Siamo nel postatomico puro, con un bel fungone in apertura e la voce fuori campo che ci racconta come la civiltà, dopo la fatidica esplosione, sia tornata indietro di diecimila anni. Gli uomini sono quasi tutti sterili e i pochi che non lo sono vengono venerati e rispettati per la loro potenza virile. A uno di loro (il poco simpatico macho di ESSI VIVONO Roddy Piper) viene installata una sorta di cintura di castità (che gli punzecchia il membro se si allontana dalla sua “carceriera”) e viene spedito nel deserto insieme a due gran pezzi di figliole che lo accompagneranno a Frogtown per inseminare qualche femmina catturata...Leggi tutto dalle feroci rane mutanti (pupazzoni in pieno stile muppet). Prima però di arrivare a Frogtown il nostro dovrà impollinare a forza una donzella incontrata per strada e dialogare scioccamente con le discinte bellone che lo scortano. Un sistema come un altro per prolungare quanto possibile un film dal soggetto assai povero il cui unico vanto sembra voler essere quello di sfoggiare le rane pupazzo dai costumi stravaganti. Ma anche qui gli effetti sono modestissimi e, complice una regia stanca e una sceneggiatura aberrante, c'è poco da stare allegri. Garantita l'azione soporifera, anche per i più fedeli integralisti del postatomico alla MAD MAX: personaggi patetici, recitazione complessiva da prodotto televisivo di bassa qualità. Il tutto “arricchito” da una colonna sonora ricca di marcette demenziali completamente fuori luogo.
Stupido ed involuto filmettino prodotto dalla New World Pictures (senza più Corman alla sua guida), diretto da un regista ai più sconosciuto (e meno male...) ed interpretato da quello stoccafisso di Roddy Piper che da lì a poco sarebbe diventato il protagonista del detestabile Essi vivono di Carpenter. Sceneggiatura spazzatura in un contesto trash e dilettantesco, dove rane mutanti si scontrano all'ultima gracidata con l'ultimo degli "inseminatori" rimasti sulla terra. Fanno sorridere le maschere da anfibio, fanno pietà le musiche, fa inorridire il resto.
C'è la concezione esatta del "post atomico" tipica del periodo (anni 80) con le figure giuste (i mutanti, le armi, il deserto...); ciò che da un lato mi ha fatto apprezzare il tutto è stata l'idea di sfruttarlo per un fine umoristico prim'ancora che fantascientifico, quindi gli uomini rana e tutto il resto dovrebbero essere apprezzati in chiave ironica. Ma il problema più grosso è proprio nella povertà del soggetto, che si racconta in pochi attimi e viene ampliato con scene poco necessarie, quindi nemmeno più divertenti di tanto.
Credevo che fosse il film a dover valorizzare Roddy Piper, ma paradossalmente è Roddy Piper che valorizza il film. Perchè? Roddy era un simpatico caratterista del wrestling che tutti abbiamo apprezzato ai tempi di Ultimate Warrior, di Andre The Giant, di Hulk Hogan e via dicendo, ma come attore lascia davvero a desiderare. Tuttavia, forse è proprio la sua simpatia che salva in corner un film così brutto, prodotto male, che si accoda al filone postatomico per pura comodità. Suplex!!!
Classico film del dopo-bomba tardo anni Ottanta, con tutti gli ingredienti del caso (eroe involontario, bellone svestite, mutanti) ma una trama piuttosto scontata. Il protagonista arriva dal wrestling e fa del suo meglio per provare a fare l'attore con risultati non sempre azzeccati. Apprezzabile invece la vena umoristica che pervade la pellicola e che la rende un prodotto non del tutto disprezzabile.
Non sarà di certo un film da Oscar, ma nel suo genere ho visto ben di peggio. L'idea di fare una versione ironica dei vari Mad Max e Fuga da New York poteva essere vincente, ma alla fine il film non decolla, soprattutto per colpa di un protagonista poco carismatico. Di livello medio-basso anche il comparto scenico e i costumi (tremende alcune maschere da rana). Si salva in corner grazie al clima leggero che, unito a un discreto ritmo, consente di arrivare alla fine senza annoiarsi. Sufficiente.
E' come se la Troma ai suoi minimi storici si arrabattasse nel cripto-reboot di 2019, ma senza il geniaccio di un Kaufman né l'arte di arrangiarsi di un Martino capace di cavar sangue dalle pietre. Pellicola brutta come una guerra persa, che subordina il postnuke-movie a una patetica pseudo-comicità di riporto, capace di far rimpiangere (e ce ne voleva) i pessimi scherzi della natura cinematografica giocatici da Worth e Weber, alla quale lo zero spaccato è applicabile a tutte le voci accreditate. A confermare l'apocalisse del cinema e alcuna umana pietà, ben due sequels.
Tardo post-atomico con tutti gli elementi classici del genere, ma perlopiù impostato come una commedia dai toni fantastici. Già l'idea di base è sufficientemente folle, quindi intelligentemente si punta sul registro ironico, favorendo il ridicolo volontario. Piper, come dimostrerà ancor meglio in Essi vivono, ha dalla sua una simpatia genuina e una recitazione spontanea, seppur limitata; il resto del cast non brilla, mentre il make-up degli uomini-rana (soprattutto del boss) è piuttosto riuscito e incuriosisce. Senza pretese, quindi divertente.
Fantascienza post apocalittica alla vecchia maniera, dove i nuovi abitanti sono in parte dei mutanti rana la cui origine non è spiegata. Non sono spiegate molte cose, a dire il vero, in questo film che si rivela così piuttosto disadorno; molta azione che si può trovare in altri millemila film e niente di nuovo. Bizzarre allusioni erotiche (relative al bisogno di maschi fertili per aumentare la popolazione) condiscono l'intera visione, raggiungendo il culmine nella grottesca scena fra la rana e l'uomo. Solamente per gli appassionati del genere.
Bello il titolo italiano, per il resto c'è poco da salvare... Fin da subito sembra di essere in un post apocalittico di Bruno Mattei, con l'assurdo protagonista unico uomo fertile che deve ingravidare le donne rimaste! Poi i nostri eroi, che girano su un maggiolino blindato, arrivano nella città maledetta assieme a grossi muppett con testa di rana cattivoni. Tutti sono affamati di sesso, con incroci rane/uomini/donne. Insomma, un delirio affossato del tutto dall'estrema povertà degli effetti speciali e in cui si salva solo la simpatia di Roddy Piper.
Epigone post-apocalittico che dai capisaldi di Miller e Carpenter recupera contesti e dinamiche per restituirne una modesta emulazione. Grazie alle gigioneggiate di Piper, il film adotta sin da subito un approccio ironico-farsesco, tra gli sbeffeggiamenti di una proto-società matriarcale e l'esigenza riproduttiva come motore narrativo che giustifichi il campionario di gambe e seni. I ranocchioni (non si capisce bene il salto evolutivo di milioni di anni racchiuso in 10 anni post nucleare) vantano un buon trucco, Toty in particolare. Film che nella sua modestia si rivela divertente.
MEMORABILE: "Ci pieghiamo al vento o ci spezzeremo?" "A volte bisogna diventare il vento". Poco dopo: "Lasciatemi, schifosi ranocchi!"; La danza dei Tre Serpenti.
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io non riesco nemmeno a trovare stroncature all'altezza di tanta bruttezza. ci ho anche provato, a prenderla ironicamente, ma mi cadevano ancor di più le braccia. nemmeno la troma meno ispirata è mai arrivata a tanto poco.
Sì, i seguiti da noi non sono stati editati.
Il terzo frammento, poi, è un mixtum di arti marziali e fantascienza e ne rappresenta una sorta di reboot più che un vero e proprio sequel.
Se si vogliono recuperare, su Amazon li si trova ma non a buon mercato.
Lo stavo rivedendo poco tempo fa e devo finire di vedere l'ultima mezz'ora siccome mi ero addormentato (non a causa del film).
Certamente bruttarello e "trash" ma non inguardabile, anche grazie alla simpatia di Roddy Piper.
Riguardo ai sequel so che il cast è totalmente cambiato e sono degli straight-to-video, quindi personalmente non trovo particolari motivi d'interesse nel vederli.
Herrkinski ebbe a dire: Lo stavo rivedendo poco tempo fa e devo finire di vedere l'ultima mezz'ora siccome mi ero addormentato (non a causa del film).
Certamente bruttarello e "trash" ma non inguardabile, anche grazie alla simpatia di Roddy Piper.
Riguardo ai sequel so che il cast è totalmente cambiato e sono degli straight-to-video, quindi personalmente non trovo particolari motivi d'interesse nel vederli.
Eh eh hai ragione Herr, io purtroppo cerco e studio ogni sorta di espressione di cinema di genere, pertanto perdendomi anche in seguiti di tal tipo.
Nel mio archivio ci sono follie di ogni tipo nonché, e questo è un mio cruccio da sempre, possibilmente tutti i seguiti di un capostipite. Ti assicuto che tra i sequel di Howling-L'ululato ci sono pellicole ben peggiori dei Frogtowns...
Ovviamente, per menti malate come la mia...hi hi hi
Hahaha beh ti comprendo appieno, come avrai notato dai miei numerosi inserimenti mi vedo veramente di tutto e di più, rasentando il masochismo puro, quindi non escludo che prima o poi mi veda anche sti sequel haha.. "E' uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo"! ;-)
Sui seguiti di Howling, finora ho visto il 2 e il 3, ma ho lì da vedere gli altri da almeno 3 anni.. Avevo visto il 4 ai tempi ma ovviamente non me lo ricordo più, comunque non dubito della bruttezza :-D
io ho davvero sudato cipolle per finirlo. talmente brutto che richiedeva una capacità di focalizzazione incredibile, pena il pensare a tutt'altre cose. per me è impietoso monopalla senz'appello, e corca che mi sciroppo i sequels!