Blue Demon e gli altri: Piccoli Santi crescono

2 Agosto 2023

Questo speciale è stato scritto a giusto completamento del mondo dei lottatori messicani dopo lo SPECIALE GIA' REALIZZATO sul più importante di loro, ovvero Il Santo. I lottatori "minori" qui di seguito non hanno ovviamente raggiunto la stessa popolarità della "Maschera d'argento" (el enmascarado de plata, come veniva chiamato il Santo in riferimento al suo celebre "look"), ma soprattutto in Messico sono quasi tutti molto celebri e meritavano assolutamente un loro spazio anche qui da noi.

INTRODUZIONE

Rodolfo Guzmán Huerta in Messico meriterebbe davvero di essere fatto "Santo" subito! Nessuna iperbole scherzosa, solo un dato di fatto, giacché è grazie a lui se il filone dei B-movie con protagonisti eroi dal volto coperto è proseguito sino ad oggi (un bel traguardo, se contiamo che la prima pellicola da lui interpretata risale al 1960!). Occorre tuttavia precisare che la serie dedicata al Nostro venne inaugurata in realtà nel 1954 con l'action The Silver Masked Man: il wrestler, all'epoca all'apice della carriera sportiva, rifiutò il ruolo, che venne ricoperto da un collega d'eccezione, El Medico Asesino (il quale diventerà poi uno dei suoi epigoni). Iniziamo allora con la rassegna dei "seguaci" del Santo (riservando uno spazio a parte, per motivi differenti, all'atleta e attore Wolf Ruvinskis e al figlio di Santo) precisando comunque che le produzioni prese in esame, a livello di intreccio, non apportano alcuna novità al "modello originale" essendo realizzate dai medesimi entourage; quindi, oltre alle fondamentali risse nei luoghi più disparati (strade, palestre, tetri manieri, laboratori in cui operano scienziati pazzi, ecc.), si assisterà spesso a match sul ring e di tanto in tanto a qualche esibizione musicale utilizzata come riempitivo di una sceneggiatura troppe volte lacunosa).

NEMICI E FINALI

Rispetto ai film con protagonista Santo, i nemici sono meno variegati: zombi, mummie, vampiri (The Vampires of Coyoacan, altra versione messicana del ben più carismatico Conte Dracula, già emulato in Baron Brakola con Santo e con esiti migliori) e alieni (donne, bambini e nani), mentre i finali quasi sempre arronzati e ai limiti del ridicolo, tranne qualche eccezione non originale però come The Silver Masked Man e 5 supermen contro i nani venuti dallo spazio in cui i laboratori nemici finiscono letteralmente in fumo, senza dimenticare Blue Demon vs. the Invaders dove ad esplodere, nel finalone romantico/drammatico è addirittura una navicella extraterrrestre e The Invasion of the Dead (sempre con protagonista Blue Demon) in cui lo smantellamento volontario di un cavo elettrico genera un genocidio di zombi....

Nota importante sulle filmografie: Dei vari lotattori analizzati troverete la lista commentata dei film a cui hanno partecipato. Dal momento che molti di questi film sono in comune, per loro, scoprirete che lo stesso commento viene ripetuto più volte, tante quante quel film viene associato ai diversi lottatori.

BLUE DEMON

Alejandro Muñoz Moreno, noto con lo pseudonimo di Blue Demon (García, Nuevo León, 24 aprile 1922 – Città del Messico, 16 dicembre 2000), è stato un wrestler e attore messicano (uno dei più famosi luchador al mondo), il cui stile si distingueva per agilità e spietatezza. Nel corso della sua carriera, durata oltre 41 anni, Muñoz non mostrò mai il suo viso in pubblico e alla sua morte fu sepolto con addosso la caratteristica maschera blu e argento. Nel 1996 è stato ammesso nella Wrestling Observer Newsletter Hall of Fame. Nelle pellicole che lo vedono protagonista i nemici da affrontare sono i soliti del genere (spie, mummie, mostri provenienti da celebri testi letterari come Frankenstein e Dracula, mafiosi, ecc), più, nel caso specifico, zombi provenienti dalla caduta di meteoriti in The Invasion of the Dead (che contiene sequenze di massa inquietanti) e animali assassini come i ragni (in Hellish Spiders). Menzione a parte merita la trilogia sugli alieni in miniatura "burattinati" ad arte iniziata con 5 superman contro i nani venuti dallo spazio, cui seguiranno The Champions of Justice Return e The Triumph of the Champions of Justice, in cui Blue Demon si fa aiutare da altri colleghi mascherati. In questi film (e principalmente nei primi due episodi) il Nostro, oltre a mostrare indiscutibili qualità di luchador, risulta anche un abile latin lover dai gusti difficili (vedere le belle pupone che gli ronzano attorno per credere!). Girerà ben otto pellicole col più celebre collega, Santo, e immancabili da parte dei registi saranno le citazioni dai film del "prototipo": in Blue Demon Destructor of Spies, ad esempio, nel movimentato finale si introduce a forza in un elicottero che sta per decollare (qualcosa di simile ma meno credibile lo si vede infatti in Santo vs the Diabolical Brain).



La pellicola Blue Demon and The Invaders, invece, altro non è che la versione al femminile del di poco precedente Santo vs the Martian Invasion; qui, tuttavia, gli invasori sono tutte donne aliene (bellissime, imbellettate e con addosso miniabiti) e, a differenza che nei film con Santo, il wrestler indossa coerentemente una maschera da sub con relativo boccaglio per l'ossigeno, quando deve girare una scena subacquea. A onor del vero, tuttavia, si è verificata anche un'emulazione al contrario: in Blue Demon vs. the Satanic Power, durante un match sostenuto dal protagonista, il boss ipnotizza l'avversario allo scopo di fargli uccidere Blue Demon, il quale però - inspiegabilmente - vince lo stesso (una scena uguale si vedrà in Santo vs Black Magic Woman).
Rispetto ai film con Santo c'è una continua collaborazione tra la polizia e il wrestler protagonista la cui filmografia, per farla breve, non brilla particolarmente, sebbene offra qualche spunto interessante (come accade con Blue Demon vs. the Diabolical Women e Night of Death. La prima pellicola si fa notare, più che per la trama fantascientifica e il finale arronzato, che rasenta il ridicolo, per il misterioso personaggio inquadrato di spalle, vestito con cappello e guanti neri, che minaccia per telefono camuffando ad arte la voce secondo lo stile thriller tradizionale (anche italiano) e la cui identità si rivelerà un autentico colpo di scena. La seconda, invece, sfrutta il tema sempre inquietante del doppio, seppur in maniera banalizzata (un tizio se ne va in giro a delinquere con in volto una maschera uguale a quella di Blue Demon (tra tanti wrestler, l'idiota di turno sceglie giusto il più forte e pericoloso che giustamente gliela farà pagare cara!). Qui di seguito la sua filmografia:

1) Lotte di giganti (La furia del ring), action, 1961: Blue Demon appare solo in un match finale (si notano subito in lui agilità e precisione nelle mosse) contro il protagonista, un giovane dal cuore tenero ma dal fisico di ferro il quale ad ogni scontro si limita alla stessa mossa (colpi con entrambe le mani ai lati del collo dell'avversario con effetto alla lunga grottesco), vincendo comunque. La storia del tradimento amicale, pur essendo abusatissima e utilizzata come mero pretesto per dare un filo logico a ciò cui si assiste, ha comunque un suo perché.

2) Blue Demon (Blue Demon: El Demonio Azul), scifi 1965: Primo film da protagonista per il luchador aggressivo Blue Demon, alle prese con il classico cervellone pazzo che qui si trasforma (e trasforma i wrestler) in licantropo. L'azione è ridotta all'osso, tant'è che dopo un po' ci si stanca di vedere il protagonista aggirarsi per un tetro maniero con in sottofondo una musica di circostanza mentre s'improvvisa detective con esiti non troppo esaltanti (i corpo a corpo sono ridicoli, come il finale). Rudimentale.

3) Blue Demon vs. the Satanic Power (Blue Demon vs. el poder satanico), fantasy 1966: I soliti tre combattimenti sul ring, un paio di esibizioni canore per allungare la durata, l'immancabile trionfo del Bene... Però stavolta Blue Demon si fa dare una mano nientepopodimeno che da Santo: siamo di fronte a una trama da antologia del trash in cui un tizio, oltre ad avere straordinari poteri psichici (e ci potrebbe anche stare) esce dopo mezzo secolo vivo da una tomba per continuare a uccidere!

4) Hellish Spiders (Arañas infernales), sci-fi 1968: Poiché la polizia proprio non ce la fa a combattere i mostri assassini, passa la palla a Demon (un essere umano come tanti, che tra l'altro si difende senza armi) e il gioco è fatto. A una trama minima rimpolpata da troppi scontri sul ring, oltre che farsesca (ad Aracnea temono sul serio l'intervento del wrestler!) fa da contrappunto qualche trovata inquietante (la trasformazione in pubblico del luchador fake e la conseguente fuga di massa): poca roba, comunque, perché il finale è approssimativo e la messinscena miserrima. il trucco è talmente misero che delle comuni reti da pesca vengono utilizzate nel finale per simulare enormi ragnatele!

5) Blue Demon: Destructor of Spies (Blue Demon destructor de espias), noir 1968: C'è in giro uno scienziato fuso che ha progettato una bomba letale, ma ci pensa Demon a risolvere il problema. L'idea di partenza non è affatto male, se non fosse per il fatto che i momenti più interessanti del film si trovano giusto nei primi minuti (la morte per asfissia) e negli ultimi (l'inseguimento rocambolesco); in mezzo c'è purtroppo solo una serie di esibizioni musicali che suppliscono alla mancanza di idee.

6) The Shadow of the Bat (La sombra del murciélago), thriller 1968:  A un wrestler rimasto sfigurato piace rapire le star, ma quando sceglie come vittima Blue Demon... A fronte di un'idea di base non male (il boss mosso da un lato dalla frustrazione, dall'altro dall'amore), lo snodo non regge affatto, tra inutili esibizioni musicali, tentativi di sequestro andati a male, accordi tra forze dell'ordine e il protagonista e un paio di match giusto per mostrare la bravura del Nostro.

7) Blue Demon versus the Infernal Brains (Blue Demon contra cerebros infernales), sci-fi 1968: Fiacca sci-fi story con al centro l'ennesimo scienziato svalvolato da un lato e il duro wrester messicano dall'altro. Un vero peccato, tutto sommato, dato che non mancano le potenzialità: bella fotografia, attori nella parte dei cattivi che sanno il fatto loro, montaggio dinamico (se non fosse per quegli intermezzi musicali buttati lì per fare metraggio!) e qualche sequenza vagamente macabra (gli organi asportati ancora palpitanti).

8) Blue Demon vs. the Diabolical Women (Blue Demon contra las diabolicas), sci-fi 1968: I soli punti interessanti di questo poliziesco sono il boss misterioso con cappello e guanti scuri inquadrato di spalle mentre parla al telefono con voce distorta (l'effetto macabro è assicurato) e il finale con sorpresa non originale (qui reso in maniera affrettata e ridicola). Il resto è noioso giacché, per ovviare agli evidenti buchi della sceneggiatura, vengono inserite ancora una volta inutili esibizioni musicali.

9) Passport to Death (Pasaporte a la muerte), sci-fi 1968: Sequel di "Descructor of spies". Demon e l'agente fidato del capitolo precedente si occupano di uno scienziato pazzo e del suo androide. Vale la pena vedere il film giusto per quest'ultimo, il cattivo più temibile; per il resto si tratta di un seguito abbastanza inutile, nonostante la coppia di investigatori protagonista sia affiatata e il ritmo scorrevole. Immancabili gli incontri sul ring e le esibizioni musicali usate come riempitivo, mentre il finale "col botto" si concede un'ultima sequenza di un'ironia un po' fuori luogo.

10) Blue Demon vs. the Invaders (Blue Demon y las invasoras), sci-fi 1969):  Versione al femminile del di poco precedente film "Santo vs. the martian invasion": qui i nemici sono tutte donne aliene (bellissime, imbellettate e con addosso miniabiti), alcune delle quali perdono la testa per le prede terrestri! Festival del trash che va visto almeno una volta, quantomeno per assistere al finalone drammatico inatteso, sebbene il muscoloso wrestler (qui coinvolto in radi scontri) impieghi più di mezz'ora prima di entrare in azione .

11) Santo and Blue Demon vs. the Monsters (Santo el enmascarado de plata y Blue Demon contra los monstruos), fantasy 1970:  Lotta a due contro l'ennesimo scienziato pazzo capace di rianimare addirittura i mostri (non solo grottesche creature che sembrano orsacchiotti giganti, ma anche quelli arcinoti come Frankenstein, Dracula, la mummia che di mummia ha ben poco, ecc.). Nonostante la presenza di un paio di incontri sul ring, di corpo a corpo movimentati e di una esibizione musicale (quest'ultima, in teoria, dovrebbe spezzare l'atmosfera greve che però lo spettatore non percepisce), l'esito è comunque al di sotto della media.

12) Santo vs. Blue Demon in Atlantis (Santo contra Blue Demon en la Atlántida), action 1970: Per fortuna qui non è presente alcuna esibizione musicale, che sarebbe stata fuori tempo e luogo dal momento che la trama prospetta addirittura un attacco nucleare da parte dell'ennesimo scienziato pazzo (in questo caso anche nazista!). Film adrenalinico in cui, a fronte di un solo incontro sul ring, i corpo a corpo sono frequenti e i due wrestler protagonisti danno il meglio di loro in ambito sportivo e recitativo.



13) The World of the Dead (El mundo del los muertos), horror 1970. L'antenato di Santo si ritrova a combattere nel medioevo streghe e indemoniati; tra questi persino Blue Demon in versione cavaliere azzurro (entrambi con maschere moderne, alla faccia della credibilità!). Pellicola non certo originale all'interno della saga ma comunque movimentata da combattimenti (anche col fioretto), inseguimenti e incontri sul ring (giacché nella seconda parte si torna al presente). Si avvale di un buon cast, di una ricostruzione dell'epoca decorosa, di effetti speciali accettabili e di un'atmosfera cupa che fa un certo effetto (come la conclusione, del resto).

14) 5 superman contro i nani venuti dallo spazio (Los campeones justicieros), action 1971:  Il titolo italiano è involontariamente derisorio (il "supereroe" Demon che si fa prendere a calci anche dove non batte il sole da tre nani, per quanto fortissimi, è una barzelletta) ma nel contempo informativo (beh forse, siamo sicuri che questi tizi provengano dallo spazio e non da un laboratorio terrestre?). Non che la trama abbia più senso, nonostante l'azione e i corpo a corpo (anche sul ring) non manchino e non si rida già guardando l'intro (ripetuto in chiosa con "aggiunte" mica da poco!).

15) The Mummies of Guanajato (Las momias de Guanajato), horror 1972:  Non si può neanche andare al museo in pace che resuscitano le mummie! Stavolta Santo (il quale in teoria dovrebbe essere l'interprete principale preso di mira dai mostri, che in realtà hanno più l'aspetto di zombi) si vede poco e cede il passo a Blue Demon e Mil Mascaras, che menano di brutto come e peggio di lui, mentre l'azione non manca e il trucco non è malvagio; la sceneggiatura, invece, fa acqua da tutte le parti tra inutili esibizioni musicali, cadaveri imbalsamati che assistono compiaciuti (!) a spettacoli e incontri sul ring e un finale in mezzo alla folla delirante.

16) The Champions of Justice Return (Vuelven los campeones justicieros), sci-fi 1972: Stavolta i protagonisti attraversano in moto le campagne anziché le strade e c'è una principessa diabolica al posto di un folle medico, ma il succo è lo stesso del capitolo precedente ("5 superman contro i nani venuti dallo spazio"): nani umanoidi capaci di dare filo da torcere a cinque palestrati spocchiosi: qui, però, c'è tanta di quella gente che si mena in contemporanea da rischiare di confondersi.

17) The Beasts of Terror (las bestias del terror), sci-fi 1973: Se alla polizia tocca di nuovo esclusivamente il compito di chiedere l'appoggio di terzi, nemmeno Santo ha modo di mettersi particolarmente in mostra: esclusi infatti un paio di incontri sul ring, il suo contributo è irrisorio (Blue Demon si dà da fare più di lui), per tacere della beffa finale in cui, dopo una rissa di gruppo, i due wrestler esultano per aver dato una sistemata ai cattivi di turno (peccato però che la parte grossa l'abbiano fatta le sveglie ragazze rapite, le quali in sostanza se la sbrigano da sole).

18) The Invasion of the Dead (Blue Demon y Zovek en La invasión de los muertos), sci-fi 1973: Di certo uno dei migliori capitoli della serie, forse perché Blue Demon ha un ruolo marginale rispetto al Professor Zovek dagli incredibili poteri paranormali (nella realtà si tratta di un noto esperto di arti marziali), ma non solo, ovviamente: il tema dei morti viventi viene trattato con un certo impegno e si cerca di dare alla loro resurrezione una spiegazione diversa dalle solite (la caduta di un meteorite sulla Terra, nel caso specifico), il trucco non è male e certe sequenze sono davvero lugubri. In una delle ultime sequenze possiamo ammirare un uomo lupo con dentiera draculesca misteriosamente mischiato tra gli zombi (i veri protagonisti della pellicola), senza un che ce ne venga spiagato il motivo.

19) Santo & Blue Demon vs. Dracula & the Wolfman (Santo y Blue Demon vs Dracula y el Hombre Lobo), horror 1973.L'idea del crossover non sarebbe neanche male, se non fosse per il contrasto risibile tra le due creature mostruose che uniscono le forze contro Santo e Demon: da una parte abbiamo un Dracula tirato a lustro ed effettivamente affascinante, dall'altra un essere goffo e completamente ricoperto di peli. Stavolta il film si concentra maggiormente sulla caccia ai malvagi e l'azione si fa concitata principalmente nell'ultima parte, sebbene la conclusione sia affrettata e girata in maniera approssimativa.

20) The Triumph of the Champions of Justice (El triunfo de los campeones justicieros), sci-fi 1974: Mano Negra (lo scienziato letteralmente sparito nel nulla in "5 superman contro i nani venuti dallo spazio") torna con i suoi inseparabili nani forzuti per impossessarsi di una preziosa formula. Stavolta i supereroi si sono ridotti a tre (Blue Demon, Superzan, El Fantasma): gli unici motivi che rendono la pellicola sono i robot mascherati e indistruttibili, l'orrenda fine toccata ai nemici e soprattutto il punto di chiusura a una trilogia scadente.

21) Santo & Blue Demon vs. Doctor Frankenstein (Santo y Blue Demon contra el doctor Frankenstein), horror 1974: Questa volta il manipolatore di cervelli è nientepopodimeno che il nipote del dottor Frankenstein, ma Santo e Demon risolvono la questione a modo loro. Dopo una prima parte in cui prevalgono i dialoghi e le macchinazioni dello scienziato pazzo, la vicenda si anima e - qui forse più che altrove - i due wrestler si aiutano l'un l'altro.

22) The Yellow Mafia (La mafia amarilla), noir 1975: Gangster movie che lascia il tempo che trova (il wrestler messicano che sgomina un'intera banda senza servirsi di alcuna arma. per piacere!) , ma almeno si lascia seguire grazie a un ritmo costante e a qualche momento di tensione (il protagonista viene più volte picchiato e rischia persino la vita): i giochi di gambe di Demon sul ring funzionano ancora, sebbene egli sia meno scattante di un tempo.

23) Night of Death (Noche de muerte), thriller 1975: Un tizio va in giro a rubare gioielli e uccidere con la maschera di Demon. Da uno spunto tanto accattivante ci si aspettava uno snodo all'altezza, ma purtroppo si va incontro a una delusione in quanto il ritmo si anima solo nel secondo tempo e i momenti di tensione latitano, tra dialoghi tirati per le lunghe e indagini che sembrano non portare mai a nulla.

24) The Son of Alma Grande (El hijo de alma grande), sci-fi 1976: Per ambientazione e commistione di generi ricorda "Fist od Death" di Santo del 1982. Due crudeli alieni dalle fattezze umanissime (lei è pure niente male), abili cava occhi che hanno trovato dimora stabile tra gli indigeni (mah!), sequestrano dei malcapitati, tra cui Demon. Poveri loro, ma anche poveri noi, costretti a seguire un po' per curiosità e molto per inerzia una trama senza capo né coda introdotta da una sequenza gore ingannevole quanto mai.

25) The Mansion of the 7 Mummies (La mansión de las 7 momias), horror 1977: Una donna chiede aiuto a Demon e Superzan per fermare una terribile maledizione. Grottesco che tuttavia intriga e si segue con un certo interesse sino all'epilogo familiar-drammatico: a fronte di una trama strampalata che mescola patti col diavolo a mummie/zombi e di un trucco non sempre ben curato, il ritmo è discreto e risulta simpaticissimo lo strambo tizio che aiuta i supereroi (i quali se ne stanno per quasi tutto il tempo in camicia da mare) a combattere il male (a modo suo!).

26) Mystery in the Bermuda Triangle (Misterio en las Bermudas), fantasy 1979: Blue Demon, Santo e Mil Mascaras tornano a unirsi per salvare una principessa poco ingenua che mena all'occorrenza peggio di un uomo. Da salvare giusto il ritmo costante e il finale cupo, anche se un occhio di riguardo lo si potrebbe avere anche per l'atmosfera grottesca che permea la pellicola sin dall'inizio, giacché gli eroi protagonisti non fanno altro che spassarsela al mare circondati da pupe e/o picchiare malintenzionati spesso simultaneamente con effetto (in)volontariamente comico.


MIL MASCARAS

(El) Mil Máscaras, pseudonimo di Aaron Rodríguez Arellano (San Luis Potosí, 15 luglio 1942), è un ex wrestler e attore messicano considerato uno dei tre grandi della lucha libre assieme ad El Santo e a Blue Demon. Il suo pseudonimo significa "Mille Maschere" e fa riferimento all'uso del lottatore di cambiare, incontro dopo incontro, il disegno e il colore della propria maschera, pur mantenendo un modello base di riferimento. Il fatto che il luchador cambi look di continuo risulta in verità destabilizzante, e anche il comportamento al di fuori dal ring non è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un supereroe (se ne va in giro con addosso giacche dai colori sgargianti, sempre in tiro anticipando il ben più elegante Tony Manero e si lascia baciare sulla bocca in pubblico dalle pupe che gli ronzano attorno). In merito alle sue abilità sportive, in lui si condensano forza e rudezza.

Anche la sua filmografia si rifà in modo evidente al modello base, nonostante più volte abbia mostrato carattere anticipatorio.Alla prima categoria appartiene il quasi demenziale The Vampire Girls, che riprende e non solo nel titolo Argos alla riscossa del 1962 (ma nel film di Mil Macaras, anch'esso un crossover, bisognerebbe innanzitutto comprendere perché le belle vampire entrano in scena sempre danzando sulle note di una musica che in teoria non dovrebbero sentire in quanto è parte della colonna sonora); stesso discorso vale per The Vampires of Coyoacan, in cui Mil Mascaras e Superzan devono fronteggiare un pericoloso vampiro, tale Barone Bradock (altra versione messicana del ben più carismatico Conte Dracula, dopo il famoso "Baron Brakola" con Santo (certamente più riuscito).

Alla seconda categoria appartiene invece Secret of Death, giallo datato 1969 in cui Mil Mascaras indaga su un'organizzazione nazista che mira a resuscitare il Terzo Reich. Un tema simile (finale beffardo compreso) lo ritroveremo in Santo in anonymous death threat del 1975. Occorre tuttavia  precisare che il Nostro all'occorrenza sa mettersi in secondo piano per dare spazio allo sfortunato protagonista di turno: in A Rose in the Ring, ad esempio, la vicenda ruota attorno ai distruttivi sensi di colpa di un umo che ha involontariamente causato la morte di un collega sul ring, mentre in Black Power si narra la storia di un riscatto morale da parte di un lavoratore portuale di colore ingiustamente accusato di omicidio. Un capitolo a parte merita la serie di pellicole sul tema mummie: si inizia con The Mummies of Guanajato, nel quale Mil Mascaras combatte i mostri affiancato da Santo (col cui girerà anche Mystery in the bermuda triangle) e Blue Demon.
Il film avrà anche un sequel, ossia Robbery of the Mummies of Guanajuato. Il primo assurdo capitolo almeno faceva ridere, questo è inutile e pure fastidioso: per tutto il tempo non vediamo altro che i tre palestrati di turno (Mil Mascaras, Blue Angel e El rayo del Jalisco) aggirarsi tra le varie location per abbattere le mummie/zombi (indistruttibili, dato che il loro cervello è stato sostituito da un congegno elettronico, unica trovata interessante di tutto il film) guidate dal solito inventore pazzo, aiutato nientepopodimeno che dal Conte Cagliostro (arrivato dritto dal Settecento per l'occasione)... Passato, futuro e presente racchiusi in un unico nonsense, in pratica.
Il tema viene ripreso, sempre con scarsa cognizione di causa, nell'approssimativo The Mummies of San Angel: cambia la località ma la solfa è la medesima, con l'aggravante della presenza di un ripescaggio privo di logica (un personaggio settecentesco invischiato in una vicenda del tutto diversa nel precedente Macabre Legends of the Colony, anche questa una pellicola risibile a livello d'intreccio).

Mil Mascaras vs. the Aztec Mummy costituisce la prima produzione interamente in inglese per il Nostro: nel finalone, mentre un gruppo di supereroi wrestler (Argozan, La Torcha, Neutron, Blue Demon jr e altri non citati nel cast, comprese donne) stendono una serie di adepti mostri vestiti da monaci, il protagonista affronta da solo la mummiona azteca e la uccide semplicemente fracassandogli la testa contro un muro! In fondo non male, pur essendo grottesco: a nulla serve una produzione in grande stile, se gli esiti sono più o meno gli stessi delle prime pellicole. Con Atzec Revenge (horror del 2015) l'anziano wrestler chiude la carriera cinematografica confrontandosi, neanche a dirlo, con una mummia (quella già vista in Mil Mascaras vs. the Atzec Mummy, del quale è il seguito, del resto). Disastro totale da più punti di vista: la testa che dà ordini da un monitor è qualcosa di veramente difficile da digerire, almeno quanto il nemico robot finale che si muove al ralenti; fosse solo lui sarebbe quasi comprensibile, ma non è che i wrestler che entrano "in azione" (si fa per dire) siano più sciolti! Il protagonista si limita a dirigere le indagini, cast e regia sembrano semiamatoriali, il pathos è assente: davvero deprimente. Qui di seguito la sua filmografia:

1) The Evil Ones (Los canallas), noir 1968: La bella Kadena, capobanda di una gang, vuole uccidere Mascaras, il quale ha spedito in galera il suo amato. La carriera cinematografica del rude Mil Mascaras inizia male: il fatto che egli cambi look di continuo risulta destabilizzante, e anche il comportamento al di fuori dal ring non è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un supereroe (se ne va in giro con addosso giacche dai colori sgargianti, sempre in tiro e si lascia baciare sulla bocca in pubblico dalle pupe che gli ronzano attorno).

2) Mil mascaras (Milmascaras), action 1969: Mil Mascaras (il quale ha fatto giuramento di combattere il male) si ritrova a sgominare una banda di criminali alquanto imbranata ovviamente senza ricorrere alle armi, il tutto giusto negli ultimi minuti di un film che pare avviluppato da un'atmosfera volutamente grottesca.

3) The Vampire Girls (Las vampiras), horror 1969: Mil Mascaras deve mettere a tacere per sempre una congrega di vampire (ovviamente bellissime) capitanate dal maestro di Dracula (ormai defunto). Bisognerebbe innanzitutto comprendere tre cose: perché le belle vampire entrano in scena sempre danzando sulle note di una musica che in teoria non dovrebbero sentire in quanto è parte della colonna sonora; per quale ragione il vecchio Alucard (addirittura Maestro di Dracula!) se ne va in giro vestito come il Conte; cosa spinge Mascaras a mettersi a lustro di continuo come se facesse delle serate in discoteca innervosendo e confondendo lo spettatore. Non lo sapremo mai.

4) Secret of Death (Enigma de muerte), giallo 1969: Mil Mascaras (collaboratore di giustizia sui generis) è chiamato stavolta a sconfiggere un'organizzazione fascista. Ci si diverte tra esibizioni circensi, complotti da parte di insospettabili e inseguimenti (particolarmente carico di tensione il corpo a corpo tra il wrestler eroe e un criminale all'interno di una giostra) e un finale beffardo che dà soddisfazione.



5) 5 superman contro i nani venuti dallo spazio (Los campeones justicieros), action 1971: Il titolo italiano è involontariamente derisorio (il "supereroe" Demon che si fa prendere a calci anche dove non batte il sole da tre nani, per quanto fortissimi, è una barzelletta) ma nel contempo informativo (beh forse, siamo sicuri che questi tizi provengano dallo spazio e non da un laboratorio terrestre?). Non che la trama abbia più senso, nonostante l'azione e i corpo a corpo (anche sul ring) non manchino e non si rida già guardando l'intro (ripetuto in chiosa con "aggiunte" mica da poco!).

6) The Mummies of Guanajato (Las momias de Guanajato), horror 1972:  Non si può neanche andare al museo in pace, ed ecco che resuscitano le mummie! Stavolta Santo (il quale in teoria dovrebbe essere l'interprete principale preso di mira dai mostri, che in realtà hanno più l'aspetto di zombi) si vede poco, cedendo il passo a Blue Demon e Mil Mascaras che menano di brutto come e peggio di lui, mentre l'azione non manca e il trucco non è malvagio; la sceneggiatura, invece, fa acqua da tutte le parti tra inutili esibizioni musicali, cadaveri imbalsamati che assistono compiaciuti (!) a spettacoli e incontri sul ring e un finale in mezzo alla folla delirante.

7) Robbery of the Mummies of Guanajuato (El robo de las momias de Guanajuato), sci-fi 1972: Primo crossover per il Nostro, in cui Il Conte Cagliostro (un personaggio settecentesco!) e un folle inventore resuscitano le mummie di Guanajato per seminare terrore. Mil Mascaras, Blue Angel e El rayo de Jalisco intervengono prontamente.

8) The Champions of Justice Return (Vuelven los campeones justicieros), sci-fi 1972: Stavolta i protagonisti attraversano in moto le campagne anziché le strade e c'è una principessa diabolica al posto di un folle medico, ma il succo è lo stesso del capitolo precedente ("5 superman contro i nani venuti dallo spazio"): nani umanoidi capaci di dare filo da torcere a cinque palestrati spocchiosi: qui, però, c'è tanta di quella gente che si mena in contemporanea da rischiare di confondersi.

9) A Rose in the Ring (Una rosa sobre el ring), drammatico 1973: Durante un incontro sul ring ci scappa accidentalmente un morto, e il superstite proprio non si dà pace. I titoli di testa accompagnati da una musica malinconica non lasciano dubbi in merito all'andazzo del film, nel quale Mil Mascaras ha un ruolo molto marginale.

10) Macabre Legends of the Colony (Leyendas macabras de la colonia), horror 1974: Il luchador messicano Tinieblas acquista un antico dipinto di una donna morta ignorando l'avvertimento che è un'opera maledetta. Successivamente, dopo un combattimento, i suoi compagni El Fantasma Blanco e Mil Máscaras si uniscono a lui in una festa nel suo appartamento con due bellissime signore, ma quando l'orologio raggiunge la mezzanotte il dipinto li trasporta tutti all'epoca coloniale. Di solito la commistione temporale, soprattutto nell'horror, funziona abbastanza; e anche stavolta, in effetti, è proprio l'idea basilare (oltre ai costumi e alle location del XVI secolo, molto ben curati) a salvare in parte il film dallo sfacelo totale (Il finale volutamente comico è da annali del trash).

11) The Vampires of Coyoacan (Los vampiros de Coyoacán), horror 1974: Mil Mascaras e Superzan devono fronteggiare un pericoloso vampiro, tale Barone Bradock (versione messicana del ben più carismatico Conte Dracula). Episodio poco interessante che si apre e chiude in maniera negativamente singolare: all'inizio tocca assistere a un interminabile incontro sul ring dei due wrestler protagonisti contro un paio di nemici che appaiono come al solito ostici per poi essere sconfitti in pochi secondi; il finale è arronzato e insoddisfacente.

12) The Mummies of San Angel (Las momias de San Ángel), horror 1975: Coppia di sposini va ad abitare in un'antica casa: guai in vista. Si torna a parlare di mummie/zombi e sempre con poca cognizione di causa; del resto qui non c'è niente da salvare: né trucco, né i match sul ring usati come tappabuchi (Mil Mascaras entra in azione arrivando a bordo di un macchinone a mezz'ora dall'inizio) né interpretazione. Nel film viene pure ripescato un personaggio cinquecentesco (interpretato ancora dal seducente Rogelio Guerra) che nel film precedente era invischiato in una vicenda ben diversa...

13) Black Power (El poder negro (Black power), drammatico 1975: Qui il vero protagonista è Pedro, una montagna di muscoli nera che ha modo di riscattarsi come wrestler dopo aver tanto sofferto. Insomma, un dramma prevedibilmente a lieto fine (con tanto di love story annessa) che offre a Mil Mascaras l'opportunità di mettersi in mostra in special modo sul ring (sebbene gli incontri al quale prende parte non siano esaltanti, dato che lo scopo registico è evidenziare le doti della new entry).

14) Mystery in the bermuda triangle (Misterio en las Bermudas), fantasy 1979: Blue Demon, Santo e Mil Mascaras tornano a unirsi per salvare una principessa poco ingenua che mena all'occorrenza peggio di un uomo. Da salvare giusto il ritmo costante e il finale cupo anche se, tuttavia, un occhio di riguardo lo si potrebbe avere anche nei riguardi di quell'atmosfera grottesca che permea la pellicola sin dall'inizio, giacché gli eroi protagonisti non fanno altro che spassarsela a mare circondati da pupe e/o picchiare malintenzionati spesso simultaneamente con effetto (in)volontariamente comico.

15) The Son of Santo in the Lawless Border (El hijo de Santo en frontera sin ley), action 1983: Si fa più volte riferimento al padre del protagonista (Santo) il quale, se sul ring si mostra abbastanza valido (al contrario di Mil Mascaras che qui appare appesantito), non lo è altrettanto in ambito recitativo. Non se la cava meglio il rimanente cast; del resto è difficile mostrarsi convinti di un copione tanto grottesco che aspira a coinvolgere il pubblico mettendo in mezzo una bimba in pericolo perché ha visto troppo tra un'esibizione canora e una scazzottata.

16) La verdad della lucha, drammatico 1990: Pellicola di denuncia che non passa inosservata: il fatto che sia costellata da incontri sul ring è in perfetta sintonia col messaggio lanciato a chiare lettere agli spettatori. I luchadores sono spesso osannati come eroi, ma molti ignorano quanto essi vengano sfruttati dai rispettivi impresari (per tacere di coloro che muoiono durante le gare), dovendo accettare qualsiasi compromesso per mantenere i familiari. Unica cosa contestabile e incomprensibile in tutto ciò è la scelta di Mil Mascaras e Dos Caras di partecipare in ruoli fittizi anziché nella parte di se stessi come al solito. E' chiaramente una pellicola di denuncia incentrata sullo sfruttamento talvolta disumano subito dai wrestler (i quali non di rado perdono la vita sul ring). Unica cosa contestabile è la scelta di Mil Mascaras e Dos Caras (probabilmente imposta dall'esterno) di partecipare al film in ruoli fittizi anziché nella parte di se stessi come al solito.

17) La Llave mortal, action 1990: Mil Mascaras si mette a capo di un gruppo di luchadores (che include anche Blue Demon jr.) per fronteggiare una pericolosa squadra di colleghi orientali. La trama, di due righe, è naturalmente una scusa per portare in scena le abilità agonistiche dei wrestler messicani (è ovvio che i giovani siano più agili, ma i più grandicelli sanno ancora il fatto loro), tantopiù che le coreografie che vedono protagonista il Maestro giapponese sono un po' ridicole nel tentativo di enfatizzarne la forza.

18) Mil Mascaras vs. the Aztec Mummy, sci-fi 2007. A nulla serve una produzione in grande stile, se gli esiti sono più o meno gli stessi delle prime pellicole. Si comincia da una trama riciclata (perché proporre un nuovo boss da affrontare invece della solita mummia era chiedere troppo) per poi proseguire con il solito trucco approssimativo e dei nemici che promettono l'apocalisse sulla Terra per poi farsi ammazzare in un paio di minuti da un anziano e appesantito wrestler che combatte a mani nude.

19) Academy of Doom, action 2008: Tracollo di un genere e non per colpa degli spunti assenti (morti misteriosi, loschi baroni, licantropi, tutto già visto in pratica), bensì perché al centro della vicenda c'è una scuola di wrestling femminile (gestita dall'ancora prestante Mil Mascaras) i cui membri hanno un look ridicolo: d'accordo sulla parità dei sessi, ci mancherebbe, ma se gli uomini si coprono il volto interamente occultando anche i capelli, perché le donne mascherate se ne vanno in giro con delle orribili pettinature (per tacere di guance e labbra imbellettate)? Coreografie fintissime, recitazione scadente.

20) Atzec Revenge, horror 2015: Mil Mascaras chiude la carriera cinematografica confrontandosi, neanche a dirlo, con una mummia. Disastro totale da più punti di vista: la testa che dà ordini da un monitor è qualcosa di veramente difficile da digerire, almeno quanto il nemico robot finale che si muove al ralenti: fosse solo lui, sarebbe quasi comprensibile, ma non è che i wrestler che entrano "in azione" (si fa per dire) siano più sciolti! Il protagonista si limita a dirigere le indagini, cast e regia sembrano semi amatoriali, il pathos è assente.


NEUTRON

Wolf Ruvinskis (31 ottobre 1921-9 novembre 1999), nato Wolf Ruvinskis Manevics, è un attore e wrestler professionista lettone-messicano che, a differenza degli altri epigoni, ha avuto una carriera cinematografica più completa, avendo interpretato ruoli (minori e non) di vario genere. Anche nei suoi film da supereroe sono immancabili i numeri musicali: le risse sono l'elemento portante, dato che mancano gli incontri sul ring.
Quello di Neutron è un caso a parte tra gli epigoni del Santo. Neutron ricorda un po' gli eroi della Marvel, gente comune che si trasformava in supereroe grazie a poteri acquisiti in maniera rocambolesca, sebbene con qualche differenza che gli rema a favore (ma anche contro). Il protagonista, tale Carlos Marquez, è un poliziotto, quindi non si capisce come mai in veste di agente valga poco nelle scene d'azione ma come wrestler mascherato risolva ogni caso in men che non si dica e sia imbattibile senza godere di poteri soprannaturali (unica cosa verosimile). Anche nei film di Neutron (che comunque cambia maschera spesso da un film all'altro) sono immancabili i numeri musicali: le risse (non sempre simulate in maniera convincente)  sono l'elemento portante dato che mancano gli incontri sul ring, mentre, a livello di intreccio, vi sono pellicole interessanti come la trilogia sci-fi dedicata allo scellerato Dr. Caronte (ossia Neutron, the Man in the Black Mask, Neutron the Atomic Superman vs. the Death Robots e Neutron vs. The Amazing Dr. Caronte). Il film Neutron Traps the Invisible Killers in realtà non fa né parte della serie di Neutrón, né ha come protagonista Wolf Ruvinskis. El enmascarado de oro è interpretato occasionalmente da Jorge Rivero, attore e bodybuilder. Qui di seguito la sua filmografia:

1) Neutron, the Man in the Black Mask (Neutrón, el enmascarado negro), sci-fi 1960: Il nerboruto Neutron s'impegna a sgominare una gang di criminali decisi a rubare una formula segreta. Quello che salta subito agli occhi sono le sequenze di combattimento - girate in maniera poco realistica sempre secondo lo schema uno (il protagonista) contro tutti (un gruppetto di idioti che si fa stendere al suolo al primo colpo) - oltre alla maschera strizza-volto indossata dal Nostro (diversa di capitolo in capitolo).

2) Neutron the Atomic Superman vs. the Death Robots (Los autómatas de la muerte), sci-fi 1962: Squadra che vince non si cambia, per cui riecco il dottor Caronte ordire nuovi intrighi al fine di dominare il mondo intero. Ancora più teso del capitolo precedente (il nano criminale con le gambe storte ha un che di inquietante), con più azione e una colonna sonora azzeccata; si passa sopra agli abituali corpo a corpo evidentemente fasulli e al look fotocopia degli schiavi umani (dovrebbero essere senza volto, in teoria, ma sono truccati a mo' di scimmie).

3) Neutron vs. The Amazing Dr. Caronte (Neutrón contra el Dr. Caronte), sci-fi 1962: Giunti al terzo capitolo dedicato al folle dr. Caronte, la pellicola inizia a mostrare inevitabili segni di stanchezza: pur mantenendo ancora un certo ritmo, perde invece in tensione e gli schiavi guidati più che inquietare danno un certo fastidio (sia per il trucco malriuscito, sia perché alcuni di loro arrancano con le braccia in avanti come zombi senza un motivo). Ci si consola quindi con gli aspetti più grotteschi, come i puntuali intermezzi canori, i combattimenti fintissimi e il look del protagonista (strizzato in rigide giacche atte a nasconderne l'importante fisicità).

4) Neutron vs. The Maniac (Neutrón contra el criminal sádico), thriller 1964: Supereroe dà la caccia a un serial killer che uccide all'interno di in sanatorio. In teoria si tratta di un thriller serio girato con pochi mezzi ma un certo impegno da parte di un cast che sembra crederci; in pratica, però, la faccenda è un po' differente, visto che le risate partono involontarie nel momento in cui entra in scena il protagonista in versione giustiziere con i pettorali scolpiti in bella mostra e una maschera da wrestler che a momenti gli toglie il respiro (mentre cadono le braccia assistendo a corpo a corpo lenti, ripetitivi e fintissimi).

5) Neutron Battles The Karate Assassins (Los asesinos del karate), action 1965: Stavolta Neutron deve vedersela con assassini che spediscono i malcapitati dritti al camposanto a colpi di karate. Gli scontri coi nemici sono in pratica nulli (salvo nel finale, dove ci vengono mostrati in tutta la loro mala orchestrazione, tra l'altro), sebbene vi sia una maggiore componente umoristica. Non male il cast, anche se l'esito rimane mediocre per la pochezza dell'insieme.




EL HIJO DEL SANTO

Attivo sul ring sino al 2016, El Hijo del Santo, nome d'arte di Jorge Guzmán (Città del Messico, 2 agosto 1963), è un wrestler messicano, uno dei più famosi luchador al mondo. È il figlio del wrestler e attore messicano El Santo. "Santito", come viene spesso chiamato, è l'unico dei dieci figli di El Santo ad avere intrapreso la carriera di wrestler. Cominciò a lottare senza il consenso del padre nel febbraio 1982 con il ring-name di El Korak, ma già nell'ottobre successivo prese ufficialmente l'identità di El Hijo del Santo dopo essersi laureato in scienze della comunicazione alla Universidad Iberoamericana, su esplicita richiesta del padre. Adottò lo stesso look del padre sul ring, la maschera d'argento, calzamaglia e mantello, e le stesse mosse. Nonostante non abbia mai raggiunto le vette di popolarità di El Santo, divenne un lottatore tecnicamente persino migliore rispetto all'illustre genitore. Muove i primi passi nel cinema accanto al padre ancora da bambino, ottenendo un piccolo ruolo in Santo vs Capulina, ma succede ufficialmente al genitore in Chanoc and the Son of Santo vs The Killer Vampires (nella sequenza iniziale avviene un simbolico passaggio del testimone tra i due). Qui di seguito la sua filmografia:

1) Santo vs. Capulina (Santo contra Capulina), commedia 1969: Simpatica commedia poliziesca nella quale il vero mattatore è Henaine nella parte dello spassoso Capulina, nerboruto guardiano notturno continuamente sopra le righe; rispetto ad altre pellicole ci si concentra maggiormente sull'aspetto investigativo (stavolta Santo, qui solo in abiti eleganti, deve fermare un gruppo di trafficanti di diamanti) che sull'action (pochi i corpo a corpo), mentre i grandi assenti rimangono gli incontri sul ring (le esibizioni musicali invece sembrano ormai definitivamente archiviate).

2) Santo in the Vengeance of the Mummy (Santo en la venganza de la momia), avventura 1971: Sorvoliamo sul plot assurdo che vede un professore rivolgersi a Santo per scovare una tomba atzeca (ma perché a un wrestler?) visto che l'idea è buona (almeno sulla carta) e ha generato proseliti giustamente più famosi: purtroppo, tuttavia, la toppa finale si rivela peggio del buco trasformando il film (comunque lento, ripetitivo e poco appassionante) da horror in banale dramma avventuroso.

3) Vengeance of the Crying Woman (La venganza de la llorona), horror 1974: Siccome c'è troppo lavoro da fare (tenere a bada una mummia piagnucolona e una gang), stavolta Santo si fa aiutare dal famoso pugile Mantequilla... Tutti per uno, botte per tutti! Non mancano infatti le risse a due contro i delinquenti, né una certa suspense nel momento in cui entra in scena la donna che non trova pace da secoli (il cui trucco fa un certo effetto, così come i suoi lamenti strazianti). Buono il feeling tra la coppia di sportivi protagonista, teneri i bimbi presenti: unico neo (non da poco) il finale sbrigativo e risibile, della serie "tanto rumore per nulla".

4) Chanoc and the Son of Santo vs. the Killer Vampires (Chanoc y el hijo del Santo contra los vampiros asesinos), horror 1983: L'intro segna il passaggio di testimone tra Santo e il figlio con tanto di trasformazione magica... Ed è l'inizio della farsa, dato che questo film più che segnare una nuova era ne decreta miseramente la fine. Il baffetto figlio d'arte è poco espressivo, recitando a volto scoperto (sul ring invece è abbastanza agile) e i personaggi che gli stanno attorno sono fastidiosamente caricaturali; senza contare che la trama (inframmezzata dalle solite esibizioni musicali) è una sciocca e brutta parodia horror.

5) The Son of Santo in the Lawless Border (El hijo de Santo en frontera sin ley), action 1983: Si fa più volte riferimento al padre del protagonista (Santo) il quale, se sul ring si mostra abbastanza valido (al contrario di Mil Mascaras che qui appare appesantito), non lo è altrettanto in ambito recitativo. Non se la cava meglio il rimanente cast: del resto è difficile mostrarsi convinti di un copione tanto grottesco che aspira a coinvolgere il pubblico mettendo in mezzo una bimba in pericolo perché ha visto troppo tra un'esibizione canora e una scazzottata.

6) El hijo del Santo en el poder de Omicron, azione 1991 (pellicola introvabile)

7) Santo: The Legend of the Man in the Silver Mask (Santo: la leyenda del enmascarado de plata)poliziesco 1993: Morto un Santo se ne fa un altro, per cui ecco il figlio della Leggenda prenderne il posto degnamente. Eliminate le esibizioni musicali della saga originale, il film punta sui combattimenti (tre), portati in scena in maniera decorosa; tuttavia la trama è irrisoria (si punta al sentimentalismo inserendo tra i protagonisti un bambino prevedibilmente incompreso) e il cast appena sufficiente (l'attore protagonista ha lo stesso fisico prestante del defunto padre, ma è reso ridicolo da un'inguardabile maschera rossa). In una scena al protagonista appare il defunto padre e qui Santo jr, per la prima e unica volta fortunatamente, indossa un'orrenda maschera rossa (e un mantello dello stesso colore) anziché adottare il medesimo abbigliamento paterno.

8) Santo: Infraterrestre, sci-fi 2001: Santo jr veste i panni del celeberrimo padre (L'uomo con la maschera d'argento) in questo spassoso action che lo vede alle prese con una banda di rapitori provenienti addirittura da un altro pianeta. Pur di ingraziarsi il pubblico (intento per altro riuscito!) viene  di nuovo messo in mezzo un ragazzino vittima delle circostanze: stavolta, tuttavia, più che la trama banale e l'happy end scontato, sono gli effetti speciali ben realizzati a catturare l'attenzione.

9) ¡Esta máscara es mía! o Santo contra los burócratas, commedia 2008 (cortometraggio)

10) El hijo del Santo, drammatico 2008: Ancora una volta si ricorre a un bimbo per catturare l'attenzione dello spettatore, ma qui ci si spinge oltre: ragazzino povero ed emarginato si convince di essere addirittura il figlio del suo eroe sportivo, Santo! L'esito complessivo è decisamente buono, non foss'altro per il finalone strappalacrime. A dire il vero, a parte quello, il corto utilizza il bianco e nero intelligentemente in alcuni punti allo scopo di ricreare un'atmosfera onirica. Il Nostro si mostra ancora prestante durante i corpo a corpo (comunque all'acqua di rose), ma soprattutto non manca il sangue (caso raro).

11) Cassandro, biografico 2023: Il protagonista di questa pellicola biografica è appunto Cassandro, "l'esotico" personaggio creato da Saúl Armendáriz, un wrestler amatoriale omosessuale di El Paso, diventato famoso a livello internazionale.  


EPIGONI MINORI E COMBO.
Nel gotha degli emulatori seriali del Santo, ve ne sono alcuni che potremmo definire "spalle" in quanto hanno girato pellicole prevalentemente in gruppo. Eccoli in sequenza:


SUPERZAN

Alfonso Mora Veytia è un wrestler professionista messicano meglio conosciuto come Superzan mascherato, nato nel 1944 a Città del Messico e morto il 9 Gennaio del 2006. Si ricorda in special modo per il film che porta il suo nome (Superzan, The Invincible, talmente brutto da meritare almeno una visione, giusto per farsi un'idea dei picchi trash cui può giungere la mente umana distorcendo in maniera irreparabile il senso della realtà) ma anche per film in gruppo come The Triumph of the Champions of Justice, in coppia (The Vampires of Coyacan). Da protagonista assoluto ha girato due film in lotta contro gli extraterrestri: il già citato Superzan the Invincible e Superzan and the Space Boy, dove però, a sorpresa, troviamo la variante del ragazzino extraterrestre che viene sulla Terra per insegnare agli umani a vivere in armonia. Qui di seguito la sua filmografia:

1) Superzan the Invincible (Superzan el invencible), sci-fi 1971: Passiamo sopra ai prevedibili siparietti musicali, ai match dei quali si conosce in partenza il vincitore, agli effetti speciali poco speciali (l'eroe volante sovrimpresso allo sfondo è l'esempio più eclatante) e alla recitazione scadente dell'intero cast, ma il protagonista che atterra con lo spaesamento di uno svegliato a sberle non si può vedere (per tacere del finalone da sceneggiata con Merola!).

2) Il castello delle mummie (El castillo de las momias de Guanajuato), horror 1973: Scienziati pazzi, nani, mummie...Come se la caveranno Tinieblas, Superzan e Blue Angel? Loro sicuramente bene, il pubblico un po' meno: tre righe di trama, e poi una serie di lunghi incontri sul ring inframmezzati dall'immancabile siparietto musicale (con tanto di bellona procace in abiti succinti), mentre i Nostri (i quali sembrano indossare costumi carnevaleschi) sono sempre in giro in macchina oppure ad inseguire qualcuno a piedi attaccati come le cozze con in sottofondo una musichetta irritante.

3) Superzan and the Space Boy (Superzan y el niño del espacio), sci-fi 1973: Se il plot è di un buonismo surreal patetico difficile da accettare (ragazzino alieno arriva sulla Terra per insegnare agli umani a vivere in armonia!), sono da salvare gli effetti speciali, che subiscono un netto miglioramento (vedasi Superzan in volo oppure le scene in cui si teletrasporta) e lo stile narrativo, simpaticamente fumettistico. Il resto (nemici idioti dai look improbabili, location spoglie, recitazione ai minimi storici) è poca cosa (velo pietoso sul trucco del giovane protagonista, sorta di Bronzo di Riace baby).

4) The Triumph of the Champions of Justice (El triunfo de los campeones justicieros), sci-fi 1974: Mano Negra (lo scienziato letteralmente sparito nel nulla in "5 superman contro i nani venuti dallo spazio") torna con i suoi inseparabili nani forzuti per impossessarsi di una preziosa formula. Stavolta i supereroi si sono ridotti a tre (Blue Demon, Superzan, El Fantasma): gli unici motivi che rendono la pellicola vedibile sono i robot mascherati e indistruttibili, l'orrenda fine toccata ai nemici e soprattutto il punto di chiusura a una trilogia scadente.

5) The Vampires of Coyoacan (Los vampiros de Coyoacán), horror 1974: Mil Mascaras e Superzan devono fronteggiare un pericoloso vampiro, tale Barone Bradock (versione messicana del ben più carismatico Conte Dracula). Episodio poco interessante che si apre e chiude in maniera negativamente singolare: all'inizio tocca assistere a un interminabile incontro sul ring dei due wrestler protagonisti contro un paio di nemici che appaiono come al solito ostici per poi essere sconfitti in pochi secondi; il finale è arronzato e insoddisfacente.

6) Capulina The Detective (El investigator Capulina), comico 1975: Chiaramente si tratta di un film comico parodico (lo si capisce sin dalla musica grottesca dei titoli di apertura), nel quale ritroviamo Capulina, stavolta alle prese con un gruppo di ladri, con al fianco Tinieblas e Superzan in qualità di spalle (o sarebbe meglio dire in veste di riempitivi, giacché i match che li vedono protagonisti non fanno altro che tappare i buchi di una sceneggiatura latitante). Mediocre, eppure non disprezzabile, sia per l'espressività e la simpatia innata di Henaine, sia per l'autoironia con cui i due wrestler messicani si mettono in gioco.

7) The Mansion of the 7 Mummies (La mansión de las 7 momias), horror 1977: Una donna chiede aiuto a Demon e Superzan per fermare una terribile maledizione. Grottesco che tuttavia intriga e si segue con un certo interesse sino all'epilogo familiar drammatico: a fronte di una trama strampalata - che mescola patti col diavolo a mummie/zombi - e di un trucco non sempre ben curato, il ritmo è discreto e risulta simpaticissimo lo strambo tizio che aiuta i supereroi (i quali se ne stanno per quasi tutto il tempo in camicia da mare) a combattere il male (a modo suo!).


(EL) FANTASMA BLANCO

El fantasma Blanco o Fantasma Blanco (alcune volte confuso con il collega Coloso Colosetti) è un wrestler professionista messicano che si è distinto soprattutto negli anni '80 nella lista dei super liberi, che aveva sede presso la Carpa del Pavillon Azteca (situata accanto allo stadio Azteca). Era una costante, sui cartelloni. In una sfida a scommesse è riuscito a ottenere importanti vittorie contro Oso Vikingo, ma la vittoria più clamorosa la ottenne contro il campione del mondo dei pesi leggeri Perro Callejero. Ha disputato accanto ad Angel Plateado il campionato mondiale di coppia AWWA contro la coppia formata da Mohicanos I e II, perdendo. Nel 1988 Fantasma Blanco ha avuto l'opportunità di battere Samuray, campione mondiale dei pesi welter WWA, ma non ci è riuscito. Qui di seguito la sua filmografia:

1) Superzan the Invincible (Superzan el invencible), sci-fi 1971: Passiamo sopra ai prevedibili siparietti musicali, ai match dei quali si conosce in partenza il vincitore, agli effetti speciali poco speciali (l'eroe volante sovrimpresso allo sfondo è l'esempio più eclatante) e alla recitazione scadente dell'intero cast, ma il protagonista che atterra con lo spaesamento di uno svegliato a sberle non si può vedere (per tacere del finalone da sceneggiata con Merola!).

2) 5 superman contro i nani venuti dallo spazio (Los campeones justicieros), action 1971: Il titolo italiano è involontariamente derisorio (il "supereroe" Demon che si fa prendere a calci anche dove non batte il sole da tre nani, per quanto fortissimi, è una barzelletta) ma nel contempo informativo (beh forse, siamo sicuri che questi tizi provengano dallo spazio e non da un laboratorio terrestre?). Non che la trama abbia più senso, nonostante l'azione e i corpo a corpo (anche sul ring) non manchino e non si rida già guardando l'intro (ripetuto in chiosa con "aggiunte" mica da poco!).

3) Macabre Legends of the Colony (Leyendas macabras de la colonia), horror 1974: Il luchador messicano Tinieblas acquista un antico dipinto di una donna morta ignorando l'avvertimento che è esso è maledetto. Successivamente, dopo un combattimento, i suoi compagni El Fantasma Blanco e Mil Máscaras si uniscono a lui in una festa nel suo appartamento con due bellissime signore, ma quando l'orologio raggiunge la mezzanotte il dipinto li trasporta tutti all'epoca coloniale. Di solito la commistione temporale, soprattutto nell'horror, funziona abbastanza: e anche stavolta, in effetti, è proprio l'idea basilare (oltre ai costumi e alle location del XVI secolo, molto ben curati) a salvare in parte il film dallo sfacelo totale (Il finale volutamente comico è da annali del trash).

4) The Triumph of the Champions of Justice (El triunfo de los campeones justicieros), sci-fi 1974: Mano Negra (lo scienziato letteralmente sparito nel nulla in "5 superman contro i nani venuti dallo spazio") torna con i suoi inseparabili nani forzuti per impossessarsi di una preziosa formula. Stavolta i supereroi si sono ridotti a tre (Blue Demon, Superzan, El Fantasma): gli unici motivi che rendono la pellicola sono i robot mascherati e indistruttibili, l'orrenda fine toccata ai nemici e soprattutto il punto di chiusura a una trilogia scadente.

5) The Mummies of San Angel (Las momias de San Ángel), horror 1975: Coppia di sposini va ad abitare in un'antica casa: guai in vista. Si torna a parlare di mummie/zombi e sempre con poca cognizione di causa; del resto qui non c'è niente da salvare: né trucco, né i match sul ring usati come tappabuchi (Mil Mascaras entra in azione arrivando a bordo di un macchinone a mezz'ora dall'inizio) né interpretazione. Nel film viene pure ripescato un personaggio cinquecentesco (interpretato ancora dal seducente Rogelio Guerra) che nel film precedente era invischiato in una vicenda ben diversa...


EL RAYO DEL JALISCO

Maximino "Max" Linares Moreno (22 novembre 1932 - 19 luglio 2018), meglio conosciuto come El Rayo del Jalisco, era un wrestler messicano professionista considerato uno dei migliori, nella sua generazione. Lo si ricorda per aver affiancato il protagonista in Superzan the Invincible, Robbery of the Mummies of Guanajuato, 5 superman contro i nani venuti dallo spazio e The Thriumph of the Champions of Justice. Qui di seguito la sua filmografia:

1) Superzan the Invincible (Superzan el invencible), sci-fi 1971: Passiamo sopra ai prevedibili siparietti musicali, ai match dei quali si conosce in partenza il vincitore, agli effetti speciali poco speciali (l'eroe volante sovrimpresso allo sfondo è l'esempio più eclatante) e alla recitazione scadente dell'intero cast, ma il protagonista che atterra con lo spaesamento di uno svegliato a sberle non si può vedere (per tacere del finalone da sceneggiata con Merola!).

2) Robbery of the Mummies of Guanajuato (El robo de las momias de Guanajuato), sci-fi 1972: Primo crossover per il Nostro, in cui Il Conte Cagliostro (un personaggio settecentesco!) e un folle inventore resuscitano le mummie di Guanajato per seminare terrore. Mil Mascaras, Blue Angel e El rayo de Jalisco intervengono prontamente.

3) 5 superman contro i nani venuti dallo spazio (Los campeones justicieros), action 1971: Il titolo italiano è involontariamente derisorio (il "supereroe" Demon che si fa prendere a calci anche dove non batte il sole da tre nani, per quanto fortissimi, è una barzelletta) ma nel contempo informativo (beh forse, siamo sicuri che questi tizi provengano dallo spazio e non da un laboratorio terrestre?). Non che la trama abbia più senso, nonostante l'azione e i corpo a corpo (anche sul ring) non manchino e non si rida già guardando l'intro (ripetuto in chiosa con "aggiunte" mica da poco!).

4) The Triumph of the Champions of Justice (El triunfo de los campeones justicieros), sci-fi 1974: Mano Negra (lo scienziato letteralmente sparito nel nulla in "5 superman contro i nani venuti dallo spazio") torna con i suoi inseparabili nani forzuti per impossessarsi di una preziosa formula. Stavolta i supereroi si sono ridotti a tre (Blue Demon, Superzan, El Fantasma): gli unici motivi che rendono la pellicola vedibile sono i robot mascherati e indistruttibili, l'orrenda fine toccata ai nemici e soprattutto il punto di chiusura a una trilogia scadente.


TINIEBLAS

Manuel Leal Peña (8 luglio 1939), meglio conosciuto con il suo ring-name, Tinieblas, è un wrestler professionista messicano semi-pensionato. Spesso in azione insieme a Mil Mascaras (5 superman contro i nani venuti dallo spazio, Macabre Legends of the Colony, The mummies of San Angel), appare anche nel film comico parodico Capulina the Detective, nel quale torna in scena il celebre personaggio di Henaine già visto in Santo vs Capulina). Qui Tinieblas e Superzan rivestono più che altro il ruolo di spalle. Tinieblas è diventato il secondo wrestler (dopo El Santo) a possedere una serie di fumetti basata sul suo personaggio. Il suo primo fumetto è stato pubblicato tra il 1976 e il 1979. Nel 1991, una seconda serie a fumetti chiamata "Tinieblas, el hijo de la noche" è stata pubblicata fino al 1995. Qui di seguito la sua filmografia:

1) 5 superman contro i nani venuti dallo spazio (Los campeones justicieros), action 1971: Il titolo italiano è involontariamente derisorio (il "supereroe" Demon che si fa prendere a calci anche dove non batte il sole da tre nani, per quanto fortissimi, è una barzelletta) ma nel contempo informativo (beh forse, siamo sicuri che questi tizi provengano dallo spazio e non da un laboratorio terrestre?). Non che la trama abbia più senso, nonostante l'azione e i corpo a corpo (anche sul ring) non manchino e non si rida già guardando l'intro (ripetuto in chiosa con "aggiunte" mica da poco!).

2) Il castello delle mummie (El castillo de las momias de Guanajuato), horror 1973: Scienziati pazzi, nani, mummie... Come se la caveranno Tinieblas, Superzan e Blue Angel? Loro sicuramente bene, il pubblico un po' meno: tre righe di trama e poi una serie di lunghi incontri sul ring inframmezzati dall'immancabile siparietto musicale (con tanto di bellona procace in abiti succinti), mentre i Nostri (i quali sembrano indossare costumi carnevaleschi) sono sempre in giro in macchina oppure ad inseguire qualcuno a piedi attaccati come le cozze con in sottofondo una musichetta irritante.

3) Macabre Legends of the Colony (Leyendas macabras de la colonia), horror 1974: Il luchador messicano Tinieblas acquista un antico dipinto di una donna morta ignorando l'avvertimento che è esso è maledetto. Successivamente, dopo un combattimento, i suoi compagni El Fantasma Blanco e Mil Máscaras si uniscono a lui in una festa nel suo appartamento con due bellissime signore, ma quando l'orologio raggiunge la mezzanotte il dipinto li trasporta tutti all'epoca coloniale. Di solito la commistione temporale, soprattutto nell'horror, funziona abbastanza: e anche stavolta, in effetti, è proprio l'idea basilare (oltre ai costumi e alle location del XVI secolo, molto ben curati) a salvare in parte il film dallo sfacelo totale (Il finale volutamente comico è da annali del trash).


EL MEDICO ASESINO

Cesáreo Anselmo Manríquez González (27 agosto 1920 - 16 giugno 1960), noto con i ring-name Médico Asesino e successivamente El Médico, era un wrestler e attore professionista messicano che ha lottato in Messico e nel territorio NWA del Texas. Durante la sua carriera ha detenuto in particolare il campionato nazionale messicano dei pesi massimi. È stato anche uno dei primi luchadores a recitare in film e serie TV. Lo vediamo in azione in 5 superman contro i nani venuti dallo spazio o Doctor of Doom, ma va ricordato principalmente per aver preso il posto di Santo nella prima pellicola a lui dedicata, ossia The Silver Masked Man del 1954. Il titolo del film si riferisce, singolarmente, non al protagonista, bensì al suo nemico, che indossava appunto una maschera color argento. Qui di seguito la sua filmografia:

1) The Silver Masked Man (El enmascarado de plata), sci-fi 1954: Con questa pellicola nasce (ancora non ufficialmente) il mito di El Santo. A interpretare "l'uomo con la maschera d'argento" è un altro wrestler d'eccezione, El Medico Asesino, alle prese con uno scienziato pazzo e il suo esercito del male. L'azione non si arresta per tutta la consistente durata e - mentre assistiamo ai classici siparietti musicali a scopo "distensivo" - il Nostro si scatena picchiando gente dentro e fuori dal ring, imbracciando armi da fuoco e scorrazzando a destra e a manca in moto (il Giustiziere Tomas Milian gli fa un baffo!).

2) 5 superman contro i nani venuti dallo spazio (Los campeones justicieros), action 1971: Il titolo italiano è involontariamente derisorio (il "supereroe" Demon che si fa prendere a calci anche dove non batte il sole da tre nani, per quanto fortissimi, è una barzelletta) ma nel contempo informativo (beh forse, siamo sicuri che questi tizi provengano dallo spazio e non da un laboratorio terrestre?). Non che la trama abbia più senso, nonostante l'azione e i corpo a corpo (anche sul ring) non manchino e non si rida già guardando l'intro (ripetuto in chiosa con "aggiunte" mica da poco!).


Note:
Di El Avispon Escarlata (5 superman contro i nani venuti dallo spazio) non si hanno notizie esaustive, purtroppo, mentre la promettente carriera di Blue Angel (vero nome Orlando Hernández, che vedete nella foto allegata a questo paragrafo) venne stroncata da un colpo di pistola in fronte che lo uccise all'istante, sparatogli per ragioni ancora oggi avvolte dal mistero. Possiamo riconoscere Blue Angel in azione in Robbery of the Mummies of Guanajuato e Il castello delle mummie.
APPROFONDIMENTO INSERITO IL 2 AGOSTO 2023 DALLA BENEMERITA SISKA80 

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commenti (2)

RISULTATI: DI 2
    Didda23

    6 Agosto 2023 08:35

    Che super lavoro! Complimenti Siska 
    Siska80

    6 Agosto 2023 17:05

    Per Didda23
    Grazie, senza gli epigoni era più difficile cogliere l'influenza di Santo nella cultura messicana (non solo sportiva).