Il giorno più corto - Film (1963)

Il giorno più corto
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1963
Genere: comico (colore)
Cast: Giuliano Gemma, Gabriele Tinti, Philippe Leroy, Alberto Lupo, Mac Ronay, Cristina Gaioni, Folco Lulli, Ilaria Occhini, Ennio Girolami, Franca Bettoia, Jacques Sernas, Dino Mele, Renata Mauro, Massimo Serato, Virna Lisi, Claudio Gora, Gordon Scott, Renato Salvatori...Leggi tutto, Paolo Ferrari, Ugo Tognazzi, Lorella De Luca, Aroldo Tieri, Paolo Panelli, Franco Giacobini, Totò, Anouk Aimée, Lia Zoppelli, Memmo Carotenuto, Luisella Boni, Vittorio Caprioli, Sergio Fantoni, Franco Sportelli, Enrico Viarisio, Franco Citti, Teddy Reno, Aldo Fabrizi, Annie Girardot, Lilla Brignone, Raimondo Vianello, Jean-Paul Belmondo, Franco Franchi, Yvonne Sanson, Nino Taranto, Erminio Macario, Walter Pidgeon, Gabriele Ferzetti, Peppino De Filippo, Giacomo Furia, Sandra Milo, Eduardo De Filippo, Ettore Manni, Franco Fabrizi, Paolo Stoppa, Stewart Granger, Rina Morelli, Maurizio Arena, Joe Sentieri, Umberto Orsini, Tiberio Murgia, Walter Chiari, Amedeo Nazzari, Franca Valeri, Massimo Girotti, Alberto Farnese, Romolo Valli, Sandra Mondaini, Gino Cervi, Warner Bentivegna, Roberto Risso, Franco Balducci, Rik Battaglia, Rossella Como, Peter Baldwin, Fausto Tozzi, Ivo Garrani, Aldo Giuffrè, Franco Volpi, Antonella Lualdi, Ciccio Ingrassia, Nino Terzo, Fiorenzo Fiorentini, Dany Paris, Gianni Garko, Giacomo Rossi Stuart, Scilla Gabel, Nino Castelnuovo, Luciano Salce, Francesco Mulè, Terence Hill, Antonio Acqua, Nando Angelini, Piero Lulli, Pierre Brice, Aldo Bufi Landi, Gino Buzzanca, Antonio Corevi, Mark Damon Chiudi

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Pstarvaggi 31/03/08 11:25 - 80 commenti

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Si parte da un’idea: riunire quasi cento attori famosi e farli recitare gratis in brevi cameo per dare al pubblico un prodotto di richiamo, allo scopo di risollevare la Titanus. La trama, ovvio, è poca cosa: una serie di gag gira attorno alle vicende giudiziarie di Franchi e Ingrassia, quasi all’inizio della loro carriera cinematografica, ma niente affatto a disagio tra tanti attori navigati. Il divertimento principale consiste nel giocare ad indovinare i volti delle stelle utilizzate. Nota di merito per l'avvocato gigione di Walter Chiari.

Puppigallo 1/10/08 20:18 - 5406 commenti

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Un buon Franco e Ciccio, grazie a loro ma anche agli attori di contorno, tra i quali, a parte le comparsate (Macario, Fabrizi, Capannelle il moribondo, Totò, Cervi e altri), spiccano un Walter Chiari ("avvocato") in grande forma (notevole l'arringa iniziale) e un altrettanto bravo Vianello (generale tedesco), che fa autogiustiziare tutti quelli che sbagliano (bello quando, a tavola, chiede in tedesco il pane a Franco e Ciccio). Nota di merito anche per Tognazzi il bifolco: "Vai dritto, poi attento alla scarpata...del fattore, perchè il campo è suo". Perde colpi nel finale, ma resta buono.
MEMORABILE: L'avvocato (Walter Chiari), rivolto a alla corte, parlando di Franco e Ciccio: "Uomini, soldati, protozoi. Come dobbiamo chiamarli?".

B. Legnani 29/03/09 16:13 - 5621 commenti

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Il suo pregio corrisponde al suo limite, perché il gioco di inserire quanti più attori possibile frammenta il film in maniera simpatica, ma pure eccessiva. Non a caso il momento più divertente è quello che vede Franchi e Ingrassia, senza particolari interruzioni, andare per il campo minato. Per il resto si guarda, si riconosce, si sorride e si dimentica. Quasi un prototipo, insomma, del "mediocre, ma con un suo perché".
MEMORABILE: Vianello chiede "brot!" e quelli gli servono il brodo.

Rambo90 4/03/10 21:13 - 7861 commenti

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Gradevole parodia del Giorno più lungo, ambientata però durante la Prima delle guerre mondiali. Anche qui il cast è pieno di volti noti, solo che più che in parti sono tutti impegnati in brevi apparizioni. I mattatori sono Franco e Ciccio, le battute sono comunque tante e molti i momenti divertenti. Quasi impossibile trovare tutti gli attori.

Galbo 8/03/10 16:22 - 12567 commenti

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Parodia del celebre film bellico Il giorno più lungo, questo film di Corbucci trae spunto dall'originale anche per quello che riguarda la partecipazione di un cast molto ricco, laddove in questo caso compaiono numerosi volti noti del cinema italiano. Il risultato è singolarmente spiazzante con una frammentazione che disorienta lo spettatore e rende il film composito ed altalenante anche se con momenti divertenti.

Pigro 13/03/11 22:52 - 9971 commenti

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Film comico corale con un'infinità di protagonisti del cinema leggero prestatisi anche per una sola battuta, tutti attorno al duo Ciccio-Franco in versione pseudo-eroi della Grande Guerra (notevoli Chiari e Vianello in ruoli più rilevanti). Idea pre-demenziale alla Mel Brooks, che tuttavia non fa il salto verso il delirio più sfrenato, accontentandosi di sketch da classico teatro di varietà (mentre le cose migliori sono i nonsense surreali o le battute fulminanti: vedi Citti che dà degli "accattoni" ai due protagonisti). Divertente.

Zender 19/06/11 10:42 - 318 commenti

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Franco e Ciccio più misurati del solito e piuttosto efficaci, ma il divertimento sta anche nel riconoscere le decine di facce conosciute che spuntano ad ogni inquadratura. Soprattutto nella prima parte, a dire il vero, un po' appesantita dalle prolisse e vacue arringhe dell'avvocato Walter Chiari (la gag è sempre la stessa, protratta all'inverosimile). Le scene di massa nuocciono alla comicità del film, una grandeur che poco si confà allo spirito francocicciesco. A tratti molto buono, nel complesso deboluccio, caotico e troppo tonitruante.
MEMORABILE: Franco che non riesce in nessun modo a indovinare la parola "Ospedale"; Vianello tedesco col suo irritatissimo "chi sbaglia paga!".

Graf 17/07/11 14:49 - 708 commenti

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Uno sgangherato ma insolito e curioso film “all stars” diretto da Sergio Corbucci. Dall'idea di riunire 88 attori famosi (dell’epoca) intorno alle avventure farsesche e ridicole di Franco e Ciccio (in ottima forma) nasce uno spettacolo non classificabile se non come una scommessa. Persa però: 88 pezzi da novanta del grande schermo non garantiscono la riuscita di un film se esso non ha, alla base, una sceneggiatura decente. Un film che gira a vuoto. Ripetitivo e ridondante Chiari, piacevole Virna Lisi, l'ultimo cammeo - noblesse oblige - è per Totò.

Panza 1/11/12 11:47 - 1907 commenti

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I primi 45 minuti (tralasciamo la simpatica arringa di Chiari) annoiano molto: Franco e Ciccio sono circondati da tantissime star che non aiutano a migliorare la situazione. Quando incomincia il solito cambio di fronte da parte dei due il film acquista quel minimo di ritmo che ci permetta di ridere ai dialoghi in tedesco. La natura economica dell'operazione (per salvare la Titanus) fa capire lo scarso valore di una discutibile idea che voleva riunire tante star (47 più 47) in una volta producendo un indigeribile minestrone. Estremamente sgradevole.

Minitina80 25/02/15 08:33 - 3128 commenti

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Simpatica parodia che vanta come punto di forza le numerosissime comparse, più o meno celebri, che lo rendono un prodotto unico e interessante nel suo genere. Al di là di questa singolare caratteristica il film riesce a convincere sotto tutti i punti di vista e a elevarsi sopra la media (trattandosi pur sempre di una parodia). Si lascia guardare con gusto. Bravissimi Franchi e Ingrassia.

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Deepred89 11/06/17 13:45 - 3817 commenti

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Tolto il gioco dei 44+44 divi da riconoscere in apparizioni talvolta fulminee, quello che resta è un trito francocicciesco di ambientazione bellica, ben girato e tutt'altro che povero di mezzi, ma abbastanza limitato per quanto riguarda il ritmo e il divertimento. Il duo è carico ma mal servito da un copione che pare a tratti improvvisato. Neppure il segmento con Vianello convince, anche a causa del doppiaggio tedesco di quest'ultimo, trovata eccessivamente tirata per le lunghe. Il celebre cammeo finale di Totò sa di insertaccio rattoppato.

Markus 13/07/17 10:51 - 3743 commenti

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Parodia del ben più celebre Il giorno più lungo, nel consueto stile francocicciesco. Un processo (con Chiari come istrionico avvocato) fa da perno a ricordi di guerra. Stuolo di volti celebri (oltre a Franco e Ciccio protagonisti) per una commedia dalle sfumature evidentemente drammatiche, in quanto mescolanza di risate e orrori della trincea, dove "cantano" le mitragliatrici. Complessivamente un'opera dignitosa di molto aiutata dalla verve del comparto attoriale.

Pessoa 20/02/19 21:19 - 2476 commenti

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Se La grande guerra di Monicelli è il film che meglio rappresenta la partecipazione italiana alla I Guerra Mondiale, questo film ne è il degno contraltare comico. 88 fra i maggiori attori del cinema italiano dell'epoca partecipano (gratis) a questo progetto per salvare la Titanus e ognuno lascia il segno, rendendo la pellicola un pregevole unicum del nostro cinema. I due protagonisti si muovono bene, per nulla intimiditi "da cotanto senno" e il risultato è più che buono, complici una regia attenta e uno script più rigoroso del solito.
MEMORABILE: "Papà non mi abbandonare"; I cammei di Vianello e Totò.

Il Dandi 2/08/20 23:08 - 1917 commenti

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Come spesso accade nelle parodie francocicciesche una delle cose migliori resta il titolo, che da Il giorno più lungo riprende anche la struttura che utilizza una girandola infinita di nomi di primo piano in ruoli da semplice comparsa: quasi nessuno (a parte i protagonisti) ha più di una battuta, qualcuno nemmeno quella; ma se la prima parte regge benino perché il gioco del riconoscimento è tanto veloce da tenere desta l'attenzione, la seconda cala inesorabilmente abbandonando il duo in situazioni più statiche. Da vedere ma più per curiosità.
MEMORABILE: Franco e Ciccio chiedono l'elemosina alla stazione e un Franco Citti di passaggio commenta: "Ammazza che accattoni!".

Reeves 1/02/21 21:24 - 2707 commenti

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Capolavoro della sceneggiatura al servizio degli attori, 88 comparsate di nomi dello spettacolo non solo italiano in un film di Franco e Ciccio. Ma c'è di piu: il film è violentemente antimilitarista, gli ufficiali sabaudi non ci fanno una bella figura, la trama irride il militarismo che notoriamente a Corbucci non andava troppo a genio. Momenti altalenanti, ma ammirevole nel suo insieme: si respira un'aria di libertà e di creatività che si è persa.
MEMORABILE: "Ricordatevi di Alamo": Gordon Scott cita John Wayne in una scena surreale.
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  • Homevideo Zender • 18/03/11 18:50
    Capo scrivano - 48405 interventi
    Noooo! Era ora, grande notizia!!! Uno dei miei favourite Franch&ciccios
  • Discussione Edo • 26/06/11 01:45
    Galoppino - 679 interventi
    Il cast de Il giorno più corto è composto da più di 100 attori italiani e stranieri che parteciparono al film a titolo gratuito per dare una mano alla Titanus di Goffredo Lombardo che era sull’orlo del fallimento.
    Il regista Sergio Corbucci rende omaggio a Totò dandogli il compito di chiudere il film: il grande attore napoletano, infatti, compare nella famosissima ultima sequenza; si tratta di una apparizione breve, esilarante, folle e surreale (per chi non la avesse mai vista: www.youtube.com/watch?v=Nk2FT4V_W5c).
    Ultima modifica: 23/05/13 15:38 da Edo
  • Curiosità Fedemelis • 16/01/14 00:44
    Fotocopista - 2180 interventi
    Franco Citti, nel suo brevissimo cameo, quando vede Franco e Ciccio chiedere in elemosina un cestino per i soldati, dice "Che accattoni!" con aria dispregiativa. Un chiaro riferimento al suo più celebre film.

  • Discussione Squash • 19/09/14 10:57
    Galoppino - 186 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Pstarvaggi ebbe a dire:
    Totò girò il suo cameo in una pausa di lavorazione de "Il monaco di Monza", che stava girando in uno stabilimento vicino, sempre con Corbucci.
    Che poi è un cameo di un microsecondo, se non ricordo male. Lui che appare alla finestra, dice qualcosa e scompare.



    Ecco perché è vestito già da frate diventando così frate bersagliere mettendo semplicemente il cappello con le piume in testa.
  • Discussione Squash • 19/09/14 11:01
    Galoppino - 186 interventi
    La voce che doppia Jacques Sernas è quella famosa di Gianfranco Bellini che la darà anche a Virna Lisi quando si traveste con l'uniforme di Sernas (tenente Fiorelli).
  • Discussione Squash • 19/09/14 11:23
    Galoppino - 186 interventi
    In questo film Franco e Ciccio si travestono da soldati tedeschi della prima guerra mondiale lo rifaranno anche in Armiamoci e partite !
  • Discussione Squash • 19/09/14 11:32
    Galoppino - 186 interventi
    Nella prima parte del doppiaggio quando parla in tedesco Vianello è doppiato da Bruno Persa (ma non si sapeva che parlasse così bene il tedesco!).Quando parla in italiano Vianello parla con la sua voce con un improbabile accento tedesco.Curioso che da giovane studiasse per fare la carriera diplomatica e raccontò : "Mi dissero di studiare il tedesco perché la Germania avrebbe vinto la guerra poi le cose andarono diversamente!"
    Ultima modifica: 19/09/14 11:36 da Squash
  • Discussione Squash • 19/09/14 11:43
    Galoppino - 186 interventi
    l'aereo tedesco sul quale salgono Franco e Ciccio e Virna Lisi è un Tiger Moth inglese che non esisteva ancora durante la Prima Guerra Mondiale!
  • Discussione Pessoa • 23/02/19 18:39
    Segretario - 416 interventi
    Da segnalare lo straordinario cast tecnico del film in cui troviamo Enzo Barboni (E.B. Clucher) come direttore della fotografia, Ruggero Deodato come assistente di regia e Stelvio Massi come operatore alla macchina, che saranno tre grandi registi del nostro cinema di genere.
    Ultima modifica: 23/02/19 18:40 da Pessoa
  • Discussione Reeves • 1/02/21 21:21
    Formatore stagisti - 749 interventi
    Racconta Giorgio Arlorio (in Viaggi non organizzati di Caterina Taricano, Jacobelli editore, 2018, pag.62): "La lavorazione del film fu un capolavoro dell'arte di arrangiarsi, anche e soprattutto per il lavoro di sceneggiatura. Noi avevamo un treno alla stazione, i soldati erano tutti attori di Cinecittà: su dai, una posa, si tratta di salvare la Titanus, un'ora e sei libero. Poi i nostri riferimenti a Cinecittà li facevano salire sulla macchina, il tragitto era lungo e così ci avvisavano al telefono su chi fosse l'attore o l'attrice che sarebbe arrivato di lì a un'ora e noi gli scrivevamo sui due piedi la battuta che dovevano dire".