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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/01/24 DAL BENEMERITO SBIRIGUDA
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Sbiriguda 22/01/24 11:35 - 37 commenti

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Paul, rigido insegnante di storia in un college del New England, è costretto a passare le vacanze di Natale del '70 nei locali della scuola con i pochi allievi che per varie ragioni non possono tornare a casa; tra essi c'è Angus, brillante ma problematico. La convivenza forzata li porterà a socializzare e ad accorciare le distanze. Commedia drammatica intelligente, caustica e toccante, ottimamente fotografata e retta da un Giamatti strepitoso e da un Sessa acerbo ma adeguato, affronta con freschezza temi tuttora attuali che pure riflettono umori e complessità dell'epoca. Da vedere.
MEMORABILE: Il viaggio a Boston.

Rambo90 23/01/24 18:31 - 7706 commenti

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Commedia scritta e pensata molto bene, che racconta in modo caustico di solitudini normali in circostanze particolari. La cura di Payne per la regia e per il modo in cui fa crescere il film alla distanza (la prima parte è praticamente solo preparatoria) lo rende un film speciale, da vedere, e che poco alla volta sa far familiarizzare con i personaggi fino a farli amare. Gran lavoro di fotografia e grandissimo lavoro degli interpreti, con un Giamatti ancora una volta superlativo e un giovane protagonista ben scelto. Belli i loghi iniziali d'epoca.

Reeves 28/01/24 00:04 - 2238 commenti

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Una storia già vista e rivista che si salva soltanto per l'interpretazione di Paul Giamatti. Per il resto siamo di fronte alla solita, stantia riproposizione dei temi della solitudine, dei ragazzi che pagano lo sfacelo familiare, della disciplina che se non si confronta con la natura umana diventa solo autoritarismo. Siamo nel 1970 e le musiche sono buone, ma la retorica è davvero imbarazzante.

Leandrino 5/02/24 11:33 - 515 commenti

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Il prof Hulman deve passare le vacanze di Natale con alcuni studenti del liceo Barton; tra di loro c'è Angus, tanto intelligente quanto problematico. La commedia di Payne è quel perfetto mix di commedia e dramma che si vorrebbe vedere nel periodo natalizio: fa sorridere e fa commuovere, facendo leva sui classici valori americani per scrivere - egregiamente - una storia universale di umana crescita. La sincerità delle intenzioni basta a evitare il rischio della retorica e l'apparato stilistico rende il tutto un bel guardare. "Classico", una volta tanto in senso positivo.

Il ferrini 6/02/24 01:00 - 2363 commenti

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Giustamente celebrato, soprattutto per la gigantesca prova di Giamatti, è un film che gronda umanità a ogni fotogramma. Una storia di uomini e di come lo si diventa, in un periodo in cui siamo sommersi da ritratti femminili. Lontano, fortunatamente, da certi buonismi, il protagonista è un uomo ruvido, apparentemente anaffettivo, addirittura puzzolente, eppure in grado di sprigionare una saggezza che commuove e che coi minuti ti conquista. Fotografia eccezionale, così come la ricostruzione del periodo. Da vedere.

Kinodrop 8/02/24 20:08 - 2965 commenti

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Un professore di storia antica piuttosto rigido al limite dell'anaffettività, sarà costretto a restare nel college per le feste di Natale e badare all'unico allievo rimastovi, insieme alla cuoca dell'istituto. Una storia di reciproca rimodulazione dei sentimenti e di superamento di steccati e di pregiudizi, sia da parte del docente che del poco docile ragazzo, che percorre però una via pericolosamente vicina alla retorica, evitata per un soffio grazie soprattutto alla prova attoriale di Giamatti ben controbilanciato da Sessa, nonché dalla ricostruzione ambientale particolamente curata.

Caesars 28/02/24 17:46 - 3798 commenti

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Discreta pellicola che paga il fatto di affrontare temi visti molte altre volte: non è certo la prima volta che il cinema ci propone una "strana coppia" (qui con aggiunta, non fondamentale, di un terzo personaggio) che è costretta a convivere e che, dopo le mille difficoltà iniziali, vedrà l'accrescimento di entrambi. Va detto che la recitazione di Giamatti è davvero superlativa e che l'esordiente Sessa gli fa da degna spalla. La scelta d'ambientare la storia tra la fine del '70 e l'inizio del '71 consente l'inserimento di buoni brani musicali d'epoca. Un gradino sotto il "buono".

Magi94 11/03/24 10:33 - 954 commenti

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Film classico, classicissimo, da tradizione natalizia. Eppure splendido in ogni suo aspetto: si prova quasi un piacere dolceamaro nel riconoscere come il cinema ci possa ancora offrire grandi emozioni scorrendo sui binari più rodati. I personaggi sono ovviamente il vero significato dell'opera; non solo un grandissimo Giamatti che è allo stesso tempo tragico e parodico, ma anche Sessa e Joy Randolph che dimostrano doti attoriali magnifiche. Sentimentalismo e umorismo si fondono al punto giusto in una sceneggiatura praticamente perfetta. Bella ambientazione gotica nel collegio.

Paulaster 11/04/24 18:03 - 4433 commenti

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Professore di storia ha la responsabilità di un alunno durante le vacanze di Natale. Soggetto già visto, propone l'esplorazione dei sentimenti e la "maturazione" conclusiva tra una coppia imprevista. Il guaio è che la situazione studentesca non è credibile, tanto meno tutta la scampagnata a Boston. Payne ha comunque il merito di rendere scorrevole la propria storia. Giamatti è a suo agio in questi ruoli con dialoghi dalle derive teatrali e nei quali i contenuti sono accurati.
MEMORABILE: Le ciliegie rifiutate al ristorante; L'incontro coi genitori; La musica alla festa.

Daniela 13/04/24 10:25 - 12676 commenti

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Professore misantropo deve trascorrere le vacanze natalizie nel college presso cui insegna letteratura antica per sorvegliare i pochi ragazzi che non le possono trascorrere con le rispettive famiglie... I temi sono stati già affrontati tante volte - il confronto generazionale, il burbero che si rileva benefico, la spavalderia adolescenziale come scudo per mascherare fragilità e sofferenza - ma la sceneggiatura è curata, i personaggi ben delineati, le interpretazioni buone a partire da Giamatti perfetto nel ruolo, per cui il film si fa seguire con interesse, diverte e commuove.

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