usher. Atmosfere nuove, gotiche, variopinte negli scenari dipinti e i quadri visionari, in stile moderno all'interno di un film ambientato nell'800. Ci sono dei momenti un po' tirati via, altri molto ben fatti come l'incubo e il finale. Malinconico Price con i capelli sbiancati e la lunga veste rossa nel ruolo del personaggio spettrale e malato di Roderick Usher. Bello come tutti gli altri del ciclo di Poe.
MEMORABILE: Gli occhi dell'antenato nel quadro e quelli di Madeline. L'urlo folle e malefico di Madeline con le mani rigate di sangue.

Puppigallo 9/03/11 15:01 - 5289 commenti

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Buon horror vecchio stampo, che può contare su un'ambientazione lugubre e accattivante (il maniero che cade a pezzi e che, come il padrone, sembra mal sopportare gli ospiti) e su attori in parte (maggiordomo compreso), capeggiati da un Price in forma, che qui dà l'impressione di recitare un testo teatrale. Più che il ritmo, non certo forsennato, contano i personaggi e la maledizione che li perseguita, costringendoli a una non vita. Il finale, preceduto da un incubo ad alterni monocolori, è esso stesso un vero e proprio incubo tristemente reale per gli sventurati protagonisti.
MEMORABILE: Price: "Lei ci crede esseri normali, ma la vita ci sfugge"; La sensibilità oculauricolare di Price: "Sento il fruscio dei topi in cantina"; Gli Usher.

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Pigro 15/04/11 14:40 - 9682 commenti

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Matheson razionalizza (e semplifica) la complessità del mistero e del soprannaturale presente nel racconto di Poe a cui si ispira, sostituendola con il terrore e la suspense e, narrativamente, con il complotto e la storia d'amore. La resa di Corman è comunque buona, proprio grazie a un ritmo maestosamente incalzante e a una cura speciale dell'immagine, con colori accesi e fiammanti (d'effetto la sequenza onirica e curiosi i ritratti vagamente alla Ensor!). Non secondario l'apporto del titanico Price. E qualche brivido lo dà ancora.

Lucius 21/04/11 23:58 - 3015 commenti

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Un antico maniero e una maledizione, quella della casa degli Usher, una mente malata e un amore al quale non si vuole rinunciare. Tutto ciò ma anche molto altro in una pellicola doc di Corman ispirata ad un racconto di Edgar Allan Poe. Nonostante qualche lungaggine nel primo tempo, la storia è da brividi, con delle sequenze cult e la presenza di alcuni dipinti che contribuiscono ad incutere terrore. Il film è estremamente curato nelle scenografie e nei costumi e cattura anche se non immediatamente, mentre la morte bussa al portone.

Il Gobbo 26/05/11 20:37 - 3015 commenti

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Avvio di una meritatamente fortunata serie. Corman mette a punto factory e ricetta, e trova subito in Price l'interprete più congeniale, capace di fornire tutte le sfumature a costo di mangiarsi i comprimari (anche se Damon non recita così male da giustificare le dolorose fitte che il buon Vincent accusa). Sapiente il crescendo, efficace, nel tripusio di cartapesta, la scenografia (ah, le ragnatele e la polvere di quei film!)

Max renn 28/03/12 00:30 - 80 commenti

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Associare il termine "capolavoro" alle dignitose ma "sbrigative" opere di Corman pare quasi un ossimoro; tuttavia, con "I vivi e i morti" tale accostamento risulta essere assai meno eretico del previsto. Il merito va spartito tra l'inarrivabile carisma di un Price dalla chioma bizzarramente ossigenata e una distinta sceneggiatura in grado di mantenere lo spirito (pregno di un senso di maledetta fatalità) dell'ottimo racconto di Poe, pur apportandovi consistenti variazioni. Senza dubbio il miglior film del regista in assoluto.

Giùan 6/07/12 21:36 - 4576 commenti

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Primo insuperato episodio della saga gotica ispirata a Corman dai racconti di Poe. È palpabile nel film tutta l'emozione del tycoon dell'AIP per la vena aurifera da saccheggiare commercialmente, ma anche una tensione poetico-cinematografica nuova e tutto sommato ancora "vergine". Il racconto delle tare degli Usher diventa così un alto concentrato di ingegneria artigianale, in cui si fondono perfettamente regia, scrittura (Matheson), fotografia (Crosby), scene (Haller) e cast. Di Price inutile dire ma che bravi il vecchio Ellerbe e i ragazzi Damon e Fahey.
MEMORABILE: Il ghigno di dolore di Price per le sue povere orecchie martoriate dalle "urla" di Damon; Il close up degli occhi di Myrna Fahey indemoniata; Il finale.

Rigoletto 4/11/12 14:10 - 1787 commenti

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Senza dubbio è un gioiellino che merita davvero di essere visto. Lo spettatore ne sarà beneficiato da quei brividi che non terrorizzano ma che inquietano profondamente; complice, in questo, l'interpretazione dei bravi attori e di Price (biondo e senza baffi) in partcolare. Perfetta l'atmosfera cupa e claustrofobica che appartiene proprio a quei gotici di una volta e le indovinate scenografie. ***

Minitina80 14/07/15 09:51 - 2986 commenti

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Il racconto di Poe è trasposto degnamente grazie a Corman e Matheson che puntano sulla intensità emotiva e narrativa, sebbene colpisca subito per la fotografia vivida e dai colori assai saturi. Si avvale, inoltre, di un doppiaggio di livello a cui pellicole di questo genere non sono abituate: Cigoli, Locchi, Calavetta e Pettinelli gli donano un profondità e uno spessore non indifferente. Difficile fare di meglio perché la storia di partenza oggettivamente non è granché.

Belfagor 20/05/16 23:08 - 2690 commenti

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"La caduta di casa Usher" è uno dei miei preferiti tra i racconti di Poe e la trasposizione di Corman riesce a trasmettere il senso d'angoscia che traspira dalla carta stampata. I cambiamenti apportati alla storia non stonano e il cast ridotto a soli quattro attori fa un ottimo lavoro, in particolare Price (biondo e sbarbato) nel ruolo del nevrastenico e fatalista di Roderick. Alcune lungaggini, inevitabili date la brevità del racconto, sono pienamente riscattate da un climax finale semplicemente perfetto.
MEMORABILE: I ritratti della famiglia Usher e le relative storie; L'incubo a tinte blu e viola; La mano sporca di sangue che esce dalla bara; L'incendio.

Saintgifts 6/02/17 18:25 - 4098 commenti

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Bisogna riconoscere che l'atmosfera gotica, merito di buone scenografie e una fotografia che le valorizza, è raggiunta efficacemente. Le interpretazioni sono di buon livello, con un Price talmente convincente che lo si immagina così anche nella vita reale. Corman dirige bene il quartetto; trovo invece la sceneggiatura carente, almeno nella parte sentimentale, allungata e senza nessuna ragione plausibile, se non quella di fare minutaggio per arrivare poi faticosamente allo scopo principale. Ottimi invece i quadri e la descrizione degli antenati.

Rufus68 20/01/18 22:51 - 3848 commenti

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Un Corman più solido dell'usuale. I suoi impastrocchiamenti poeschi son qui circospetti e quasi raffinati. La temperie gotica viene ripulita degli eccessi posticci del luogo comune per attingere a un notevole livello simbolico (la casa quale genius loci di un'intera casata). Perfetto Price nel simulare la decadenza fisiologica e morale di una stirpe avvelenata dal Male eppure innocente. Peccato per il personaggio di Damon che introduce un elemento goffamente prosaico in un reticolo psicologico altrimenti ben congegnato.

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Nicola81 26/07/19 17:24 - 2864 commenti

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Corman inaugura il suo ciclo di adattamenti di racconti di Edgar Allan Poe. Si parte con "La caduta della casa degli Usher", suggestivo ma non particolarmente adatto per essere trasposto sullo schermo. Infatti nonostante la sceneggiatura di Matheson si prenda alcune licenze rispetto alla pagina scritta, resta una certa lentezza di fondo a dispetto di una durata inferiore agli 80 minuti. I punti di forza sono quindi l'aspetto visivo (un marchio di fabbrica del ciclo) e l'interpretazione come al solito istrionica ma notevole di Vincent Price.

Jena 31/07/19 14:49 - 1562 commenti

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Ottima riduzione della celeberrima opera di Poe e uno dei migliori lavori di Corman. Pezzo forte è sicuramente la pazzesca interpretazione di Price, con uno stile sicuramente manierato e barocco ma che rende il suo Roderick Usher indimenticabile, fragile e appena un filo al di là della follia. Di suo Corman ci mette un buon gusto scenografico realizzato low low budget (la casa circondata dalle nebbie e dalla carestia), seppur inferiore a quello dei grandi gotici italiani diretti da Bava e Freda. regia svelta ed efficace.
MEMORABILE: La prima apparizione di Roderick; Le crepe nella casa; La mortifera palude; I quadri satanici degli antenati Usher, la sepoltura di Madeline viva.

Fedeerra 12/02/20 05:55 - 770 commenti

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Compatto e lucido - seppur nella sua macabra visionarietà - film di stampo gotico. Una pellicola preziosa, in cui ogni inquadratura (anche la meno importante ai fini della narrazione) è studiata nei minimi dettagli per regalare allo spettatore brividi nefasti e spettrali. Tra i punti di forza di tutto l’entourage spiccano le scenografie di Haller e la vampirica interpretazione dell’immenso Price. Chissà se Argento ne ha tratto ispirazione per il finale del suo Suspiria. Iconico.

Siska80 25/05/20 19:59 - 3821 commenti

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La migliore trasposizione cinematografica del racconto di Poe in quanto riesce a ricrearne piuttosto efficacemente l'atmosfera claustrofobica e straniante, mentre la casa che si erge sul Male crolla un po' alla volta come le (non) vite di chi vi abita. Bravo il cast ridotto all'osso (eccelso Price, irriconoscibile senza baffi), bei costumi, ritmo concitato (cui giova altresì la breve durata della pellicola), finale di sicuro effetto.  
MEMORABILE: Roderick mostra i paurosi quadri dei suoi antenati a Philip.

Occhiandre 26/04/22 19:43 - 158 commenti

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Intensa prova registica che porta all'estremo la tensione drammatica dl un noto racconto di Poe. Tutto sembra cospirare a un rapido epilogo di follia se non fosse per il placido bel viso del giovane protagonista. Tutti i personaggi hanno estremi connotati: chi per coraggio (Damon), chi per l'acuta sensibilità (Price), chi per bellezza e dolcezza (la sorella reclusa). Come questi elementi possano colludere sta all'audace spettatore scoprirlo, inebriato da una scenografia curatissima. La scena del temporale non ricorda moltissimo Inferno di Argento per musiche e dettagli esasperati?
MEMORABILE: La colonna sonora dapprima tenue ma efficace; "Due pallide gocce di fuoco che scavano nell'oscurità profonda e paurosa"; Tutto il finale.

Magerehein 21/10/22 11:03 - 1005 commenti

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Funereo sin dall'incipit (il paesaggio morente, l'aspetto tetro della magione...), si mantiene sulla stessa inquietante linea per l'intera durata (comunque breve). Realizzato senza garn mezzi piace comunque, sia per le opprimenti atmosfere che per la riuscita reinterpretazione del racconto di Poe al quale si ispira. Bene in parte anche il risicato cast (Price impressionante: sembra odioso ma fa trasparire incompresa sofferenza). La storia è un po' rallentata allo scopo di dilatare i tempi, salvo poi ingranare d'improvviso nel caotico finale (proprio come doveva essere). Lugubre.
MEMORABILE: La mano che fa capolino dalla bara.

Kinodrop 20/02/23 19:18 - 2968 commenti

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Una trasposizione del celebre racconto di Poe con molte licenze e lungaggini per superare il gap tra lo scritto e la sua rappresentabilità filmica. Un classico del gotico splendidamente fotografato da Floyd Crosby, tutto concentrato nella cadente dimora in cui fratello e sorella vivono (si fa per dire) in attesa dell'ineluttabile fine. Abbastanza credibile il personaggio interpretato teatralmente da Vincent Price, mentre il giovane spasimante della sorella appare un po' troppo fuori contesto e giustamente restio ad accettare i vaniloqui del padrone di casa. Un po' troppa musica.

Daniela 24/10/23 18:25 - 12678 commenti

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Fidanzatosi con la bella Madelaine mentre era in trasferta a Boston, un giovanotto volenteroso la raggiunge nella cadente magione avita dove vive insieme al fratello Roderick, un menagramo profeta di sventure... Duplice primato: è il primo film che Corman trae da un racconto di Poe sceneggiato da Matheson e anche l'inizio del sodalizio con Price, elegante e sottilmente ironico. Il risultato, oltre che ammaliante per l'acceso cromatismo, è una goduria vintage a cui anche gli aspetti involontariamente comici legati all'esasperata cupezza finiscono per conferire ulteriore fascino.

Il ferrini 14/12/23 00:51 - 2364 commenti

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Partendo da Poe, con sceneggiatura di Matheson e Corman in regia, è difficile sbagliare. Gotico dalla prima all'ultima inquadratura, con colori e nebbie degne del miglior Bava, recitato superbamente da un Price davvero inquietante che ruba spesso la scena al vero protagonista, Damon. Tante e ben orchestrate le idee "orrorifiche", in particolare la cripta con le tombe degli Usher, recentemente riportati in auge da Netflix. Film di genere molto ben fatto.
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  • Homevideo Noir • 13/12/10 21:44
    Galoppino - 573 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Ma hanno usato questa locandina? Speravo nella prima che avevi postato... Un vero peccato...

    Comunque sia, questa è la locandina italiana originale

  • Homevideo Ciavazzaro • 14/12/10 20:36
    Scrivano - 5591 interventi
    Ottima scelta.
  • Homevideo Noir • 14/12/10 23:52
    Galoppino - 573 interventi
    Arrivato.
    Dopo un accurato confronto, vi posso assicurare che hanno usato lo stesso master della versione MGM (ho il dvd inglese che però non ha l'audio italiano).
    Alcune spuntinature quà e là (mai nulla di invasivo) e colori brillanti.
    L'audio italiano è leggermente chiuso ma i dialoghi sono sempre chiari (avevo una registrazione tv e si sentiva decisamente peggio).
    Il documentario su Vincent Price è lo stesso contenuto nel doppio dvd di Vertigine e dura all'incirca 43 minuti.
    Se vi piace il film...accattatevelo!
  • Curiosità Von Leppe • 23/12/10 10:18
    Call center Davinotti - 1110 interventi
    I dipinti che si vedono nel film sono del pittore Burt Shonberg.
  • Homevideo Cotola • 19/04/14 13:59
    Consigliere avanzato - 3848 interventi
    E' uscito in blu ray da qualche giorno per la
    Sinister e pare sia anche un buon prodotto. Lo
    comprerò e vi faro sapere.

    http://www.dvd-store.it/DVD/Blu-Ray/ID-48896/I-vivi-e-i-morti-Sinister-Blu-Ray-02.aspx
  • Homevideo Zender • 19/04/14 17:37
    Capo scrivano - 47834 interventi
    Ah, quindi la Sinister inizia a lanciarsi nel blu dipinto di blu... Ottima notizia! Attendo di sapere sì!
  • Homevideo Von Leppe • 25/04/14 12:11
    Call center Davinotti - 1110 interventi
    Gli extra sono gli stessi del dvd:

    http://ecx.images-amazon.com/images/I/71LEjaQ7ZCL._SL1017_.jpg
    Ultima modifica: 25/04/14 12:12 da Von Leppe
  • Curiosità Buiomega71 • 15/11/15 10:28
    Consigliere - 26050 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: " Edgar Allan Poe il maestro del terrore", giovedì 26 luglio 1990) di I vivi e i morti:

  • Discussione Siska80 • 28/05/20 13:31
    Comunicazione esterna - 675 interventi
    Quando Roderick Usher rivela a Philip Winthrop il passato della famiglia Usher, nomina alcuni membri:

    -Anthony Usher: ladro, usuraio, mercante di carne.

    -Bernard Usher: imbroglione, falsario, ladro di gioielli, dipendente da droghe.

    -Francis Usher: assassino professionista.

    -Vivian Usher: ricattatrice, prostituta, assassina, malata di mente.

    -Capitano David Usher: contrabbandiere, trafficante di schiavi, genocida.

    Tali informazioni non compaiono nel racconto di Poe, in quanto create ad hoc per il film.

    Fonte: Imdb
    https://www.imdb.com/title/tt0053925/trivia?ref_=tt_ql_2
  • Curiosità Lucius • 22/04/21 08:09
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni del film (govedì 3 agosto 1989):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/ivivi1.jpg[/img]