L'odio esplode a Dallas - Film (1962)

L'odio esplode a Dallas

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/12/08 DAL BENEMERITO VENTICELLO
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Venticello 29/12/08 17:41 - 63 commenti

I gusti di Venticello

Un Corman (l'unico?) politico in questa storia ambientata nel profondo Texas con protagonista un agitatore razzista con l'obiettivo di far sollevare la popolazione contro le leggi di integrazione razziale appena emanate. Girato un anno prima dell'uccisione di JFK, ci dona una bella interpretazione del futuro capitano Kirk e, con i soliti pochi mezzi a disposizione, ci dà un quadro preciso quanto inquietante della situazione razziale negli USA non più di 50 anni fa.

Mascherato 3/01/09 10:39 - 583 commenti

I gusti di Mascherato

A quanti pensano che fare soldi mettendo su una piccola fabbrica di sogni (od incubi, da Poe) parallela ad Hollywood e molto più remunerativa (quanto a ricavi), non sia una scelta politica, consiglio la visione di questo incredibile film di Corman, girato in diretta (un anno prima dell'omicidio di JFK) mentre le leggi sull'integrazione scatenavano sommosse dei simpatizzanti del KKK e non solo. La troupe stessa ebbe molti problemi a girare. Ma, come si sa, l'inventiva al buon Roger non mancava.

Patrick78 29/01/10 15:03 - 357 commenti

I gusti di Patrick78

Eccellente pellicola diretta da Roger Corman e unico grande flop commerciale della sua lunghissima carriera di regista prima e produttore poi. Film dichiaratamente politico e forse per questo poco amato dal pubblico ai tempi della sua uscita, fu girato in maniera quasi clandestina dalla troupe obbligata a continui spostamenti per il clima poco amichevole che si respirava nel profondo Sud statunitense. Realizzato ben ventisei anni prima di Mississippi Burning si può definire come il precursore della famosa pellicola di Parker. Un'autentica chicca.
MEMORABILE: La sfilata di croci incendiate del Ku Klux Klan.

Homesick 11/09/10 11:22 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Il problema dell’integrazione dei neri nelle retrive città del Sud degli Stati Uniti in un pamphlet crudo, diretto e senza facili concessioni alla retorica, che il pellegrino tra i generi Corman mette in scena con stile asciutto e dinamico. Al climax di tensione che satura l’atmosfera contribuisce in prima istanza William Shatner – futuro cap. Kirk e sergente T. J. Hooker in TV – , impressionante ritratto di fanatico capopopolo e subdolo seduttore da esporre obbligatoriamente in un’ipotetica galleria di tutti i villains della storia del cinema.

Fauno 12/01/11 16:06 - 2230 commenti

I gusti di Fauno

Il classico ciarlatano impostore e mitomane, che sfrutta l'ignoranza della plebaglia e vuol quasi assurgere a salvatore della patria. Corman ci presenta un personaggio alla Catilina, dotato di una bellezza negativa, tesa a mascherare una pessima indole ed un'estrema spregiudicatezza. Finchè non arrivano gli eroi di turno, che pur rimettendoci in salute e serenità, invertono inesorabilmente l'inerzia o la tendenza del film. Notevole! Ci si intercala davvero bene...
MEMORABILE: Il coraggio dello studente di colore che va ad affrontare la folla inferocita.

Lupoprezzo 31/03/11 00:02 - 635 commenti

I gusti di Lupoprezzo

Ci sono persone infide, esseri che sonnecchiano sottotraccia aspettando la breccia giusta per introdursi, sfruttando le debolezze altrui e facendosi scudo di un potere, di un'idea. Così Roger Corman rappresenta, nel suo film più impegnato, il protagonista (interpretato alla grandissima da William Shatner), destinato a un breve regno e a una rovinosa caduta. Girato tra mille difficoltà, un film forte e diretto che raggiunge il suo scopo.

Jandileida 30/11/11 21:15 - 1622 commenti

I gusti di Jandileida

E, quasi cinquant'anni fa, il caro Roger tirò fuori dal cilindro questo crudo ritratto del sud americano segregazionista, riuscendo anche a far riflettere sul concetto di massa, sulla sua sostanziale incontrollabilità e sulla vacuità del potere sopratutto quando basato sull'odio e sull'ignoranza. Passano gli anni, ma il film è ancora freschissimo: il ritmo non cala mai, la mano di Corman è felice, Shatner è un grandissimo sobillatore dalla bocca larga e l'ambientazione è centrata. Insomma, tutto combacia e si risolve in un bellissimo finale. Molto buono.

Tarabas 12/08/12 19:41 - 1888 commenti

I gusti di Tarabas

Agitatore razzista aizza i bianchi di un paesino del sud (Dallas c'entra il giusto) contro l'ammissione di studenti neri nella scuola locale. Film quasi di soli zoom, panoramiche e montaggio, visto che non è dato vedere un carrello o un dolly e i movimenti di macchina sono ridotti al minimo. Interessante e non convenzionale per l'epoca, ma modesto negli sviluppi e debolissimo nel finale. È comunque un documento e tale va considerato. Shatner è insospettabilmente efficace. Curioso.

Rufus68 1/05/19 18:22 - 3898 commenti

I gusti di Rufus68

Comincia in modo potente (lo straniero che si insinua nella piccola comunità), prosegue con decisione (il discorso sulla scalinata del tribunale), si sgonfia progressivamente poiché piega psicologie e personaggi alla propria tesi. Il finale, così, diviene un po' facile e manicheo risolvendosi nell'happy ending più che nel dramma. Bellissimo il bianco e nero, buona la prova di Shatner.

Myvincent 1/08/23 07:53 - 3876 commenti

I gusti di Myvincent

All’indomani della legge contro la segregazione razziale, arriva un giovane fanatico che sobilla contro i neri la popolazione di una piccola città del Sud America. Un racconto allucinato che Corman rende efficace col suo stile asciutto, diretto. L’escalation di violenza e ingiustizia sembra non avere tregua, sostenuta dalla complicità della quasi totalità delle persone. Una lucida, spietata fotografia di quei tempi, quando il razzismo sembrava congenito nella natura dei bianchi americani. Molto fisica l’interpretazione di William Shatner.

Roger Corman HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il conquistatore del mondoSpazio vuotoLocandina Il mostro del pianeta perdutoSpazio vuotoLocandina I vivi e i mortiSpazio vuotoLocandina La piccola bottega degli orrori

Reeves 2/04/24 08:15 - 2650 commenti

I gusti di Reeves

Un demagogo aizza al razzismo gli abitanti di Dallas, città che rimane tristemente nota per l'omicidio di John Kennedy. Roger Corman dimostra tutta la sua capacità di regista secco e nervoso abbandonando per un momento i film exploitation e dedicandosi, con talento e gusto, ai problemi dell'America profonda all'inizio degli anni Sessanta. Un film teso, coinvolgente.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Patrick78 • 29/05/09 10:31
    Magazziniere - 545 interventi
    In uscita la versione DVD di questo fim di Corman il giorno 08/07/2009 edito dalla ENJOY MOVIES.
  • Homevideo Digital • 20/07/11 10:23
    Portaborse - 4078 interventi


    A ottobre esce anche il dvd targato Pulp Video.
  • Curiosità Tarabas • 12/08/12 23:03
    Segretario - 2069 interventi
    Il protagonista dichiara di essere un emissario della Patrick Henry Society, apparentemente collegata al Ku Klux Klan.
    In realtà non esisteva nessuna Patrick Henry Society all'epoca del film.
    Patrick Henry era uno dei padri della rivoluzione americana, proprietario terriero della Virginia e proprietario di schiavi.
    Questa figura (non unica per verità, basti pensare al celebre Thomas Jefferson) di patriota e schiavista deve essere sembrata agli autori del film un riferimento azzeccato.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Patrick_Henry
  • Discussione Buiomega71 • 9/02/17 11:39
    Consigliere - 26669 interventi
    La farloccandina buiesca di L'odio esplode a Dallas, registrato su RaiTre (per "Fuori orario", in originale con sub italiani, in double-bill con Il Demonio di Brunello Rondi, trasmesso prima) nell'agosto del 2010, su videocassetta TDK/HS.

    Per il film antirazzista cormaniano non avevo nulla di nulla per poterlo "coverizzare" sulla copertina della vhs.

    All'inizio disegnai una croce capovolta infuocata e sotto un membro del Ku-Klux-Klan con cappuccio. Ma mi uscì talmente male (il cappuccio aveva una forma fallica non indifferente, vabbè che i razzisti hanno quella testa lì, però...) che lo cestinai.

    Non sapevo proprio che pesci pigliare per la farloccandina.

    Poi, non so perché, non so come mai, mi venne un flash: un cerchio nero e una striscia rossa che lo attraversava.

    Non saprei il significato preciso (il cerchio come ottusità della mente nazifascista, la riga rossa la rabbia e la violenza), ma mi venne di getto.

    Una cosa semplice (anche da disegnare) eppure, almeno nelle intenzioni, piuttosto evocativa.

    Non ci misi poi molto a buttarla giù. Nel retro cover tagline di Film Tv e la farloccandina buiesca de L'odio esplode a Dallas e bella che servita.

    Ultima modifica: 9/02/17 14:09 da Zender
  • Discussione Tarabas • 9/02/17 11:52
    Segretario - 2069 interventi
    Bello, ricorda un po' Malevitch.

    http://www.theartstory.org/images20/works/suprematism_4.jpg
  • Discussione Buiomega71 • 9/02/17 12:56
    Consigliere - 26669 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Bello, ricorda un po' Malevitch.

    http://www.theartstory.org/images20/works/suprematism_4.jpg


    Ma pensa tu, Tarabas, non sapevo nemmeno esistesse quest'opera.

    Interessante però questo accostamento che, involontariamente, il mio scarabocchio, ricorda VERE opere d'arte.
    Ultima modifica: 9/02/17 12:57 da Buiomega71
  • Discussione Daniela • 9/02/17 14:23
    Gran Burattinaio - 5942 interventi
    E sarebbe pure bene se i gli autori delle locandine, come ha fatto sia pure inconsapevolmente Buio, si ispirassero ad artisti come Malevitch o altri astrattisti come Kandinskij o Mondrian, tanto per fare qualche altro nome celebre.

    Invece continuano ad imperversare le locandine con i
    faccioni degli attori, così desolatamente prive di fantasia e graficamente amorfe :o(
    Ultima modifica: 9/02/17 14:30 da Daniela
  • Discussione Tarabas • 9/02/17 16:22
    Segretario - 2069 interventi
    L'arte è nell'aria, tantissima grafica pubblicitaria (specie anni addietro) rubacchiava ai suprematisti, così come prima ancora ai futuristi (alcuni, come Depero, anche eccellenti artisti grafici prestati alla pubblicità).
  • Homevideo Digital • 8/12/17 20:18
    Portaborse - 4078 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 16/02/2018.