Note: Soggetto tratto dal romanzo "Call it Treason" di George Howe, basato sull'esperienza dell'autore come ufficiale dell'Office of Strategic Services (O.S.S.) dell'esercito statunitense in merito all'utilizzo di prigionieri di guerra tedeschi per ottenere informazioni durante l'avanzata degli alleati nel territorio della Germania.
Dopo lo sbarco in Normandia, gli alleati reclutano alcuni volontari tra i prigionieri tedeschi perché operino come spie. Erano meri opportunisti oppure persone che ritenevano auspicabile per il bene del loro paese una fine rapida di una guerra ormai perduta? Litvak fornisce entrambi le risposte ma si sofferma soprattutto sulla seconda in questo film avvincente dal taglio originale girato negli stessi luoghi in cui si svolsero gli eventi avvenuti solo pochi anni prima. Convincente la descrizione della vita nelle retrovie, ottimo Werner, in parte il resto del cast. Da riscoprire.
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DiscussioneDaniela • 4/10/20 14:15 Gran Burattinaio - 5928 interventi
Chiamata in appello per un film bellico poco noto, almeno da noi, che affronta il tema da una prospettiva particolare. Il protagonista, interpretato da Werner al suo primo ruolo di rilievo, è un soldato tedesco che, fatto prigioniero dagli alleati dopo lo sbarco in Normandia, si offre volontario insieme ad altri commilitoni per missioni molto pericolose di spionaggio dietro le proprie linee. Il film è ben fatto e bene interpretato ma a mio parere il motivo di maggiore interesse è il suo realismo: gli eventi raccontati si ispirano a vicende reali, compresa la sorte di "Happy", come reali sono le ambientazioni nelle città della Baviera ancora semi-distrutte.
DiscussioneBubobubo • 4/10/20 21:20 Archivista in seconda - 271 interventi
Cara Daniela, grazie della chiamata. Non ho mai sentito parlare del film, ma sono molto poco versato sul genere e sul suo periodo storico... Segnato. Spero di vederlo presto. Spero tutto bene. Un abbraccio a distanza!
DiscussioneDaniela • 4/10/20 21:41 Gran Burattinaio - 5928 interventi
Bubobubo ebbe a dire:
Cara Daniela, grazie della chiamata. Non ho mai sentito parlare del film
Neppure io, eppure al tempo dell'uscita ebbe un certo successo e venne anche candidato all'Oscar come miglior film. Deve essere caduto nel dimenticatoio, come lo è in parte anche il regista Anatolj Litvak, un ucraino naturalizzato statunitense, di cui sono ricordati soprattutto i titoli legati a memorabili interpretazioni da parte di grandi attrici: Barbara Stanwyck ne Il terrore corre sul filo, Olivia de Harvilland ne La fossa de serpenti, Ingrid Bergman in Anastasia. Litvak in seguito è tornato a parlare di seconda guerra mondiale con La notte dei generali. E' in film a tratti effettistico ma originale nel plot: la caccia ad un assassino al dettaglio nel bel mezzo di un massacro collettivo.