La rivolta dei mercenari - Film (1961)

Tiene accettabilmente per 40'. Poi, con i cani e i cagnetti (mai addestrati prima) che sbaragliano un drappello di soldati armati, inizia una serie di assurdità e più di un deus ex machina incredibile (la fuga dalle celle, per dirne una, o i nostri eroi che, a mani nude, prevalgono in lotta cogli armati). Cappa e spada girato dal fratello di Mario Costa, in Spagna, con un cast in cui splende la Mayo, bellissima, ma con i locali davvero mediocri. Ben meglio Lorenzon, nel tòpos del feudatario cattivo, che però funziona. Tolti i duelli con Fantasia, le scene belliche sono molto scarse.

Film storico in costume d'ambientazione rinascimentale costruito su una storia non originale ma ben strutturata, condotta con un buon ritmo e caratterizzata dalla mano felice di Costa. Il cast eterogeneo riunisce star hollywoodiane sul viale del tramonto (Virginia Mayo) e specialisti del cinema di genere (Lorenzon, San Martin, Alfredo Mayo), talenti in grado di conferire spessore alla pellicola. I limiti stanno in una sceneggiatura di maniera non esente da pecche anche grossolane e nel budget limitato, che si sente soprattutto nelle scene d'azione. In ogni caso ampiamente guardabile.