Il libro della giungla - Film d'animazione (1967)

Notissimo film d’animazione della Disney, che è però inferiore rispetto a capolavori come La spada nella roccia. Esistono anche qui, sia ben chiaro, personaggi ben creati e ben disegnati, ma è lo sviluppo della vicenda che pare un po’ smorto rispetto a quanto sarebbe desiderabile. Lentuccio, infatti, qua e là.

E’ il cartone della Disney dove è più evidente il fatto che la storia sia solo un pretesto per far sfilare una serie di personaggi (animali), spesso antropomorfizzati. Era rischioso, ma il risultato è notevole, proprio grazie ai protagonisti, che non si scordano più: Bagheera, la pantera seria e elegante, Baloo, l’orso bonaccione, Kaa, il serpente ipnotizzatore, Re Luigi, l’orango, sovrano delle scimmie. Bel tratto grafico, molto plastico e colorato, ma senza eccessi cromatici. Si ride spesso. Da vedere.

Classico Disney che sfrutta il libro di Kipling come pretesto per introdurre un grande "cast" di personaggi (specie del regno animale) che risultano tra i più riusciti tra quelli della casa americana. L'emento centrale del film è la perfetta integrazione tra il mondo umano e quello animale, che presenta una grande varietà di personaggi e psicologie non operando una semplice distinzione tra buoni e cattiivi. Anche nel mondo animale (è forse questa la morale del film) non esiste solo il bianco e nero.

Buonissima riuscita Disney del periodo mediano, vista in pellicola (benché qualche anno dopo...), con personaggi assai centrati (anche nel tratto) e indovinati numeri ritmico/musicali (specie quello delle scimmie, il cui re nell'originale è doppiato dal grande Louis Prima). Non uno dei sommi, ma certamente merita d'esser visto, sempre che non ci si sia abbuffati di prodotti d'ultima generazione, al cui cospetto l'animazione (viceversa talvolta miracolosa) può apparire ormai preistorica.

La storia del cucciolo d'uomo allevato nella giungla dagli animali è, nella semplicità della trama, un vero gioiellino, grazie alla galleria di personaggi animali sapientemente scolpiti e in grado di rimanere indelebili nella fantasia dei bambini. Ma anche narrativamente il film è tutt'altro che banale, poiché rappresenta la difficile accettazione del diverso in un mondo in cui tutti sono diversi: una grande lezione di accoglienza e solidarietà. Invece il finale "normalizzante" fa scadere un po' il tutto verso un happy end banale e forzato.

Classico disneyano che pur banalizzando (per forza di cose, visto il target a cui era rivolto) il libro di Kipling da cui è tratto (in cui di animali antropomorfi e quindi parlanti non c’era nemmeno l’ombra), si ricorda proprio per questo motivo e cioè per l’astuta e simpatica galleria di personaggi animali che tornano alla mente con piacere, anche a distanza di anni. Non un capolavoro, ma di sicuro un piacevole intrattenimento per grandi e piccini.

Ottimo film d'animazione, del quale conservo un eccellente ricordo negli anni (sin da quando bambino lo vidi decine di volte). Reithermann offre una buona regia, l'animazione è ben curata, il film risulta essere un classico. Molto consigliato ancora oggi...

Divertentissimo cartone della Disney: la storia è molto banale e non è delle più riuscite, ma probabilmente è una delle pellicole in cui si ride maggiormente nell'intera produzione dei loro classici. I personaggi sono tutti riuscitissimi (soprattutto quelli secondari come re Luigi e gli elefanti) e il finale è persino commovente. Ottimi numeri musicali pieni di ritmo e vivacità, da vedere nei momenti di tristezza!

Nella mia recente abbuffata di cartoni animati, Il libro della giungla mi ha soddisfatto. Dopo moltissimi anni riguardarlo mi ha sorpreso per come i singoli protagonisti siano stati ben realizzati, sia nel tratto che nel carattere. Il film scorre che è una meraviglia e anche gli intermezzi musicali non fanno incagliare la pellicola. Nel bene e nel male ci sono tutti gli elementi favolistici della Disney e, comunque, il divertimento è assicurato anche per i più grandi. Menzione per le parate militaresche degli elefanti e l'orang-utan Re Luigi.

Simpatico ma non il massimo del divertimento. Alcuni personaggi li ricordi con piacere, come il serpente incantatore o la fila di elefanti impegnati in una marcia estenuante però fra tutti hanno un po' il fiato corto e tra una canzone e l'altra affiora la noia. Propone qualche riflessione sul rapporto tra umani e animali come molti dei prodotti di Disney.

Adattamento firmato Disney del classico di Kipling, è un film d'animazione dal ritmo spigliato e da un punto di vista non banalizzante: il protagonista Mowgli non deve vedersela tanto con un sistema morale, quanto con l'equilibrio naturale di un sistema. I numeri musicali sono inseriti nei momenti giusti e la parte "seria", per una volta, è riservata unicamente al finale. Memorabili i personaggi, da Baghera e Baloo quasi genitoriali nei confronti del piccolo a Shere Khan, tigre elegante e affabilmente "malvagia".

Bella realizzazione del libro per ragazzi di Kipling che può vantare un'ottima grafica da punto di vista tecnico ma, soprattutto, atmosfere intriganti con un eccellente sottofondo musicale, senza per questo tralasciare momenti di grande divertimento. Straordinaria l'antropomorfizzazione degli animali. Non il migliore in assoluto dei classici Disney, ma sicuramente un film da vedere e collezionare. ****

Trasposizione molto libera in senso antropomorfico del celebre racconto di Kipling, è uno dei classico Disney per i quali è opportuno distinguere fra il livello della tecnica d'animazione e l'interesse della storia. Infatti, se il primo è piuttosto modesto rispetto agli standards della casa in quegli anni, la visione è invece resa gradevolissima da una serie di personaggi assai ben caratterizzati che danno vita a gags gustose e da canzoncine orecchiabili che si imprimono facilmente nella memoria di grandi e piccini. Per esigenze genitoriali, visto innumerevoli volte, ma senza troppo soffrire.

Uno dei classici Disney più deludenti. Una sequenza di situazioni che come filo conduttore hanno il viaggio di Mowgli verso il villaggio degli umani. Sono scenette che potrebbero essere tranquillamente rimescolate (qualcuna addirittura eliminata) senza che il film ne perda in qualità. Sono davvero pochi i momenti di ilarità e le canzoni sono senza infamia né lode.

Mowgli è un cucciolo d'uomo abbandonato che cresce felice nella giungla, finché non si decide di riportarlo fra i suoi simili e saranno avventure. Classico dei classici Disney, è un miracolo di tecnica e di colori, ricco di sfondi da lasciare basiti, non solo i più piccoli, ma anche i loro genitori. La morale è sempre quella: non c'è da fidarsi di tutti e anche gli amici hanno le loro contraddizioni. Imperdibile.

Non un granché  il lungometraggio n.19 nell'opus canonico dei classici Disney,  ben inferiore sia alla precedente versione di Korda che al successivo remake live action diretto da Favreau. A pesare è il tono esasperantemente scanzonato e leggero, così distante dalle corde avventurosamente drammatiche di Kipling. Fastidiosi poi sia lo sviluppo a "sketch" che l'imperversare delle musiche. Davvero intrigante invece il nitore del design animato e indubbiamente simpatici tutti i personaggi, con Baloo e Bagheera indimenticabili quanto il sibilante Kaa con la sua ipnotica "Trust in me".

Per quanto i protagonisti siano ben caratterizzati (alcuni di loro divertono parecchio) e le principali canzoni sicuramente memorabili, la storia ha i suoi difetti, più evidenti che in altri classici Disney; ci sono sequenze spiritose ma anche qualche tempo morto di troppo, inoltre (probabilmente il neo peggiore) il villain si vede poco e scompare piuttosto in fretta. Si sarebbe potuto caratterizzarlo molto meglio, in quanto dei seri motivi per odiare gli umani li ha (sarebbe pure una specie in pericolo...), invece bisogna solo accettarlo come cattivo. "Soltanto" un buon film.