Imperituro capolavoro del sommo Fidani, che supera sè stesso schierando i nomi di Butch Cassidy, Sundance Kid, Macho Callaghan e Testa di Ferro (non è un indiano, è Gordon Mitchell...). Callaghan si infiltra nella banda di Cassidy e Testa di Mitchell allo scopo di catturarli (è un ufficiale delle Guardie Federali: de che?). Kinski è un prete dal cazzotto facile, riciclato lo stock-shot con Arbore da Per una bara piena di dollari. Alla fine una domanda sorge spontanea: ma chi cacchio è Minnesota Stinky?
Ed Wood italiano? In parte Fidani ne rasenta l'innocente ingenuità. Questo film è assolutamente un disastro e si fa vedere perché, come nei film di Ed Wood, è un disastro a modo suo, col tocco di Fidani, il quale si fida di se stesso e gira un film come questo, con Butch Cassidy che fa il finto veterinario e discute per mezzora dell'urina di cavallo. E altro ancora; Fidani non scherza (quando scherza non fa ridere, quando è serio invece sì). Un capolavoro di umorismo involontario un western fatto da bambini che giocano ai giardini. Cameo di Arbore.
MEMORABILE: "Non sapevo che il mio nemico avesse letto Shakespeare" (Butch Cassidy mentre Macho Callaghan avanza nascosto da rami usati come mascheramento).
Se si chiude un occhio su sceneggiatura e cazzotti – more solito la prima scoordinata, i secondi inseriti in ogni dove con rimbombanti effetti sonori –, in questa occasione Fidani non lavora male: gli sono d’aiuto la luminosa fotografia di Massaccesi e una storia basata più sull’amicizia virile che sulle risapute logiche della vendetta. Cameron, Pacifico e Mitchell hanno facce giuste da italoater, Powers impersona un ironico Butch Cassidy e Kinski, controllato, entra nel cameo di un prete serio e battagliero. Leone fece causa a Fidani per il titolo, pressoché identico al suo. **/**!
MEMORABILE: Powers, finto veterinario, chiede ripetutamente e invano il "reperto" al suo aiutante (Giancarlo Prete), che non capisce che cosa sia…
“L’operaio specializzato” di Cinecittà Demofilo Fidani crea praticamente con niente questo prodotto grossolano, non rifinito, di basso costo e di scadente livello creativo. Sceneggiatura corta come una coperta, scenografia disadorna, costumi rimediati, logica narrativa latitante, recitazione da filodrammatica; si ha l’impressione che anche mutando l’ordine delle scene sarebbe venuto fuori lo stesso film. Comunque i western di Fidani riportavano i soldi a casa e quindi “giù la testa” di fronte all'italica arte di arrangiarsi di simili abili artigiani.
Promossi Fidani e questo spaghetti che riesce a essere, volontariamente o meno, originale rispetto a molti altri prodotti western italiani del periodo. I topoi classici del genere (scazzottate, partite a poker, vendette varie e rapine alle banche) ci sono tutti, ma rappresentano un contorno rispetto alla vicenda, che in realtà si sviluppa su diversi fronti; la conseguenza è che non vi è un vero e proprio protagonista ed è in questo che risiede l'originalità del film. Nella trama vi è un'ingenuità di fondo, ma gli attori sono bravi. Buono.
Un Fidani né carne né pesce, troppo dilettantesco per essere preso sul serio ma anche troppo serio per rientrare di diritto nella hit del trash allo stato puro di altri suoi capolavori. La trama, per quanto confusa e cervellotica, c'è, il numero legale di cadaveri è ampiamente raggiunto e le chilometriche scazzottate fanno il resto. Quello che manca è, al solito, una regia degna di questo nome capace di dare al tutto una cornice potabile. Consueta parata di facce patibolari con il bolso Jeff Cameron e il simpaticamente canagliesco Hunt Powers.
MEMORABILE: La citazione da Shakespeare con gli uomini che avanzano travestiti da alberi come nel Machbet.
Terrificante western fidaniano, con tutti i difetti possibili e (facilmente) immaginabili. Sceneggiatura spesso incomprensibile (pare che manchino pezzi di vicenda), dialoghi pessimi (fantastico il duetto lei-lui: "Come ti chiami?" "Chi? Io?"), recitazione che spesso si fa o abulica o grottescamente marcata, snodi che pare incredibile che siano stati pensati (i cespugli che avanzano simultaneamente) e messi in scena in modo così ridicolo. L'unico a salvarsi un po' è Prete, grazie alla voce di Barbetti, oltre a Kinski che, probabilmente, sarà stato sul set due giorni e non di più.
MEMORABILE: Per quale dannato motivo, a inizio film, decidono di non spartirsi il bottino? Solo perché Mitchell deve mangiare???
Ancora un brutto western per Fidani, dalla storia lineare che una sceneggiatura di imbarazzante pochezza riesce inutilmente a complicare. Il cast, che annovera alcuni fra i soliti noti dell'entourage del regista, si impegna quel tanto che basta e il sempiterno Mitchell, che ha sempre preso i suoi ruoli sul serio, sembra un gigante fra i pigmei. Kinski totalmente sprecato, come all'epoca accadeva purtroppo quasi sempre. Questa volta nemmeno il budget minimo basta a giustificare un prodotto davvero misero, da consigliare solo ai completisti.
Miles Deem (Demofilo Fidani) HA DIRETTO ANCHE...
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Beh, in effetti come si diceva in questo forum di Minnesota Stinky non c'è neanche l'ombra in questo film, però se qualcuno ci ha fatto caso quando all'inizio del film la gang di Testa di Ferro e Butch Cassidy assalta Jeff Cameron ed una comitiva mentre bivaccano lo Stesso Cassidy riconosce qualcuno della stessa col nome di Stinky. Tutto ciò mi ha fatto pensare che Cameron agente federale si era infiltrato prima nella gang di quello Stinky (Se poi sia Minnesota e c'entri qualcosa col titolo questo non lo so)poi in quella di Mitchell e Powers, ma forse anzi quasi sicuramente potrei sbagliarmi. Capolavoro di fidani!!!!!! Giu' la testa hombre! Ora pro nobis..............
DiscussioneMatalo! • 25/08/08 14:44 Call center Davinotti - 613 interventi
mi inviti a nozze a parlare di questo film.chissà forse minnesota stinky era il nome di lavorazione di questo film.per sapere la verità bisognerebbe interpellare Fidani via medianica(era un medium)
DiscussioneMatalo! • 26/08/08 11:43 Call center Davinotti - 613 interventi
A pensarci bene la risposta è facile;uscito come Doppia taglia si è attaccato al treno di Giù la testa per confondere gli spettatori e racimolarne qualcuno in più
Credo che all'epoca della sua uscita nelle sale di "Doppia taglia per Minnesota Stinky" non ce ne fosse proprio traccia nel titolo.
Anche sui altri siti (Mymovies, filmtv) viene citato col semplice "Giù la testa, hombre!".
Sul sito spaghettiwestern c'è un'immagine che riporta invece "Doppia taglia per Minnesota Stinky" come titolo principale (e il resto sottotitolo), ma parrebbe una titolazione elettronica fatta per qualche uscita in dvd. Il link è questo
A pensarci bene la risposta è facile;uscito come Doppia taglia si è attaccato al treno di Giù la testa per confondere gli spettatori e racimolarne qualcuno in più
E' il contrario. Uscito come "Giù..." sulla scia di Leone, dopo che Fidani ha perso una causa, ha dovuto cambiare titolo.