Note: Aka "Le dieci meraviglie dell'amore", "Le meraviglie dell'amore". Il film venne per due volte bocciato dalla commissione di censura. Ottenne il visto solo in terza istanza, presumibilmente con svariati tagli.
Riciclatosi a tempo di record da specialista in western a sessuologo, Bergonzelli sforna l'ennesimo clone di Helga utilizzando l'espediente, molto in voga nel periodo, del gruppo di studentelli che stanno preparando una tesi di laurea sulle problematiche e le deviazioni sessuali. Il pastrocchio, il cui solo scopo è di mostrare il massimo mostrabile in quegli anni, ha l'indubbio ma unico merito di non prendersi sul serio neanche per un attimo. Fra gli interpreti la Skay, De Vries e le sorelle Solinas, dimenticate sexy starlet del tempo che fu.
MEMORABILE: Il biondo olandese Bernard De Vries doppiato con un grottesco accento veneto.
Curioso esperimento stilistico tra documentario storico e artistico, interviste, andrologia e sessuologia e una originale tesi universitaria documentata su annunci erotico-scambisti con relativa pratica. Il film anticipa il dittico docu-sex di D'Agostino, i due Libidomania di Mattei e L'Italia in pigiama e mette in crisi la libertà sessuale furoreggiante dell'epoca; le nuove generazioni si troveranno inibite per il retaggio educativo rigido scoprendosi più tradizionaliste dei loro padri.
MEMORABILE: La coppia di mezza età trasgressiva e gli imbarazzati studenti.
Niente spettacoli nei tabarin o immagini scioccanti, tranne un brevissimo accenno di cambio di sesso, come in altri documentari del periodo ma una storia di contorno usata come mezzo per presentare brevi scenette sulla sessualità tra il tecnico e l'umoristico. Discretamente girato da Bergonzelli, purtroppo annoia abbastanza tra lunghe disquisizioni anatomiche, interviste per strada (le uniche simpatiche) e scenette ricostruite. Tocca qualche tema che allora appariva innovativo e scabroso, ma questa accumulazione nuoce e non incide.
MEMORABILE: "Beata gioventù, contesta sempre, non sparare mai...!"
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Degna di menzione l'inaspettata apparizione di Lino Banfi (agli albori) nelle vesti di (finto) psicologo (che parla di sessualità e problemi ad essa collegati). Non è segnalato né su Imdb né altrove, al momento.
Alexpi94 ebbe a dire: Degna di menzione l'inaspettata apparizione di Lino Banfi (agli albori) nelle vesti di (finto) psicologo (che parla di sessualità e problemi ad essa collegati). Non è segnalato né su Imdb né altrove, al momento.
pecchèto. certamente un monolite del secsi-farloccumentary da non mancare ne andasse della vi(s)ta. bergonzelli poi un nome una garanzia di cine-sollazzo. la caccia è aperta!
DiscussioneZender • 26/11/18 08:06 Capo scrivano - 48404 interventi
Beh, però agli albori relativamente, nel senso che aveva già 18 partecipazioni certe alle spalle (solo a guardare il davinotti) ed era presenza costante nei film di Franco e Ciccio da un po'. Curioso che l'abbiano usato in questo ruolo, perché il rischio riconoscibilità era alto.