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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sembrava che Salemme avesse imboccato la strada giusta con SMS (Sotto Mentite Spoglie): non solo il riconoscimento del pubblico ma una storia vivace, fresca, ben interpretata. Con NO PROBLEM!, invece, tutto da rifare. Un soggetto infelice, con l’inserimento della patetica storia di un bambino che rivede nell’interprete di una fiction (Salemme) il padre scomparso. Attori che girano a vuoto, Panariello a fare lo zio matto del piccolo in un ruolo a dir poco frusto e per nulla divertente, caratteri femminili mal disegnati, la ricomparsa del domestico dei “picchioni” (vero atout di SMS...Leggi tutto) che butta lì quattro interventi giusto per far vedere che c’è anche lui, Sergio Rubini che rispolvera le solite gag legate agli strafalcioni linguistici cercando di far ridere almeno così (coccagna invece di cuccagna, tarisma al posto di carisma e via “inventando”) e ripetendo mille volte "no problem" per dare un senso al titolo, la coppia di anziani Oreste Lionello/Gisella Sofio che proprio non si capisce cosa ci faccia lì in mezzo, un insieme di scenette mal amalgamate che si rincorrono cercando di dare forma a un intreccio che quasi non esiste. Se non fosse per la professionalità del cast ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Dispiace, dopo quello che di buono s’era visto in SMS, ritrovare un Salemme così privo d’idee e costretto ad attaccarsi maldestramente al treno dei patetismi familiari (con contorno di madre giovane e isterica, naturalmente). L’aver poi utilizzato Panariello in un ruolo del tutto secondario come giullare d’altri tempi lasciandolo intervenire giusto per qualche smorfia o frase nonsense è la conferma di un film sbagliato sotto ogni punto di vista, che recupera gag stravecchie in sequenza (il Tavernello versato nella brocca del vino da 60.000 euro senza che nessun “esperto” si accorga della differenza) senza mai riuscire a farlo con un criterio e un gusto in grado di farne dimenticare la scarsa originalità. Si ricorda insomma davvero poco, del film: qualche riunione in cui si decidono gli sviluppi della fiction in cui Alberto Cremisi (Salemme) lavora, un paio di uscite di Rubini (costantemente sopra le righe)... Da dimenticare, decisamente.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/10/08 DAL DAVINOTTI
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Markus 16/10/08 17:56 - 3690 commenti

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“No problem” è una commedia mediocre. Nell’insieme, una “bocca buona” come la mia mi fa dire che il film può anche risultare godibile, ma solo per qualche momento piuttosto divertente tra Salemme e Rubini (che pare "fatto") e poco altro. Un’insieme di scenette raffazzonate e qualche momento di buoni sentimenti davvero irritanti e fini a se stessi riempiono l’intera durata della pellicola. Un cast ampio ma gestito male, a partire da Panariello che non mi ha strappato nemmeno un sorriso.

Cif 19/10/08 17:27 - 272 commenti

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Due stelle di stima per Salemme e per il sempre bravissimo Rubini. Probabilmente quest'ultimo è una delle (poche) note positive del film. La storia non sarebbe malaccio, ed è sviluppata per un'ora buona in maniera anche piacevole. Si ride e, più spesso, si sorride. Poi però scade nel buonismo di maniera alla Pieraccioni. In più c'è un buco clamoroso poco prima del finale. Non rovino la storia, ad ogni modo: c'è la tipica schermata "un anno dopo", trenta secondi, quindi senza quasi spiegar nulla titoli di coda, arrivederci e grazie.
MEMORABILE: Le scene con la mamma (il ritorno al cinema della Proclemer), quelle con Rubini e con il domestico già presente in SMS. Sottotono, invece, Panariello.

Mascherato 20/10/08 16:51 - 583 commenti

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A dirla tutta, l'idea di partenza non sarebbe neanche male e, anzi, le corde malinconiche (se non drammatiche) di Salemme sono sottovalutate da lui stesso. Che, infatti, si rifugia sempre nella farsa di gusto non eccelso, con le sgrammaticature di Rubini e le follie di Panariello (che non ha mai fatto ridere, ma questo è un mistero tutto italiano). Peccato, perché la storia del transfert da fiction (didascalicamente enunciata dalla psicologa, ché lo spettatore tipo di Vincenzo va accompagnato!?!) non è banale e la satira televisiva azzeccata.
MEMORABILE: Le numerose riunioni straordinarie di sceneggiatura, ad ogni variazione della cronaca.

G.Godardi 7/03/09 15:19 - 950 commenti

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Commedia farsesca con tanta carne al fuoco trattata tutta in maniera superficiale. Vi è il divario tra realtà e finzione col conseguente smarrimento del senso della realtà causa una tv troppo invasiva (reality, cronache in diretta, fiction); la schizofrenia vera e quella attoriale; la famiglia odierna tutta sfasciata. La confezione è molto buona, alcuni momenti sono azzeccati, come certi personaggi (ottimo come sempre Rubini), tuttavia si avverte una certa "pieraccionizzazione" del prodotto. Non del tutto riuscito ma nemmeno disprezzabile.

Galbo 14/07/09 05:52 - 12401 commenti

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Dopo il commercialmente fortunato ma artisticamente sopravvalutato SMS, Vincenzo Salemme torna con questa commedia basata su un forte desiderio di paternità di un bambino fortemente condizionato dal mezzo televisivo. L'idea di partenza è buona ma il film si arena a causa di una sceneggiatura che gira a vuoto e nella quale si preferiscono i momenti scontati allo svolgimento originale. I pochi momenti divertenti derivano da alcune estemporanee improvvisazioni tipo quelle del personaggio fortemente caricaturale di Sergio Rubini. Il resto è noia.

Cotola 16/10/09 22:50 - 9058 commenti

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Commedia molto mediocre che pur riuscendo a strappare qualche risata (come nella scena chiaramente satirica della degustazione del vino) presenta però diversi momenti imbarazzanti quando non irritanti: voler puntare troppo sui buoni sentimenti (a buon mercato) non gli giova ma anzi spesso porta il film ad affondare nello stucchevole e nel ridicolo (si veda su tutto il pessimo finale).

Cangaceiro 28/10/09 15:35 - 982 commenti

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Più debole di Sms perché meno comico e più riflessivo. La parte iniziale con la satira al mondo delle soap, seppur poco ficcante, è l'idea migliore messa in pratica per l'occasione da Salemme. Col passare dei minuti però il protagonista prende altre strade perdendo le coordinate e smarrendosi nel più banale sentimental/buonismo degno del peggior Pieraccioni. Cast molto affollato ma non sfruttato a dovere: se Rubini si guadagna la pagnotta Panariello invece pazzeggia senza convinzione. Grandissimo Ronnie, da fucilazione i ciccioni del Chiambretti night.

Piero68 7/06/10 11:49 - 2958 commenti

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La forza comica di Salemme era tutta racchiusa nell'aver saputo riunire il meglio del teatro comico napoletano di inizi 2000: Buccirosso, Izzo, Casagrande e tutti quei pesonaggi di contorno che si vedono nei primi film. Senza le spalle giuste, Salemme è totalmente incapace di esprimere un minimo di comicità divertente. Se in SMS era riuscito a ritrovare meccanismi che funzionavano grazie al ruolo di Panariello, con questo film ripiomba nell'anonimato e nell'inconcludenza più nera. Pessimi i personaggi come la sceneggiatura. Rubini improponibile.

Rambo90 27/10/10 18:09 - 7704 commenti

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Io sono un fan di Salemme da sempre e ho trovato questa sua ultima regia anche migliore di SMS. Là dove c'era una storia abbastanza banale e solo comicarola, qui invece (soprattutto nella seconda parte) si trovano venature malinconiche adatte al protagonista. Il cast è azzeccato come al solito, con Rubini coprotagonista spassosissimo e le incursioni del folle Panariello. Simpatiche anche le partecipazioni della Proclemer e di Furia, mentre è abbastanza inutile quella di Lionello. Secondo me notevole.
MEMORABILE: I siparietti con la madre e con il cameriere (lo stesso di SMS).

Gabrius79 12/09/13 23:01 - 1427 commenti

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Commedia poco convincente diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, che non riesce ad "acchiappare" interesse a causa di una trama piuttosto banale. Sporadiche risate a volte un po' amare e svariati momenti di noia. Nemmeno la presenza di Panariello e Rubini riesce a tenere in piedi la baracca. Sprecati (purtroppo) due mostri sacri come Anna Proclemer e Giacomo Furia. Stessa sorte anche per Gisella Sofio e Oreste Lionello.

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Nando 22/09/13 00:18 - 3816 commenti

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Commediola modesta in cui lo sviluppo narrativo appare alquanto scontato e privo di picchi sceneggiativi. Salemme si affida alla sua proverbiale ma ripetitiva fantasia mentre Panariello non fa ridere nessuno, anzi disturba e non poco. Alla fine prevale il leone Rubini che, senza inventarsi nulla, sostiene la vicenda da par suo. Poco apprezzabile, con la seconda parte tristemente tendente al paternalistico e i sorrisi che latitano notevolmente.

Mco 2/05/14 19:08 - 2328 commenti

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Il cinema popolare di casa nostra ha abituato le platee a mutevoli registri all'interno dello stesso plot. Ecco pertanto la pars comica, qui demandata a un attore di fiction, che si accompagna a quella melanconica (la crisi di identità, caratteristica un po' di tutti i personaggi coinvolti, la paternità putativa). Rubini si conferma attore che fatica nel ruolo di comprimario al pari di Salemme come primadonna. Si abbozza qualche sorriso grazie soprattutto a Panariello, la struttura resti deboluccia ma nel complesso si può guardare.
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  • Discussione Harrys • 18/10/09 15:42
    Fotocopista - 649 interventi
    Perchè il punto esclamativo?
  • Discussione Zender • 19/10/09 10:47
    Capo scrivano - 47817 interventi
    Se parli del titolo in effetti avevo visto all'epoca che qualcuno riportava il punto esclamativo... Lo cancello.
  • Discussione Zender • 5/06/15 17:55
    Capo scrivano - 47817 interventi
    E' morto purtroppo Giacomo Furia, che qui sul davinotti venne contattato da più d'uno per interposta persona quando si cercava... ehm... furiosamente la nota location della Banda degli onesti. Grande interprete di tante belle commedie del tempo che furono, anche se è forse proprio per la Banda degli onesti che i più lo ricordano...
    Ultima modifica: 5/06/15 18:00 da Zender
  • Discussione Graf • 5/06/15 17:59
    Fotocopista - 908 interventi
    Noooo.....
    Un' altra colonna del cinema italiano che ci lascia.
    Addio, grandissimo Giacomo!