L'ultima seduta - Corto (2006)

Elisabetta Rocchetti emana - per chi lo prova - un fascino strano. Il cortometraggio esalta questa sua sensualità, con un protagonismo che sfocia nella perversione masochistica. Purtroppo tutto sembra mirato a sfruttare il fascino di cui sopra, non certo a narrare qualcoa di sentito, di provato, anche per via di alcune tonalità comiche che mal si sposano con la linea principale del breve racconto. Morelli catatonico (ben oltre la necessità del ruolo). Mah!

Una ragazza racconta allo psicanalista che le piace farsi picchiare. Corto dalla trama piuttosto sciocchina, con un finale talmente prevedibile che per metà buona del film ci si chiede com’è che tardi ad arrivare. Morelli sembra divertirsi a fare i personaggi più diversi nei quali si rispecchia il desiderio erotico della protagonista. Ma la sciatteria generale del lavoro, dalle ambientazioni recuperate alla bell’e meglio al tono complessivo da giochino amatoriale, lo candiderebbe a fare da sketch di qualche trasmissione tv.

L’esordio da regista di Elisabetta Rocchetti ha tutta l’aria di essere uno scherzo tra amici: l’esile trama e le misere locations paiono infatti solo un pretesto per far sfilare una serie di bislacchi personaggi – dall’analista silente al fidanzato occhialuto – in situazioni parimenti bizzarre nelle quali si sente la mano dei produttori Manetti Bros. Lei emana sempre un fascino magnetico, a dispetto della facile sboccataggine e di una dizione non proprio da accademia d’arte drammatica. Divertente.