In questo tipo di fantascienza (siamo nei Cinquanta, l'epoca d'ora della s/f made in Usa) contano soprattutto tre cose: la forma della minaccia aliena, il suo scopo ultimo e le modalità della controffensiva terrestre risolutiva (quella base, come anche in questo caso, è quasi sempre un inutile attacco nucleare). KRONOS, pur nella sua estrema modestia (gli effetti speciali sono quello che sono), trova proprio nella forma del nostro il primo grande punto di forza: un gigantesco robottone d'acciaio alto trenta metri composto da due scatole sovrapposte collegate da un grosso tubo luccicante e appoggiato in terra con due cilindroni stantuffanti che fungono da gambe. Ridicolo quanto...Leggi tutto si vuole ma originale, imponente. Sulla scatola superiore troneggia una cupola affiancata da due antenne (che avranno parte importante nel finale). Kronos (così chiamato in onore dell'omonimo gigante della mitologia greca) è un enorme accumulatore d’energia: sul suo pianeta è esaurita e l'hanno spedito da noi per succhiarcene un po’ e aprire la strada ai suoi simili. Non mancano il terrestre posseduto dall'entità aliena che guida il mostro né il solito gruppo di scienziati pronti a fermare le precipitose risoluzioni dell'esercito suggerendo la via da seguire. La regia di Kurt Neumann (quello dell'ESPERIMENTO DEL DR. K) è più spigliata della media, la storia è densa d'accadimenti e in definitiva il film si lascia vedere e gustare più di molti altri - più banali - progetti contemporanei. Recitazione e struttura sono sempre i soliti, ma la fantasia degli autori è al servizio di una sceneggiatura concisa e che centra il bersaglio.
Fu il secondo film di SF anni '50 (dopo La guerra dei mondi) che vidi durante le megarassegne sul cinema di fantascienza che si organizzavano sovente negli anni '70 (e il primo che vidi "dopo" aver letto il volume del Mongini, "Storia del cinema di fantascienza" del 1976). In pratica, questo divertente B-movie mi fece capire cosa caspita intendesse il saggista e collezionista ferrarese con la frase, continuamente ripetuta nel suo volume, "sense of wonder" (sic!).
Buon film di fantascienza anni '50. Gli effetti speciali nella loro semplicità funzionano, il cast (soprattutto il dottore posseduto) si impegna in modo soddisfacente senza brillare e la storia cattura. Il robottone gigante che assorbe l'energia elettrica e atomica del pianeta è ormai diventato cult. Buon esempio di fantascienza.
Alieni cercano l'energia nel nostro pianeta inviando un asteroide da cui spunta un megarobot-accumulatore, non senza "possedere" il corpo di uno scienziato. Certo, il cilindrone megalitico è suggestivo, ma la sceneggiatura è tirata via in modo abnorme, con un pressappochismo nei passaggi e nelle concatenazioni davvero deprimente. Qualche effetto speciale punta sullo spettacolare, ma la regia, che pure tenta di essere frizzante, cede penosamente negli inserti di repertorio. Manca il fascino di altri film analoghi.
Discreto fantafilm anni '50 in cui l'alieno è un macchinone metallico (pare un oggetto di design all'avanguardia), animato in maniera primitiva e che assorbe energia dalla terra mettendo a repentaglio la vita del genere umano. Quattro gatti di attori, basso budget e critica indiretta all'uso di fonti di energia alternative pericolose. Molto attuale da quest'ultimo punto di vista. Si lascia guardare...
Non solo per il nostro pianeta l'energia (intesa come tutto ciò che usiamo e consumiamo per far funzionare ogni cosa) è di vitale importanza, ma anche per altri mondi che, avendo consumata la loro, mandano sulla terra un enorme accumulatore per rubare la nostra. Idea abbastanza originale per la s/f, peccato che la realizzazione non sia all'altezza (a partire dalle interpretazioni e da una regia veramente "ingenua" anche per quegli anni). La soluzione alla fine risulta elementare, alla portata di ogni elettricista. Si salvano riprese di funghi atomici...
MEMORABILE: Il decollo di un bellissimo bombardiere B-52 Stratofortress.
Sci-fi senza infamia e senza lode, interessante nel soggetto ma carente per quanto riguarda lo sviluppo della trama. Simpatico il mostro di turno ma, pur durando poco, il film non riesce mai a essere incisivo, mostrando troppa superficialità in molte situazioni. Interessanti le contaminazioni horror e le location, sia interne che esterne. Comunque piacevole.
Kurt Neumann HA DIRETTO ANCHE...
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CuriositàZender • 2/12/07 19:35 Capo scrivano - 48926 interventi
Un fotogramma che ci mostra il leggendario mostro "Kronos" mentre appare in tutta la sua tecnologica bellezza!
HomevideoZender • 17/06/08 11:44 Capo scrivano - 48926 interventi
Per gli amanti della cara vecchia fs americana dei Cinquanta in uscita l'imperdibile classico con uno dei mostri più clamorosamente ridicoli della storia (vedere la foto nella sezione Curiosità). Uscirà il 25 giugno 2008 per la cecchi Gori.
Audio: Ita.mono
Video: 16:9/2.35:1
Questa è una grande notizia! Mi ha sempre fatto sganasciare sto film, La foto delle curiosità è bellissima, Zender! E' proprio lui! Il favoloso robot-scatolone!
HomevideoXtron • 19/02/12 10:35 Servizio caffè - 2232 interventi
E il coso "succhia energie" (qui elettriche e atomiche) quando si chiude in parallelepipedo è una sorta di monolito nero che fa il suo bell'effetto... specie piazzato in mezzo al deserto...!
All'inizio del film il dischetto volante rimanda all'esilarante film di Tim Burton, la sua emersione dal mare ad un altro film che ora non ricordo...
Ma soprattutto nella scena in cui il globo luminoso blocca l'auto del primo terrestre posseduto, viene in mente la scena di Spielberg con i "coni gelato", anche l'ambientazione è la stessa, persino i grilli notturni e la jeep che si blocca...