Una vita lunga un giorno - Film (1973)

Una vita lunga un giorno

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ferdinando Baldi (che si cela sotto lo pseudonimo di Sam Linvingstone) scrive e dirige questo melodramma disperato che vede come protagonista assoluto il cantautore Mino Reitano, nei panni di un marinaio solitario e silenzioso che trova in Ewa Aulin il sogno della sua vita. Sembra una storia d'amore sana, genuina, ma lei soffre di cuore e per curarla servono un mucchio di soldi. Per lei Reitano accetterà di fare da preda, per un giorno (da qui il titolo), a cinque miliardari depravati (guidato dal carismatico Philippe Leroy) che tenteranno, una volta a testa, di ucciderlo in cinque modi diversi nel percorso che va dalla collina al porto. LA DECIMA VITTIMA...Leggi tutto di Petri, LA PERICOLOSA PARTITA... tanti i modelli per una storia poco originale che è un pretesto per dar modo a Reitano di caricare l'espressione rendendola il più intensa possibile, dandogli modo di apparire in modo completamente diverso da quello che assume sui palcoscenici, virando quasi verso la sceneggiata ma mantenendo un alone puramente romantico. Ewa Aulin, piuttosto appesantita, non ha più il fascino di un tempo e dona alla love-story portuale un'aria casereccia che le si addice. Il film è diretto con un certo mestiere e, pur mancando una sceneggiatura capace di evitare i troppi silenzi o le passeggiate solitarie del protagonista sulla banchina, resta un reperto interessante, anomalo che poi, d'improvviso, assume nell'ultimo quarto d'ora connotati incredibilmente trash, deliranti, che rovinano parzialmente il difficile lavoro fatto per rendere credibile (e commovente) l'intera vicenda. Reitano, che qui non canta e come attore denota grossi limiti (nonché un'unica espressione, corrucciata) è autore col fratello Franco di una colonna sonora strumentale ben studiata, di ottima fattura.

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Renato 20/06/08 15:01 - 1648 commenti

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Un film interessante, almeno nella prima parte in cui Ferdinando Baldi introduce la vicenda con indubbio stile. Peccato poi che l'ultima mezzora diventi troppo meccanica e prevedibile, quando inizia la discesa verso il mare di Mino Reitano. Su quest'ultimo come attore non c'è molto da dire... Se non che mantiene la stessa espressione imbambolata per tutto il film, ma grazie al cielo venne almeno doppiato da un professionista. Meravigliosa Ewa Aulin, ma questa non è certo una notizia. Girato in esterni a Sanremo.

Undying 31/07/08 23:45 - 3807 commenti

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Incasinato dramma sentimentale, che trova in Love Story (la Aulin è cardiopatica) ed una miriade di altri ben più riusciti titoli (La decima vittima su tutti, causa caccia spietata alla preda umana) il nucleo portante e fulcro dell'intera sceneggiatura. Il regista può contare su un bravo attore (uno spietato Philippe Leroy) ed una bellissima attrice (la Aulin, qua su uno degli ultimi set cinematografici che la ospita), ma fallisce nel far indossare un "vestito sfilacciato" al protagonista (un monocorde e poco espressivo Mino Reitano).

Daidae 22/06/09 19:19 - 3194 commenti

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Anche se Reitano, scomparso di recente, non era un attore ma un cantante, qui se la cava discretamente. Bella intricata la trama, si spazia dal sentimentale all'azione. Ottimi Leroy, Aulin (che poi sparirà dalle scene) e il sempre valido Catenacci ovviamente nella parte del cattivo. Unico difetto: l'assurda scena in discoteca, di rara stupidità.

Fauno 2/02/12 13:16 - 2215 commenti

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Film a dir poco magnifico e una di quelle pietrate da cambiare i connotati. Tutte le volte che lo vedo resto a bocca aperta... Un film sulla caccia all'uomo l'avevamo fatto anche noi e sicuramente spacca le ossa a tutti gli altri che ho visto finora. Mino Reitano fa ridere come idea? Neanche lontano parente del cantante che è in realtà, ma la scena del faccia a faccia finale è inarrivabile. Se avete visto di tutto non perdetevi questo diamante...
MEMORABILE: "Non hai niente da dirmi?" "Servirebbe a qualcosa?"

Homesick 21/06/14 15:32 - 5737 commenti

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La storia di una caccia all’uomo organizzata da ricchi annoiati e viziosi è esposta da una sceneggiatura purtroppo lassa (e questo non è da Baldi) che per reggersi in piedi abbisogna dei soliti espedienti del sesso e della violenza. Artista completo nonché una delle più grandi voci maschili della musica italiana, il compianto Mino Reitano entra nella parte infondendo tutto l’impeto genuino del meridionale disperato e di buon cuore, preparandosi per il sottofinale melodrammatico e la sua tragica chiusa.
MEMORABILE: L’aggressione in funivia.

Deepred89 30/05/17 07:51 - 3718 commenti

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Un'idea interessante, seppur non nuova, vanificata da una realizzazione incapace di sfruttarne le potenzialità (il segmento della caccia non crea tensione né attesa) e non abbastanza elegante da appagare l'occhio. Tutto sommato meglio la fase preparatoria e sentimentale, ben contestualizzata in una suggestiva ambientazione sanremese. Riuscita la rivelazione finale, pessima la messinscena di ciò che segue. Mino Reitano (autore, col fratello Franco, della variegata e non disprezzabile colonna sonora) sembra impegnarsi.

Caesars 4/12/18 12:13 - 3805 commenti

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L'operazione, (La pericolosa partita ma con protagonista Reitano) incuriosisce; la sua realizzazione lascia però abbastanza insoddisfatti. La prima parte (di preparazione) è la meglio riuscita, purtroppo quando si passa alla caccia all'uomo, che dovrebbe essere la parte più interessante, il film si affloscia, non riuscendo mai a creare la giusta tensione per la sua pochezza realizzativa anche a causa di una sceneggiatura molto raffazzonata. Decisamente sprecato l'apporto attoriale di Leroy. Reitano ha due espressioni: innamorato e corrucciato.

B. Legnani 9/01/19 22:40 - 5550 commenti

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Che peccato. La storia non è originalissima, ma aveva un potenziale non trascurabile. La realizzazione non funziona per una sceneggiatura frettolosa (sulla quale forse incide anche la scarsità di mezzi a disposizione) che ha snodi deboli (la fucilata fuori bersaglio!), per una scarsa tensione laddove servirebbe ritmo (grande assente), per interpretazioni deludenti (Leroy l'unico a cavarsela), con Reitano imbambolato. La Aulin e la Czemerys paiono lontane dai loro standard estetici migliori (pochi soldi anche per il trucco?). Terze linee (locali?) da filodrammatica di provincia. Un generoso **.

Il Dandi 31/03/20 14:55 - 1917 commenti

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Affascinante mix di melodramma strappalacrime, grottesco complottista e noir individualista, benché l'equilibrio fra i tre ingredienti non possa dirsi del tutto riuscito. Mino Reitano è una sorpresa, sia nella colonna sonora (capace di chitarre acide e groove incalzanti di basso) che come protagonista, capace di una sola faccia ma dalla quale traspare la giusta e insospettata grinta nella parte di animale braccato, impegnato anche in scene d'azione. Peccato per un ritmo narrativo piuttosto asimmetrico, ma è un film da vedere.
MEMORABILE: La funivia; La discoteca.

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  • Discussione Zender • 2/02/09 08:38
    Capo scrivano - 47870 interventi
    Grazie della segnalazione Geppo.
  • Discussione Markus • 2/02/09 13:12
    Scrivano - 4775 interventi
    grazie Geppo, inutile dire che lo registrerò.
  • Discussione Undying • 2/02/09 13:14
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ragazzi, non vorrei dirlo: ma lo speciale segnalato da Geppo è andato in onda ieri sera...
  • Discussione Geppo • 2/02/09 15:45
    Call center Davinotti - 4284 interventi
    Ho fatto la mia segnalazione ieri sera subito dopo l'annuncio sul tg.
    L'ho registrato, se dovesse servirvi...
    Ultima modifica: 3/02/09 01:04 da Geppo
  • Discussione Zender • 2/02/09 17:43
    Capo scrivano - 47870 interventi
    In effetti non avevo realizzato... Per fortuna che almeno Undying usa ancora la testa per ragionare :)
  • Discussione Icaroblu • 19/12/14 23:51
    Disoccupato - 104 interventi
    SCHEDA DOPPIAGGIO

    Philippe Leroy. Sergio Graziani
    Eva Czemerys. Flaminia Jandolo
    Mino Reitano. Massimo Turci
    Ewa Aulin. Vittoria Febbi
    Anna Maria Pescatori. Lidia Simoneschi
    Ressel. Carlo Alighiero
    Luciano Catenacci. Glauco Onorato
    Franco Fantasia. Alessandro Sperli
    Poliziotto. Gianni Marzocchi


    Film molto bello grazie alle splendide voci .
  • Discussione Ciavazzaro • 18/04/18 01:37
    Scrivano - 5591 interventi
    Grazie a films e clips:

    https://www.youtube.com/watch?v=OA3gtA-WpYI

    p.s. per Zender, in questo caso non vi sono problemi di copyright, perchè a metterlo su youtube è la stessa minerva che ne ha i diritti.
  • Discussione Mco • 23/04/18 14:48
    Risorse umane - 9970 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Grazie a films e clips:

    https://www.youtube.com/watch?v=OA3gtA-WpYI

    p.s. per Zender, in questo caso non vi sono problemi di copyright, perchè a metterlo su youtube è la stessa minerva che ne ha i diritti.


    La versione de quo patisce tagli di almeno 4 minuti rispetto a quella integrale del Centro Sperimentale.
  • Discussione Fauno • 11/01/19 13:17
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Buono, è chiaro che la Aulin non poteva essere bella come nel film di Brass COL CUORE IN GOLA, solo per dirne una, ma nella confessione finale in auto ha uno sguardo magnetico che è la fine del mondo, e il film in sé è molto coraggioso ad affrontare la caccia all'uomo. Fra l'altro in Italia gli altri titoli sul tema sono poco corposi, e anzi, l'ho trovato perfino superiore a Le mele marce, che è uno dei film che sono più orgoglioso di avere inserito sul sito.Ok dare due pallini, ma sinceramente non son d'accordo molto anche sulla scarsa tenuta degli altri attori. E' chiaro che nessuno emerge, e nessuno ne ha bisogno, perché è il contenuto che prorompe su tutto. Reitano fa ottimamente la sua parte da povero disgraziato. Per me resta un top ;-)Ciao
  • Discussione B. Legnani • 11/01/19 14:42
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Buono, è chiaro che la Aulin non poteva essere bella come nel film di Brass COL CUORE IN GOLA, solo per dirne una, ma nella confessione finale in auto ha uno sguardo magnetico che è la fine del mondo, e il film in sé è molto coraggioso ad affrontare la caccia all'uomo. Fra l'altro in Italia gli altri titoli sul tema sono poco corposi, e anzi, l'ho trovato perfino superiore a Le mele marce, che è uno dei film che sono più orgoglioso di avere inserito sul sito.Ok dare due pallini, ma sinceramente non son d'accordo molto anche sulla scarsa tenuta degli altri attori. E' chiaro che nessuno emerge, e nessuno ne ha bisogno, perché è il contenuto che prorompe su tutto. Reitano fa ottimamente la sua parte da povero disgraziato. Per me resta un top ;-)Ciao

    Ciao, Fauno. Buon Anno.
    Pensa che ulteriore potenza il film avrebbe potuto assumere con meno frettolosità nella descrizione della caccia all'uomo, con Cassinelli protagonista al posto di Reitano, con un'attrice più espressiva di quanto sia la Czemerys (che fa la moglie di Leroy), per esempio la grande Lisa Gastoni. Leroy è perfetto, invece.
    Un salutone.