Clown, chien et ballon - Corto (1905)

L’impegno di Alice Guy nel documentare cantanti e artisti del varietà e del circo è encomiabile: perlomeno ci rimangono flebili tracce di un mondo dello spettacolo che non esiste più. Tuttavia, come per le altre pellicole di questo prezioso archivio, l’interesse è puramente storico. Infatti, cinematograficamente, i saltelli del clown e del cane per tenere in aria una palla sortiscono un sonoro "embè?", vuoi per la cosa in sé completamente priva di attrattiva (e pure dal vivo non sembra che fosse gran che), vuoi per la scarsa abilità dimostrata.

Come già detto per altri film di Alice Guy, il valore (relativo) di questo cortotmetraggio (dura meno di due minuti) sta esclusivamente nella mera documentazione di una parte di uno spettacolo di varietà dell'epoca. In questo caso un numero ben definito dal titolo. Dopo qualche evoluzione, mirata a colpire la palla, che va in alto e e poi scende, l'attenzione viene puntata sulla seimpatica scenografia di fondo, il che fa capire come, in breve tempo, i movimenti degli interpreti si siano fatti del tutto ripetitivi.

Un clown si esibisce con un cane e un pallone in una coreografia abbastanza scontata che vede come sfondo una parete di cartone. Il cortometraggio di Alice Guy ha l'intenzione di rappresentare una scena circense che va a descrivere un mondo interessante e allora forse ancora poco esplorato. Il risultato però non è del tutto soddisfacente perché la messa in scena non sembra essere costruita nel migliore dei modi e molto è dato più dall'improvvisazione dell'artista che da una reale sceneggiatura. Simpaticissima la povera bestiola che gioca con il pallone.