Tempi nostri (Zibaldone n.2) - Film (1954)

Tempi nostri (Zibaldone n.2)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo l’esperimento riuscito con ALTRI TEMPI, Alessandro Blasetti replica con un altro film a episodi tratti da importanti autori del Novecento, riproponendo Vittorio De Sica (al centro dell'episodio più celebre di ALTRI TEMPI, “Il processo di Frine”) in due occasioni e affiancandolo a future star come Mastroianni, Sordi, Sophia Loren o comici già riconosciuti e amati (Totò). Si raggiungono le due ore aprendo con tre mini-episodi (di 4 minuti ciascuno) piuttosto inutili: dopo IL BACIO e GLI INNAMORATI (almeno simpatico...Leggi tutto nella sua idea di base) c'è subito Sordi nel ruolo dell'amante che, sorpreso dal marito in SCUSI, MA… riesce a volgere la situazione a proprio vantaggio col suo atteggiamento sicuro e spiazzante: troppo breve ma riuscito, con un Sordi eccellente. Gli episodi veri cominciano con MARA e i toni diventano più seriosi: Yves Montand prova a togliere Daniele Delorme (la co-produzione è italo-francese) dalla strada e vi riesce. Poco da dire. Patetismo a buon mercato. De Sica appare dapprima insieme in SCENA ALL’APERTO, dove mette in scena la sua classe da gentiluomo “d'altri tempi” e fa da protagonista la comparsa in un film girato al parco Ottimamente recitato e gradevole. Mastroianni e Lea Padovani sono una coppia ben assortita in IL PUPO, nel quale cercano a fatica di sbarazzarsi di un figlio di troppo. CASA D’ALTRI è ambientato in un paesino di montagna dove un parroco ha a che fare col problema di una lavandaia zitella. Potabile. Peggio di tutti De Sica (con Eduardo!) in DON CORRADINO, storia gridata e povera di idee di un conducente d'autobus (De Sica) incapace di non correre dietro alle sottane delle turiste. Lungo, pesante, ripetitivo, squallido. Chiudono Totò e Sophia Loren con LA MACCHINA FOTOGRAFICA, barzelletta prolungata (12’) vivacizzata da due interpreti straordinari ma anch’essa ripetitiva e poco divertente.

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R.f.e. 27/08/09 15:59 - 816 commenti

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Spiace dirlo, perché ritengo Blasetti uno dei più grandi registi del nostro cinema (purtroppo oggi un po' dimenticato), ma questo film a episodi è veramente bruttino. Nato come sequel del più riuscito Altri tempi (1952), è stato funestato da interventi censori vari ("Casa d'altri" è l'episodio più rimaneggiato) e oltretutto la scelta delle novelle da trasporre non è fra le più felici. Anche "La macchina fotografica", interpretato da Totò e dalla Loren, in alcune copie è stato ridotto di circa la metà e in altre del tutto soppresso.

Saintgifts 21/02/12 19:27 - 4098 commenti

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Non mi è dispiaciuto; alcuni episodi, nella loro "semplicità" (leggi tragicità), affrontano temi importanti (anche se costretti nello spazio di pochi minuti) e mostrano un'Italia molto diversa da quella attuale, ovviamente nelle scenografie, ma soprattutto nelle persone e nel loro modo di essere. Ci sono scene anche divertenti e, oltre ai protagonisti, sono presenti un numero di comprimari, talvolta importanti, che saranno sempre più presenti negli anni a venire. Si poteva eliminare qualche episodio ora inutile (che all'epoca però poteva risultare gradito).

Rambo90 21/11/12 16:54 - 7706 commenti

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Gradevole. Anche se non tutti gli episodi sono riusciti, la sensazione finale è quella di aver assistito a un buon prodotto. Gli episodi con gli attori francesi sono tutti da eliminare (nonostante una bella interpretazione di Simon), mentre De Sica in duplice ruolo è straordinario (soprattutto in coppia con Eduardo), Mastroianni e la Padovani sono toccanti e Totò riesce, pure nella pochezza della sua storia, a far sorridere come sempre. Sordi fa un episodio brevissimo, ma si fa notare per simpatia. Buono.

Graf 13/09/13 03:59 - 708 commenti

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Con scrittori di vaglia come Pratolini, Campanile, Moravia, Patti e altri, con valenti sceneggiatori come Age, Scarpelli e Continenza e un cast stellare, Blasetti riesce a partorire nove “topolini”, nove ipotesi di drammi o di commedie alcune delle quali sono solo delle freddure. Passabili “Don Corradino”, “Scene all'aperto” e “Casa d’altri”; mi ha intrigato quello con Sordi “Scusi ma...” che ho trovato di una furbizia molto sottile, mentre l’episodio con Totò e la Loren è solo un francobollo attaccato alla fine e neanche molto spiritoso. Merita una visione.
MEMORABILE: Gustosissimi i siparietti con il Quartetto Cetra, L'esplosiva bellezza casareccia di Sophia Loren ruba la scena persino a Totò.

B. Legnani 7/08/14 23:43 - 5544 commenti

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Film in nove parti, da abbozzi minimi (gli insignificanti "Il bacio" e "Gli innamorati") a episodi notevoli ("Mara", con gli straordinari Montand e Delorme, "Scena all’aperto", superbi De Sica e la Cegani, e "Don Corradino", così marottiano che più marottiano non si può). La chiusura è sorprendente debole, col brutto episodio con Totò e la Loren, ripetitivo e privo di idee. Ma il film si assesta come opera discreta, grazie ai tre segmenti citati e a interpretazioni di ottimo livello.

Faggi 3/06/16 20:18 - 1550 commenti

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A episodi, ognuno dei quali con diversa taratura: sentimentale, drammatica, comico-grottesca (che a volte si mescolano). Tra tutti il migliore (per me) è l'ultimo, sottilmente allusivo e brevissimo, con un Totò e una Loren perfetti. L'agrodolce e la malinconia fanno da filo conduttore. Un prodotto in bilico tra il salire in alto e il precipitare nel dimenticatoio.

Daniela 24/09/16 11:58 - 12684 commenti

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Preceduti da tre brevi sketches accompagnati dalle canzoni del Quartetto Cetra e dalle note di Kramer al piano, sei episodi di diverso valore per un film antologico complessivamente modesto, nonostante le origini letterarie dei soggetti e i nomi coinvolti a livello di sceneggiatura e cast. I migliori sono "Mara" con la coppia Montand/Delorne e quello con Simon nei panni di un prete di campagna che cerca di dissuadere dal suicidio una povera lavandaia. Risulta piacevole anche il garbato duetto De Sica/Cegani in "Scena all'aperto", mentre molto mediocre è quello finale con Totò/Loren.

Cerveza 2/03/23 06:36 - 379 commenti

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Opera affetta da discontinuità come tutti i film a episodi. Questa potrebbe essere definita parabolica, visto che parte da zero con i primi tre insulsi siparietti intramezzati dal quartetto Cetra, poi alza decisamente il tiro con i quattro successivi (su tutti “Mara” e “Casa d’altri”), ripiomba nell’ordinario con “Don Corradino” (dalla parlata spesso incomprensibile), per finire senza idee con “La macchina fotografica”. Bravi soprattutto i francesi a fare gli italiani (certo, per Ivo Livi è più facile). Brava la Padovani, stupenda Maria Fiore finché non apre bocca (la doppiatrice).
MEMORABILE: Le nostre inestimabili città d'arte sventrate dalle bombe degli amici alleati; L'inquieta Maria Fiore che le fa sussultare per stordire il "nemico".

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  • Discussione Mauro • 1/12/12 19:41
    Disoccupato - 12005 interventi
    Intanto, aggiungo che oltre al Quartetto c'è anche Gorni Kramer che si esibisce al piano (in video) accompagnando gli stacchetti.
  • Homevideo Mauro • 1/12/12 20:12
    Disoccupato - 12005 interventi
    Allora, ho appena finito di vedere i primi 17 minuti di film della long version del film.

    La versione long che ho visto è di 122 minuti; wikipedia parla di 134 minuti (e anche Imdb) e segnala di 92 minuti la versione breve (provando a togliere i primi tre episodi, che occupano 17 minuti, restano 105 minuti)

    Confermo che i tre episodi aggiuntivi sono proprio i primi tre, con i Cetra che fanno da filo conduttore tra un episodio e l'altro.

    Il film inizia con la scritta "Lux Film presenta" e poi, senza titoli di testa, parte il primo stacchetto dei Cetra. Ogni stacchetto si conclude con l'inquadratura di un cartello, posizionato sul palco, dove sono riportati il titolo dell'episodio che sta per iniziare, il regista, lo sceneggiatore e gli attori.
    Nell'ordine si vedono: stacchetto - episodio "Il bacio" - stacchetto - episodio "Gli innamorati" - stacchetto - episodio "Scusi, ma..." - stacchetto finale con esplosione sul palco.
    Dopo l'ultimo stacchetto c'è un istante di nero e poi partono i titoli di testa con "Una coproduzione italo-francese, LUX FILM - CINES, LUX COMPAGNIE, CINEMATOGRAPHIQUE DE FRANCE" e così via.
    Penso che sia questo il punto di sutura tra le due versioni (wikipedia diceva che ci sono 39 minuti di differenza tra le due, ma a questo punto del film sono trascorsi 17 minuti).

    La mia impressione è questa: la parte con i Cetra è stata appicciacata all'inizio per la commercializzazione del film in Italia (non penso che siano conosciutissimi i Cetra in Francia)
    Ultima modifica: 2/12/12 20:05 da Zender
  • Homevideo Zender • 2/12/12 08:16
    Capo scrivano - 47838 interventi
    Curiosa questa. Potrebbe anche essere in effetti,
  • Homevideo Mauro • 2/12/12 10:58
    Disoccupato - 12005 interventi
    Aggiungo un ulteriore particolare.

    Anche l'ultimo episodio del film, "La macchina fotografica" avrebbe dovuto far parte solo della long version, invece venne proposto anche al termine della versione breve (molto probabilmente per la presenza, tra gli attori, di due divi non conosciuto solo in Italia come Totò e la Loren).

    Risultato: dopo la conclusione dell'penultimo episodio si vede scorrere al contrario l'album fotografico che fa da filo conduttore a tutti i precedenti episodi, poi compare la scritta "Tempi nostri" immersa nella nebbia, nero e... sorpresa... torna in scena il Quartetto Cetra ad introdurre l'ultimo episodio.
  • Homevideo Mauro • 2/12/12 11:30
    Disoccupato - 12005 interventi
    La pagina wikipedia francese e imdb parlano di 134 minuti.
  • Curiosità Neapolis • 14/12/12 13:04
    Call center Davinotti - 3096 interventi
    Nell'episodio "Don Corradino" c'è una scena in cui durante un inseguimento tra l'autobus e il sidecar per i vicoli di Napoli, dei panni stesi cadono in testa a De Filippo seduto nel sidecar. Analoga scena, che trae sicuramente spunto da questa, fu girata da Dino Risi nel film Operazione San Gennaro.
  • Homevideo Zender • 29/12/13 11:07
    Capo scrivano - 47838 interventi
    Ma l'episodio di Totò "La macchina fotografica" che hai quanto dura nella tua versione, Mauro? Io ho una mia preistorica registrazione vhs in cui dura oltre 10 minuti...
  • Discussione Squash • 20/09/14 19:53
    Galoppino - 187 interventi
    Nell'episodio "Don Corradino" fa il suo esordio come comparsa tra le turiste americane Luciana Paluzzi futura Bond Girl anche se tra le "nemiche" le quali nei film di Bond sono bellissime ragazze che tentano di uccidere Bond solo dopo che hanno fatto l'amore con lui.
  • Discussione B. Legnani • 21/09/14 23:59
    Pianificazione e progetti - 14972 interventi
    Squash ebbe a dire:
    Nell'episodio "Don Corradino" fa il suo esordio come comparsa tra le turiste americane Luciana Paluzzi futura Bond Girl anche se tra le "nemiche" le quali nei film di Bond sono bellissime ragazze che tentano di uccidere Bond solo dopo che hanno fatto l'amore con lui.

    Intervengo solo perché "chiamato".
    La Paluzzi è accreditata (come Paoluzzi) nel film SUA ALTEZZA HA DETTO NO!, della fascistissima Basaglia che, secondo IMDb e il Farinotti, è del '53, mentre questo di Blasetti è per entrambi del '54.
    IMDb e Farinotti possono errare, e l’episodio Don Corradino può anche essere stato girato molto prima del '54, ma ciò non toglie che l'affermazione riportata, così com'è, è inutile.
    Il forumista in questione può anche avere ragione ma, visto che quanto afferma è in contrasto con molte delle fonti disponibili e visto che non possiamo basarci solo sulla sua autorità personale, deve spiegare il perché afferma con certezza quanto ha scritto.
    Se non ha ancora capito questo, vuol dire che non ha ancora capito come funziona questa comunità (il che fa dubitare che possa in futuro capirlo).
    Ultima modifica: 22/09/14 00:00 da B. Legnani
  • Discussione Zender • 22/09/14 07:46
    Capo scrivano - 47838 interventi
    Ok, visto che non risponde quando chiamato, che continua a mettere commenti che non vanno bene, che inserisce una quantità di notizie non verificabili, al momento lo sospendiamo.