Rosso nel buio - Film (1978)

Rosso nel buio

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Cotola 17/01/08 00:02 - 9068 commenti

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Discreto film di Chabrol, che come accade spesso nei suoi film si diverte a scavare all'interno del nido familiare, che alterna una prima parte di stampo poliziesco ad una seconda decisamente melodrammatica. Non tutto funziona alla perfezione e il colpo di scena è abbastanza telefonato, tuttavia il film risulta abbastanza gradevole.

Hackett 13/06/08 10:28 - 1867 commenti

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Interessante e ben diretto questo giallo che attinge un po' ai costumi del thriller psico-traumatico italiano anni '70. Il buon Sutherland è come sempre magnetico e se la cava davvero bene tra le tinte fosche (di rosso e nero) di una storia che inquieta. Cosigliato a chi ama i gialli che si prendono i loro tempi.

Stefania 28/06/09 23:36 - 1599 commenti

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Chabrol abbandona la provincia francese, ma gelosie represse e sordi rancori prosperano anche sotto il cielo della metropoli. L'espediente del flash-back è qui molto ben utilizzato per far rivivere il personaggio più interessante: Muriel, la vittima dell'omicidio. Dalle pagine del suo diario emergono una personalità radiosa, una sensualità spontanea e, di conseguenza, anche l'identità dell'assassino e il suo movente. Un film malinconico, amaro, impietoso, con un ottimo Sutherland.

B. Legnani 1/04/10 22:58 - 5544 commenti

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Interessante, discreto. Chabrol ha almeno tre assi (Sutherland, Hemmings e il grande Donald Pleasence), ma dirige da par suo tutti quanti (notevole la torbida tredicenne). La storia è a lungo su buon livello, poi deve fare i conti con la verosimiglianza, cui arriva tramite l'inverosimile ritrovamento del diario. Ma non c'è nulla, proprio nulla, fuori posto. Film non indimenticabile, ma di assoluta correttezza: **½
MEMORABILE: I cinque minuti con Pleasence.

Corinne 16/05/11 23:43 - 420 commenti

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Perfetta fusione tra giallo e melodrammone familiare, nonostante un ritmo non proprio dinamico; un film dalla regia solida e senza buchi di sceneggiatura. Una soluzione finale che non arriva esattamente a sorpresa ma che fino all'ultimo lascia qualche dubbio su cosa sia accaduto realmente. Ottimo il personaggio di Patricia. Unica pecca il ritrovamento del diario, molto forzato.

Rullo 9/07/11 19:15 - 388 commenti

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Struttura sufficientemente solida per un giallo di buona fattura. La trama è ben congegniata e Donald Sutherland riuscirà a rubare la scena a tutti gli altri attori (comunque bravi). Le indagini sono ciò che caratterizzano il film e sono anche ciò che manterrà alta l'attenzione nello spettatore. Ben girato e forse altrettanto confezionato.

Homesick 11/07/11 18:45 - 5737 commenti

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Più volte al centro delle pellicole dirette da Chabrol, la famiglia come ricettacolo di vizi e morbosità torna in chiave thrilling, declinando tutta la casistica di sospetti, accuse, flashbacks chiarificatori e false piste (due dei red herring sono niente meno che un Donald Pleasence in versione pedofila e un David Hammings marito in crisi di mezza età): lavoro di routine in una confezione elegante e ordinata. Sutherland è il pacato e riflessivo ispettore Carella, protagonista di vari racconti dello scrittore italo-americano Ed MacBain.

Manfrin 12/07/11 14:19 - 392 commenti

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Inizio travolgente per questo bel film di ambientazione canadese di Chabrol, poi la patinata ed accurata indagine di un ottimo Sutherland ne abbassa un po' il ritmo ma lascia aperte diverse soluzioni. Interessante il lungo flashback che inizia ben oltre metà film, così come l'adeguato finale.

Lupoprezzo 26/07/11 15:16 - 635 commenti

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Il maestro francese cambia paese ma mantiene il mirino centrato sulle dinamiche familiari. Il film parte come un thriller per poi risolversi in un giallo che adotta la ricostruzione degli accadimenti mediante un diario (tecnica utilizzata anche nel noir americano), portando a galla torbide gelosie e incestuose passioni. C'è qualche ingenuità in certi passaggi e forse Chabrol è più avezzo alle disamine della provincia francese, ma il film è tutto sommato dignitoso e merita la visione. Molto brava la giovane Aude Landry. Mitico Donald Pleasence.

Tomastich 10/08/11 08:00 - 1255 commenti

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È un buon thriller drammatico, questo film firmato dal francese Chabrol. Un cast di attori che hanno fatto la storia del cinema internazionale aiuta il regista a mettere in piedi una storia fatta di segreti, silenzi, schizofrenia e perversioni (Plesance insegna). Un film intrigante.

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Ducaspezzi 27/08/12 19:50 - 222 commenti

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Codesto materiale, più statunitense che europeo, in mano a produzioni americane sarebbe facilmente sbarcato su lidi smargiassi! Il tutto riesce invece a svolgersi, senza veri cedimenti e verso una ferma direzione, disconoscendo enfatizzazioni sceniche, investigative, interpretative, emotive e di passo: il dramma, così essenzialmente rappresentato, conserva tutto il verace senso della preoccupante banalità delle sue dinamiche. Alla mezz'ora ho intuito tutto, ma il godimento dell'intera visione non ne ha patito affatto e ciò non è poco.
MEMORABILE: Il fascino acerbo e discreto della Langlois; La breve prova di Pleasence; Il "rosso" diario "nel buio" di un cassetto; L'empatico ispettore Carella.

Enzus79 18/01/13 16:40 - 2909 commenti

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Bel giallo. Un film che certamente non si fa apprezzare per l'azione ma che comunque risulta interessante. I flashback non sono un punto debole, anzi danno alla storia più suspence. Claude Chabrol è un regista che nel genere è uno dei migliori. Bravo Sutherland.

Trivex 2/04/13 10:29 - 1745 commenti

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Oscuri e sporchi appaiono questi vicoli americani, con la storia che parte da uno di essi, buia almeno quanto i vicoli medesimi. Assenza o quasi di ritmo, in una vicenda che appare torbida e controversa fin dall'inizio e che acquisisce ulteriore fascino grazie alla narrazione proveniente dal "diario dalla fascetta tagliata". Certo, l'epilogo forse si può intuire, ma comunque c'è sempre spazio per diverse possibilità. Il titolo inglese è piuttosto esplicativo e quindi lascio a chi vuol "rischiare" di percepire qualcosa l'onere di andarlo a scoprire.
MEMORABILE: La frase finale, in macchina... (spiega tutto).

Il Gobbo 2/06/13 15:20 - 3015 commenti

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Chabrol minore, un po' impersonale, peraltro senza pecche nelle realizzazione di un film compatto, prevedibile (chi non ha pensato a quell'esito dopo un po'?), un po' accomodato nel polt (il diario), amarognolo. E con un bel cast forse non sfruttato appieno, anche se Pleasence regala un ottimo frammento sordido. Meglio in Europa.

Lucius 9/04/14 11:02 - 3015 commenti

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Lunghi interrogatori e dichiarazioni poco spontanee alla ricerca di un misterioso assassino: è tutto qui il film di Chabrol. Un montaggio troppo compatto che toglie spazio alla suspense a favore dei dialoghi. Ai colpi di scena si sostituiscono bugie e nuove versioni dei fatti e si spreca un cast di tutto rispetto. Certo, anche il peggior film di Chabrol vanta sempre motivi d'interesse, tipo la direzione degli attori, ma evitiamo di mettere sul piedistallo qualsiasi autore. Più buio che rosso.

Daniela 11/06/14 08:11 - 12681 commenti

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In una notte piovosa, due cugine subiscono una brutale aggressione: la maggiore muore, l'altra riporta lievi ferite ma non è grado di identificare il responsabile... Chabrol si cimenta con il giallo anglofono per soggetto ed ambientazione, tangenziale rispetto al tema prediletto del marciume all'interno di famiglie in apparenza serene e rispettabili. Incentrato molto sui dialoghi e sull'espediente del ritrovamento del diario della vittima che motiva una lungo flashback, è un film di routine, reso però potabile dal buon cast.

Rambo90 4/09/14 16:36 - 7706 commenti

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Un giallo interessante, diviso in due nette metà: prima l'indagine con classici sospetti e ricostruzioni da parte dei testimoni, poi un lungo flashback che aiuta a chiarire l'intreccio. Ben sviluppato soprattutto l'aspetto psicologico di alcuni personaggi, mentre la buona performance di Sutherland aiuta a restare coinvolti anche quando alcuni passaggi possono risultare troppo lenti. Buona la regia, bravo Pleasence in partecipazione straordinaria.

Nicola81 6/05/15 21:19 - 2864 commenti

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Ispirandosi a un romanzo di Ed McBain, Chabrol rinuncia all'ambientazione francese (stavolta siamo in Canada) ma non a utilizzare il giallo come pretesto per raccontare una storia dai risvolti morbosi, contrassegnata dalla perdita dell'innocenza e da laceranti rapporti familiari. Ritmo piuttosto placido, ma sceneggiatura ben strutturata e l'espediente del diario introduce un colpo di scena non così imprevedibile ma efficace. Sutherland è bravo, ma sono le giovanissime Landry e Langlois il cuore pulsante del film.

Lythops 6/04/18 19:12 - 1019 commenti

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Si sente la mancanza della Francia, della sua fotografia e ambientazione generale. Chabrol sforna un'opera di forte scavo e altrettanta solitudine seguendo un registro asettico e dirigendo attori simbolo dell'epoca impegnati quasi in una pièce teatrale. Buon film tutto sommato, ma la macchina da presa non va mai oltre il campo medio. Lavoro di tutto cervello, senza mai un guizzo.

Faggi 6/12/18 21:53 - 1550 commenti

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Chabrol e Sutherland (anche Hemmings, Pleasence, le interpreti delle due cugine) animano un giallo-poliziesco morboso, suggestivo (specialmente nella prima parte), costruito come un dramma familiare ambiguo. Sangue, turbamenti psichici, desiderio pericoloso marcano il territorio. Personaggi (disegnati bene), atmosfera (tossica) e superficie figurativa (buona) funzionano meglio della vicenda (dedita allo scavo emozionale più che al ritmo tensivo): languore nervoso nell'espediente, non formidabile (orecchiabile) ma nemmeno deleterio, del diario.

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Giùan 22/09/19 07:50 - 4576 commenti

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Bella sortita "canadese" per Chabrol, il quale "piega" il giallo di McBain ad alcune tematiche cardine della sua filmografia, sviluppando il racconto poliziesco come messa a nudo delle sordide pulsioni che ribollon sotto la coltre familiare borghese. Così presto l'indagine del buon Carella (cui l'understatement di Sutherland regala un malinconico mood) deve sterzare dal "facile" viscidume del milieu pedofilo a più complesse tare criptocattoliche in cui incesto, sessualità e malintesa educazione religiosa cortocircuitano. Langue nel prevedibile finale.
MEMORABILE: Il primo colloquio in campagna tra Carella e Patricia con la ragazza che lo sfiora con la mano; L'interrogatorio di Pleasence.

Deepred89 26/05/22 01:17 - 3716 commenti

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Giallo di stampo piuttosto classico che trova come maggior limite l'assoluta prevedibilità del colpevole, ma che si avvale di una struttura solida e senza fronzoli, che nel secondo tempo si lascia andare a un riuscito susseguirsi di flashback familiari in cui il regista introduce ritmi e tematiche cari alla sua poetica. Hemmings e Pleasence, ottimi, fanno a gara del personaggio più viscido, mentre Sutherland, inizialmente un po' impostato, regala momenti di grande credibilità emotiva nel tête-à-tête finale. Diverse somiglianze con note pagine di cronaca nera nostrana più recente.

Paulaster 18/10/23 18:04 - 4437 commenti

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Due cugine vengono aggredite dopo una festa. Giallo in stile Chabrol in cui alla scoperta repentina del colpevole viene preferito lo scavo negli antri psicologici. Partenza interessante con particolari intimi e introduzione di un pedofilo (Pleasence); l'effetto torbido sembra prevalere tranne poi arrivare alla relazione interfamiliare. Mal diretto il ruolo del fratello arrapato e manesco e ritrovamento miracoloso del fatidico diario. Sutherland è fin troppo misurato, trattandosi di omicidio, quasi stupito dalla sua risoluzione.
MEMORABILE: Le orme sulla porta; Il confronto all'americana; Il coltello per difendersi.
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