Oscura vendetta - Film (1994)

Oscura vendetta
Media utenti
Titolo originale: Inner Sanctum II
Anno: 1994
Genere: thriller (colore)
Note: Seguito di "Patto a tre" (1991). Aka "Inner Sanctum 2".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Buiomega71 4/07/20 01:00 - 2924 commenti

I gusti di Buiomega71

Olen Ray torna sul luogo del delitto e questa volta vira decisamente nell'horror e nelle atmosfere goticheggianti, tra poveristici incubi cimiteriali alla Dellamorte Dellamore, mostracci rinsecchiti che vomitano bile gialla e mascheroni demoniaci, per chiudere ricalcando il finale di Ai confini della realtà. Di mezzo le solite trame stile Piano... piano, dolce Carlotta, uno strangolamento in auto à la Tenebre e una furiosa lotta corpo a corpo femmineo/craveniana. Manca però l'originalità genuino/thrilleresca del primo capitolo, la pruriginosità sessuale e, soprattutto, Tanya Roberts.
MEMORABILE: L'incubo yuzniano nella sala d'aspetto e l'infermiera con il siringone; Jennifer legata al letto e il mostraccio; La Bergman che danza tra le tombe.

Daidae 11/08/23 02:56 - 3194 commenti

I gusti di Daidae

Discreto thriller (indovinare il vero colpevole è quasi impossibile) diretto da Fred Olen Ray, regista famoso per thriller a basso costo. Sono presenti due lunghe scene di sesso, che vedono la bella Jennifer Ciesar impegnata con un fortunato partner, un piccolo particolare che avrei visto meglio in un thriller a sfondo erotico. Buona la prova del cast, non male le musiche.
MEMORABILE: Lo scheletro che vomita uno "slime" arancione.

Nicola81 25/09/23 15:24 - 2870 commenti

I gusti di Nicola81

Thriller di serie B, ma con qualche freccia al suo arco: pur essendo un sequel si lascia seguire facilmente anche da chi non abbia visto il predecessore, gli squarci orrorifici sono inattesi (per quanto talora pacchiani), l'identità del colpevole abbastanza sorprendente. Come da sua consuetudine, il regista non rinuncia all'elemento erotico, qui affidato alle notevoli grazie della mai più rivista Jennifer Ciesar. Poi la sceneggiatura lascia anche qualche interrogativo senza risposta e la recitazione non è certo ai massimi livelli, ma come puro passatempo ce lo si può far bastare.

Fred Olen Ray HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Evil toons - Non entrate in quella casaSpazio vuotoLocandina Operazione Venomous - Città sotto assedioSpazio vuotoLocandina Critical massSpazio vuotoLocandina Caccia spietata
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Buiomega71 • 4/07/20 10:00
    Consigliere - 26073 interventi
    Olen Ray torna sul luogo del delitto e dà un sequel al suo Patto a tre, che rimane tra le sue uscite migliori nel campo del thriller erotico.

    Questa volta, però, il caro zio Fred (sempre e comunque con il suo inconfondibile stile) vira nell'horror e nelle atmosfere goticheggianti, dove la povera Jennifer (quì impersonata dal Tracy Brooke Swope) viene tormentata dal fantasma del marito che ha ucciso nel finale del precedente capitolo, chiusa nella grande dimora con l'infermiera che l'accudisce, il fratello del marito defunto e la cognata, capitati lì per l'eredità.

    E dall'impianto thrilleresco di Patto a tre, Olen Ray passa al thriller/horror già a inizio film, con il poveristico 'incubo cimiteriale alla Dellamorte Dellamore, tra richiami necrofori e la Bergman che, vestita di bianco, danza tra le tombe.

    Da quì in poi la vita di Jennifer è un andirivieni di allucinazioni e stati onirici incubotici, dove Olen Ray mostra morti viventi con mascheroni demoniaci, mostracci rinsecchiti che vomitano bile gialla sulla povera Jennifer e una chiusa presa di peso dal finale del primo Nightmare (ma anche del secondo),

    Di mezzo le solite cospirazioni alla Piano...piano dolce Carlotta, una deriva slasher con assassino armato di uncino prima di So cosa hai fatto, e un body count di gole tagliate, decapitazioni, uno strangolamento in macchina a là Tenebre e una furiosa lotta corpo a corpo femmineo/craveniana.

    Manca però la genuinità e l'originalità del capostipite, così come è assente (se non in pochi spiccioli, almeno riuscita e piuttosto torbidella la sequenza incubotica in qui Nouri si fa fare un "servizietto" orale dalla Bergman davanti a Jennifer, per poi dirle Dopo tocca a te!) la pruriginosità e la febbrile deriva sessuale che faceva di Patto a tre un morbosetto e torrido "gioco" a cinque, eppoi , soprattutto, non c'è più Tanya Roberts a bombardare gli ormoni.

    Ritorna il personaggio della Hemingway (che è sempre un bel vedere, eppoi il sottoscritto ama incondizionatamente le sorelline Hemingway), ma la Sandhal Bergman (pur con il suo fascino statuario) non può competere con un Dea come la Roberts (così come la scelta di una flebile Jennifer Ciesar), anche se lo script è un pò più curato e la mano di Olen Ray si fa sentire più di una volta, raffinando l'estetica e regalando, comunque, ottimi momenti dark (Jennifer legata al letto, la visita notturna di Nouri nella sua camera, lo spettro del marito che si aggira per casa, l'incubo yuzniano nela sala d'attesa con l'infermiera, i pazienti e il siringone, chiusa nel cimitero all'ora di chiusura, in uno stato di allucinazione progressiva angosciosa che stà tra Jean Rollin e Wes Craven).

    Non ci si annoia, il gusto macabro è ben reso , il tormento di Jennifer pure e Olen Ray è un maestro dell'intrattenimento, che quì si balocca con l'horror come nel suo Notte di terrore, in atmosfere fosche e claustrofobiche, barocche e cupe in pieno 90 style.

    Simpatici e cheap i mostroni realizzati da Roy Knyrim, la bellissima e ritmata OST di Chuck Cirino è riciclata dal primo , e un pò ridicola la sorte dell'assassino.

    Il primo Inner Sanctum, però, entra subito dentro, per la sua deliziosa sgangheratezza visceralmente fredolenrayana (e per Tanya Roberts che non si risparmia in fatto di porcaggine), il sequel un pò meno, ma resta sempre un must per chi ama questo ineffabile e, a suo modo, geniale regista.

    A Olen Ray deve essergli proprio piaciuto il film di Ai confini della realtà, perchè in Patto a tre mostrava Jennifer senza la bocca come la sorella "punita" dal piccolo Anthony nell'episodio di Joe Dante, e quì chiude il film (Nightmare a parte) proprio come George Miller concludeva  il suo episodio, quello finale, con John Lithgow portato via dall'ambulanza guidata da Dan Aykroyd.

    Rimane comunque un dittico curioso e bizzarro all'interno della prolifica filmografia di uno dei registi più interessanti e dotati del panorama della serie b .

    Piccola curiosità: Olen Ray fu molto deluso , durante la lavorazione, da Michael Nouri, che si rivelò, a detta del regista, una persona fredda, arrogante e intrattabile.
    Ultima modifica: 4/07/20 15:34 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 4/07/20 10:15
    Consigliere - 26073 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Medusa.

    Edizione: aprile 1997

    Durata effettiva: 1h, 18m e 52s

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/oscurave.jpg[/img]
    Ultima modifica: 4/07/20 12:12 da Buiomega71
  • Curiosità Daidae • 11/08/23 03:01
    Compilatore d’emergenza - 1319 interventi
    Al minuto 32, il libro che la protagonista sta leggendo è "Beyond Death's Door" scritto da Maurice Rawlings:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/beyo.jpg[/img]
  • Curiosità Daidae • 11/08/23 03:04
    Compilatore d’emergenza - 1319 interventi
    Al minuto 01:11:45 cameo del regista Fred Olen Ray: è l'agente che tiene a bada la folla di curiosi accorsi sul luogo del delitto. E' accreditato nei titoli di coda come "Officer Scott":

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/fredi1.jpg[/img]