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Tutti i commenti e le recensioni di Smile 2

TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/10/24 DAL BENEMERITO DAVE HILL
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Dave hill 25/10/24 00:56 - 411 commenti

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La vita di una giovane popstar è costellata di sbagli e incidenti ma nulla potrà toglierle il sorriso. Del resto, lo spettacolo deve continuare. Troppi sterotipi nel descrivere la vita della diva (binomio successo/eccessi, mamma manager ingombrante, impossibilità di sincere amicizie e cerchia di servitori prezzolati, fan idioti); e poi ci sono gli incubi, sempre più realistici, non troppo spaventosi (movimenti a scatti e apparizioni). Chi ha visto il primo, sa cosa aspettarsi. Un po' come restare sbalorditi da scenografie, costumi, coreografie del balletto e poi... parte l'autotune.
MEMORABILE: Il concerto.

Herrkinski 25/10/24 02:19 - 8724 commenti

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Dopo il buon esordio, Finn alza il tiro e sposta la sua maledizione delle vittime ghignanti nell'ambito tutto neon e lustrini di una popstar fittizia, ben resa da un'affascinante Scott (dal look inedito); si guadagna anche minutaggio con esibizioni canore e danzerecce - peraltro ben fatte - ma in un film che già dura oltre due ore sarebbe invece stato meglio sforbiciare qualcosa. E' infatti un lavoro ben confezionato ma di poca sostanza, che punta ad ampliare gli spunti del prototipo ma risulta prolisso e meno efficace, perdendo l'aura inquietante per strada; un mezzo passo falso.

Luluke 27/10/24 06:05 - 785 commenti

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Dopo un bruciante avvio, quasi da thriller, il film torna presto ad appiattirsi sul tema della maledizione del sorriso trasmessa da chi ne è vittima alla persona che assiste ai suoi ultimi istanti di vita. Questa volta il demone parassita invade la mente di una starlette pop, che inizia a soffrire di incubi e allucinazioni come la dottoressa del precedente capitolo. Di lentezza e lunghezza esasperante, disseminato di jump scare piuttosto scolastici, con un finale inevitabilmente gore, nonostante la buona qualità di messa in scena e fotografia va catalogato come horror per adolescenti.

Gabigol 15/11/24 10:11 - 648 commenti

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Si parte con un piano-sequenza fulminante, quasi da thriller. Salgono le aspettative, puntualmente disattese dall'estenuante ricerca di jumpscare a discapito di una tensione più sottile; e dire che il parallelismo tossicodipendenza-maledizione funzionerebbe tanto quanto il meraviglioso volto della Scott (trascinatrice assoluta). Registicamente il film è solido - qualche scena viene indovinata -, ma la scrittura finisce col guardare il già visto per conoscerlo meglio. Epilogo efficace.
MEMORABILE: Prologo ed epilogo; La meravigliosa sequenza "1-2-3 stella" con coreografia nell'hotel; Il litigio in macchina.

Daniela 24/11/24 15:20 - 13284 commenti

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Nel sequel si fornisce una spiegazione circa la natura del morbo e il racconto si fa più compatto per concentrarsi su una stella del pop in cerca di rilancio, ben interpretata da Naomi Scott. Inoltre, accanto ai soliti jumpscare telefonati, si trovano sequenze visivamente impattanti, anche se nessuna risulta all'altezza del piano sequenza iniziale davvero ben fatto. Nel complesso, un discreto horror.

Lupus73 2/12/24 02:53 - 1603 commenti

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Un sequel con più pretese di base, con allegorie sul mondo dello spettacolo (rappresentato dalla protagonista pop-star) e che rispetto al primo alza il tiro, offrendo spiegoni sul ghigno (che qui è inquietante senza ricorrere all'eccesso di CGI dell'esordio), ma la lunghezza non aiuta, soprattutto nella prima parte; e se negli ultimi 45' si inizia a intravedere qualcosa che potrebbe condurre a una chiusura esaltante, purtroppo tutto finisce in maniera deludente, con un guazzabuglio di allucinazioni in cui è difficile trovare il bandolo della matassa tra realtà e visione. Peccato.

Il ferrini 5/12/24 23:45 - 2691 commenti

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Eccellente sia per le soluzioni visive (notevole il piano sequenza iniziale) che per scrittura. Stavolta il demone stravolge la vita di una pop star, palese la critica verso la macchina dello show business, che non si ferma neanche di fronte a un evidente crollo psicotico (viene da pensare alla Spears). Gli effetti sono ottimi, troppi invece i jump scare, ma tocca ingoiare perché il target primario sono gli adolescenti. Finale favoloso, sia perché ci "sveglia" da quella che per molti minuti abbiamo creduto realtà sia perché annuncia uno scenario apocalittico.
MEMORABILE: La telefonata in auto.

Pinhead80 30/12/24 11:27 - 5432 commenti

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Una pop-star in procinto di affrontare un nuovo tour dopo un periodo di disintossicazione viene suo malgrado a contatto con il demone che distrugge la mente del posseduto. Cercherà in ogni modo di liberarsene ma il confine tra realtà e follia non sarà più percepibile. Dopo il successo del primo capitolo Finn torna alla carica e sforna un seguito che si fregia di un incipit meraviglioso e di una storia tutto sommato avvincente. Peccato però per l'eccessivo minutaggio che non consente all'opera di mantenere un ritmo costante. La protagonista sembra un clone di Lady Gaga.
MEMORABILE: L'incipit.

Teddy 31/01/25 03:16 - 1110 commenti

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Straniante metafora sul male di vivere in bilico tra realtà e paranoia, ma anche piccolo affresco del divismo americano inzuppato nel torbido dei giorni nostri, tra la tossicità delle sostanze stupefacenti e quella delle relazioni familiari (la madre). Finn dà un secondo volto al suo demone cinematografico, affidandosi ancora una volta all’irruenza dello splatter, le ipertrofie sonore e alla supremazia femminile. Chiusa finale da mozzare il fiato.

Rebis 18/02/25 16:04 - 2474 commenti

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Con un virtuosistico setup in piano sequenza, Parker Finn chiude i conti con il precedente capitolo ma mette ancora la regia in primo piano, vero punto di forza di un franchise che sul piano narrativo è pura derivazione, come testimonia il setting nello showbiz, ormai abusato. La buona notizia è che stavolta si prende meno sul serio, liberando slanci parossistici - l’home invasion del corpo di danza - e incursioni nello splatter più feroce. Il finale è conseguente all'escalation di matrioske: la tira un po’ troppo per le lunghe, ma tutto sommato è divertente.

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Schramm 25/02/25 15:25 - 4023 commenti

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E si torna a cantare "un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso / ricordo: sono morto in un momento". E il sorriso, si sa, è contagioso. Il pianosequenziato super incipit revengeroso faceva sperare in una goduriosa e interessante virata vigilantesca della suicidogena catena antoniana, ma è ahinoi un boccone che ci viene subito allontanato dai denti e sostituito da quello un po' troppo rimasticato della psicolabile superstar tormentata, subtextato al minimo e splatterizzato in esubero. Finn però ci sa decisamente fare e riesce a ribilanciare il fastidioso repetita con lo iuvant.
MEMORABILE: Presentando l'ospite d'onore; Stage diving à la Noè col botto; Mammà; Finale.

Buiomega71 1/03/25 01:12 - 3107 commenti

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Finn alza il tiro dell'ambizione e ci mette dentro tutti i generi (biopic di stelle mai nate, poliziesco duramente carnahano, glamour refniano, derive fanta lynchiane, musical) con sequenze straordinarie (l'incidente notturno in auto, gli sghignazzanti a passo di saranno famosi, ghermita come Joe Pilato, gambe spezzate guadagninesche/aronofskyane, il delirante sproloquio sul palco). Ma la fa fuori dal vaso nell'eccessivo finale, con mostroni da b-movie, aperture visceral/cronenberghiane e chiuse romeriano/apocalittiche. E viene un po' a mancare la genuinità inquieta del capostipite.
MEMORABILE: Le mutande sgommate; La faccia a brandelli; La madre che si massacra a colpi di scheggia di vetro; La ciocca di capelli strappata; L'incontro coi fan.
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  • Homevideo Caesars • 2/11/24 11:39
    Scrivano - 16996 interventi
    In uscita il primo febbraio 2025, sia in bluray che in dvd
    https://www.dvd-store.it/Video/Blu-Ray/ID-83504/Smile-2

  • Discussione Buiomega71 • 1/03/25 13:51
    Consigliere - 27145 interventi
    Parker Finn alza il tiro dell'ambizione e ci mette dentro un pout pourri di generi nell'eccesiva durata di 127 minuti, dove prende di mezzo il musical, il biopic di stelle mai nate, il  poliziesco duramente carnahano-l'incipit mozzafiato e inaspettato, che si collega direttamente al finale del primo, dove Finn dimostra il suo talento che finisce tragicamente sulla strada-, il glamour refniano, derive fanta lynchiane nella rappresentazione delle scenografie degli spettacoli musicali di Skye Riley/Lady Gaga, la commedia grottesca, il dramma delle dipendenze e del successo di pizzi e lustrini, mettendo, forse un pò troppa carne al fuoco (diventa quasi più interessante la discesa dell'alienazione della giovane cantante-il rapporto con l'amica perduta, quello soffocante tossico con la madre, il tic nervoso di strapparsi i capelli-che nemmeno l'intelaiatura horror).

    Intelaiatura horror che, però, vive di momenti davvero straordinari e conferma come Finn abbia una personalità autoriale degna di nota (l'incidente notturno con alla guida il figlio di Jack Nicholson, Skye Riley imprigionata e sanguinante nell'abitacolo della macchina, gli sghignazzanti a passo di saranno famosi nell'appartamento, ghermita come Joe Pilato e braccio ficcato in bocca, gambe spezzate guadagninesche/aronofskyane, il delirante sproloquio sul palco dove si inceppa il gobbo elettronico, l'incontro con i fan-il mezzo pazzo con la dermatite, la bimba con apparecchio che sogghigna- il già citato inizio con lo splatteroso investimento sulla strada, fuggendo a piedi nudi prendendo in pieno i cocci taglienti di una bottiglia rotta, la vera natura dell'amica).

    Rincara la dose gore che sconfina nel body horror più surreale (suicida a colpi di peso con faccia spatasciata che cade a pezzi che manco il mini-segmento di Adrenaline, la madre che si massacra a colpi di schegge di vetro con eye violence incluso e non ultimo le mutande sgommate del tipo con la dermatite, che gore non è ma schifosa sì, mandibole sradicate con tenaglie) ma la fa fuori dal vaso nel baracconesco e inutilmente ridondante finale, con soluzioni alla Linea mortale,  per sbracare in mostroni da b-movie, aperture visceral/cronenberghiane/gordoniane e chiuse romeriano/apocalittiche (o una diversa rappresentazione del contagio mediatico di Halloween 3).

    E così viene un po' a mancare la genuinità inquietante e raggelante del capostipite.

    Sta di fatto che, se l'Academy non prende in considerazione il cinema prettamente di genere, come in questo caso, Naomi Scott avrebbe dovuto avere, a mani basse, almeno una candidatura all'ambita statuetta, percè la sua performance mette i brividi e riesce addirittura a proiettare il suo lancinante mal di schiena sullo spettatore.

    Ora più che mai convinto che Parker Finn sia l'autore giusto per rivedere il Possession zulawskiano, anche se il primo Smile frenava le ambizioni per una narrazione più compatta e fulminante e a suo modo sorprendente.

    Eppoi non c'è "Lollipop" sui titoli di coda.
    Ultima modifica: 1/03/25 15:34 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 1/03/25 14:20
    Consigliere - 27145 interventi
    Scene eliminate e estese presenti tra gli extra del blu ray della Paramount: 

    *Uno show musicale di Skye Riley (Naomi Scott) che canta muovendosi sul palco, al buio, tra ballerini che indossano dei lenzuoli che li ricoprono totalmente. Finito il numero, una donna vestita da mimo, sullo sfondo, sfodera il ghigno satanico.

    *Un animato dialogo tra Skye e sua madre (Rosemarie DeWitt) nell'appartamento della ragazza, dove la madre informa la figlia che la signora anziana, che ha scaraventato sui tavolini all'evento, si riprenderà. Segue una furiosa litigata tra le due.

    Durata effettiva del film in blu ray: 2h, 07m e 33s

    Ultima modifica: 1/03/25 14:20 da Buiomega71