Discussioni su La guerra di Mario - Film (2005)

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • Rebis • 29/06/10 17:51
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Ciao Saintgifts! Ho letto il tuo commento al film e sono rimasto un pò perplesso: davvero hai interpretato il film come una difesa del rapporto genitoriale naturale? In fondo tutti i problemi del piccolo Mario derivano proprio dall'educazione e dalle esperienze di vita (terribili) che i genitori naturali gli hanno impartito... A me sembra invece che il film rifletta sulla possiblità di reintegrare un individuo in un nuovo contesto sociale, mettendo in luce i limiti dei metodi educativi e i pregiudizi degli psicolgi...
  • Galbo • 29/06/10 18:55
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Ciao Saintgifts! Ho letto il tuo commento al film e sono rimasto un pò perplesso: davvero hai interpretato il film come una difesa del rapporto genitoriale naturale? In fondo tutti i problemi del piccolo Mario derivano proprio dall'educazione e dalle esperienze di vita (terribili) che i genitori naturali gli hanno impartito... A me sembra invece che il film rifletta sulla possiblità di reintegrare un individuo in un nuovo contesto sociale, mettendo in luce i limiti dei metodi educativi e i pregiudizi degli psicolgi...

    concordo pienamente
  • Stefania • 29/06/10 22:10
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Per ciò che ricordo (e il film l'ho visto solo pochi mesi fa) non mi pare, in effetti, che Capuano abbia voluto affermare una sorta di "primato" della maternità naturale su quella surrogata, o adottiva. Lo sguardo degli adulti su Mario è sempre... opaco, mi sembra che tutti lo vedano innanzitutto come "problema da risolvere". E questo lui lo sente, di essere percepito dagli altri come "problema", mi pare che questa sia la causa della sua ostilità, delle sue fughe, della sua guerra. Comunque, quello che mi ha colpita è come gli psicologi e il magistrato che si occupa dell'adozione non facciano che spostare il bambino da una famiglia all'altra, come se il bambino fosse la tessera che deve combaciare con le altre tessere di un puzzle! Non so se nella realtà avvenga proprio così, ma certo è preoccupante!
  • Saintgifts • 30/06/10 01:37
    Comunicazione esterna - 42 interventi
    Penso anche io che un bambino vada sempre e comunque protetto e rispettato nei suoi diritti, che sono quelli di tutti gli esseri umani, e in un minore indifeso ancora più considerati.
    Quello che il film mi ha detto è che la società, per quello che ne posso conoscere, in genere non sa ancora gestire questo campo così delicato, perché, appunto, deve rimediare, nei casi di genitori naturali inaffidabili e ancorchè pericolosi, a una situazione che è solo perfetta quando funziona con i meccanismi naturali.
    Non volevo dire che è inutile, o peggio, dannoso provarci, volevo dire che il film mostra una situazione dove il bambino è "danneggiato", forse anche senza volere, da entrambe le parti, quella, diciamo così, burocratica o legale, e qui è anche facile capire, visto che il mestiere può essere fatto più o meno bene dalle persone addette, ma anche da chi vuole sinceramente il suo bene ma non sa usare questo meritorio sentimento, allo scopo prefissato, essere un nuovo e accettato genitore. E poi, come ho detto, l'argomento è vasto e pieno di risvolti che è difficile, o meglio, impossibile, esaurirli in un film.