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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Modesta commedia che vuol essere garbata rubacchiando lo spunto di TUTTO ACCADDE UN VENERDI' e dei tanti film nati sull'onda del suo successo. Quelli in cui, cioè, i protagonisti si scambiano di ruolo per inspiegabile magia e si ritrovano nel corpo di colui che vorrebbero essere. Qui l'incantesimo coinvolge un contabile con famiglia e sopita passione per il cabaret (Solfrizzi), un industriale gretto che pensa solo al lavoro (Dix) e un deejay mezzo fallito scapolo impenitente (De Luigi). Il contabile diventa il deejay, l'industriale il contabile e il dee-jay l'industriale. Considerato però che noi continuiamo a vederli con le loro...Leggi tutto "vecchie" facce dobbiamo sforzarci nell'immaginare come tutti, nel film, li vedano invece con quelle “nuove” (il che non aiuta l'immediata comprensibilità della situazione). Uno stratagemma macchinoso che rischia di penalizzare la fruibilità del prodotto, per altri versi piacevole e scritto discretamente. Naturalmente ciò che accadrà è facilmente immaginabile: a una prima fase di euforia in cui i tre godranno dei loro nuovi “privilegi” ne seguirà una seconda in cui affioreranno i primi problemi facendoci capire come variare la propria indole e i propri gusti non sia facile per nessuno. Niente di nuovo, in poche parole, né nell'aiuto dalle stelle (o chissà di chi altro, ma è sotto le stelle che i tre sono seduti quando d'improvviso si ritrovano con la faccia di un altro) né tanto meno nell'evoluzione della storia. Manfredonia di suo ci mette una misura apprezzabile e la valida gestione di tre attori potenzialmente molto bravi (soprattutto Dix, se consideriamo che dei tre è sempre stato il meno utilizzato, al cinema). Ognuno di loro, nel film, ha una spalla femminile destinata a ritrovare la propria anima gemella mostrando di saper guardare spontaneamente oltre l'apparenza: in partenza Paola Cortellesi è innamorata di De Luigi, Manuela Ungaro è sposata a Solfrizzi e Lunetta Savino è la segretaria tuttofare di Dix. La migliore qualità del film sta però forse nell'attenzione con cui sono studiati i tanti incroci tra le diverse storie, e se non fosse per la già citata confusione derivata dai volti “diversi” risulterebbero anche più godibili. Scontate le riflessioni sull'immutabilità della natura umana (uno degli obiettivi “morali” di quella che è di fatto, anche per i suoi meccanismi simmetrici, una favola), meno divertente del previsto la sceneggiatura, che avendo ambizioni più “alte” cerca di evitare le battutacce ad effetto. Il segmento più riuscito pare quello che coinvolge Dix, mentre funziona meno lo scambio De Luigi/Solfrizzi. Piuttosto inspiegabile il recupero della “Smoke On The Water” dei Deep Purple, piazzata ripetutamente senza gran logica come sottofondo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/07/08 DAL BENEMERITO MASCHERATO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/12/15
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Mascherato 28/07/08 17:09 - 583 commenti

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I produttori la definiscono un'If comedy (il cui referente principale sarebbe Sliding Doors)ed è abbastanza facile arguire perché, visto che l'if è presente fin dal titolo. Siamo anche dalle parti di quel filone sugli scambi d'identità che, finora, ha coinvolto adulti e adolescenti (Tutto accadde un venerdì), uomini e donne (Nella sua pelle). La storia tiene bene, i dialoghi (cui hanno collaborato Marco Dose ed Antonello Presta) sono ben scritti, ma i protagonisti risultano più simpatici che convincenti (salvo il perfetto Dix). L'epilogo è un apologo, sui generis, della famiglia allargata.

Tarabas 6/08/09 12:23 - 1878 commenti

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Tre tizi, infelici (o almeno credono) si incontrano per caso su una spiaggia e scambiano le loro vite. Seguono complicazioni. Divertente e un po' malinconica commedia sull'insoddisfazione, sull'invidia e sulla difficoltà di cambiare la propria natura. Lo squalo arrivista sogna una famiglia che poi organizzerà come una caserma, l'impiegato con prole sogna di fare il dj ma poi si fidanza, il dj vuole fare il miliardario ma è un imbecille. Bravi gli attori, nessuno esagera, c'è misura. Fosse stato francese, avrebbe avuto più fortuna.

Galbo 9/03/13 19:26 - 12405 commenti

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Il debutto del regista Giulio Manfredonia avviene con una commedia che ha per protagonisti tre uomini in crisi, per motivi diversi che si scambiano i ruoli. Il soggetto non è nuovo ma il risultato è abbastanza gradevole. I dialoghi sono ben scritti e i personaggi adeguatamente caratterizzati. Del cast, il più convincente è Gioele Dix, attore purtroppo non adeguatamente sfruttato dal cinema.

Zio bacco 15/01/15 17:06 - 240 commenti

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Un ragioniere afflitto da rimorsi esistenziali, un dj spiantato e un odiato boss d'azienda hanno l'opportunità di scambiarsi a vicenda i propri ruoli. Buona commedia nostrana di Manfredonia che, malgrado i toni surrealistici, nel complesso intrattiene e diverte. Il tema affrontato non è di certo originale, ma la recitazione è all'altezza e il film si fa apprezzare anche per i dialoghi e per la buona sceneggiatura. La frustrazione e l'ansia di cambiare vita, veri fili conduttori della vicenda, portano ben presto i tre a un grottesco epilogo...

Capannelle 6/02/18 23:13 - 4416 commenti

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Commedia ritmata ma altalenante che non fa seguire allo spunto iniziale una giusta continuazione e che spreca in parte il cast. Solfrizzi e la Cortellesi infatti alla lunga non rendono come potrebbero, De Luigi conferma certe qualità e Dix è una gradita sorpresa. Il gioco degli incroci scatenato dopo 40 minuti sembra appesantire la trama che, in generale, punta troppo sui dialoghi dimenticandosi delle altre componenti filmiche.

B. Legnani 18/08/18 18:51 - 5544 commenti

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Simpatica piccola commedia, con debiti a film del passato (su tutti Il Paradiso può attendere), apprezzabile per dialoghi ben curati. La "filosofia" di fondo è bene comune di tutti noi, per cui il film riesce a coinvolgere per la sua verosimiglianza di partenza, dalla quale sfocia poi l'inverosimiglianza della trama. Dei tre uomini il più convincente è Gioele Dix, anche perché aiutato dal cambio di ruolo richiestogli, che è il più interessante di tutti. Fra le donne spicca la Cortellesi. Piccolo ruolo (assistente dell'ufficiale giudiziario) per l'avatiana Consuelo Ferrara.

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