Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/08/10 DAL BENEMERITO MCO
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Mco 12/08/10 23:03 - 2359 commenti

I gusti di Mco

Incredibile che tale film, di cui avevo letto solo nei resoconti produttivi dell'Assonitis post-Chi sei?, sia passato sui nostri schermi. Naturalmente si parla di serie minore, ma per chi ama le follie orrorifiche su celluloide come me non sarà tempo sprecato. Splatter di quello di grana grossa (slurp), storia che non regge granché (un treno che porta la prescelta alla consacrazione in terra slava, rislurp) e finale old style (ri ri slurp). A coloro che sono abituati alla patinature consiglio di lasciar perdere. Gli altri invece...

Hackett 5/11/11 17:38 - 1868 commenti

I gusti di Hackett

Horror approssimativo che con gli anni si è guadagnato (a torto) una certa considerazione e fama, grazie forse alla sua scarsa reperibilità. In realtà si tratta di un prodotto abbastanza dozzinale, che pesca a man bassa nei luoghi comuni del genere e che usa lo splatter come unico contrasto alla noia. La trama è così esile da far apparire i peggiori film di Lamberto Bava quasi dei gioiellini.

Trivex 16/08/11 09:34 - 1786 commenti

I gusti di Trivex

Come cominciare benissimo e finire malaccio. Si parte con il ritmo giovanilistico fine anni '80 (yeah!) che può anche piacere. Passiamo all'atmosfera davvero tetra e ghiacciata dei boschi e del villaggio di legno, supportata da una fotografia più che buona. Ma la fuga dei giovani segna lo spartiacque, perché dopo la salita sul vecchio treno si cambia registro. Il film diventa noioso e pesantissimo, mentre i fatti, causa la sceneggiatura traballante, risultano irrazionali e non più confacenti all'indirizzo intrapreso. Restano delle scene gore/splatter toste.
MEMORABILE: L'atmosfera ammorbante del villaggio e la faccia della "strega".

Undying 12/11/11 12:04 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Ipotetico terzo capitolo di una satanica trilogia, anticipato da Chi sei? e Shock, Il treno (così è passato in televisione) è per certo il peggior film della serie. Ma presenta comunque situazioni di certa efficacia, specialmente nelle scene splatter innescate dall'azione del treno in corsa. La storia è confusa e sembra - in qualche maniera - collegarsi alla figura di Dimitri, qui rappresentata da Andromolek (Bo Svenson) sempre alla ricerca di una ragazza - novella vergine - destinata a partorire l'Anticristo. Suggestiva la parte conclusiva, fulgido esempio di italian horror satanico.
MEMORABILE: Il sabba demoniaco fortificato dalla manifestazione di una mostruosa creatura; Le soggettive del treno in corsa.

Rebis 26/12/11 22:50 - 2426 commenti

I gusti di Rebis

Un film incredibile: ambientato in remoti e marcescenti villaggi serbi, tra lande paludose e desolate, è tanto elementare e sprezzante del ridicolo quanto visivamente ieratico e persino possente; generoso e sconcertante negli affondi splatter, è privo di adeguati supporti tecnici quando deraglia verso iperboli visionarie (l'uso dei modellini); indigesto alla logica negli effimeri sviluppi narrativi, ma denso di suggestioni demoniache e arcane. La recitazione è un optional; la verosimiglianza dei dialoghi un'eventualità, ma i volti della congrega satanica non si dimenticano.
MEMORABILE: L'agghiacciante apparizione della madre morta; l'avanzata dei satanisti tra gli alberi; la sala della cerimonia.

Belfagor 18/08/12 11:10 - 2699 commenti

I gusti di Belfagor

Un gruppo di studenti attraversa la Jugoslavia su un treno dalla natura diabolica. Ipotetico terzo capitolo di una saga (in realtà un film a sé), è un horror molto grossolano e dalla trama improbabile, poco nobilitato dalle suggestioni visionarie e volto principalmente alla creazione di qualche scena splatter per arginare la noia di una sceneggiatura mediocre. Da salvare la fotografia dai toni intensi.

Homesick 23/03/13 16:14 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

A poco serve girare all’estero e patinare la fotografia quando si ha fra le mani una trama insulsa, fitta di luoghi comuni con qualche omicidio splatter - provocato da un satanico treno in corsa - e figure da baraccone come quella della megera decrepita e ghignante; d’altronde la sceneggiatrice Sheila Goldberg vanta un curriculum tutt’altro che glorioso, così come il regista, il carneade americano Jeff Kwitny. E ci mancava pure Cordio, che qui suona le sue note peggiori per accompagnare il film verso quel baratro in cui presto sprofonderà anche Dario Argento.
MEMORABILE: Il rito dei satanisti che battono le pietre.

Herrkinski 28/02/15 03:26 - 8456 commenti

I gusti di Herrkinski

Co-produzione italo-jugoslava-americana sotto l'egida del "nostro" Assonitis. Per essere un prodotto low-budget si segnala la buona fotografia, mentre la confezione internazionale fa la sua figura; la recitazione è quel che è, ma è riscattata da alcune ottime scene splatter piuttosto audaci per l'epoca nonché da certe sequenze d'atmosfera che riportano al nostro miglior cinema degli '80. Qualche caduta nel trash involontario nelle parti più "spettacolari", ma nel complesso un prodotto più che dignitoso; per un pubblico di aficionados...
MEMORABILE: Il tizio squartato in due e poi travolto dal treno.

Minitina80 28/07/17 10:34 - 3114 commenti

I gusti di Minitina80

Un horror di stampo classico che prende una storia semplice e la arricchisce della giusta dose di tensione e claustrofobia. Il clima grigio delle campagne serbe e i volti ruvidi degli abitanti ben si prestano al rito satanico che sembra perdersi nella notte dei tempi. Nel complesso mantiene una discreta solidità narrativa non dimenticando di inserire quegli elementi tipici di una pellicola dell’orrore che si rispetti, come morti violente e rituali che affondano in un paganesimo ancestrale. Canonico, ma tutt’altro che disprezzabile.
MEMORABILE: Gli abitanti che sbattono le pietre.

Rufus68 29/05/19 23:14 - 3898 commenti

I gusti di Rufus68

Il film è quello che è (robetta): trama già vista e stravista, attori giovani trascurabili e pochissimo altro. A innalzare il livello (di mezza tacca, non si esageri) è certo sapore putrescente anni Ottanta (stile Fulci) forse trasmesso da Assonitis. Le cupe musiche per sintetizzatore, certo straniamento dovuto all'ambientazione slava fanno sì che si possano sottovalutare alcune ingenuità. La confezione, peraltro, è abbastanza dignitosa.

Bo Svenson HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il figlio dello sceiccoSpazio vuotoLocandina Quel maledetto treno blindatoSpazio vuotoLocandina ThunderSpazio vuotoLocandina Impatto mortale

Anthonyvm 10/11/19 22:27 - 6167 commenti

I gusti di Anthonyvm

B-movie onesto che dà tutto ciò che i fan cercano in un horror low-budget di fine anni '80: giovani attori destinati a farsi ammazzare, tanto sangue (morti violente e dinamiche, in stile Il presagio ma al servizio del gore), un po' di nudità, un (bel) po' di trash (il treno sostituito nelle scene estreme da un modellino, il serafico sverginamento "sacro"), qualche atmosfera azzeccata, una trama lineare e un soggetto memorabile (un treno maledetto in grado di deragliare spontaneamente). Riuscita la decadente ambientazione jugoslava. Divertente.
MEMORABILE: L'orribile strega con sorriso sdentato; Stritolamento su rotaie; La faccia strappata; Il ragazzo tranciato a metà à la Ghost ship; Il finale satanico.

Puppigallo 7/03/21 10:21 - 5396 commenti

I gusti di Puppigallo

Pellicola che, come ambientazione, colori sporchi e colonna sonora riporta subito agli horror anni 80. Ma a parte questo momentaneo viaggio nel tempo, il resto è un misto di improvvisazione e poca, o quasi nulla professionalità peggiorata da una sceneggiatura imbarazzante anche per un B-movie. Se poi si aggiungono i classici attori molto modesti e un contorno di villici figuranti, anche loro ammassati qua e là, il risultato non può che essere scarso. Se non altro budella a ammazzamenti non mancano, nonostante il ridicolo aleggi su tutto, epilogo compreso.
MEMORABILE: La comparsa di un'improponibile strega; Il controllore serbo urla "Documenta!" (difficile non ridere);  La "sciarpa assassina"; Diviso in due.

Noodles 19/07/21 23:10 - 2490 commenti

I gusti di Noodles

Al di là del problemi di budget, di qualche parte di sceneggiatura poco comprensibile e di alcune cadute nel ridicolo, il film procede spedito come il treno protagonista del film, pervaso da un'atmosfera inquietante anche grazie all'ottima fotografia e alla scelta perfetta dei paesaggi e delle location in generale. Notevole lo splatter nelle varie morti, un po' meno la parte riguardante i riti, particolare ma molto lenta e molto kitsch, Recitazione non eccezionale, ma in giro si è visto di molto peggio. Con tutti i suoi difetti resta una piccola perla da riscoprire. Curioso.

Caveman 6/10/21 22:42 - 523 commenti

I gusti di Caveman

Film con un'idea iniziale stranissima, un treno senziente con un piano preciso. Il budget è palesemente risibile, ma c'è da dire che il comparto splatter non lesina su frattaglie, budella e altre amenità che faranno felice l'appassionato. Perfetta la creazione dell'atmosfera malsana una volta che i protagonisti giungono al villaggio, spettacolari il sabba e il pre-finale; classicamente anni Ottanta. La dimostrazione che la buona e vecchia serie B aveva tantissimo da dire e da dare. Il personaggio della strega regala qualche sano brivido.
MEMORABILE: I modellini del treno usati in alcune scene, cult!

Magerehein 11/09/22 09:32 - 1126 commenti

I gusti di Magerehein

Bizzarra commistione di rituali pagani e veicoli posseduti che presenta troppi problemi per potersi dire riuscita. La trama ha qualche scivolone logico relativo più che altro alla posizione del treno (come fanno i due tizi rimasti indietro a raggiungerlo?) e risulta assai prevedibile, gli effetti speciali sono discontinui e la prova di tutto il cast modesta; dopo un po' ci si annoia. Giusto mostrare i tentativi esterni di fermare il treno, sbagliato farli sembrare una sottotrama comica. Da salvare certe soggettive riuscite, la colonna sonora e il gore sufficientemente brutale.
MEMORABILE: La ragazza che si strappa la faccia.

Saintjust 11/09/22 22:54 - 161 commenti

I gusti di Saintjust

Gruppo di giovani studenti americani finisce in Jugoslavia per studiare le antiche credenze locali; tra di loro c'è una vergine che sembra destinata a un diabolico destino. Prodotto di serie B nel quale si passa da una gradevole atmosfera folk horror a una piccola galleria di deliziosi momenti splatter. La sceneggiatura è quel che è: buchi vari con personaggi che fan cose "a caso", scene aggiunte per allungare il minutaggio e recitazione sotto la media. Ma si lascia guardare grazie alle ambientazioni e al finale col cerimoniale oscuro. Esistono prodotti peggiori con budget migliori.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Cotola • 8/08/10 16:43
    Consigliere avanzato - 3881 interventi
    Ma guarda le combinazioni. Proprio oggi leggevo
    che il film "Chi sei" fu distribuito in America
    col titolo "Behind the door". Visto il grande
    successo della pellicola il film di Bava "Shock"
    che aveva lo stesso bambino come protagonista fu
    distribuoti col titolo "Behind the door II" pur non avendo le due pellicole alcuna cosa in comune se non appunto il piccolo attore. Per quale motivo questo misconosciuto film sia stato
    distribuito col titolo "Behind the door III", a chiusura quindi di una delirante trilogia, resta un mistero. Come dici tu Zender è solo una
    fantasia dei titolisti americani.
  • Discussione Mco • 8/08/10 17:16
    Risorse umane - 9970 interventi
    Incredibile!!!
    Alle ore 4.50 della notte che ci ha appena lasciato su Italia 1 sono comparsi i titoli iniziali di uno dei films più sconosciuti del circuito b-z, Il Treno.
    All'estero lo apprezzarono già tempo fa, allorché il buon Ovidione lo produsse appositamente per quel mercato, profittando del successo che ebbe il suo Chi sei?, titolato "Beyond the door".
    Ecco quindi che, tralasciando Beyond the door II
    che altro non è che il nostro Shock! baviano (con nessun contatto col produttore greco-egiziano) il film de quo venne fatto uscire col fuorviante titolo Beyond the door III.
    Legge del mercato docet.
  • Discussione Zender • 8/08/10 18:07
    Capo scrivano - 48337 interventi
    Ah ecco, il perché ha quindi un nome: Assonitis! Grazie Mco della precisazione!
  • Curiosità Mco • 12/08/10 23:07
    Risorse umane - 9970 interventi
    Conosciuto col nome di "Amok" o "Amok train" o "Death train", venne pensato dal buon Ovidio solo e completamente staccato da qualsiasi precedente lavoro, col titolo semplice di "The train". Ma in sede di postproduzione il successo del primo "Beyond the door" spinse a rititolarne l'uscita, così che la gente potesse ricollegarlo al medesimo.
    Immaginatevi i volti degli americani alla prima del film...
  • Homevideo Digital • 8/11/11 18:34
    Portaborse - 4078 interventi
    Dvd della Stormovie disponibile dal 09/01/2012!



    Dati Tecnici :

    Audio : Italiano, Inglese Dolby Digital 5.1 e 2.0
    Rapporto Schermo : 2.35:1 Anamorfico
  • Curiosità Undying • 13/11/11 13:52
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Beyond the Title: da Amok a The Train, curiosità sulla realizzazione del film
    Stralcio di una intervista, realizzata a Ovidio Assonitis, a cura di Manlio Gomarasca.

    Senti: Beyond the Door 3 è una sorta di remake di Chi sei?, trasposto a bordo di un treno...
    Il titolo è stato appiccicato.... ma un pò, come intenzione, dovrebbe essere quella, sì: c'è di nuovo di mezzo la nascita diabolica...

    Ma è vero che l'ha scritto anche questo Sheila Golberg?
    Non credo, ti sbagli...

    Così è sui titoli...
    Sheila Goldberg aveva sceneggiato Choke Canyon, prima, ed è stato l'ultimo film per cui ha lavorato per noi. Lei era una sceneggiatrice un pò inventata, perché era una dialogue couch qui a Roma e faceva adattamenti di doppiaggio in inglese. L'ho conosciuta, abbiamo fatto due o tre film insieme: è una persona molto disponibile e intelligente, e poi siccome era stata una giornalista del New Yorker prima, aveva anche questa capacità, diciamo così, letteraria.

    Non ho mai capito con che titolo originale è nato Beyond the Door 3...
    Il film è nato con il titolo The Train e basta. Il distributore americano ha voluto mettere Beyond the Door 3 e in alcuni territori si sono inventati il titolo Amok...

    In quel periodo avevi voglia di tornare all'horror: fai questo film, immediatamente prima avevi prodotto The curse (La fattoria maledetta, n.d.r.) e The Bite...
    C'era un'idea vecchia che avevo da parecchi anni, forse da Runaway Train o da Cassandra Crossing di Cosmatos. Abbiamo inserito in questo contesto il tema horror, il diavolo. Era un'operazione commerciale The Train, molto commerciale, fatta con i tempi commerciali.

    Al film hai partecipato anche a livello registico o no?

    No, la mia presenza, solida, c'è sempre stata, su tutta la storia del film eccetera, ma c'era un regista americano...

    Questo Jeff Kwitny... ma come li trovavi questi registi?

    Kwitny mi era stato suggerito dall'agente di Miles O'Keeffe, che ha fatto due film con me. E siccome parlavamo di giovani registi lei mi ha fatto il nome di Jeff Kwitny perché pensava che potesse diventare un grande regista nel futuro.

    Non mi sembri molto soddisfatto di The Train...
    Mah, è stato un film commerciale, che poi ha coinciso con un momento un pò particolare della mia vita. In quel momento dialogavo con il diavolo e giravo questa storia strana, in Jugoslavia, da una parte; e dall'altra c'era mia madre che stava morendo: quindi era un momento un pò così...

    Fonte: Beyond the screen - Nocturno dossier n. 82 (pag.59-60) a cura di Manlio Gomarasca e Davide Pulici