R.f.e. ebbe a dire:
La prima ha la voce di Noemi Gifuni, che doppia spesso attrici belle (di solito brune e "toste", ma doppia anche le "gran signore" mature, sofisticate e le nobildonne, un po' come fa anche Ada Maria Serra Zanetti)
Ecco, questa frase spiega, secondo me, tutta la grandezza del cinema italiano compreso fra gli Anni Cinquanta ed Ottanta.
La nostra era una vera e propria industria, ma una di quelle modernissime ed intelligenti.
Non avevamo bisogno di trecento compagnie di doppiaggio (all'americana, per intenderci) ma compensavamo le lacune economiche con la specializzazione.
Addirittura attrici specializzate in tipologie fisiche...questa mi era sfuggita...
D'altronde in tutto eravamo così maniacali e dediti: penso ai team di sceneggiatori che lavoravano, meravigliosamente, insieme (devo citare i soliti Age e Scarpelli? Non erano di certo i soli a lavorare in team).
Una volta ho visto un servizio su (non so se si chiamino così) una famiglia di "rumoristi", che sonorizzavano i rumori dei vari film.
Ecco, credo che in passato, pur fra mille difficoltà si sapeva lavorare nel cinema come si deve, riconoscendo i talenti e valorizzandoli, come in una squadra affiatata.