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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Negli anni della consacrazione di Rambo, mentre nel mondo cresce la richiesta di film bellico-avventurosi, Fernando Di Leo torna alla regia dopo due anni di inattività per dare il suo personale contributo al genere. Appartiene ai film da lui meno amati, uno di quelli nei quali si sente un mero esecutore. E a giudicare dai risultati non si può dargli torto: l'azione di guerra, che dovrebbe rappresentare l'attrattiva principale, è scadente, diretta senza grinta, statica, deludente a cominciare dal prologo in Vietnam, dove le differenze con la serie A sono evidentissime già nelle location. Per ritrovare un briciolo del tocco di Di Leo bisogna cercare nella caratterizzazione dei personaggi, soprattutto...Leggi tutto nel momento in cui Harrison Muller (più noto come fratello di Nadia Cassini che per i pochi Z-movie interpretati) raggiunge Woody Strode nel suo rifugio asiatico. Ma è ben poca cosa. Lo stesso Henry Silva, attore feticcio del regista, non dà assolutamente niente al di fuori di una fiacca professionalità. Più dinamico Strode (molto più presente di Silva sul set, dal momento che questi lo vediamo quasi solo nei primi venti minuti), fallimentare Muller che si ritrova nel ruolo di protagonista assoluto (è lui l’agente CIA mandato nel “triangolo d'oro” tra Laos, Vietnam e Cambogia per dissuadere l’ex commilitone Strode dal trafficare esageratamente con la droga) sfoggiando una drammatica inespressività. Meglio il reparto femminile, secondario ma se non altro ben assortito. Meno scontate e roboanti del previsto le musiche di Paolo Rustichelli, che danno una parvenza di stile al pastrocchio.

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Cotola 15/03/08 22:44 - 9068 commenti

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A cosa pensavano gli sceneggiatori quando hanno scritto questo ignobile film? Forse avevano bevuto troppo? O forse avevano ecceduto nell’assunzione di sostanze “proibite”? Non saprei, ma quel che è certo è che la sceneggiatura in questione è una delle più deliranti che mi sia mai capitato di vedere. I dialoghi sono tutti da gustare e da ridere, lo svolgimento della trama è prevedibile ed è condito da un finale che più inverosimile non si può. Dispiace solo che il regista sia Di Leo (qui al suo peggior film). Vedere per credere.

Daidae 24/05/09 05:26 - 3188 commenti

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Ignobile. Delirante filmetto che ricorda i film (tutti bruttissimi) che uscivano in quegli anni in Italia e che avevano come ambientazione giungla, guerre et similia. I buoni attori come Stroode non bastano a salvare questa barcollante catapecchia di film. Uno dei peggiori di Di Leo assieme al bruttissimo Killer vs killers.

Undying 12/05/10 23:42 - 3807 commenti

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Co-sceneggiato dallo stesso regista, in compartecipazione con Sergio Martino, vede coinvolto il fallimentare produttore Ettore Spagnuolo (in seguito, nel 1989, in diverbio con Fulci per Demonia) che intendeva dare seguito ad una pellicola via di mezzo tra Rambo e Apocalypse now. Ambientato in Vietnam (ma girato in Abruzzo) rappresenta, con buona probabilità, una delle peggiori regie ascrivibili a Di Leo, qui ingannato da una produzione caotica e maldestra. Il protagonista principale, Harrison Muller, è inadatto e può vantare, come unico pregio, il fatto di essere fratello di Nadia Cassini.

Buiomega71 23/03/11 18:29 - 2919 commenti

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Pur dirigendo prodotto puramente alimentare, Di Leo (sotto la scorza del film d'azione, con echi al viet movie) realizza il western che non ha mai girato. Soprattutto nel finale tra le casette abbandonate, dove si cita Lo straniero senza nome. La violenza e le efferatezze sono contenutissime (anche se i colpi in arrivo sono belli tosti) e non ci si discosta molto dagli action nostrani dell'epoca. Di Leo si dimostra un ottimo director e il finale con Muller armato davanti a Strode, ricorda non poco I padroni della città. Non male.
MEMORABILE: La feroce Carol André spara in pancia a Claudia Rocchi, puro Di Leo touch.

Homesick 11/05/11 17:47 - 5737 commenti

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Sottoprodotto di Rambo & co. che Di Leo dirige al tramonto della sua carriera in assoluta economia di mezzi e di idee. Narcotraffici, bombe a mano, assalti e mitragliamenti cercano di riempire la nullità dello script e la componente femminile – la crepuscolare Danika La Loggia, l’infida Carole André e una Deborah Keith (alias Claudia Rocchi) truccata da tailandese sensuale e risoluta – si guadagna maggior stima del pessimo protagonista Harrison Muller, lasciato solo dopo il defilarsi di Henry Silva e Woody Strode. Un Di Leo da dimenticare.

Alex1988 7/07/15 18:24 - 728 commenti

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Purtroppo il Di Leo della mitica trilogia del milieu non c'è più. Questo film, insieme al semi-sconosciuto Killer vs. killers, rappresenta il congedo dal cinema di Fernando Di Leo ed è un congedo, francamente, indegno del suo talento. Si tratta di un misto tra film di guerra e azione (con echi western), ma il risultato finale, delude le aspettative; neanche le scene d'azione coinvolgono come si deve.

Rufus68 9/09/16 20:45 - 3848 commenti

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Finché compaiono i grugni di Strode e Silva la palpebra rimane aperta. Purtroppo il divo è l'insopportabile Muller e allora... Una delle ultime cartucce sparate da Di Leo è una rambatella stanca e noiosa come uno straight to video di Lundgren e Seagal. A suo modo simbolico del passaggio di consegne fra l'originalità italiana dei Settanta e un nuovo cinema da colonizzati, scipito e derivativo. Interessanti solo alcuni accenni alla prostituzione minorile del Sud Est asiatico.

Myvincent 28/01/19 07:22 - 3749 commenti

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Due vecchie glorie dal fisico possente (una volta!) come Henry Silva e Woody Strode, in contrasto cromatico, si avvicendano in questa storia dove si mescolano gli elementi bellico-avventurosi e quelli erotico-amorosi. Il Vietnam viene ricostruito nelle campagne romane e Harrison Muller Jr. è un Rambo più sbarazzino e ironico, attraente nelle sue accortezze verso le donne. Niente di impegnativo, film scacciapensieri.

Herrkinski 21/03/24 15:10 - 8131 commenti

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Un Di Leo decadente e irriconoscibile alla guida di questo mix tra action rambesco e 'namsploitation, sgangherato già dalle location del centro Italia (che dovrebbero essere l'Asia!) fino ad arrivare a un cast con un paio di vecchie glorie come Silva e Strode, mai così svogliati, più l'inespressivo Muller. Stupisce che sia stato distribuito negli Usa dalla Cannon; il livello qualitativo è bassissimo, poveristico al massimo, tanto da far sembrare film analoghi di registi italiani più "rustici" dei capolavori (se non altro eran girati nelle Filippine). Molta noia e ben poca azione.

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  • Curiosità B. Legnani • 31/01/10 10:34
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Mattioli ha dichiarato (Stracult 2009) che l'attore che fa il soldato vietnamita fu reclutato in un ristornate vietnamita di Roma.
    Non vedo nomi asiatici nel cast: forse non è accreditato.
  • Homevideo Digital • 19/03/11 19:48
    Portaborse - 4007 interventi

    Il 10/05/2011 esce il dvd targato CineKult.
  • Homevideo Buiomega71 • 20/07/11 00:59
    Consigliere - 26052 interventi
    Sull'ultimo numero di Nocturno, Pulici recensisce sulle pagine home video della rivista, il sotto rambo Dileiano. Scrive che , al contrario dell'edizione in vhs della Mitel, nel dvd Cinekult è stata inserita "la sortita di Muller nel capanno a colpi di dinamite", assente nella vhs. Questo è vero, manca, avendo la vhs Mitel posso confermarlo. Però scrive pure che nel dvd Cinekult mancherebbero i dettagli dei colpi in arrivo sulla Rocchi e sulla Andrè, censurati nell'edizione italiana. Ora, il film l'ho visto l'estate scorsa(mia piccola rassegna agostiana "Italian adventure")mica trent'anni fà, e confermo che nella vhs i colpi in arrivo sulle due attrici ci sono eccome(rintracciabili anche nel mio commento fatto al film). Qualcuno ha visto il dvd per eventuali delucidazioni?
  • Curiosità Zender • 23/05/18 18:05
    Capo scrivano - 47835 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Carlitos • 1/09/19 16:11
    Galoppino - 80 interventi
    Qualcuno me lo può passare per favore ?