Sulla scia del successo forse inaspettato di Ultime grida dalla Savana, ecco riunirsi l'accoppiata dei cineasti Climati e Morra per un seguito che nuovamente affonda le radici nello shock visivo. La Savana del titolo, in sostanza, è un po' tutto il mondo. Compiaciuto viaggio tra atrocità, popoli alla fame, curiosità e animali vittime dell'uomo e/o il contrario. Scindere tra vero e mistificato è un'azione del tutto inutile per un mondo-movie che regala in ogni caso uno spettacolo.
Difficile dire cosa ci sia di vero e di fasullo in questo minestrone avariato messo insieme da Climati e Morra ammucchiando con il mignolo del piede sinistro gli scarti di magazzino di Ultime grida dalla savana. Anche laddove sembra affiorare qualche squarcio di verità, la stupidità del commento e le insopportabili spiritosaggini della musichetta del duo De Angelis (qui al loro peggio di sempre) stroncano sul nascere qualunque emozione e qualunque riflessione. Poche volte la parola fine è apparsa tanto desiderata e tanto liberatoria.
Per niente male, per quanto a me abbian destato più impressione la seggiovia rudimentale col freno a legno e le trovate della scuola di sopravvivenza quali il mangiare le larve di termiti o il bere il vomito del serpente d'acqua, piuttosto che le solite scempiaggini sugli animali e sugli squali in particolare (o le fachirate con assunzione di liquami di putrefazione di un pescatore morto!). La scena migliore in assoluto resta quella dei pinguini, ma anche la ragazza sbranata dallo squalo desta parecchio scalpore.
Sorta di sequel di Ultime grida dalla savana, di cui riprende stile, musiche e montaggio. Niente di nuovo da segnalare: tra filmati veri (la maggior parte) e qualcuno ricostruito, una compilation che oscilla tra il bizzarro e il crudele, sempre volta al sensazionalismo più bieco tipico del filone. Piuttosto noioso e privo di particolari episodi interessanti; disgustose come sempre le scene di violenza sugli animali, tanto da superare altre nefandezze, tipo gli indigeni che bevono i liquami di un cadavere e amenità simili. Solo per completisti.
Il pinocchio del documentario torna a colpire. Promette biome e steppe ma per circa metà offre squali e metropoli. Un po' outtakes delle ultime grida della campagna laziale, un po' ricostruzioni di rimpasto, il gioco è sempre quello delle tre carte ove vero e falso, informazione e fregnaccia fan staffetta o si ibridano facendo scarpetta nel piatto dello spettatore credulone, curioso o sadico non ancora stanco del deja-vu che si rimpalla da anni di pellicola in pellicola. E mentre la retriva cultura della morte se la tira della grossa, gli autori ringraziano per il conto in banca rimpinguato.
Valli a capire, questi mondomovies... Tutto abbastanza scontato e raccapricciante, in un susseguirsi di scene di miseria, violenza esplicita, carenze di igiene e pratiche umane allucinanti. Col dubbio di come collocare i confini fra realtà, realtà "esagerata" a uso cinematografico e finzione bella e buona (bella si fa per dire, ovviamente). Il tutto condito da commenti spesso discutibili, per quanto impreziositi dalla voce di Sergio Fantoni, unica perla in una pellicola che poteva tranquillamente rimanere nel cassetto di chi l'ha creata.
E' sempre difficile valutare questi film, che affastellano cose interessanti a cose chiaramente fasulle (stavolta è in scena il caimano nelle fogne di New York), anche se si resta ammirati da come esse sono state ben ricostruite ("più vere del vero", talvolta). Sorta di sequel di Ultime grida dalla savana, è l'ultimo mondo-movie di Franco E. Prosperi (non accreditato). Il difetto del film sta nell'essere montato senza una vera logica, si direbbe in tutta fretta, per non perdere l'onda del film precedente. Piacerà agli appassionati del genere.
MEMORABILE: L'elegante metafora eufemistica con la quale la fluffer presente sul set del film porno viene definita "testa di Medusa".
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HomevideoZender • 10/08/11 08:29 Capo scrivano - 47907 interventi
Pure i mondo in dvd. Stan proprio dando fondo ai magazzini, ottimo!
la versione inglese da me rivista sul tubo dura invece 91' e 30'', e contiene la scena tostariella della ragazzina spolpata. dal master sat e del dvd 01 manca la scena immediatamente successiva di un parto.
di contro a questa versione intubata manca un sovrimpresso disclaimer iniziale.