Mediocre dramma senza particolari sussulti. Diretto senza guizzi da un MacKenzie non in forma olimpionica, si salva sopratutto per le belle prove d'attore di Michael Caine nel ruolo del titolo e di un sempre eccellente Bob Hoskins. Richard Gere invece è pessimo come suo solito.
Da uno dei più famosi romanzi di Greene, una trasposizione senza infamia e senza lode, corretta ma convenzionale e poco emozionante, nonostante la drammaticità del soggetto e la presenza di alcune scene forti, anche per il troppo spazio dato alla tresca amorosa. Caine nel suo personaggio (il console del titolo, ad alto tasso etilico) ci sguazza, Hoskins offre una buona prestazione, ma Gere, fresco del successo come sex symbol, appare un pò opaco e monocorde, facendosi notare più per la tonicità del fondoschiena che per l'espressività del volto
La vicenda è collocata geograficamente nel Nord dell'Argentina, in pieno periodo di "guerra sporca" e cioè negli anni cruenti della dittatura (1976/83). Un giovane dottore (Gere) è coinvolto nel rapimento di un console onorario e si scontrerà con una realtà ostile dettata dalla drammaticità del sanguinario regime. Un film abbastanza asettico e didascalico, che cerca di rifarsi alle atmosfere del precedente Missing - scomparso, ma senza averne le qualità; tuttavia, una buona prova d'attore per Richard Gere.
Molto interessante dal punto di vista storico, il periodo della dittatura argentina fa da sfondo ad una vicenda raccontata da Graham Greene. L'impostazione è quella del melodramma che grazie all'anonima regia di John Mackenzie procede in modo essenzialmente soporifero. I pregi del film risiedono nella buona prova di Caine e Hoskins (Gere è molto meno entusiasmante) e nella riuscita ricostruzione ambientale.
Un melodramma particolarmente noioso e sonnolento, che poteva essere ben più interessante vista la buona ambientazione e la trama, ma Mackenzie dirige in modo piatto e non c'è mai un guizzo a ridestare lo spettatore. La cosa migliore sono le interpretazioni di Caine e Hoskins, sempre eccellenti e professionali, mentre Gere attraversa la pellicola con una sola monocorde espressione.
Un film curato nella ricostruzione ma con poco nerbo e la cui visibilità è consentita dal solito grande Caine, qui politicante alcolizzato ma con un pregio invidiato da un giovane dottore (un più che anonimo Gere). Altra garanzia è Hoskins, poliziotto intelligente nel suo lavoro e libero degustatore del bordello locale. Nel cast anche una sensualissima Elpidia Carrillo. La regia risulta invece piatta e incapace di capitalizzare le poche cose buone salvabili.
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Console inglese viene rapito per sbaglio da alcuni ribelli. Film politico che mostra la situazione sudamericana degli anni Ottanta e alla fine diviene un melodramma dalle tinte amorose. Il soggetto, grossolano, descrive la dittatura argentina e chi cercava una contropartita con lo scambio dei prigionieri. Il cast è anche di livello, ma solo Hoskins si cala nel ruolo; Caine ha l'aplomb inglese e finisce per risultare sprovveduto. Gere non sembra proprio un inglese e fa solo il sex symbol.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (mercoledì 13 marzo 1985) di Il console onorario:
come accompagnamento del trailer italiano d'epoca venne usata grind, uno dei brani composti dai tangerine dream per la ost de sorcerer - il salario della paura