Le sette cinesi d'oro - Film (1967)

Per quanto possa parere impossibile, è peggio del già delirante Sette donne d'oro contro due 07, in cui c'è almeno un minimo di logica spazio-temporale. Qui no: quanto accade ha solo di rado qualche nesso causale con quanto avviene prima e dopo. Si aggiunga la non-recitazione di tutti (Steni esclusa), scene di lotta indescrivibili, azioni da gioco d'infanti (le spie che si nascondono dietro le sedie!), persone pagate con sacchetti d'oro (tipo film cappa e spada). I toni che vorrebbero far ridere creano compatimento. A dare un tocco surreale, lo splendido doppiaggio di De Angelis. Allucinante.

Guazzabuglio spionistico, scritto, diretto, prodotto e interpretato da Vincenzo Cascino nel ruolo di Barbikian, armatore armeno che inventa una polvere che spie di mezzo mondo vogliono rubare e che parrebbe nascosta in una pipa del furbacchione, fumatore incallito. Film senza trama logica ma ricco di scazzottate fragorose, belle donne e fustacchioni che fanno il verso al Sean Connery di James Bond. Non è Due mafiosi contro Goldginger né James Tont, ma le grazie di Gloria Paul lo salvano dalla debacle totale.

Con molti elementi ripresi da Sette donne contro due 07 (il folto numero di personaggi alla ricerca di un tesoro, le scazzottate, un tono comico oggi ingenuo) Cascino realizza un altro spionistico dai risultati catastrofici. Pieno di agenti segreti alla ricerca di una misteriosa fiala che nella prima parte entrano come se niente fosse nel palazzo del protagonista che ingenuamente si lascia scappare la valigetta con le pipe che dovrebbero nascondere l'agognato oggetto. La prima parte è tutta così, mentre la seconda che un minimo si evolve è ancora peggio...

Senz'altro il peggiore spionistico che abbia mai visto (e penso di aver visto tutto il visibile). Ancora peggio dell'altro film di Cascino Sette donne d'oro contro due 07. La visione è una tortura per le pessime interpretazioni dei protagonisti e per l'assoluta mancanza di una trama credibile. Sconsiglio a tutti la visione.