Silkwood - Film (1983)

Silkwood
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Silkwood
Anno: 1983
Genere: drammatico (colore)
Note: E non "Silk wood". Tratto da una storia vera.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nella desolazione dell'Oklahoma le vicissitudini di un'operaia (Streep) d'una centrale nucleare quotidianamente alle prese col rischio di sovraesposposizione alle radiazioni. Inizialmente abituata a non pensarci troppo, capisce col tempo che qualcuno, lì dentro, non la sta raccontando giusta. Per questo si avvicina al sindacato, al comitato che ha il compito di mediare con i padroni per ottenere condizioni di sicurezza maggiori. Ma il film di Mike Nichols racconta anche la vita di Karen Silkwood insieme al suo uomo (Russell) e alla collega con cui divide l'appartamento (Cher) in un gioco di innocui dispetti, scherzi, giovialità stemperate dai drammi di una vita a contatto con la spada di Damocle del...Leggi tutto cancro, il pericolo tangibile al quale tutti, in centrale, sanno di andare incontro. Anche perché le misure di salvaguardia non sembrano sempre gestite con la dovuta accuratezza e anzi talvolta vengono deliberatamente ignorate con ricercata negligenza (c'è chi "smacchia" le foto che evidenziano le imperfezioni di alcuni componenti). Dominato da una Meryl Streep commovente, dinamica e capace di trasmettere con sensazionale umanità i sentimenti della protagonista, il film racconta (con dieci anni di ritardo) una storia vera che ebbe la sua fine nel 1974. Superata nella corsa agli Oscar dalla Shirley McLaine di VOGLIA DI TENEREZZA, la Streep esibisce un'intensità nella recitazione decisamente superiore, assistita da una Cher all'altezza (nomination anche per lei) e da un Kurt Russell altrettanto perfetto nel completare un trio a suo modo memorabile. Senza che si avverta la mancanza di svolte esageratamente decisive nel corso della storia (c'è da aspettare l'ultima parte), è comunque coinvolgente l'indagine condotta sottotraccia dalla protagonista: da semplice operaia acquisisce ogni giorno maggiore consapevolezza studiando una strategia assieme ai più alti membri del comitato (Ron Silver tra questi) per dimostrare quanto il contatto col plutonio utilizzato in centrale possa davvero portare alla morte. Volubile, risoluta e allo stesso tempo fragile (non si dimenticano le "docce" per decontaminarsi quando suona l'allarme che segnala sul corpo una radioattività eccessiva), la sigaretta sempre in bocca (ma non è certo l'unica), Karen ha un carattere non facile da leggere: parla con gli occhi, spiazza ed è l'assoluto punto di forza di un film comunque costruito con ottimo mestiere, quintessenziale, privo di fronzoli (se non nel finale, montato in modo originale con lo sfondo della bella voce della stessa Streep a cantare la tradizionale "Amazing Grace") e solido come la denuncia che si prende l'incarico di portare in scena con grande efficacia. Qualche zoppicamento nei dialoghi "casalinghi", ma ci pensano gli attori a dar loro comunque spessore e a farci oltrepassare le due ore senza penare.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/06/07 DAL BENEMERITO CAESARS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/03/20
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Caesars 25/06/07 13:15 - 3811 commenti

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Quando il cinema d'impegno civile riesce a convivere col grande spettacolo si hanno pellicole come questa, diretta efficacemente da Mike Nichols e magistralmente interpretata da Meryl Streep (ma anche Kurt Russell e soprattutto Cher non sono da meno). Tratto da una storia vera narra le vicende di un'operaia (la Silkwood del titolo) che lavorando in una fabbrica di plutonio ne rimane contaminata. Diventa sindacalista per difendere i diritti di tutela alla salute dei lavoratori e raccoglie le prove di quello che non va in fabbrica. Da vedere.

Flazich 3/07/07 08:45 - 669 commenti

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Basato su un fatto realmente avvenuto negli USA, Silkwood è magistralmente interpretato da un'ispiratissima Meryl Streep. La trama non scade mai nel troppo romanzato e, seppur in alcuni tratti lenta, la pellicola affascina. Unico neo, personalmente, è la colonna sonora: poco incisiva. Buona la pellicola e i colori. Film d'altri tempi.

Il Gobbo 27/10/07 18:00 - 3015 commenti

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Vibrante di manichea indignazione e un filo retorico (ma se no che filmd i denuncia sarebbe?), ma condotto con professionalità da Mike Nichols, autore rimasto profondamente ancorato a un'epoca del cinema americano di matrice liberal, invecchiato anzichenò. Però compatto, e con una Streep concentrata e convincente. Potabile, quando vi sentite in deficit di coscienza.

Undying 29/10/07 13:36 - 3807 commenti

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Se Meryl Streep può vantare una carriera artistica di certo spessore, ci deve essere più d'un motivo. Dai tempi del serial televisivo (Holocaust) il suo nome è stato -giustamente- accostato all'attrice per eccellenza. Anche Silkwood, film ambientalista ed ecologico (ispiraro ad un reale incidente nucleare negli USA) sta lì a ricordarci di quale professionalità (ed umanità) sia dotata la Streep. L'accostamento ad altri bravi attori (Kurt Russell su tutti) rende credibile la pellicola, che riesce a trasmettere messaggi etici di certo rilievo.

Galbo 21/01/09 05:57 - 12422 commenti

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Tra le poche pellicole hollywoodiane dedicate al mondo operaio, Silkwood è la storia (vera) di una donna che lavora in un impianto nucleare e che scompare misteriosamente proprio prima di fare un'importante denuncia sulle condizioni di lavoro. Il regista Nichols evita per quanto possibile di cadere nella trappola della retorica e dirige un solido film di impegno e passione civile che si segnala per l'ottima intepretazione di tutto il cast ma in particolare della protagonista, l'ottima Meryl Streep.

Markus 4/09/11 22:43 - 3696 commenti

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Film insolito e sinistro per il cinema “yankee”, soprattutto di quel periodo. La pellicola affronta tematiche - in tempi non sospetti - sindacali, ecologiche e non ultime sociali e civiche. Ottima - come sempre, a dire il vero - l'interpretazione della Streep, ma la torta è da dividersi con una formidabile Cher assolutamente convincente. Nichols sa dosare suspance e dramma in un’escalation di situazioni toccanti cui lo spettatore verrà per così dire rapito. È un film istruttivo, se vogliamo.

Viccrowley 14/12/13 01:43 - 814 commenti

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Una regia al servizio della storia e un gruppo di attori in ottima forma per un film di pura denuncia, che non rinuncia a raccontare l'amicizia e l'amore nella profonda provincia americana. La Streep giganteggia nel ruolo della combattiva operaia che lotta contro le nefandezze dell'azienda, pagando un prezzo tremendo. Kurt Russel e Cher lavorano quasi di sottrazione ma il loro apporto è fondamentale per meglio delineare la personalità dell'agguerrita Silkwood. Qualche leggero picco retorico non inficia il buon risultato.
MEMORABILE: Le docce decontaminanti; La riunione con il sindacato.

Saintgifts 29/12/13 16:31 - 4098 commenti

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Dietro la storia di Karen Silkwood, un ottimo ritratto di una certa America anni '70. Non sono passati molti anni dal fatto in questione e questo ha facilitato il compito nella ricostruzione; lo stesso però l'atmosfera è molto ben ricreata sia fuori che dentro la fabbrica. I toni sono tenuti bassi in tutte le occasioni, non c'è spettacolarizzazione, scelta giusta per conferire al film la vicinanza alla realtà dovuta, visto che di realtà si parla. Gli interpreti sono eccellenti e una sorprendente Cher si guadagna il titolo di attrice vera.

Paulaster 24/10/14 09:55 - 4462 commenti

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Attenzione posta sul tema della sicurezza nucleare dove i rischi per la pelle erano sconosciuti ai più. Prima parte vivace che, a parte le docce decontaminanti, racconta senza eccedere. Nel seguito ci si sofferma sulle relazioni interpersonali e il j'accuse sfuma d'intensità; anche il finale colpisce col silenziatore. Russell è imbalsamato (a tratti ricorda Matt Damon) e rende più marcata la forbice con la Streep (brava come operaia, meno come investigatore) e nota di merito per Cher. Nichols poteva esser più nitido e violento psicologicamente.

Alex1988 9/06/16 19:00 - 728 commenti

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Il tema del nucleare è stato affrontato in numerose occasioni (si pensi ad esempio a Sindrome cinese), ma questo Silkwood, peraltro tratto da una storia vera, ha il pregio di affrontare l'argomento dal punto di vista di chi lavora nelle centrali, seguendoli nella vita di tutti i giorni, il che dà alla storia un diverso grado di credibilità. Buoni la regia e, naturalmente, gli attori.

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Jurgen77 11/10/17 11:08 - 629 commenti

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Uno dei pochi film USA che prende le parti (senza retorica) del dramma delle condizioni di vita della classe operaia. In particolare, nel film, si rappresenta la vita degli operai che lavorano in una ditta che produce propellente radioattivo e la lotta, di un'operaia (ottimamente interpretata da Meryl Streep) verso la denuncia delle condizioni di lavoro e degli occultati disastri ambientali. Finale toccante. Ottimi anche le spalle di Russel e Cher.

Schramm 2/10/19 15:42 - 3495 commenti

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Sindrome cinese di corpo mente spirito: Nichols fa del generale particolare (e ritorno) e sugge dalla mammella del vero, il cui caglio purulento è frappé di misteri-segreti-bugie che fanno da inavvicinabile recinto a ogni interesse politico-finanziario su cui poggia una centrale, non importa a scapito di chi o cosa. Il film non morde stretto e a fondo come la performance da urlo di Munch di Meryl Streep-poker del corpo glorioso e straziato skarenato, diventando anzi più barboso di un film-dossier postprandiale della domenica, e il profumo delle rose inizia a librarsi solo alla fine del viale.

Daniela 18/04/20 16:30 - 12704 commenti

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Con un passato burrascoso alle spalle, Karen ora lavora in uno stabilimento che produce barre di combustibile per centrali nucleari. Quando scopre la grave contaminazione radioattiva a cui sono soggetti i dipendenti, cerca di organizzare la protesta ma... Film di denuncia civile che ha pregio di occuparsi di un ambiente, quello operaio, al tempo poco frequentato dal cinema USA ma è penalizzato dalle troppe divagazioni sulla vita sentimental/domestica della protagonista che tolgono spazio al tema, finendo per incanalare la vicenda nel solco più tradizionale del biopic.

Rigoletto 22/05/22 14:02 - 1788 commenti

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Un film di denuncia, su un fatto realmente accaduto, incentrato sulla performance della Streep, al solito bravissima, ma che qui ha il vantaggio di essere supportata brillantemente da Cher, da Russell e da Ward. Nichols non del tutto all'altezza: in certi momenti il ritmo si appiattisce e depurare le lungaggini avrebbe sicuramente giovato alla narrazione. Per il resto, un film molto bello ma un po' deprimente. Difficilmente verrà voglia di vederlo una seconda volta.
MEMORABILE: Il terzo allarme.
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  • Curiosità Buiomega71 • 11/06/18 19:14
    Consigliere - 26107 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (mercoledì 27 maggio 1987) di Silkwood:

  • Homevideo Digital • 22/03/24 17:43
    Portaborse - 4017 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 29/05/2024.