Jackass - Nonno cattivo - Documentario (2013)

Più che un film vero e proprio, una serie di candid camera, tutte volgari (quella iniziale alla macchinetta è esemplare in questo senso), atte a far ridere gli spettatori e infastidire le ignare comparse. Knoxville, irriconoscibile e ben truccato, è spassoso ma non tutte le scenette vanno a segno, anche perché il giochino poteva reggere al massimo per venti minuti, ma la pellicola dura oltre un'ora e mezza. Vedibile giusto per passare il tempo.

Ok, la serie di Jackass a molti può davvero non piacere ed è comprensibilissimo, però bisogna dare atto a Knoxville e co. di aver creato un vero e proprio fenomeno televisivo. Il nonno cattivo è l'ultimo tentativo di rivitalizzare una serie che ormai ha poco da mostrare. Ecco allora che ci ritroviamo catapultati in un paradossale viaggio on the road fatto di candid grottesche che mettono a nudo le contraddizioni tipiche della civiltà made in Usa. Da premiare il trasformismo di Knoxville.

Quasi interamente dismessi i panni del danger artist, e indossata la corazza dell'intoccabile ottantenne senescente con ancor più inviolabile nipotino birbone, Knoxville da il la a una candid cameroad che tramite il consueto scarrocciamento superscatologico vorrebbe risaltare ipocrisie paradossi contraddizioni di una nazione. Quasi mai può, e non perché privo di talento (la sua performatività è full-force): c'è che per quanto scurrile, sleale e irriguardoso sia, il suo "Scherzi a parte" da viaggio deve vedersela con un mondo più impazzito di lui e un'America che ne ha viste troppe.