El retorno de Walpurgis - Film (1973)

Buon settimo capitolo della saga di Daninsky. Questa volta il poveretto si trasforma in licantropo a causa di un'antica maledizione familiare. I nudi sono più spinti del solito e si calca la mano in modo discreto sul sangue. Inferiore ai capitoli finora visionati, ma sicuramene degno di nota.

Nell'Ungheria del XVII Secolo, la contessa Elizabeth viene condannata al rogo, in pena a presunti rapporti demoniaci: riesce a lanciare il suo anatèma contro il persecutore Irineus Daninsky, con inevitabili conseguenze sulla discendenza di quest'ultimo, vittima Waldemar Daninsky. Capitolo numero sette delle vicende orripilanti circonvicine al celeberrimo licantropo iberico. Questa volta, rispetto ai capitoli precedenti (ma anche ai seguenti) la dose di sangue appare potenziata e, parallelamente, non mancano inattese sequenze decisamente audaci sul versante sexy.

Tutto sommato, un episodio valido della saga dell'uomo-lupo. Aured si affida a una sceneggiatura piuttosto lineare, rinunciando alle stramberie del capitolo precedente, con una bella ambientazione immersa nella natura. Ciò che contraddistingue quest'episodio rispetto agli altri è la buona dose di splatter, unita a un paio di nudi integrali delle belle donzelle facenti parte del cast. Evitabili gli inserti rosa, che per fortuna non portano via troppo spazio. Oltre a Naschy, si ritrovano facce care come Molina e Calvo.