The descent - Discesa nelle tenebre - Film (2005)

The descent - Discesa nelle tenebre
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Horror dall'illuminazione miserrima, THE DESCENT. Girato praticamente per intero nelle grotte destinate a diventare uno dei set più claustrofobici di sempre, fa parte di quegli horror in cui la trama conta meno di zero e tutto il lavoro se lo sobbarcano regia, fotografia ed effetti speciali (sorprendentemente splatter). In pratica c'è un gruppo composto da una mezza dozzina di ragazze appassionate di speleologia che s'infila in caverne non segnalate sulla mappa. Metà film se ne va via tra cunicoli minacciosi, salvataggi in extremis e una situazione di pericolo incombente che però si fatica ad avvertire. Come dire: se si stringeva un po' era meglio. Poi finalmente...Leggi tutto compaiono i nostri esseri deformi, ciechi (per forza, vivono lassotto...) dal corpo bianco e dai movimenti felini. Inizialmente affascinano, poi anche loro tendono a seguire le piste banali del genere. Il regista comincia a farli apparire un po' ovunque, sfrutta la condizione di semioscurità (piuttosto irritante, a lungo andare) per regalarci flash improvvisi di terrore e sangue. Il gioco è risaputo, ma la qualità degli effetti e un paio di belle trovate sadiche permettono a THE DESCENT di caratterizzarsi meglio dei tanti horror anonimi che in America ormai nascono come funghi. Cast discreto, indispensabile l'apporto della fotografia cui spetta di valorizzare l'ambiente potendo contare solo sull'illuminazione (virtuale) dei caschi da speleologo e di qualche torcia. Finale discutibile. S'è parlato molto di THE DESCENT, ma è davvero molto ripetitivo e non spaventa granché...

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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audition 22/01/07 11:20 - 9 commenti

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L’incipit folgorante mette subito in chiaro gli intenti bellicosi della pellicola, per nulla disposta a concedere respiro allo spettatore, trascinato lentamente ma senza scampo nelle viscere di un film tanto oscuro e claustrofobico nella prima parte, quanto violento e adrenalinico nella seconda. La più bella sorpresa del 2005 è firmata Neil Marshall che, senza inventarsi nulla di nuovo e senza voler strafare, confeziona un piccolo gioiello di tensione e paura. Auditio(n)metro: che grinta ragazzi!

Puppigallo 24/01/07 10:24 - 5395 commenti

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Premesso che l’inizio in baita è piuttosto noioso e che il momento in cui le ragazze si calano è un po’ troppo tirato, non appena i cunicoli si stringono e la luce si affievolisce, si crea una tale atmosfera di angoscia e di oppressione (tonnellate di roccia sulla testa), che gli esseri che vi dimorano finiranno per essere più che altro la ciliegina sulla torta, in una tale escalation di violenza e perfidia (tra donne) da lasciare piacevolmente impressionati. Riuscito.
MEMORABILE: La comparsa della prima creatura; La resa dei conti.

Caesars 13/02/07 09:17 - 3892 commenti

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Horror che ha suscitato quasi unanimi consensi da parte degli appassionati al genere, si dimostra alla fine discreto e nulla più. Certo Marshall riesce a creare un'atmosfera particolarmente claustrofobica (...e ci mancherebbe, essendo quasi totalmente ambientato sotto terra) ma dove il film cede è proprio quando i mostri diventano protagonisti della vicenda. Le scene degli attacchi in computer graphic sono la parte più debole del film e si fa fatica a capire cosa succeda, in quei frangenti.

Undying 17/04/07 02:56 - 3807 commenti

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Osannato molto tempo prima della sua uscita cinematografica e molto atteso (a suo tempo) grazie al buon esito dell'opera precedente diretta dal valido Neil Marshall (Dog Soldiers) l'aspettativa per questo titolo era, evidentemente, esagerata. Di conseguenza è plausibile credere che la delusione sia, in parte, ascrivibile a questi fattori: perché Descent è un film (ben girato, per carità) talmente facilotto da lasciare basiti. Non v'è alcuna spiegazione del come, nè del perché nel sottosuolo dimorino queste creature... Deludente.

Giapo 24/04/07 11:13 - 246 commenti

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Che noia. Di una inverosimilità imbarazzante, sorretto da una storia inconsistente e una sceneggiatura banalissima: l’unica cosa che trasmette è la noia. Certo ci sono delle note interessanti qua e là (buona la resa claustrofobica nella parte centrale del film), ma non sono sufficienti a risollevare le sorti di un film molto prevedibile e visivamente fastidioso (si fatica perfino a capire cosa succeda esattamente in quel frenetico montaggio di luci ombre). Da dimenticare.

Lattepiù 10/05/07 13:37 - 208 commenti

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Dopo l'adrenalinico Dog soldiers, il valido Marshall dirige questo film che ne è il rovescio della medaglia. Entrambi i film sono ambientati nei boschi (ma qui poi si scende sotto terra); in entrambi i protagonisti devono vedersela con creature mostruose (là licantropi, qua aggressivi ominidi cannibali): ma là sono-quasi-tutti uomini, qua tutte donne; tanto il primo film è ironico e divertito, quanto questo è serio e angosciante. Claustrofobico, tesissimo, violentissimo. Notevoli le creature. Molto bello.

Homesick 11/05/07 12:01 - 5737 commenti

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Horror speleologico che, dopo un inizio prolisso e un'ambientazione à la Un tranquillo weekend di paura, prende veramente il via solo oltre la metà, con la comparsa delle creature sotterranee e di alcune sequenze splatter. Comunque, nulla di sensazionale o di particolarmente avvincente.

Capannelle 13/11/07 20:04 - 4508 commenti

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È da vedere perché propone una originale ambientazione claustrofobica e offre alcuni momenti di grande tensione. La storia non brilla per credibilità e la seconda parte non mantiene le promesse della prima, ma sono difetti comuni a tanta produzione horror. Le ragazze speleologhe fanno la loro parte, ognuna col proprio carattere e non fanno rimpiangere attori maschili. Gli ominidi sono scioccanti anche se il regista avrebbe dovuto contestualizzarli meglio. Debole, quasi incompiuto, il finale.

Schramm 20/11/07 19:16 - 3755 commenti

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La grotta metafora de(i demoni) della psiche e la speleologia metafora della rivelazione psicanalitica non saranno uova fresche di giornata, ma son strapazzate da un uso degli spazi e delle luci claustrofobico e da una distribuzione distillata e scaltra della tensione, che riesce a infondere Inquietudine. Crescente, costante, incontrastabile, come da tempo non accadeva. "C'è di che aver paura", dice una delle comprimarie parlando di tutt'altro. Meglio prenderla in parola. Assieme a Wrong turn, Wolf Creek e Haute Tension, uno dei pochissimi film che ridà fiducia e speranza nel genere.

Rebis 9/01/08 18:44 - 2425 commenti

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L’altro lato di Dog Soldiers: le mostruose mante degli interstizi uterini, le mestruanti palpitazioni psichiche del femmineo. Marshall concepisce - senza fretta - dalle cadenze introspettive in incipit, un horror furibondo, genuinamente terrorizzante, con una progressione drammaturgica implacabile a imbuto chiuso che genera spirali di angoscia pressoché insostenibili. Cede a un tratto - è vero - alle dinamiche obsolete e riconoscibili del cinema di genere, ma resta salva e lancinante l'allegoria mastodontica dell'abissum vocat. Cerebrale.
MEMORABILE: La gamba; la videoripresa nel buio; la fuga.

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Redeyes 11/01/08 17:45 - 2465 commenti

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Premesso che mi sono posto di fronte a tale film con grandi aspettative e che mi sono alzato sbadigliando, lo sconsiglio. Ho trovato interessante la morte in auto, banalissime le visioni della protagonista, ben fatto il senso di claustrofobia che la pellicola trasmette (simile, per quanto di diverse ambientazione, a Turistas, come percezione). Ridicoli gli ennesimi Gollum albini! Mi chiedo, poi, cosa le compri a fare le guide se poi non le leggi???
MEMORABILE: (Appene scese giù) -È Bellissimo! -Che Fantastico momento di grande cinema, non me la sarei mai aspettata tale frase!

Tromeo 21/04/08 20:16 - 52 commenti

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Grande horror claustrofobico. Tensione al massimo, splatter dosato a meraviglia, un gruppo di attrici molto brave, una regia precisa, trucco ed effetti speciali spaventosi. Uno dei migliori horror degli ultimi anni, che lancia Neil Marshall nell'Olimpo dei registi horror da seguire con interesse.

Mascherato 13/05/08 01:04 - 583 commenti

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Un riferimento fugace ad Un tranquillo weekend di paura di John Boorman (che si esaurisce nei primi due minuti del film) ed immediato il capovolgimento: niente cameratismo machista, ma un gineceo che ignora, nonostante le apparenze, la solidarietà femminile. Giù nelle viscere (nel ventre) della (madre) Terra, nell'orrore ancestrale dell'esistenza, nell'incubo ctonio della "mulier mulieris lupa", di fronte al quale non c'è culto pagano (Juno) o fede (Sarah, Rebecca, Jessica) che tenga.

Patrick78 14/01/09 19:31 - 357 commenti

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Un tranquillo week-end di paura al femminile ma molto più sanguinolento. Via tutti i preamboli ci troviamo di fronte ad un viaggio infernale che la mente ed il fisico umano non possono sopportare. Sei donne intrappolate in una caverna sotterranea scopriranno cosa vuol dire lottare per la sopravvivenza. Straordinaria tensione miscelata con bravura dall'inglese Neil Marshall che non scade mai nel ridicolo o nel patetico. Ottima fotografia "sotterranea" con i giochi di luce delle torce sulle umide pareti delle rocce. Claustrofobico ai massimi livelli.
MEMORABILE: La "picconata" alla gola.

Trivex 6/02/09 22:02 - 1786 commenti

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Si parte in superficie e si arriva sottoterra, dove si fanno nuove conoscenze! Ottima produzione del cinema moderno che, se è piaciuta allo scrivente, vecchio patetico consumista del cinema di genere anni 60-70-80, può piacere anche ad altri. La parte esplicativa è inesistente, ma credo che l'obbiettivo sia quello di impressionare e non di spiegare e razionalizzare gli eventi. Claustrofobia totale, anche disturbante, con distinti spunti originali nei rapporti tra le vittime, degnano eccome di una visione. Forse di horror moderni così non se ne fanno molti!

Brainiac 9/02/09 05:51 - 1083 commenti

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Va visto. Posto che in definitiva mi ha lasciato una buona sensazione, devo dire che non è un film perfettamente a fuoco. Suggestiva l'ambientazione, ma i rapporti fra le protagoniste non sono ben approfonditi. Folgorante l'incipit, noiosa la parte centrale. Paradossalmente la tensione cala col palesarsi dei "nemici" e la svolta alla Tomb raider di una delle ragazze è invero fastidiosa. Le poche delucidazioni sulla presenza dei mostri non sono necessariamente un male perché nell'horror, Lovecraft docet, l'inspiegabile paga. Film che divide, ed è un pregio.
MEMORABILE: L'incidente iniziale; I suoni prodotti dagli esseri albini.

Daniela 17/02/09 12:09 - 12989 commenti

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A parte il fatto che trovo bizzarra l'idea che, per superare la depressione conseguente ad un gravissimo lutto, una tizia pensi di cacciarsi in un buco insieme ad un gruppo di amiche neppure tanto affidabili, una volta dentro l'angoscia è assicurata dal connubio claustrofobia/buio fitto/misteriose presenze. Gli omarini albini e cannibali fanno un discreto ribrezzo. Se, come ho letto da qualche parte, i cunicoli simboleggiano l'utero, loro che sono? Gli spermatozoi cattivi? Allora preferisco quelli di Woody Allen.
MEMORABILE: Quando una delle ragazze annuncia che - sorpresa! - la grotta in cui si trovano non è quella della cartina: bastarda e stupidissima.

Ale56 9/06/09 18:20 - 225 commenti

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A tratti noioso, The descent è una vera e propria discesa nelle tenebre. Il film inizia con un favoloso incipit che mostra cosa è successo al marito della protagonista. Dopo i titoli le ragazze si ritrovano sugli Appalachi per esplorare una grotta che, ad insaputa di alcune, era inesplorata. Ottima fotografia, i colori passano dal blu della montagna al rosso del lago di sangue al verde. Buona recitazione e caraterizzazione della protagonista. La regia ha momenti davvero memorabili come carrellate, steadycam e riprese dall'altro fenomenali.
MEMORABILE: Fantastica la scena del combattimento nel lago di sangue.

Gestarsh99 23/01/11 01:44 - 1395 commenti

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Sei donne intrepide e una stretta fessura impervia tra le rocce in cui avventurarsi: una terrificante odissea sotterranea dalle esplicite sfumature psicanalitiche. Caròn Neil Marshall spedisce il sestetto di protagoniste giù nelle primitive profondità etimologiche del loro essere femmine, in quelle oscure, nere cavità freudiane ove i termini "isterico" ed "uterino" riconfluiscono nella medesima accezione ellenica. Sviscerando le viscere, i nervi scoperti, le paure e la competitività connaturate, le acredini riaffioranti da placare nel sangue. Un catartico gioiello di opprimente asfissia cunicolare.
MEMORABILE: La perenne sensazione di soffocante claustrofobia.

Stubby 24/09/09 22:57 - 1147 commenti

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Parte un po' in sordina coi primi cinquanta minuti che mi paiono un mix tra i Goonies e Trappola nel tunnel, poi tutto ad un tratto sterza completamente e finalmente ingrana il binario giusto. Bella atmosfera, molto claustrofobica, ottime scene gore e sangue a volontà; insomma, la seconda parte rivaluta pure la prima. Buona l'idea di girare un horror tutto al femminile, un po' ruffiano (si sa che l'horror è il genere preferito dei giovani maschietti) ma buono.

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Galbo 26/09/09 19:13 - 12547 commenti

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Buon horror dall'inconsueta ambientazione speleologica: il contesto ricorda indubbiamente Un tranquillo weekend di paura, ma a parte lo spunto, lo svolgimento è molto differente ed è quello di un film che regia e sceneggiatura dotano di un ottimo ritmo e di efficaci soluzioni visive che lo collocano tra i migliori horror degli ultimi anni. Buona la prova del cast.

Funesto 13/11/09 14:33 - 525 commenti

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Oh, che bello! Gli SFX sono ottimi, le inquadrature sono di un'agilità eccezionale, le buie e claustrofobiche grotte sono fotografate con un'impensabile policromia degna di Mario Bava, gli attori e il montaggio sono ok, la tensione non ti molla... un ottimo film! E INVECE NO! Come si può perdonargli un soggetto così povero, una tale inverosimiglianza degli eventi e una tale faciloneria? È un film fatto solo per mostrare la bravura di Marshall e basta, generalmente o lo si ama o lo si odia, ed è un peccato. Una scena cita Phenomena. Voto: ***.
MEMORABILE: Le notevoli scene di sangue della seconda metà del film (a dire il vero è tutto sangue che schizza e niente di vero splatter...).

Jorge 18/01/10 01:30 - 164 commenti

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Cast dall'ottima recitazione, bella fotografia, regia solida - che anche nelle parti girate con la (solita) cinepresa amatoriale dimostra di saperci fare - sono gli aspetti positivi del film; il quale ha un incipit folgorante ma che poi risulta, nel prosieguo, piatto (per l'analisi psicologica delle protagoniste) e scontato (soggetto e sceneggiatura triti e ritriti). Sicuramente, quindi, un film con delle attrici "ok" e diretto da un buon regista; claustrofobico ed adrenalinico ed in questo certo riuscito... deludente per il resto. **!

Kowalski 12/02/10 02:43 - 40 commenti

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Un buon horror, dall'ambientazione originale e coraggioso nel mettere in scena, in un film di questo genere, un cast di sole donne che se la cava anche piuttosto bene. Marshall riesce a creare per buona parte della pellicola un clima di grande tensione, che poi nella parte finale risolve abbastanza male. Colonna sonora un po' fastidiosa, qua e là citazioni piuttosto evidenti. Comunque un segnale di buona vitalità dell'industria del film britannico; Colson, produttore qui esordiente, andrà poi a cogliere la pioggia di Oscar di The Millionaire.

Mdmaster 4/11/10 19:39 - 802 commenti

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Dopo la buona prova di Dog Soldiers, Neil Marshall continua a confermarsi regista discretamente dotato con The Descent, horror ben confezionato e con un cast tutto femminile più che all'altezza. Per carità, chi cerca qualche componente originale qui non ne troverà molte e l'idea di mostrare (più o meno chiaramente) le creature non è proprio da premiare; ma l'impianto narrativo regge e il film rimane comunque godibile. Uno dei pochi film horror recenti degni di nota e segno del risveglio dell'industria britannica.

Giùan 29/04/11 16:56 - 4784 commenti

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Marshall gioca bene la partita del film sulla metafora tra elaborazione del lutto della protagonista (che perde marito e figlia in un incipit a sangue freddo) e discesa nelle caverne tra cunicoli ciechi e bui dai quali pare impossibile uscire. Fatto sta che i riferimenti ad una sorta di versione femminile di Un tranquillo weekend di paura, l'ambientazione totalizzante e claustrofobica e gli stessi mostriciattoli viscidissimi alla lunga rischian di tediare, come il classico effetto Booooh Ahhhhh.

Pinhead80 8/05/11 18:04 - 5178 commenti

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Divido il mio giudizio in due parti, che poi sono quelle che corrispondono al film. La prima, a mio avviso, è molto buona grazie a un senso di ansia e claustrofobia: parte dalle scene iniziali sino al passaggio nei cunicoli delle grotte. La seconda parte, invece, è molto deludente in quanto la comparsa degli esseri mostruosi toglie forza all'effetto claustrofobia e il tutto si concretizza con una trama che scivola via, via, verso il già visto sino a un finale confuso e rivedibile. Il giudizio finale è una media tra le parti.

Lupoprezzo 10/05/11 19:26 - 635 commenti

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I diversi cunicoli umorali dell'animo femminile vengono esplorati da Marshall con una dose di appagante claustrofobia, soprattutto nella prima parte della discesa nelle grotte, quando ancora non si palesano i mostri. Lodevole l'utilizzo degli anfratti bui e delle piccole fonti luminose, così come l'utilizzo del colore. Il problema (sorvolando su di un incipit senza infamia e senza lode) è l'ultima parte, troppo inconsistente e che non porta a nulla, lasciando insoddisfatti.

Greymouser 11/06/11 00:28 - 1458 commenti

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La discesa negli spazi ctonii, dove attendono orrore e morte, non è certo una trovata originale; anzi, si tratta di un archetipo narrativo antichissimo. Marshall ci mette le mani con convinzione, e ne tira fuori un buon lavoro, soprattutto per la capacità di creare un permanente clima di angoscia claustrofobica e tensione striscioante, interrotte da repentini squarci di terrificante violenza. Rispetto allo standard di "genere" è un film di notevole spessore, anche se forse un tantino sopravvalutato nel tempo. Ottimo il finale.

Didda23 4/09/11 15:42 - 2447 commenti

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Non è di facile comprensione il successo di questa pellicola, poiché risulta molto carente in componenti fondamentali come regia e sceneggiatura. La ferocia di certe scene colpisce, questo è indubbio, ma alla lunga stufa e risulta poco funzionale. La prova del cast è alquanto monolitica e scadente. L'osannazione di molti aveva alimentato in me molte aspettative che purtroppo sono state totalmente disattese. Modesto e sopravvalutato.

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Buiomega71 6/09/11 12:59 - 3021 commenti

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Uno degli horror più ferini e viscerali degli ultimi anni. Marshall si addentra, con talento sopraffino, nei meandri oscuri di grotte che trasudano incognito, paure ataviche e tana di esseri mostruosi e davvero terrificanti. Inizia con uno degli incidenti d'auto più impressionanti mai girati, a metà sembra un Deliverance in versione femminile, poi sbrocca in un'esplosione di selvaggia violenza per la sopravvivenza che mette creature e donne sullo stesso piano in quanto ferocia e crudeltà. Il finale è un colpo di genio assoluto. Fiammeggiante.
MEMORABILE: L'incidente d'auto iniziale; la visione della figlioletta nelle grotte; il sibillo animalesco delle creature; la feroce difensiva femminea; il finale.

Magnetti 16/01/12 10:12 - 1103 commenti

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Film di notevole perizia tecnica (fotografia, riprese) che raggiunge un valido risultato. La resa nelle grotte è molto buona, forzatamente "buia" ma non per questo meno chiara. Altro merito è quello di aver ben sviluppato i profili delle amiche speleologhe, tirando fuori il peggio e il meglio tipico di ogni essere umano. Un film piuttosto crudo come doveva essere e che fa quello che doveva fare. Più nella norma i mostriciattoli: a pensarci bene ne sarebbero bastati un paio. L'incidente iniziale, per me, è un pugno nello stomaco.

Mickes2 5/06/12 09:17 - 1672 commenti

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Siamo all'interno di un microcosmo, nell'abisso morale e psicologico dove le paure ancestrali si nutrono di ogni spazio ingoiato dall'ombra. È una forsennata e virtuosa discesa negli inferi, avvinghiata alla carne, alla speranza, alla disperazione. L'isterismo affoga nel delirio Gore-grandguignolesco e la presa di coscienza dei propri limiti - e il superamento degli stessi - rinasce sull'inconscia competitività nonché l’astio covato silenziosamente per un lungo, lunghissimo anno. Con un finale che trafigge cuore e mente, di claustrofobica catarsi.

Il Gobbo 25/06/12 10:13 - 3015 commenti

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Mah. Sarà l'età, che ci rende ormai totalmente indigeste le scene CGI iperveloci nelle quali non si capisce nulla, sarà che sulla psicanalisi la pensiamo come Kraus (o Borges), ma questo tour de force per il direttore della fotografia con le protagoniste più permalose della storia ci lascia abbastanza indifferenti, nè si ha voglia di intrraprendere la vana caccia all'inquadratura non citazionista (Argento fra i più saccheggiati). Finale scombiccherato.

Piero68 5/07/12 10:48 - 2976 commenti

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Horror claustrofobico di buona fattura. Si parte in sordina ma poi piano piano il film decolla raggiungendo picchi non indifferenti. Buona la fotografia, anche se poco aiutata dalle luci (ma diamine, siamo nelle viscere di una montagna) con qualche cifra registica di stile. Sceneggiatura che convince nonostante qualche ingenuità sulla gestione dei mostri (necessaria per esigenze di copione), con un finale bello e sicuramente inaspettato. Brave anche le sei attrici. Siamo sicuramente sopra alla media dei film di genere degli ultimi anni.

Deepred89 19/01/13 00:55 - 3801 commenti

I gusti di Deepred89

Il prologo lascia bene sperare, ma ciò che segue non convince né avvince. Il classico film di ambientazione claustrofobica con creature annesse, povero di ritmo e tensione, senza un solo personaggio interessante, deludente nello splatter e poco azzeccato nell'ostentare a più riprese i suoi mostri-wrestler. Ben diretto e fotografato, ma non bastano le parti action-horror per tenere lontana la noia e nemmeno il finale riesce a risollevare la situazione. Esteticamente non disprezzabile, ma non complesso trascurabile.

Cotola 29/01/14 23:30 - 9327 commenti

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Solido film horror che se a tratti sa effettivamente di già visto, colpisce per la messa in scena che rimanda a significati più profondi (allegorici) e per un senso di claustrofobia che a partire da un certo momento è continuo e spaventa non poco (specie chi ama gli spazi liberi). Il ritmo è buono e cresce sempre più col passare dei minuti, sfociando in un finale riuscito e che gela lo spettatore e le sue aspettative. Confezione di alto livello, con la fotografia sugli scudi. Pur senza essere un capolavoro è un ottimo film di genere: ce ne fossero così!

Belfagor 5/02/14 11:18 - 2699 commenti

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Gli eventi che precedono la discesa vera e propria sono tirati e poco verosimili, ma una volta che inizia la parte speleologica la tensione sale. Ammetto di aver trovato più inquietanti gli ambienti claustrofobici rispetto agli esseri bianchicci che li abitano, anche perché superato l'effetto sorpresa l'horror si trasforma in un gioco al massacro simil-zombesco. La parte centrale è segnata da un buon connubio tra effetti speciali e giochi di luce. Meno convincente invece il finale, disorientato quanto le protagoniste.
MEMORABILE: La videoripresa: per una volta, la handycam crea della vera tensione.

Myvincent 31/05/14 18:59 - 3875 commenti

I gusti di Myvincent

Un gruppo di speleologhe si riunisce per la loro passione comune che si rivelerà una trappola mortale. Ci mancava l'horror delle caverne ora... ma per fortuna l'esito è positivo, grazie a una resa claustrofobica della tensione emotiva e allo sviluppo vivace che prende la storia. Cast tutto al femminile e finale cattivo, almeno nella versione europea.

Taxius 16/04/15 20:02 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Sei ragazze intrappolate nel sottosuolo e una popolazione umanoide che ci vive sono la ricetta giusta per creare un horror avvincente che riesce a incutere paura ma soprattutto molta claustrofobia. L'ambientazione è sicuramente il carattere più suggestivo, ma anche i "mostri" sono molto interessanti (ricordano molto Gollum). Il punto debole è sicuramente l'inizio molto lento, ma dal momento che le ragazze entrano nella grotta non c'è un attimo di pausa.

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Parsifal68 30/07/15 11:00 - 607 commenti

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Devo dire che non sono un fan sfegatato del genere horror, a meno che non si incappi in film cui valga la pena spendere due ore del proprio tempo per vederli... Questo film, visto per caso facendo zapping in TV, mi ha sorpreso positivamente per il senso claustrofobico che ti lascia e per l'angoscia che ti opprime se si prova a calarsi nella situazione delle sei protagoniste. Non reputo noioso l'incipit quanto inverosimile il finale, che lascia spazio a un seguito di cui, purtroppo, si poteva davvero fare a meno!
MEMORABILE: Il crollo della galleria che costringe le eroine a cercare un'altra via di uscita.

Gabigol 8/05/17 11:09 - 624 commenti

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Marshall gioca sporco sfruttando l'angusta location e la fotografia al buio che gigioneggia con il vedo-non-vedo: il risultato è un esercizio di tensione, a tratti davvero ansiogeno, che non deve far altro che innestare il pilota automatico e trascinare le protagoniste al livello primitivo e ancestrale della sopravvivenza a qualunque costo. Non si vede nulla di nuovo, ma la tensione rimane costante e il finale raggelante chiude in modo perfetto la vicenda. Forse un po' sopravvalutato; più oggettivamente, un buon film horror.

Almicione 12/05/17 21:38 - 764 commenti

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Buona l'idea, meno la sua realizzazione. In generale mi chiedo se si poteva evitare la componente horror o più che altro indirizzarla verso altri soggetti. A ogni modo molti dialoghi e alcune scene si rivelano piuttosto sciocchi e banali (com'è comune nel genere), controbilanciati però da una regia molto interessante che colora vividamente le altrimenti oscure cavità. La suspense è sempre fievole; si sarebbe potuto rendere più complessa e quindi più intrigante la vicenda. Insomma, un'occasione sprecata.

Rufus68 28/05/17 21:11 - 3898 commenti

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La metafora psicologica, piuttosto evidente (la discesa nel proprio inconscio popolato dai mostri del rimorso), è il punto di forza nascosto del film e, probabilmente, la causa del suo successo (meritato, visto il livello attuale del genere). Ciò che funziona meno è l'andamento puramente narrativo, che mostra troppo e punta alle solite sarabande composte da urla, invasivi effetti sonori e piagnucolii. Notevole, invece, il finale che si riallaccia al vero orrore, quello interiore e illumina a ritroso "The descent" quale espiazione di una colpa.

Minitina80 29/11/17 08:49 - 3112 commenti

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Inutile sottolineare quanto il fattore claustrofobia giochi un ruolo importante sul piano emotivo. Gli interni delle grotte sono stati ricreati completamente in studio dando prova dell’efficacia del lavoro di Bowles e Knox-Johnston. Non ci si limita alla paura degli spazi stretti ma si sprofonda nelle angosce derivanti dall’ignoto e da creature ancestrali che riportano alla mente antichi miti dalle viscere della terra. Un connubio perfetto per stimolare la fantasia dell’orrore con poche imperfezioni compensate da uno stato d’ansia crescente.

Arlec 19/06/18 13:06 - 18 commenti

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Il giudizio su Descent è già tutto nel titolo: una discesa qualitativa verso le profondità del B-movie. Un vero peccato perché inizialmente la base narrativa sembra solida, ma frana sotto i piedi dei protagnonisti non appena incontrano la prima "creatura". In un istante tutto il mistero e la tensione si dissolvono lasciando il posto alla noia. L’autore cerca di recuperare aggiungendo altre creature ma in questo modo peggiora la situazione, trasformando il tutto in un'inverosimile lotta corpo a corpo fra super donne e super mutanti. Ridicolo.

Jdelarge 25/08/18 12:16 - 1000 commenti

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Film decisamente interessante che, pur presentando qualche difetto dal punto di vista della trama (il rapporto conflittuale tra le protagoniste della vicenda sembra forzato e non necessario), riesce nell'intento di introdurre lo spettatore in un luogo impervio e tutt'altro che ospitale, facendogli provare quasi su pelle la difficoltà delle malcapitate ragazze. Molto bella la fotografia e saggio l'utilizzo delle luci. Memorabili i cattivi di turno.

Rigoletto 20/05/19 17:34 - 1816 commenti

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Disavventura al femminile costruita da Marshall in maniera intelligente e capace di sondare i meandri dell'universo femminile posto in un contesto... stressante. Ottime le creature del sottosuolo (non sorprenderebbe se abbiano ispirato i produttori di "Skyrim" per i personaggi Falmer, ma la somiglianza è... mostruosa). Buona la prova del cast, appassionato e convincente in un ruolo nel quale debordare è facilissimo.

Il ferrini 12/07/19 14:29 - 2530 commenti

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Survival movie che senza dare troppe spiegazioni piazza lì dei mostri sotterranei metà uomini e metà pipistrelli, fra l'altro molto ben fatti; peccato non si possa dire lo stesso della sceneggiatura. Perché una donna che perde tutta la famiglia in un incidente, per riprendersi dovrebbe andare a rischiare la sua vita e quella delle amiche in una grotta? Non si sa, così come poco o nulla si saprà di queste creature. L'intento, attraverso la pochissima luce e i vari jumpscare, è quello di creare tensione; ci riesce raramente.

Lupus73 4/06/20 03:07 - 1560 commenti

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Un weekend tra amiche, prima seratina in uno chalet poi escursione speleologica nelle grotte, ma ops... sono abitate da esseri sotterranei antropoidi e ciechi (ma non sordi). Ottima fotografia e suggestiva ambientazione: lo chalet, poi la foresta, le umide e  mortifere profondità carsiche. La prima parte riguarda i problemi con l'ambiente sotterraneo mentre le creature (ben realizzate) subentrano dopo; la sceneggiatura è all'altezza della veste generando la giusta tensione (e gore), giocando anche sulla psicologia delle amiche. Claustrofobico intrattenimento con finale ambivalente.

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Thedude94 8/07/20 16:54 - 1135 commenti

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Non male questo film diretto discretamente da Marshall, il quale decide di ambientare quasi completamente la storia in una grotta sotterranea che metterà a dura prova le protagoniste. Quest'ultime vengono interpretate da giovani attrici che recitano bene la loro parte, non vanno mai sopra le righe e non cavalcano i cliché tipici del genere in questione. Di certo i nemici che si trovano ad affrontare non sono queste grandi novità in campo cinematografico, ma riescono comunque a incutere timore. Non mancano il sangue e i conflitti, in questo gruppo di amiche ormai spacciate.

Camibella 10/08/20 00:03 - 277 commenti

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Uno dei migliori horror degli ultimi vent'anni. Paura e claustrofobia si mescolano in maniera eccelsa e sono proprio gli anfratti stretti e bui delle grotte ad essere la carta vincente del film. Il regista Neil Marshall sapientemente arriva al terrore gradatamente e, dopo un inizio violento che fa da spiegazione a quello che accadrà in seguito, scende anche metaforicamente nell'incubo di sei speleologhe attaccate da terrificanti ominidi. Il finale astruso è però una pecca imperdonabile. Sequel da dimenticare.

Anthonyvm 22/02/21 01:50 - 6162 commenti

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Ormai una pietra miliare dell'horror claustrofobico del nuovo millennio, l'incubo cavernicolo di Marshall concilia spaventi ottimamente pianificati (la prima apparizione dei "crawler" in soggettiva video in stile found-footage), dolore viscerale (l'operazione sulla gamba spezzata) e splatter estremo (notevoli gli SFX di Hyett), mettendo in risalto la vibrante passione che il regista nutre per il genere. Fra auspicabili omaggi (dai bagni nelle poltiglie cadaveriche à la Phenomena ai pollici affondati negli occhi in stile Raimi) e twist perfidi, c'è spazio per disgusto e divertimento.
MEMORABILE: L'incidente d'auto; Incastrata nel tunnel di roccia; L'uccisione accidentale dell'amica; Il primo piano del mostro cieco albino; Il finale beffardo.

Teddy 24/03/22 09:30 - 994 commenti

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L’orrore inizia lento, è strisciante, nascosto, dubbioso; poi d’un tratto diventa claustrofobico, per poi mutare di nuovo e diventare addirittura paranoico. A metà il film di Marshall cambia di nuovo, fa una “brusca” virata e comincia a grondare sangue, a mostrare i suoi muscoli carnefici, stride delirante e beffardo, tra le sue rocce uterine che ergono minacciose e dove si nascondono - annidati - gli incubi trasversali della female rivalry. Antologica la colonna sonora di Julyan. Perfetta l’isteria espressiva di Shauna Macdonald.

Magerehein 12/05/22 19:17 - 1125 commenti

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Notevole film inglese superiore alla media dei prodotti USA coevi. Certo, l'idea di partenza è alquanto forzata (chi mai nella realtà, per recuperare da un lutto, porterebbe i propri amici in una caverna mentendo sulla reale destinazione?)... ma se si gode il prodotto senza pensare a questa pecca, il risultato è decisamente buono. Oscuro, claustrofobico, angosciante, naturalmente fa impennare l'interesse dello spettatore dalla comparsa degli inquilini autoctoni (truci ma raggirabili) in poi. Piace anche la degenerazione caratteriale delle protagoniste, non tutte così innocenti. Bello!
MEMORABILE: La prima creatura che appare di sfuggita nel buio; L'illuminazione rossa; Il finale (dal quale ha attinto un ben peggiore film italiano).

Natron 12/07/23 18:58 - 11 commenti

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Horror quasi più improbabile nel cast che nella trama; poteva essere una buona storia claustrofobica di discesa agli inferi tra viscide creature subumane, non fosse che l'operazione di Marshall puzza un po' di furbizia blockbuster nel calare in una caverna di plastilina addirittura sei (o cinque) bellocce tutte super sportive, tutte troppo amiche all'inizio e tutte troppo nemiche alla fine. Ovviamente nessuno ci crede, e nonostante le pur convincenti scene soffocanti e terrifiche, il risultato finale è inficiato dalla sensazione di aver appunto assistito a una sfilata in una grotta.
MEMORABILE: Il primo incontro con le creature; Le continue piccozzate e pietrate tra amiche.
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  • Discussione Daniela • 16/11/09 06:44
    Gran Burattinaio - 5942 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Se devo essere sincero... io la trovo molto più simile a quella girata da Jennifer Connelly in Phenomena, costretta a svincolarsi dalla... vermiculite.


    Ma la povera Jennifer é, se non ricordo male, comprensibilmente agitata, mentre la tizia in Descend emerge dal sangue con il volto immobile, ossia con una postura simile a quella di Martin Sheen. La citazione non consiste solo tanto nella situazione quanto nell'espressione.
  • Discussione Undying • 16/11/09 15:46
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Daniela ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
    Undying ebbe a dire:
    Se devo essere sincero... io la trovo molto più simile a quella girata da Jennifer Connelly in Phenomena, costretta a svincolarsi dalla... vermiculite.


    Ma la povera Jennifer é, se non ricordo male, comprensibilmente agitata, mentre la tizia in Descend emerge dal sangue con il volto immobile, ossia con una postura simile a quella di Martin Sheen. La citazione non consiste solo tanto nella situazione quanto nell'espressione.


    Sotto questa ottica hai ragione.
    Ed è probabile che sia così.
  • Discussione Gestarsh99 • 8/12/10 16:00
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il THEATRICAL TRAILER
  • Discussione Didda23 • 3/09/11 19:14
    Compilatore d’emergenza - 5795 interventi
    Opera decisamente sopravvalutata..Non capisco il senso del successo ottenuto.L'alta defizione esalta i difetti degli effetti speciali.A tratti prevale il trash e le risate fiorivano spontanee.Zero inquietudine e terrore.Ho letto di una differente versione europea diversa da quella statunitense.
    Qualcuno ha visto entrambe le versioni?
    Quella americana è più buonista,così ho letto.
  • Discussione Gestarsh99 • 4/09/11 00:28
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    E' un'opera che sicuramente divide in due l'audience. Dipende molto dal tipo di concezione che sia ha del Cinema horror.
    Io ad esempio vi ho trovato dentro parecchi riferimenti metaforici e psicanalitici, a dir la verità nemmeno tanto nascosti o difficili da captare (Freud e la sua tortuosa sessualità cerebrale).

    Non oso immaginare che voto daresti alla "versione maschile non autorizzata" del film di Marshall, vale a dire Il nascondiglio del diavolo (questo si davvero scarso e datato) :D
  • Discussione Buiomega71 • 4/09/11 02:32
    Consigliere - 26667 interventi
    Io ho trovato il film di Marshall un vero gioiello. Lo script non è sicuramente originale, ma la tensione e l'isteria violenta che sprigiona ha, secondo me, pochi rivali. Il finale, poi, è un colpo di genio assoluto. Claustrofobico, disperato e senza speranza. Ah, servirà a poco, ma in più Marshall filma uno degli incidenti d'auto più impressionanti e realistici mai girati.
    Ultima modifica: 4/09/11 11:07 da Buiomega71
  • Discussione Didda23 • 4/09/11 15:48
    Compilatore d’emergenza - 5795 interventi
    Sicuramente è un mio problema,ma quando ho altissime aspettative puntualmente rimango deluso.
    Di solito mi sorprendono quelle opere che escono in sordina,che non suscitano quel clamore immediato.
    Comunque Gest ascolterò il tuo consiglio e fra un paio di mesi mi rivedrò Re white e blue,magari cambio idea..Anche se è estremamente difficile!
    L'ultima volta che ho cambiato giudizio radicalmente è successo con Bastardi senza Gloria,rivederlo in originale è un altro film.
  • Discussione Gestarsh99 • 4/09/11 20:29
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    ...L'ultima volta che ho cambiato giudizio radicalmente è successo con Bastardi senza Gloria,rivederlo in originale è un altro film.

    Pensa che io lo vidi appositamente in versione originale ma ne rimasi ugualmente deluso...
    Comunque il doppiaggio italiano lo penalizza parecchio.
  • Discussione Rufus68 • 28/05/17 21:14
    Contatti col mondo - 221 interventi
    Se la metafora psicologica è farina del sacco del regista-sceneggiatore, la vicenda dei mostri annidati nei cunicoli dei monti Catskill ha qualche suggestiva attinenza col racconto "The lurking fear" ("La paura in agguato") di H. P. Lovecraft (1922).
    In Lovecraft l'ambientazione è la stessa
    (i Catskill, appunto) e i cannibali del sottosuolo, formicolanti in decine di cunicoli, biancastri e feroci, sono anch'essi frutto di una degenerazione secolare: "Il terrificante risultato dell’isolamento, della riproduzione incestuosa e di un regime alimentare da cannibali, perseguito sopra e sotto terra. Era l’incarnazione del caos e della paura che si cela in agguato dietro la vita".
  • Discussione Bergelmir • 28/05/17 22:35
    Galoppino - 211 interventi
    Non posso che appoggiare Rufus incondizionatamente.
    Tuttavia, non so perché, ma ho sempre avuto l'impressione che la somiglianza con Lurking Fear qui fosse casuale. Forse per livello piuttosto basso del film non ho mai voluto vedere l'ispirazione lovecraftiana.