Per una manciata di soldi - Film (1972)

Un cowboy spiantato accetta un lavoro da una coppia di truffatori, fa squadra con un finto dritto e insieme portano una mandria dal Messico in USA, senza indovinarne mezza. Pasticcio picaresco, zeppo di cliché, che spreca due protagonisti coi fiocchi (ma Newman è piuttosto svogliato, meglio Marvin). Fiacco, senza ritmo, con un finale che fa pensare che persino il regista ne avesse abbastanza e l'abbia voluta chiudere lì. Grande delusione.

Stuart Rosenberg assieme a Paul Newman hanno fatto lavori di ben altra levatura. Qui, complice una sceneggiatura e un plot veramente di basso profilo nonostante il cast e gli addetti ai lavori (fotografia di László Kovács, cosceneggiatore Terrence Malick), ne esce un film piatto senza capo né coda. Avrebbe senz'altro potuto essere meglio, usando guizzi e idee, di certo alla portata dei suddetti nomi, ma, dopo un incipit che prometteva bene (i vitelloni con la gonorrea), non c'è più nulla che riesca a risollevare l'interesse.

Tra i tanti lavori di Rosenberg questo appare come uno dei più deludenti. Più di una volta si sfocia nella parodia vera e propria e non si riesce quasi mai a prendere sul serio i protagonisti. Film completamente sconclusionato dall'inizio alla fine e che lascia con l'amaro in bocca. Peccato, perché il cast lasciava presagire molto di più.

Un cowboy spiantato accetta di andare ad acquistare del bestiame per conto di un tizio poco affidabile e trascina nell'affare anche un suo compare incline all'alcool altrettanto squattrinato... Dopo il successo di Nick Mano Fredda, Rosenberg dirige nuovamente Newman in un moderno western che vorrebbe essere brillante ed ironico ma risulta invece fiacco e noioso per colpa di una sceneggiatura esile, di un ritmo lasco, di dialoghi scialbi e di personaggi poco incisivi, compresi i due interpretati da Newman e Marvin, coppia  promettente sulla carta qui decisamente sottotono. Perdibile.