Lockdown Tower - Film (2022)

Un anonimo grattacielo viene all'improvviso avvolto da una coltre nera onnivora che blocca ogni uscita. L'idea di partenza è stuzzicante, anche se non utilizzata appieno in quanto la pellicola predilige soffermarsi sui dialoghi più che sull'azione vera e propria. L'atmosfera mortifera si percepisce comunque tutta e le varie storie degli inquilini tengono desta l'attenzione sino all'ultima, emblematica, sequenza; la fotografia dai colori giallastri è invece il punto debole, mentre il cast fornisce una performance sufficiente. Mette angoscia ma in fondo anche un po' di tristezza.

Uno sciatto condominio finisce circondato da un'oscurità che mutila chiunque vi entri. Ci sarebbero tutti i presupposti per un signor horror e l'avvio in medias res confermerebbe questa ipotesi, ma poi il film si concentra maggiormente sulle interazioni tra gli inquilini, le quali, per quanto abbastanza ben costruite, non possono intrigare allo stesso modo di uno sviluppo più pepato. L'orrore qui mostrato dimora nelle trattative fra uomini abbrutiti, negli scoppi di violenza, nei gatti imprigionati per farne cibo; il risultato è fin troppo lento, ma a suo modo funereo e sinistro.

L'idea del Nulla che divora la realtà (celebre la sua declinazione fantasy) qui è nerissima, disperata, orrorifica. Parafrasando un altro film d'oltralpe, qui La notte ha divorato il mondo e la lotta per sopravvivere conduce ad aberrazioni spaventose, soprattutto nel procurarsi il cibo. Il regista non ci mostra tutto ma solo alcuni tasselli che coerentemente si chiudono con dissolvenze verso il nero. Il resto lo immaginiamo e non è meno agghiacciante.