Enzo Jannacci - Vengo anch'io - Documentario (2023)

Piacevole pellicola che descrive tutta l'ecletticità e l'ironia di Enzo Jannacci utilizzando molteplici spezzoni tratti da programmi televisivi in cui quest'ultimo ha fatto capolino (bello vedere il suo duetto con Milva, ma anche le sue incursioni nel chiambrettiano "Il laureato bis"). Qualche accenno pure alle sue sporadiche incursioni come attore al cinema. Ovviamente non possono mancare molti dei suoi successi né i ricordi di coloro che lo hanno in qualche modo vissuto. Viene tralasciata la sua ultima parte di vita, ma si ride e ci si emoziona.

Con eleganza e grande senso della narrazione Giorgio Verdelli racconta vita e miracoli di un medico milanese che è stato uno dei maggiori esponenti dello spettacolo italiano del secondo dopoguerra. Musica, teatro, cinema: tutto condito con un'intelligenza e un'ironia che contagiano ancora oggi lo spettatore. Azzeccati anche gli ospiti, Roberto Vecchioni su tutti.

Regista che ha dedicato parte della sua attività a musicisti italiani di varia estrazione, Giorgio Verdelli rende un doveroso e sentito omaggio ad un personaggio atipico ma importante del panorama artistico italiano. Medico e musicista, ma anche cabarettista e uomo di spettacolo tout court, Jannacci è difficilmente collocabile in un contesto schematico, e il regista ha il merito (sfruttando ottimamente il ricco materiale di repertorio) di rivelare i vari aspetti della sua arte e della sua personalità, evitando la piaggeria e il facile elogio. 

Toccante documentario dedicato al più incatalogabile dei nostri artisti, Enzo Jannacci, del quale si può dire che è simile soltanto a sé stesso. Accanto a filmati d’epoca (alcuni dei quali rari) e a una canzone inedita si contano numerose testimonianze di artisti che hanno accompagnato sia gli esordi, sia la carriera del cantautore milanese, tra le quali spiccano le parole di Vecchioni e Vasco Rossi. Purtroppo assente Renato Pozzetto.

Il documentario non è né più né meno il classico tributo alla vita di un artista: interviste, ricordi e filmati vari. Sono i contributi a fare la differenza e sottolineare la grandezza di un signor musicista, innovatore a livello anche di letteratura. La commozione dei partecipanti e la profondità di alcuni momenti consacrano il personaggio Jannacci come unico nel suo genere ed esempio di un tipo di comicità ancora attuale. Anche le dichiarazioni degli ospiti e amici son tutt'altro che banali, per film di questo tipo.