Note: Musiche di Carlo Savina; sceneggiatura di Piero Regnoli. Aka: "The Hot Nights of Caligula", "Caligula Erotica", "Caligula's Hot Nights", "Caligulan kuumat yöt", "Caligula osa 2", "Die Heißen Nächte des Caligula"
E anche Bianchi Montero, ormai prossimo alla via dell'hard, in un percorso (quasi) parallelo a quello di Aristide Massaccesi, affronta un tema storico forte di un contenuto strong intrinseco al personaggio. Ma il Caligola in questione, assai lontano (per risultati conseguiti) da quello di Joe D'Amato, si perde in una serie di nudi insistiti e dietro a noiose scene hardcore (una penetrazione e qualche blowjob), com'era prassi del cinema italiano girato per due mercati. Non porno (c'è anche Guia Lauri Filzi), ma all'occasione lo poteva diventare.
Filmicamente pessimo, lo si guarda per vari motivi. Il regista era un mestierante del bis, la Webley era notevole, c'è la curiosità del Caligola-movie, ma il clou sono le prestazioni in clima infimo di Silvio Noto (telecronista che dice parolacce), Maranzana (Diogene che tiene accovacciata nella botte una ragazza per intuibili motivi), Pescucci (che diventa gay...). Si sobbalza nel sentire che il protagonista è doppiato dal grande Cesare Barbetti. In almeno un paio di casi si capisce sùbito dove sono state inserite le scene hard.
MEMORABILE: La folla incita Caligola, chiamato alla prova di viilità: "Caio Germanico / dàtti da fa' cor manico!".
Di Caligola ce n'è uno solo, tutto il resto è letame. A non dare manco il resto e far sembrare ambrosia lo sterco accorre l'imo dei caligola-movies, ove la cronistoria di vizi e follie dell'impero è ridotta a marché barzellettaro pierinesco (e quasi si fa grave torto a Vitali nel paragone), con un Gaio alla ricerca della virilità perduta. Erano gli anni dei fumetti EP-Lo Squalo, di Lando, del Camionista e del Montatore, e in questo surrogato di film lo si respira eccome. Caligola è qua ridotto a caricatura da avanspettacolo casermaro, della sua crudeltà non v'è traccia, e del cinema nemmeno.
Atroce. L'irsuto Caligola chiamato alla prova della virilità dal proprio popolo, con tanto di telecronaca minuto per minuto. Recitazione e comicità inesistenti, senza contare che ho visto la versione tv censurata e quindi manco a livello visivo ho potuto godere appieno di una qualsivoglia (minima) soddisfazione.
Infima produzione su tema impegnativo (l'eros ai tempi dell'Impero Romano) che riesce, con involontaria facilità, a posizionarsi in serie "Y". Non è di bruttezza assoluta (o, magari, sublime) ma è comunque a suo agio nei territori del trash barzellettaro semiporno da sala a luci rosse di periferia. Notevole la quantità di ragazze nude e seminude (la maggior parte sono comparse). Si può concludere dicendo che potrebbe essere una golosità per gli archeologi di certo cinema-spazzatura italico degli anni '70.
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cmq la versione hard del film (vhs olandese) contempla alcune sequenze - girate durante la lavorazione del film e nello stesso set - interpretate dalla solita G.L.F. ( metto le iniziali perchè mi pare sia vietato fare i nomi delle performer hard dal regolamento del sito) e da un'altra attrice non identificata.