Miriam si sveglia a mezzanotte - Film (1983)

Miriam si sveglia a mezzanotte
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The hunger
Anno: 1983
Genere: horror (colore)
Regia: Tony Scott
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L’incipit è raggelante: un autentico videoclip (cantano i Bauhaus) confuso e ben poco interessante, con immagini di divi con occhiali scuri che si alternano a scimmie che gridano in laboratorio. Il primo film di Tony Scott (fratello di Ridley e futuro autore di blockbuster come TOP GUN e UNA VITA AL MASSIMO) è nella scia dello stile fraterno; ancor più estetizzante ma, ahimé, privo dello stesso spessore. E’ una storia di vampiri che nella prima parte vede David Bowie invecchiare a vista d'occhio (peccato, era lui il personaggio più curioso) davanti alla compagna vampira Catherine...Leggi tutto Deneuve. Scott gioca e si diverte con luci e ombre, contrappunta le sue raffinate immagini da horror patinato con una colonna sonora minimale, dominata da leggeri tocchi di pianoforte. Alla scomparsa di Bowie (troppo presto!) si sostituisce Susan Sarandon, fin lì biologa del tutto normale. Verrà irretita dal fascino della Deneuve e si unirà con lei in un gelido amplesso lesbo tra veli d’ogni sorta e tende di seta che spuntano ovunque facendo da filtro a immagini ritenute evidentemente troppo prosaiche. Il sangue fluisce timido, tra seni che si incrociano, baci sulla pelle, corpi nudi distesi su enormi letti ripresi da angolazioni virtuosistiche. Il film di Scott è tutto qui: un copione appena abbozzato che serve chiaramente come esile pretesto per farci scoprire la bellezza e la poesia del mito vampirico. Tutti i personaggi secondari alle due protagoniste e a David Bowie sono assolutamente superflui, inseriti solo per dare una vaga parvenza di normalità a un film che altrimenti sarebbe parso davvero un lungo videoclip. Comparsata di Willem Defoe (7 secondi!).

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Undying 30/05/07 17:26 - 3807 commenti

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Raffinata pellicola sul vampirismo, intrisa di una forte vena d'erotismo che percorre (di fondo) l'intera sceneggiatura. Patinato, cerebrale, intriso di una componente di romanticismo quasi stucchevole, ma nobilitato da una colonna sonora vivace ed interessante. Deputato inizialmente alla regia, Alan Parker ha ceduto la mano al più commerciale Tony Scott...

B. Legnani 7/08/07 00:37 - 5544 commenti

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È una pellicola vampiresca, dotata di inconsueta eleganza e di dolce immaginazione. Benché io non ami certo alla follìa David Bowie come attore, devo dire che la scelta sua e quella della algidissima Catherine Deneuve costituiscono un'arma vincente. Un bel film.

Caesars 23/04/08 09:38 - 3799 commenti

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Film di vampiri che può vantare una bella fotografia e ottimi attori. Per il resto la storia scorre molto (troppo) lenta e non mostra particolari innovazioni. L'esordio cinematografico di Tony Scott (fratello del ben migliore Ridley) è un film discreto e con tutta probabilità resta anche il suo migliore. Il film ha dato spunto per una serie di telefilm (credo prodotta proprio da Scott).

Ciavazzaro 15/12/08 14:45 - 4770 commenti

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Capolavoro del genere vampirico. Una Deneuve bella come non mai, Bowie vampiro morente, la Sarandon dottoressa che cerca l'immortalità tramite la scienza, e c'è pure Defoe! Il tutto ambientato in una casa quasi fuori dal tempo, immersa nell'immortalità. Ottime musiche, sangue. La Deneuve/Miriam è forse una delle migliori vampire dello schermo, e la storia offre nuovi spunti al genere (quello che succede ai vampiri morenti) rendendolo un film originale. Molto meritevole!
MEMORABILE: La Deneuve porta una vittima alla Sarandon; Il fato della Deneuve nel finale.

Daidae 10/02/10 19:25 - 3190 commenti

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Discreto film dell'orrore. Si inizia con una canzone dei Bauhaus e si prosegue con una interessante storia di vampiri. Bene Bowie e la coppia Denevue-Sarandon; il film è famoso anche per una scena di lesbismo abbastanza spinta, nella quale la Denevue si fece controfigurare.

Lucius 15/05/10 17:06 - 3015 commenti

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Ottima pellicola girata dal fratello di Ridley Scott, che in questa occasione (e non solo in questa) dimostra di saper usare molto bene la macchina da presa, caratterizzando il film con una regia altamente professionale. La sceneggiatura è intrigante e la Deneuve splendida ed ambigua. Perfetto anche Bowie con il suo personaggio e incredibile la sequenza con cui invecchia velocemente. Ottimo esordio registico, un film che consiglio vivamente.

Pigro 9/09/10 08:31 - 9684 commenti

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Il desiderio dell'eterna giovinezza e la fugacità della vita in un film che narra di una vampira immortale e dei suoi amanti destinati a invecchiare e morire. La chiave scelta da Scott è quella di una sensualità glamour, che non è solo quella con cui la protagonista seduce le sue vittime, ma soprattutto quella con cui il regista racconta la sua storia struggente, tra musiche raffinate (dai Bauhaus a Haendel), luci suggestive e veli svolazzanti. Un lungo videoclip (dal finale oscuro), languido e seduttivo come la vampira che ne è al centro.

Homesick 17/09/10 09:57 - 5737 commenti

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L’incipit nella discoteca dark con il suo spasmodico montaggio tra Bauhaus, vampiri moderni e aberrazioni scientifiche è davvero intrigante e trascina verso una curiosa attualizzazione delle gesta vampiriche; ma i dialoghi su eterna giovinezza, invecchiamento e solitudine ristagnano in un romanticismo algido ed epidermico, mentre la fissità di scenografie livide e vaporose – per quanto di ammirevole cura formale – degenera in stucchevole manierismo. Da applausi Bowie, impressionante maschera di intensa tragicità che ha l’unico difetto di uscire di scena troppo prematuramente.
MEMORABILE: I grandissimi Bauhaus che cantano la commemorativa “Bela Lugosi’s dead”; l’invecchiamento di Bowie.

Buiomega71 6/01/11 21:20 - 2920 commenti

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Straordinario esordio del fratello di Ridley Scott, che non riuscirà più a raggiungere questi eccellenti livelli. Il più conturbante e sexy di tutti i "vampire movie", affascinante e magnetico come pochi. Bowie che invecchia a vista d'occhio (strepitoso make up di Dick Smith), amori saffici, marchettari usati come banchetto di sangue, cadaveri che ritornano, colombe, un appartamento sospeso nel tempo e nello spazio, tendaggi che svolazzano soavi e il sangue, mai più così rosso e vivo. La Deneuve non sarà mai più cosi sexy. Capolavoro.
MEMORABILE: I cadaveri che si avventano su Miriam; la Sarandon che ha "fame"; la scimmia cavia che divora la sua compagna.

Tomastich 25/02/11 07:27 - 1255 commenti

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Una grandissima opera decadente; parlare di Vampire-movie è riduttivo visto che Tony Scott affronta l'attaccamento all'eterna giovinezza in contrapposizione alla blitzkrieg-death della progeria. Deneuve, Bowie e Sarandon si muovono come entità al di fuori di questo mondo, in bilico tra vita terrestre e aldilà.

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Stefania 10/03/11 23:55 - 1599 commenti

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Bowie, vampiro senescente (contraddizione... morente) addenta disperato il collo turgido della giovanissima musicista, succhiandone il sangue e la vita... ma è inutile! Non è un posto per vampiri, la New York anni '80, dove il segreto dell'immortalità è - forse - nel rigore della scienza, non più nell'anarchia del mito. "Due tipi di sangue diversi in lotta per il predominio", due universi opposti (Sarah e Miriam, razionalità e sogno), complici e avversari in una spettacolare battaglia. Meravigliosi eighties gotico-romantici, di tulle e di latex, di punk e di Haendel!
MEMORABILE: La fine di Miriam. Le scimmie in gabbia, morenti, e le immortali colombe.

Rebis 27/06/11 18:14 - 2342 commenti

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Carmilla. Millarca. Mircalla. Miriam... Non morta, non viva: per sempre, eternamente. Capolavoro del cinema vampirico, un unicum nella produzione del regista, fruttato dal miracoloso connubio di maestranze chiamante in campo - piuttosto che da una coordinazione consapevole - incanta, seduce per il fluidificarsi d'immagini e musiche in un concettuale, ininterrotto piano sequenza d'insostenibile ricercatezza formale. La magione è il ventre di uno spazio famelico sul crinale del tempo, che riecheggia epoche e mondi, languore e disfacimento. Denueve, Bowie, Sarandon: il trittico delle delizie.

Piero68 14/07/11 09:33 - 2958 commenti

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La chiave per capire questo film è l'anno di produzione. Periodo in cui iniziavano a spopolare le video-clip musicali ed un certo decandentismo dark legato alla musica post punk. La pellicola è la summa massima di queste peculiarità grazie soprattutto all'interpretazione di Bowie e alla musica dei Bauhaus. La sceneggiatura e la fotografia comunque funzionano bene. E la Sarandon e Deneuve poi sono eccezionali. Un vero cult e soprattutto il film che apre le porte a futuri film levando l'esclusiva "vampiresca" a Dracula e/o Nosferatu.

Cotola 28/05/12 22:13 - 9068 commenti

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Le immagini eleganti non mancano di certo, come pure qualche bel momento. Ma tutto è troppo patinato e lo stile videoclipparo imperversa. Peccato perchè Bowie, la Deneuve e la Sarandon hanno un fascino magnetico che viene però sprecato da una trama povera di spunti interessanti che affronta quasi sempre i soliti temi vampireschi. Scott già qui conferma di essere più fumo che arrosto. Mediocre ma ha decisamente un suo perchè.

Disorder 16/01/13 21:55 - 1416 commenti

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Un'opera oscura e decadente, ispirata, si direbbe, più ai videoclip di genere dark-wave in voga nel periodo (d'altronde l'incipit coi Bauhaus parla chiaro...) che al classico cinema dell'orrore. Ma nonostante le ottime premesse e la buona regia di Scott, il film non mi ha affatto convinto. Dopo un bell'avvio infatti la pellicola pian piano si spegne, rallentando fin quasi alla completa staticità e sprofondando sempre più nella noia. Il finale per fortuna riserva qualche sorpresa. Non male, ma non lo metterei proprio fra i capolavori del genere.

Didda23 23/12/13 09:20 - 2431 commenti

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L'opera prima del compianto Tony Scott lascia parecchi dubbi e allo stesso certezze: se da un lato dimostra, infatti, di possedere un'ottima mano registica confezionando scene di una bellezza inaudita, dall'altro la sceneggiatura è oltremodo stucchevole, con dialoghi poco entusiasmanti e con un tessuto narrativo di fondo riassumibile in due righe. Considerando la trascinante colonna sonora, il make up di Bowie e i bellissimi vestiti della Deneuve, l'ago della bilancia si sposta verso il buono nonostante un ritmo più che soporifero.

Fulcanelli 13/09/15 15:25 - 135 commenti

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Mettere delle musiche di Schubert in un film fuori contesto è già un sacrilegio; metterle storpiate (!) è una blasfemia. Già solo questo giustificherebbe il monopallino. La tanto agognata estetica paradisiaca si riduce ad essere il cliché di se stessa: case stile art déco, decanter di cristallo e colombi bianchi onnipresenti non fanno altro che apparire kitsch grazie a una fotografia ultrapatinata. I dialoghi non suscitano il minimo interesse per tre quarti del film e la sceneggiatura è inconsistente. Bowie non è neanche un'attore. Vuoto.

Galbo 21/09/15 07:05 - 12405 commenti

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Il debutto di Tony Scott è notevole dal punto di vista visivo, fornendo per l'epoca una versione alternativa del cinema "vampiristico". Al di là di tutte le considerazioni (corrette) sullo stile da videoclip, l'eleganza formale è indubbia ed è anche dovuta a tre interpreti perfetti ed esteticamente assai calzanti (mai visto un David Bowie così efficace al cinema!). Anche la storia è interessante, anche se non adeguatamente servita da una sceneggiatura che perde mordente dopo una prima parte decisamente più riuscita della seconda.

Deepred89 16/01/16 23:35 - 3716 commenti

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Esteticamente tra i prodotti più fascinosi del decennio, un saggio di maestria tecnica ed estetica, dotato di un gusto visivo che è puro piacere per gli occhi, senza paura di puntare in altissimo, di muoversi con un ritmo ipnotico e lentissimo, di porre interrogativi di grande spessore filosofico chudendo in totale ambiguità e di scivolare nel kitsch (il trucco di Bowie all'ultimo stadio, la scena di sesso, i feretri nel prefinale). Catherine Deneuve in uno dei ruoli migliori della sua carriera, fascinoso Bowie, ok la Sarandon.

Daniela 15/08/16 21:57 - 12682 commenti

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La sensualità vampiresca, già più o meno esplicita nella figura classica di derivazione stokeriana, trova il suo patinato manifesto con l'esordio di Tony Scott. Confezione curata in ogni comparto, ma sceneggiatura che alterna sequenze efficaci ad altre troppo autocompiaciute o addirittura noiose. Nel cast, più che Bowie, fascinoso ma con un ruolo secondario, contano la vampira millenaria interpretata dall'algida Deneuve e la neo vampira della languida Sarandon, entrambe bellissime. Film nel complesso modesto e sopravvalutato, anche se significativo nell'evoluzione del genere vampiresco
MEMORABILE: L'invecchiamento a vista di Bowie

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Pinhead80 24/08/16 17:58 - 4784 commenti

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Se l'amore potesse donare l'immortalità probabilmente la specie umana riuscirebbe a estinguersi ugualmente. La paura si nasconde tra sguardi languidi, baci profondi e tocchi che spremono sangue e anima come un soffio di vento. Catherine Deneuve è un'implacabile vedova nera che promette ciò che non può mantenere nel nome dell'eterna bellezza. Un film nerissimo che non lascia scampo e che si insinua come un virus nelle cellule nascondendosi e infettando senza pietà. Struggente l'interpretazione di Bowie.

Jdelarge 5/09/16 19:48 - 1000 commenti

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Film estremamente curato per quanto riguarda la fotografia, supportata da fantastici ambienti sfarzosi e decadenti. La casa, luogo dove si svolge la maggior parte del film, è a tutti gli effetti la seconda pelle di Miriam, ben interpretata da Catherine Deneuve, la cui eleganza è sufficiente a rendere il suo personaggio accattivante al punto giusto. Il resto del film, invece, si perde un po' e la scelta di dilatare le sequenze spesso appare più come un vezzo piuttosto che una scelta veramente consapevole.

Minitina80 9/12/16 19:41 - 2986 commenti

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Pessima la scelta del titolo italiano, che fa pensare a uno slasher di seconda fascia. Fortunatamente si tratta di qualcosa di meglio e il primo aggettivo che viene in mente per descriverlo è decadente. Tale è la percezione delle atmosfere eleganti e patinate in cui sono immersi vampiri amanti e lussuriosi, schiavi dei loro peccati più della loro condizione esistenziale. È una rilettura moderna, priva di molti stereotipi e la sensazione è che ci si trovi di fronte a uno di quei film in grado di spaccare il gradimento delle platee.

Hackett 27/04/17 18:46 - 1867 commenti

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Raffinata storia di vampiri che si avvale di un cast di prim'ordine e di tutto il talento estetico di Tony Scott, le cui immagini patinate ed eteree contribuiscono a immergere lo spettatore in un labirinto di sensazioni a tratti soffocanti. Certo nella parte centrale il linguaggio lento del racconto inciampa talvolta nella noia, riscattata da alcuni momenti di provvidenziale crudeltà. Non si può comunque negare la forza intrinseca di un lavoro che, a oltre trent'anni d'età, ancora affascina.

Faggi 1/12/17 22:31 - 1550 commenti

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Suggestivo, decadente. Magnetico per ambientazione, tintura di mistero, aura sinistra. Protagonisti elusivi: dal fascino che è al contempo tetraggine mortuaria e raffinatezza dandy, sensualità avvolgente e ombra inquietante. Malinconia diffusa come un lugubre zucchero a velo nero: dolce-amara, insinuante. Evocazione plastica (con le immagini e i suoni) di dilanianti sentimenti di perdita, di lutti non elaborabili, di dimore dereali, oltremondane; di desideri ineffabili, di erotismo da obitorio. Mirabili: Deneuve, Bowie; incipit ed explicit.

Paulaster 11/01/18 11:38 - 4439 commenti

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Vampira newyorchese intesse relazioni per impegnare la sua eterna giovinezza. Esordio di Tony Scott con una fase iniziale ipnotica (grazie ai Bauhaus) e che sfrutta al meglio la bellezza pallida della Deneuve e quella androgina di Bowie (la Sarandon è l’anello debole del trio). Fasi sanguinolente di oscuro fascino come la fotografia degli interni. La conclusione zombesca e la parte investigativa non producono un grande effetto; meglio la fase dell’invecchiamento precoce.
MEMORABILE: La trasformazione di Bowie nella sala d’aspetto; La piscina vista dalla finestra; Il taglio sul collo.

Lupus73 11/12/19 12:35 - 1499 commenti

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Rivisitazione del tema del vampiro tutta anni '80. Miriam e il suo compagno vivono nell'epoca contemporanea ma la loro origine si perde nei secoli poichè sono vampiri. Miriam cerca un rimedio per il compagno che improvvisamente invecchia a vista d'occhio e contatta una ricercatrice. Atmosfera decadente e dark, un'elegantissima casa che sembra un mausoleo d'altri tempi, una fotografia raffinata, un'affascinante Deneuve che rivisita sorprendentemente la femme fatale divenendo anche vittima della sua condizione, un Bowie d'eccezione. Ammaliante.
MEMORABILE: La scena in cui Bowie attende la Sarandon in sala d'aspetto: i minuti passano e lui invecchia progressivamente.

Herrkinski 23/08/22 15:25 - 8134 commenti

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Dopo un inizio cult per i "goth" di tutto il mondo, con uno stile da videoclip algido 80s, si prosegue con un deciso cambio di registro; da un lato è un peccato, anche se l'eleganza formale del resto ben si adatta alla letteratura classica sui vampiri ("Carmilla" su tutti), così come l'erotismo saffico patinato e le riflessioni drammatiche sullo stato di non-morti. Bowie è purtroppo quasi subito coperto da un pesante make-up ed esce di scena relativamente presto; affascinanti le due vampire Deneuve e Sarandon, ma tolta l'estetica il film è piuttosto vacuo, tradendo le aspettative.
MEMORABILE: L'inizio videoclipparo coi Bauhaus e le immagini "dark" di Bowie, della Deneuve e dei loro amanti.

Bullseye2 11/09/22 01:08 - 400 commenti

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A non leggere il nome del regista sembrerebbe il frutto di una realtà parallela nato dall'incontro tra Fulci e Luchino Visconti sul set di uno spot per un profumo di Dior con conseguente decisione di girare un horror a quattro mani. Invece Tony Scott realizza qui il suo primo e unico capolavoro andando ad esplorare il lato oscuro degli scintillanti anni Ottanta, in cui nel sangue scorrono amore e morte tra eroina e AIDS. Primo vero grande horror postmoderno, ha dalla sua un cast in stato di grazia e un clima tra il sensuale e il mortifero difficile da dimenticare.

Noodles 24/09/22 19:20 - 2245 commenti

I gusti di Noodles

Come nella maggior parte dei film sui vampiri, ecco anche qui la solita atmosfera patinata insopportabile, che peggiora ulteriormente una pessima pellicola. Il terzetto di protagonisti non funziona minimamente, sembrando inadatto al film che sta girando, e la sceneggiatura è mal scritta. Ne esce fuori un film lento, noiosissimo, senza un briciolo di interesse. La fotografia in chiaroscuro potrebbe anche essere interessata, ma impiegata per tutto il film risulta fastidiosa. Si avverte un tentativo di rendere questo lavoro speciale. Missione totalmente fallita.

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Teddy 20/05/23 04:11 - 838 commenti

I gusti di Teddy

Ogni sequenza è montata ad arte, è lezione di regia, di tecnica, di maniera; per il suo culto della bellezza e per la sua coraggiosa anti-narrativa sembra uscito fuori da un défilé haute-couture incapsulato dentro un delirante videoclip post-punk. Di estrema opacità simbolica e con un grande cast che è un requiem di tormenti. Finale di brutale decoro. Capolavoro.

Anthonyvm 9/04/24 01:34 - 5724 commenti

I gusti di Anthonyvm

Fondamentale step nel fortunato percorso di restyling del mito del vampiro (bellezza maledettista, niente canini sporgenti, nessuna reazione alla luce solare), nonché fra le più significative commistioni filmiche di orrore ed erotismo, adornato da un'iperestetizzante (un po' patinata) cornice grafica figlia del cinema sexy-mainstream anni '80. Visivamente suggestivo (a partire dall'incipit bauhausiano, degno di un'installazione videoartistica di matrice goth), poeticamente tragico (il lento, mostruoso decadimento di Bowie, fisico quanto morale), troppo criptico e confuso in chiusura.
MEMORABILE: Il babbuino vampiro; Il make-up invecchiante di Bowie; Nella cassa insieme agli antichi amanti; Le scene d'amore saffico; Le "mummie" si ridestano.
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  • Discussione Galbo • 13/09/15 08:49
    Consigliere massimo - 3992 interventi
    Un film che devo recuperare....
  • Discussione Zender • 13/09/15 09:10
    Capo scrivano - 47836 interventi
    Certo Fulcanelli, il non dare una direzione univoca ho sempre detto che è cosa buona e giusta, qui e non mi sono mai sognato di contestare chi contesta un film o un altro. L'importante ripeto è non farlo solo per il gusto di farlo, ma facendolo con la consapevolezza di chi non solo crede in quello che scrive ma lo fa essendo certo di non fare errori dovuti al fatto di ricordare male.

    Perché qui tutti sono certi di ricordare i film quando ne scrivono, ma se passa troppo tempo innanzitutto il giudizio rischia di essere parziale perché dovuto al fatto di ricordare alcune parti di un film e non altre, secondariamente si rischia di dare giudizi troppo generici proprio perché spesso ci si ricorda soprattutto di alcune sensazioni, più che il film nella sua totalità. Per questo tra un giudizio conforme alla media ma scritto dopo aver visto il film e uno non conforme scritto magari a due anni della visione preferirò sempre il primo. E non certo perché uno è conforme e l'altro no.
  • Discussione Buiomega71 • 13/09/15 10:31
    Consigliere - 26055 interventi
    Forse, Zendy, non mi sono spiegato

    Per me Miriam è il film della vita, e come ben osservi, poco mi importa se agli altri non e piaciuto o roba simile (poi, certo, fà piacere se trovi utenti con i tuoi stessi gusti estetici)

    Quello che cercavo di dire e questo: se butti lì una frase "il film mi ha fatto schifo e lo trovo una vaccata" , per dire, e non spieghi realmente il perchè, io posso (ma magari anche altri utenti) pensare legittimamente che lo si scriva solo per provocare o fare gli "alternativi" per andare "contro" e attirare l'attenzione (magari per un film che di media supera i tre pallini). E così son bravi tutti...

    Fulcanelli ha tutto il diritto di appioppare la monopalla al capolavoro di Tony Scott, ci mancherebbe (io stesso non sopporto Frankenstein Junior, per dire, che sul sito ha un ottima media di voti, e lo affossato con la palla e mezzo perchè detesto quel tipo di comicità, quelle battute infantili, i patetici inserti musicali, e la comicità di Mel Brooks non mi fà impazzire, anzi. Però le riconosco un ottima fotografia infino sprecata per quel film) su questo non ci piove

    Però, se un utente mi scrive "non capisco come sia possibile che questo o quel film possa piacere" e non dà motivazioni più che plausibili, posso ben pensare che sia un pò una provocazione fine a se stessa?

    Magari non si ama l'estetismo visivo dei fratelli Scott (e già quì si potrebbe discuterne), o l'atmosfera onirica e sospesa del capo d'opera scottiano

    Certo che se si esce con "il film e una merda" e poi non si spiega il perchè , sà solo di stucchevole "trollaggine" che lascia il tempo che trova (il mio e un discorso generale, ovviamente)

    Per carità, sul Davinotti si può massacrare Arancia Meccanica, Il Cacciatore, Taxi Driver, Blade Runner ecc... Ma magari spiegarne i motivi, perchè altrimenti (dal mio punto di vista) al posto di fari i fighi martin contrare per andare controcorrente, diventa, alla fine, solo un mezzuccio squallido per far parlare di sè (sfiorando il ridicolo)

    Che poi Miriam possa essere detestato e odiato non mi stupisce (effettivamente non e proprio un film "per tutti") ma che non abbia nulla da salvare (almeno a livello tecnico e estetico) mi dà seri dubbi...

    Spero di essere spiegato :)
    Ultima modifica: 13/09/15 11:15 da Buiomega71
  • Discussione Graf • 13/09/15 12:40
    Fotocopista - 908 interventi
    Spiegatissimo, Buiomega!
    Massima libertà di giudizio ma obbligo morale di motivazione sia del giudizio positivo che per quello negativo. E’ la regola aurea del recensore critico sia a livello amatoriale che a livello accademico.
    Personalmente aggiungo una postilla: se la stroncatura riguarda un regista (ma potrebbe riguardare, in altri ambiti artistici, uno scrittore un musicista, un pittore, un architetto…) universalmente apprezzato e considerato un “mostro sacro” – un Fellini, un Wilder, un Hitchcock, un Renoir - lo “stroncatore” dovrebbe fornire una giustificazione doppia (studiata più a fondo) delle cause dell’esecrazione. Non sarebbe sufficiente dire, a mio parere: “In questo film Fellini sbaglia tutto” oppure: “In questa pellicola Chaplin non fa ridere”…
    Mi apparirebbero come delle giustificazioni tautologiche che non spiegherebbero nulla.
    Per ribaltamento di prospettiva, se qualcuno volesse esaltare Demofilo Fidani (un efficiente artigiano di Cinecittà, per carità…) come uno dei massimi geni della cinematografia mondiale, dovrebbe fornire non due ma dieci motivazioni a sostegno della sua posizione.
    In caso contrario, un individuo che, indossate le scarpette da ballo, desiderasse piroettare e caracollare, con ineffabile grazia e impalpabile leggiadria, su talenti e opere artistiche che hanno divertito e fatto riflettere generazioni di spettatori, per mero gusto di provocazione e semplice appetito di sfida, non dovrebbe essere considerato, come critico, una persona affidabile e credibile.
    Ultima modifica: 15/09/15 01:13 da Graf
  • Discussione Buiomega71 • 18/01/16 20:47
    Consigliere - 26055 interventi
    Gradita la tripalla del buon Deep. Quando un tuo beniamino alza il voto di un personal cult inossidabile, non si ha prezzo. Queste sono soddisfazioni!
    Ultima modifica: 18/01/16 20:59 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 11/11/19 00:47
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Quotone Buio, il film è un vero capolavoro. Unico, davvero unico, e Scott junior non raggiungerà più tali livelli.


    Tutto perfetto: montaggio, attori (veloce cameo di Defoe), scene, erotismo, fotografia, make up di Smith, atmosfera e l'opera sprizza originalità da tutti i pori.


    Il finale abbastanza aperto dona ulteriore alone di mistero; eccellente e per nulla...invecchiato.
  • Discussione Buiomega71 • 9/06/20 22:32
    Consigliere - 26055 interventi
    Da "indiscrezioni" lette su Darkveins.com , pare che anche il mio amato Miriam si sveglia a mezzanotte non sfugga all'implacabile morsa dei remake.

    Nel ruolo di Miriam si fa il nome di Jennifer Lawrence (eccerto che la glacialità sensuale e algida della Deneuve però), ma quello che mi stimola è la scelta di Duncan Jones in cabina di regia.

    Ai posteri l'ardua sentenza sulla nuova fame
    Ultima modifica: 9/06/20 22:36 da Buiomega71
  • Discussione Pessoa • 10/06/20 07:38
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Da "indiscrezioni" lette su Darkveins.com , pare che anche il mio amato Miriam si sveglia a mezzanotte non sfugga all'implacabile morsa dei remake.

    Nel ruolo di Miriam si fa il nome di Jennifer Lawrence (eccerto che la glacialità sensuale e algida della Deneuve però), ma quello che mi stimola è la scelta di Duncan Jones in cabina di regia.

    Ai posteri l'ardua sentenza sulla nuova fame
    Per quanto mi concerne la perdita maggiore sarebbe Peter Murphy che canta Bela Lugosi's dead abbarbicato a quella specie di ragnatela nella scena iniziale.
     
  • Homevideo Digital • 28/03/21 14:29
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 12/05/2021.
  • Homevideo Xtron • 30/09/21 00:01
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Il dvd SINISTER

    Audio italiano e inglese
    Sottotitoli in italiano
    Durata 1h32m24s
    Formato video 2.35:1 anamorfico
    Extra: Trailer, commento audio di Tony Scott e Susan Sarandon

    immagine a 24:02

    Ultima modifica: 30/09/21 08:02 da Zender