Tenere cugine - Film (1980)

Film patinato, inconsistente, con l'unico benefit di mostrare i corpi nudi di qualche bella figliuola in età puberale. Quante volte ho letto questo tipo di critica sui film del regista e fotografo inglese David Hamilton. Poi uno gratta sotto la superficie e vede che... è tutto vero! Questo film è fatto di personaggi monodimensionali che declamano dialoghi irritanti e questo è tutto. Evitabile.

Iniziazione al sesso di un adolescente rimasto unico maschio in una villa di campagna nel 1939, mentre tutti gli altri uomini sono al fronte. Smorto e labile, si esaurisce nel preziosismo stucchevole di scenografie dai colori opachi e nell’esibizione di nudità più o meno acerbe. Sullo stesso tema saprà fare molto meglio l’italiano Mingozzi con un’iniziazione più audace, trascinante e spiritosa.

In attesa che qualcuno faccia uscire finalmente in Italia il dvd del decisamente migliore "Bilitis", potrebbe valer la pena procurarsi il dvd edito a suo tempo dalla Ripley's di questo film - più che un film, un insieme di foto di nudo in movimento! - soprattutto per chi apprezza le delicate foto erotiche di David Hamilton, il quale, come il nostro Alberto Lattuada, ha (giustamente, direi... chiamalo fesso!) una spiccata preferenza nel ritrarre acerbe ma incantevoli ninfette.

Girato con la buffa leggerezza dei film comici degli anni 30, è un insieme di divertenti situazioni erotiche che hanno come protagoniste un variegato campionario di bellezze acerbe senza veli. Completano il quadro le belle cornici paesaggistiche. La fotografia non è male ed il film, pur senza elementi da segnalare, si rende evasivo.

Opera evanescente (ornamentale potrebbe essere l'aggettivo definitivo) di David Hamilton. Fanciulle in fiore nude o seminude, adolescenti turbati, promiscuità, servitù vogliosa, capricci. Atmosfera languida, a tratti dolcemente perversa, dai colori pastello; tessuto figurativo opaco. Trama quasi inesistente (si tratta quasi di una serie di quadretti fotografici giustapposti).