Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Terzo e ultimo capitolo della trilogia risiana (Marco, ben s'intende, non Dino) con Jerry Calà. Dopo due storie di giovani alle prese coi problemi di tutti i giorni, Risi affronta lo scottante tema dell'amore impossibile tra un adulto ventinovenne e una bambina undicenne. Una sorta di LOLITA made in Italy con meno malizia e una punta di non disprezzabile ironia. Merito di un Jerry Calà che ancora una volta si dimostra eccellente interprete del malessere giovanile e attore di buone risorse, capace di divertire anche quando non c'è da gridare o da abusare col gergo giovanile. Lo assiste una Vanessa Gravina all'esordio che, pur denotanto inevitabili...Leggi tutto carenze nella recitazione, a tratti riesce a dare al suo personaggio il giusto spessore psicologico. Sullo sfondo di una Venezia finalmente solare, Risi mette in scena una love-story virtuale giocata tutta sugli sguardi e i dialoghi, riuscendo a carpire con una sensibilità non comune l’atmosfera paradossale che potrebbe permeare una situazione tanto anomala. Calà è più contenuto e malinconico del consueto, si immedesima molto nel personaggio e passa dal freddo cinismo iniziale (tutta la prima parte, in cui lo vediamo alle prese con una realtà triste alla quale sembra incapace di reagire, è comunque divertente) alla constatazione di una maturazione inattesa, raggiunta frequentando una bambina (la Gravina, appunto) di ben diciotto anni più piccola di lui. Come buon comprimario troviamo Ricky Tognazzi, che grazie al suo acting insolito dà al film un bel ritmo; sposato con Valeria D’Obici si trova a fronteggiare un dramma che lo sconvolge (la figlia insidiatagli dall'amico) e anche lui rifugge con bravura dai luoghi comuni. Risi dirige bene il cast, sa rendere simpatica (e qualcosa in più) la sua storia, confeziona con garbo un film persino profondo.

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G.Godardi 17/03/07 20:57 - 950 commenti

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Terzo film di un'ideale trilogia sui trentenni ad opera di Marco Risi e Jerry Calà. Dopo i tentativi di emancipazione e il rapporto di coppia, qui si esamina la profonda crisi in cui cade appunto un trentenne. E' un film strano, una commedia dolceamara, un po' indecisa su quale direzione prendere, ma senza dubbio è interessante e inusuale per il cinema italiano di quegli anni. Calà fa le prove per Diario di un vizio, con un'interpretazione sommessa e sottotono anni luce lontana a quella del Calà vanziniano.

Don Masino 3/07/08 20:34 - 63 commenti

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Bravo Calà a interpretare con la giusta misura un ruolo forse non troppo nelle sue corde, bravo Ricky Tognazzi a duettare con lui nei momenti migliori del film. Risi aveva mano, per i film leggeri, ed è un peccato li abbia abbandonati in favore di un cinema più impegnato non sempre all'altezza. L'unica ad apparire troppo forzata nella recitazione (nonostante la buona espressività) è la giovanissima Vanessa Gravina, undicenne poco propensa al lolitismo che le si vorrebbe forse cucito addosso e che invece le avrebbe tolto la giusta credibilità.
MEMORABILE: Calà deve confessare a Tognazzi di chi è andato a innamorarsi... La reazione di Ricky è magistrale!

Renato 26/11/08 13:21 - 1648 commenti

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Onesto tentativo di allontanarsi dai canoni della commedia più facile, è un film riuscito però solo in parte. Funziona molto bene la parte veneziana, quando si sviluppa la strana attrazione tra l'esordiente Gravina (bravissima) e Calà, mentre la prima mezzora romana sembra un po' tirata via in attesa dell'incontro fatale. Inoltre il finale, tra una inutile fellinata nella sequenza onirica e la confessione a Ricky Tognazzi, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. In ogni caso Risi mostra una certa stoffa che confermerà nei suoi film successivi.

Tomastich 20/07/09 09:48 - 1255 commenti

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Un "dramma" infantile rivisitato in chiave "commedia anni 80". Il tutto funziona, Calà sa cavarsela anche con un personaggio un po' diverso (magistrale lo sarà in Sottozero), la Gravina già bella ad 11 anni, mentre Tognazzi e la D'Obici sono due buoni comprimari.
MEMORABILE: Al Lido di Venezia si fa a gara a chi sa più gruppi: Calà del rock anni 70, la Gravina dell'heavy metal anni 80.

Stefania 25/06/10 15:33 - 1599 commenti

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Era difficile, un film su un sentimento sfuggente, indefinito eppure forte: un po' più di un'amicizia, un po' meno di un amore tra un uomo adulto e un'adolescente. E' un bel sentimento, è raro che due persone riescano a dare tanto l'uno all'altra senza "rubarsi" niente. E' una bella storia raccontata in maniera non banale, e anche il passaggio, narrativamente difficile, della crisi di coscienza e della "confessione" è reso egregiamente. Veramente bravo Calà nel suo ruolo di giovane incerto, annoiato, che si accende di entusiasmo e di tenerezza.

Herrkinski 28/02/10 23:02 - 8131 commenti

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Risi conclude l'ideale trilogia giovanilistica con Calà; ma stavolta si affronta un tema inedito come l'amore (platonico, s'intende) tra un adulto e una bambina. Un argomento che in altre mani sarebbe potuto essere volgare o imbarazzante, se non pericoloso; ma Risi ha gusto e Calà dà un'ottima prova, con un'interpretazione diversa dal solito. Buono anche il resto del cast, su tutti la bravissima Gravina. Un film che appassiona e intenerisce, non privo di alcuni momenti agrodolci davvero riusciti. Ben sfruttata l'ambientazione veneziana.

Rambo90 8/01/11 16:53 - 7706 commenti

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Ultimo film di Risi con Calà, anche questa è una commedia insolita, che racconta dell'amore fra un trentenne e una bambina di 11 anni. All'inizio il ritmo è lento, poi la storia decolla e il film diventa quasi poetico nella malinconia del protagonista e nella simpatica aria da adulta che assume la brava Vanessa Gravina. Calà è bravissimo e in seguito è stato sfruttato male dal cinema italiano e si fa notare Tognazzi come padre della bambina (nonchè migliore amico di Calà). Da vedere.
MEMORABILE: Il finale sulla spiaggia.

Markus 3/05/11 12:31 - 3692 commenti

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Della trilogia Marco Risi/Jerry Calà, è il mio preferito: il regista ha avuto il coraggio di narrare l’infatuazione di un trentenne (stressato e immaturo) nei confronti di una bambina (la Gravina al suo spigliato debutto) molto più matura rispetto ai suoi anni (11!). Girato in un’affascinante Venezia invernale, il film si giova di un convincente Calà, perfetto per il ruolo a lui affibbiato e che in parte rimpiango, visto il successivo suo impiego nel cinema. Ottimo anche il restante cast, del quale si ricorda un giovane Ricky Tognazzi.

Mark70 1/09/11 12:26 - 118 commenti

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Garbata e tenera questa storia d'amore tra un adulto in crisi di identità e una bambina di 11 anni (e mezzo...). Calà in un ruolo diverso dal solito è molto bravo a fare il "bamboccione" immaturo e tutto sommato è convincente, ed è coadiuvato da ottimi comprimari (su tutti Ricky Tognazzi). Forse la prima parte, che sembra solo un prologo, è troppo prolissa, ma tutto sommato è un film riuscito e che merita di essere rivisto.

Fabbiu 21/12/11 18:37 - 2148 commenti

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Il film in cui Calà è un po' diverso dal solito, pur preservando il suo umorismo di quegli anni (efficace, ma parecchio limitato, contestualizzato in un clima d'amore impossibile). Una commedia tutto sommato particolare dove le risate si contano e forse qualcuna di più non sarebbe guastata; ma sul versante tenerezze e amarezze il dosaggio è giusto, la resa complessiva apprezzabile; un film soft, rilassante e piacevole. Ricky Tognazzi è un sincero e valido personaggio spalla, la bambina qui e lì è statica ma la si perdona.

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Legiraffe 4/02/12 09:57 - 3 commenti

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Trama non banale (incredibile? non è detto), si ride ogni tanto: se il protagonista non fosse Jerry Calà, indeciso tra un'interpretazione drammatica e una più leggera, il film ne guadagnerebbe. Qualche buon guizzo in sceneggiatura. Da guardare, almeno una volta.
MEMORABILE: Jerry Calà elenca i cantanti che hanno fatto la storia della musica: ci sono anche Ric e Gian.

B. Legnani 12/08/12 15:11 - 5544 commenti

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Decisamente inusuale e di difficile valutazione. Non male, comunque. Ciò perché quando qualcosa pare non funzionare viene difficile ipotizzare quale sarebbe potuta essere una soluzione alternativa e migliore. Alla fine dei conti la cosa meno funzionante è il triangolo "alla Gherardo". La Gravina se la cava, Calà piacerà molto ai suoi fan e non dispiacerà agli altri. Si può arrivare a **½.

Deepred89 10/08/13 16:08 - 3716 commenti

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Atipica, imperfetta, interessantissima commedia crepuscolare, incentrata su un giovane immaturo (un Calà forse inadatto, ma probabilmente nel ruolo più bello della sua carriera), il suo wastin' time, la sua infatuazione per un'undicenne forse troppo matura (ma poco ferrata in musica popolare). Un film straniante nelle scene, chiamiamole così, sentimentali, in grado di destreggiarsi discretamente in un campo minato e di giungere alla conclusione con una sobrietà e una maturità non ci si aspetterebbe. E poi Redding ci sta alla grande. Da vedere.

Galbo 20/08/13 05:56 - 12404 commenti

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L'amore platonico tra un trentenne che non vuole crescere e una bambina un po' adulta. Commedia di Marco Risi, leggera solo all'apparenza. I sentimenti rappresentati e soprattutto i personaggi sono più che concreti e suggestiva è la collocazione, in una Venezia poco turistica e molto malinconica. Vanessa Gravina e bravissima e Jerry Calà prova a recitare davvero, con risultati non disprezzabili.

Nando 4/10/13 23:41 - 3817 commenti

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Modesta commedia sul rapporto platonico tra un quasi trentenne e un'undicenne. Le crepuscolari ambientazioni lagunari sono gradevoli e la vicenda, dopo un fiacco inizio, sembra decollare; purtroppo il frettoloso finale appare penalizzante, nonostante il simpatico dialogo musicale. Calà è nella parte e la Gravina simpatica.

Disorder 7/12/14 17:42 - 1416 commenti

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Forse il miglior film in assoluto con Jerry Calà e certamente una delle migliori regie di Risi. E' un sentimentale anomalo, visto che a conti fatti di amore non ce n'è, solo un'infantile simpatia fra due ragazzini (uno dei quali un po' cresciutello...). Jerry per la prima volta abbandona i suoi tormentoni per fare l'attore vero, risultando convincente. La Gravina (bravissima) è di una tenerezza infinita, quando parla e si atteggia da adulta. Sceneggiatura, fotografia e confezione generale molto ben curate. Da riscoprire.

Stelio 17/04/15 20:32 - 384 commenti

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Il Risi figlio comincia sin dalle prime pellicole a mostrare una tendenza per gli argomenti originali e profondi: il problema è che non riesce mai o quasi a svilupparli come meriterebbero. In questo caso la tematica complessa non ha aiutato, anche se il girato è, soprattutto nella seconda parte, più che buono. Il livello scadente della recitazione di Calà e degli altri attori (escluso un passabile Tognazzi) compromette di parecchio un copione sicuramente interessante ma non privo di banalità. Mediocre.

Vitgar 12/05/15 13:48 - 586 commenti

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Non male, questa commedia di Risi. Trama simpatica nella sua innocenza ben condotta con educazione e senza quell'eccesso di comicità un po' da caserma a cui Calà ci aveva abituati. Interpretazioni buone da parte di tutto il cast con un plauso per Vanessa Gravina, a suo agio nel ruolo e che già faceva intuire la bellissima donna di teatro che è oggi.

Daidae 15/02/20 17:04 - 3188 commenti

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Valida commedia all'italiana di metà anni Ottanta. Il cast è perfetto: l'esordiente Gravina se la cava benissimo, contando che è la sua prima esperienza al cinema e ha solo 11 anni, Calà è bravo come sempre, non male gli altri. Un film leggero e divertente. Ottima la colonna sonora, diverse citazioni e omaggi alla musica degli anni 70 e 80: il motivo che apre e chiude il film è la stupenda "Sittin' on the dock of the bay" di Otis Redding. Da vedere per una serata spensierata.

Cervellone 24/02/20 23:30 - 3 commenti

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Sullo sfondo di una malinconica Venezia invernale, Marco Risi imbastisce una delicata commedia che narra dell'infatuazione (ricambiata) di una bambina di undici anni verso un quasi trentenne amico del padre. Ottime prove di Jerry Calà, che affronta con misura un ruolo insolito, della Gravina all'esordio giovanissima e anche di Tognazzi buon comprimario. Mezzo pallino in meno per il finale stiracchiato: si poteva chiudere molto meglio.
MEMORABILE: Il pomeriggio alle giostre della strana coppia sulle note della bellissima "Days are numbers" degli Alan Parsons Project.

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Il Dandi 2/03/20 18:18 - 1917 commenti

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Un trentenne in crisi instaura una sorta di relazione platonica con la figlia undicenne del suo migliore amico. Insolito epilogo del sodalizio Risi/Calà, un film d'atmosfera (location lagunari e musica soul) che risulta garbato nonostante il tema rischiosissimo (già allora quanto oggi). Calà abdica e insieme mantiene il suo carattere abituale, risultando credibile nel ruolo di Peter Pan anche per chi non ama la sua comicità. Vera rivelazione è l'esordiente Gravina, che con la sua spigliata naturalezza rifugge dai più ovvi lolitismi pedofili.
MEMORABILE: La gara di citazioni musicali, che segnerà una linea di separazione che prelude al finale.

Piovrone 3/09/21 23:13 - 34 commenti

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In alcuni passaggi, come quando il buon Jerry si nasconde imbarazzato all'uscita da scuola, il film è decisamente vicino al meraviglioso cinema sentimentale psicologico di Claude Sautet; le musiche e l'ambientazione malinconica fanno il resto. Un'opera gradevole, delicata, che mette in evidenza la sorprendente poliedricità di Calà (che esploderà nello stupendo Diario di un vizio di Ferreri) nonché il magnetismo di una piccola ma già soave Vanessa Gravina.

Buiomega71 2/01/22 01:26 - 2919 commenti

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La stessa leggerezza, la stessa aurea favolistica di Harold & Maude, con Risi che tocca corde ora divertenti ora delicatissime (ma anche struggenti, come il finale sulla spiaggia d'inverno). Calà nel suo ruolo migliore, eterno Peter Pan con quel non so che di purezza stralunata (non per nulla, sul comodino, ha "Il mondo secondo Garp"), che infila barzellette e freddure e si muove fanciullescamente come il futuro Pozzetto di Da grande (la festa dei ragazzini abbracciati in un lento). Mai morboso né malizioso, ma delizioso e con attimi di rara tenerezza (la dichiarazione in gondola).
MEMORABILE: "Oh, ma cosa fai, tiri la sabbia? Come i bambini?", "Io non ti voglio più bene"; L'incubo, quasi argentiano, di Calà e le maschere di maiale.

Paulaster 28/02/22 10:32 - 4437 commenti

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Nevrotico in crisi si innamora della figlioletta dell'amico. Soggetto che poteva dare adito a sentimentalismi banali e che evita qualunque morbosità. Gradevole svolgimento che racconta nei giusti tempi un amore impossibile. Personaggi ben scelti, con Calà nei panni dell'eterno ragazzo e l'esordiente Gravina che ha dalla sua una certa sincerità recitativa. Venezia serve per gli incontri a piedi e per trasmettere la malinconia di fondo nella spiaggia deserta e umida. Come regia l'unico neo è il discutibile balletto onirico.
MEMORABILE: A letto in tre con Gherardo; Il lento ballato alla festina; La sabbia tirata in faccia.

Androv 1/07/23 13:50 - 195 commenti

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Film che tratta un argomento spinoso con tatto, forse grazie al minor bacchettonismo dell'epoca. Il lavoro non è male, nonostante la recitazione un po' amatoriale (ma funzionale). Calà funziona bene, la parte del bambinone gli si addice in modo perfetto. Ottima la piccola Gravina e Ricky Tognazzi, che nonostante lo stile naif riesce a essere funzionale. Il film possiede una sua poesia, riuscendo a gestire una situazione delicata con rara scioltezza, cosa non facile. Interessante l'inserto onirico-musicale alla Thriller. Finale scontato e tronco, ma resta un tentativo coraggioso.

Bullseye2 9/10/23 23:32 - 400 commenti

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Potenzialmente scabroso anche per l'epoca e invece estremamente sensibile, divertente e delicato, con quella vena malinconica che Calà ha spesso sfruttato durante la sua carriera, "Colpo di fulmine" è un film delizioso, lontano anni luce dalla volgarità e dalle risatacce facili, eccellente nel descrivere il tormento interiore di una gioventù italiana troppo ''vecchia'' per essere infantile e allo stesso tempo troppo ''puerile'' per essere adulta. Cast straordinario nel quale spicca una Vanessa Gravina bambina ma già bravissima. Redding nella OST ci sta come il cacio sui maccheroni.

Cerveza 4/04/24 10:14 - 378 commenti

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L’improbabile amore tra un trentenne pieno di dubbi e una bambina con molte certezze; tema delicato e stimolante purtroppo sviluppato disastrosamente. Ma l’improbabilità non sta tanto nel fatto che tale scintilla possa scoccare realmente, quanto nell’inverosimiglianza di profili psicologici e dialoghi, nella frettolosa puerilità con la quale vengono liquidate le dinamiche interpersonali, nella recitazione piatta che pare la lettura del copione seduti a un tavolo. E se la piccola Vanessa è parzialmente giustificata, gli altri dovrebbero fare meglio di lei… dovrebbero.
MEMORABILE: La presuntuosa ambientazione veneziana che equipara l'aspirante scrittore Carlo Bettocchi al Gustav von Aschenbach di "Morte a Venezia" di Mann.
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  • Musiche Samuel1979 • 12/05/13 19:55
    Addetto riparazione hardware - 4203 interventi
    E' presente il brano " The Happy Song (Dum Dum)" eseguito da Otis Redding.
  • Musiche Samuel1979 • 12/05/13 20:22
    Addetto riparazione hardware - 4203 interventi
    Per Fabbiu: forse ti riferisci al brano "Days are numbers" degli Alan Parsons Project.

    http://www.youtube.com/watch?v=xdb4S7sGFo0
  • Curiosità Buiomega71 • 7/06/17 19:19
    Consigliere - 26052 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71 il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima visione Tv (giovedì 19 marzo 1987) di Colpo di fulmine:

  • Curiosità Zender • 15/07/17 13:08
    Capo scrivano - 47835 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Daidae • 15/02/20 16:56
    Compilatore d’emergenza - 1315 interventi
    Al minuto 00:54:45 il padre di Giulia (Vanessa Gravina) "zappa" in tv tra gare sportive, telenovele e altro finché salta fuori Da Corleone a Brooklyn di Umberto Lenzi. Oltre a riconoscere il grande Mario Merola, si capisce che è il film in questione dalla battuta da questi pronunciata: "Se permette vorrei telefonare al mio avvocato".

  • Curiosità Pstarvaggi • 23/02/20 19:13
    Galoppino - 30 interventi
    La sequenza in cui Ricky Tognazzi fa zapping dovrebbe essere stata girata mercoledì 7 novembre 1984, serata in cui su Italia Uno vennero trasmessi prima "Ok il prezzo e giusto!" (C) poi "Da Corleone a Brooklyn" (B) (nella sequenza viene mostrato il televisore trasmettere prima il quiz di Sabani, poi il film con Mario Merola). Si notano anche immagini da "Il gattopardo" (A) di Visconti, trasmesso la stessa sera da Canale 5, e si sente la voce di Maurizio Costanzo, in onda quella sera su Retequattro con il suo "Maurizio Costanzo Show". Le immagini della gara di golf (D), che chiudono la sequenza, dovrebbero essere state registrate due giorni prima, lunedì 5 novembre, da Canale 5.


  • Curiosità Samuel1979 • 15/06/20 00:46
    Addetto riparazione hardware - 4203 interventi
    Il libro presente sul comodino di Carlo (Calà) è "Il mondo secondo Garp" di John Irving.  Il libro è del 1979:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/garp.jpg[/img]
  • Discussione Ruber • 19/06/20 21:07
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Altro film di nicchia di Calà, e anche l’ultimo dei tre diretti da Risi con Calà e anche il piu debole sia come sceneggiatura, sia come regia stesso di Risi, che ormaI dopo due colpi ben assestati, di cui il primo (Vado a vivere da solo) di gran lunga il migliore, qui invece non riesce, vuoi perché ormai a corto di idee o perché aveva esaurito ruoli da dare al Jerry, ne viene fuori un pastrocchio a metà strada tra un “Lolita all italiana“ ma molto raffazzonato, e un mezzo confronto generazionale tra un ventenne è una bambina di undici anni, anche se molto spigliata per la sua età. Delle due strade il confronto era quello che poteva funzionare meglio, ma è stato mandato alle ortiche da una sceneggiatura  troppo semplicistica, e da un cast non adeguato alla situazione. 
  • Homevideo Buiomega71 • 4/01/22 10:12
    Consigliere - 26052 interventi
    Discreto il dvd edito dalla Cecchi Gori

    Formato: 1.85:1
    Audio: italiano
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Come extra: intervista a Jerry Calà (12 minuti), a Vanessa Gravina (12 minuti) e a Claudio Bonivento (9 minuti)
    Durata effettiva: 1h, 31m e 45s

    Immagine al minuto 1.24.44.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images59/PDVD-247.jpg[/img]
    Ultima modifica: 4/01/22 11:39 da Zender
  • Homevideo Zender • 4/01/22 11:40
    Capo scrivano - 47835 interventi
    Il fatto è che è parecchio scarso il dvd e dispiace che in tv il film giri con un master di gran lunga migliore...