Orsomando

I FILM IN TV DI Mercoledì, 17/04/24

Mercoledì 17 Aprile

Che film ci sono stasera in tv in prima serata?
Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana.
Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo cliccando qui.
  • ALLE ORE 06:05 su Cine 34

    Don Chisciotte e Sancio Panza (1968)


    Faggi: Non è la parodia di nessun film, si rivolge direttamente alla fonte nobile, ma le intenzioni sono esplicitamente parodiche, tanto da accostarlo a una liberissima, particolare rilettura. Notevole come Franco e Ciccio siano fisicamente e artisticamente adattissimi all'operazione: i personaggi se ne giovano e ne viene fuori uno degli oggetti migliori della coppia. Va detto che emerge una discreta dignità tecnica, sceneggiatura e dialoghi compresi; sorvolare su qualche battuta mediocre è facile e infine ci si diverte.
  • ALLE ORE 06:55 su Rai Movie

    Diamante Lobo (1976)


    Homesick: Sottovalutato western diretto da Parolini in terra israeliana. Dopo una partenza invero non troppo esaltante, scatta con l’entrata in scena di Van Cleef nei panni di Diamante Lobo che, con folta capigliatura, orecchino (donde il nome) e ingannevole abito ecclesiastico, eredita l’aura bizzarra e un po’ soprannaturale dell’antenato Sartana: grandiosa la vendetta all’eco delle musiche di Romitelli. Palance sfoglia il suo più ricco catalogo di mimiche e ghigni e dà il meglio di sé nell’intenso finale al cimitero; c’è anche il figlio Cody.
  • ALLE ORE 07:40 su Cine 34

    Sbamm! (1980)


    Androv: Film sbagliato sin dal concetto: inserire il re della gag verbale a mitraglia in un film quasi muto e slapstick è pura follia. Gag scontate, confezione da super 8 (sembra realmente girato in 8 mm), non divertente. Chissà cos'aveva in mente il buon Ezio, probabilmente ancora non consapevole delle sue qualità. Cast di supporto appena sufficiente (simpatico El Pasador) e Moffa stupenda, ma non basta. Si arriva stancamente alla fine: il cinema non è stato quasi mai il medium ideale per il buon Ezio, che troverà consacrazione in TV.
  • ALLE ORE 08:40 su Rai Movie

    Abbasso la miseria (1945)


    Pessoa: Interessante commedia postbellica che rappresenta benissimo il passaggio dal cinema dei telefoni bianchi al nascente Neorealismo. La storia fa leva sui buoni sentimenti, senza però risultare mai patetica grazie a una sceneggiatura agile capace di trovare sempre la risata liberatoria fra le ferite ancora aperte di una società che cerca a fatica di dimenticare gli orrori della guerra. Cast in grande spolvero dominato dalla Magnani fresca del successo di Roma città aperta, regia tutto sommato onesta. Un film divertente che offre l'opportunità di dare un'occhiata a come eravamo.
  • ALLE ORE 08:45 su Iris

    La moglie più bella (1970)


    Mco: Da una storia vera un ritratto contadino di una ragazza in lotta contro ciò che era prestabilito dal potentato locale. A lottare è un'acerba ma già meravigliosa Ornella Muti, il cui sguardo ammalia tanto il neo boss Orano che lo spettatore. Alla fine programmata di un'esistenza sottomessa all'uomo lei oppone una resistenza prima ancora dell'animus che della mens. Cimarosa è il padre della giovane e dipinge su di sè il volto mesto e dimesso della tipica figura perdente. Ottima regia di Damiani accompagnata da buone musiche.
  • ALLE ORE 09:15 su Cine 34

    Il giustiziere di mezzogiorno (1975)


    Reeves: Un film teorico, nel senso che il cinema popolare italiano ormai agli sgoccioli cerca come ha sempre fatto di costruire le sue fortune imitando (o prendendo in giro) i successi di Hollywood. Solo che in questo caso Franchi ci mette molto di "nazionale", nel senso che mette in scena tutte le difficoltà e le contraddizioni con le quali si deve convivere quotidianamente. Questa sua "doppia identità" è davvero divertente, se vista in questa chiave.
  • ALLE ORE 10:05 su Rai Movie

    House of Gucci (2021)


    Smoker85: Il film riunisce un cast stellare che, però, si ha l'impressione non venga sfruttato al massimo delle potenzialità. Molto bene Lady Gaga, Driver e Pacino, Irons un po' sprecato ma sempre di gran classe, efficace make up per Leto che rende efficacemente il proprio personaggio stralunato. In alcuni momenti la storia sembra troppo stiracchiata e si arriva all'epilogo in modo troppo frettoloso. Un buon film, dunque, che con un ottimo cast poteva puntare a un ulteriore salto di qualità.
  • ALLE ORE 11:00 su Iris

    Richard Jewell (2019)


    Rambo90: Bel biopic di Eastwood, sempre corretto in regia e capace di una classicità che rende tutto fluido e scorrevole. L'attacco al potere dei media e la crocifissione di Jewell toccano corde molto profonde anche grazie alle ottime performance di Hauser e della Bates, commoventi nei loro duetti e nella loro normalità di americani traditi dal paese. Rockwell non è da meno e la sceneggiatura sa come servire tutti con puntualità, non lesinando anche in ironia, perfetto bilanciamento ai momenti più amari. Una storia americana, raccontata molto bene.
  • ALLE ORE 11:05 su Cine 34

    Un coccodrillo per amico (2009)


    Rambo90: Per girare questo film Boldi ha saltato il giro del film natalizio e ha fatto malissimo, perché è molto al di sotto degli standard dei suoi ultimi film (soprattutto di Olè): le battute non fanno mai ridere, il cast è poco in parte (se si eccettua il sempre simpatico Catania) e la noia regna invincibile. Il finale poi è talmente assurdo da risultare solo patetico e ridicolo.
  • ALLE ORE 12:45 su Rai Movie

    La strada per Fort Alamo (1964)


    Il Gobbo: Un Bava negletto, non del tutto ingiustamente a dire il vero (clichè consunti, cast dozzinale, mezzi di fortuna, indiani de' noantri), e che tuttavia si lascia guardare, soprattutto quando il grande Mario si scatena con i suoi interni nelle grotte, i suoi fondali inverosimili, i suoi colori direttamente provenienti dai pepla, che conferiscono a un western altrimenti convenzionalissimo un certo fascino outrè. Due pallini e un pizzico. Curiosamente non accreditato Gérard Herter, che compare all'inizio come gambler.
  • ALLE ORE 13:15 su Cine 34

    Omicidio all'italiana (2017)


    Kinodrop: Capatonda ridicolizza i tanti cliché della tv più invasiva con una commedia comico-amara che vede un finto omicidio organizzato per ripopolare un paesino ormai in agonia. Una sfilza di personaggi certamente sopra le righe ben caratterizzati per dar risalto alle bassezze e agli egoismi nazional-popolari, tra cui spicca la verve della Ferilli ipertelevisiva alla caccia senza freni di scoop e colpi di scena. Non da meno il regista stesso in triplice veste, insieme al suo "vice" Ballerina con uno slang assurdo e brillante. Imperfetto ma pungente.
  • ALLE ORE 13:55 su Iris

    Open range - Terra di confine (2003)


    Rambo90: Un grandissimo western, che ha l'ampio respiro dei classici anni 50 e 60, i colori caldi e profondi di una fotografia davvero bella e l'epicità di personaggi che già dopo pochi minuti ci sono simpatici. Eccellente Duvall, ben spalleggiato da Costner (ottimo anche in sede di regia) e da un cast davvero azzeccato (chi se l'aspettava Albus Silente così incisivo come cattivo). Da non perdere.
  • ALLE ORE 14:10 su Rai Movie

    The sentinel (2006)


    Homesick: Ordinario film sulla Casa Bianca dove si incrociano thriller politico, infiltrati, spionaggio, love-stories clandestine, rancori tra ex amici. Lo svolgimento è prevedibile ed assomiglia ad innumerevoli pellicole già viste negli anni precedenti. Il cast è di lusso ma nessuno si distingue per particoalare efficacia e carisma; inconsistente la parte dell'ex "casalinga disperata" Eva Longoria.
  • ALLE ORE 15:25 su Cine 34

    Din don - Il ritorno (2019)


    Pessoa: Orfano di Battista, Salvi dimostra di essere in grado di reggere un film da solo; peccato che il film non ci sia. Una vicenda se possibile più esile di quella del capitolo precedente, sceneggiata con la mano sinistra, che mostra grandi limiti ad ogni scena. Per Geremei pare sempre buona la prima e nonostante una prova del cast non indecente si ride poco e le poche risate le strappa il mestiere indiscusso del solito Mattioli, soprattutto nei duetti col protagonista. Ben poco credibili i "cattivi". Un film non riuscito e piuttosto noioso, che si può tranquillamente evitare.
  • ALLE ORE 16:00 su Rai Movie

    Lo sbarco di Anzio (1968)


    Nicola81: Probabilmente il film bellico a più alto costo prodotto e girato in Italia: lo si evince dall'importante cast internazionale (ottimo Mitchum reporter pacifista), da una disponibilità di mezzi superiore al consueto, dalla professionalità nella rappresentazione delle operazioni militari. Anche la storia, malgrado l'inizio in sordina, funziona, esulando dai soliti luoghi comuni sull'eroismo e l'infallibilità degli angloamericani e l'inefficienza dei tedeschi. Splendida fotografia di Rotunno, mentre Ortolani ha composto colonne sonore migliori.
  • ALLE ORE 16:35 su Rete 4

    R I dieci comandamenti (1956)


    Giacomovie: Kolossal biblico affascinante e magniloquente che esalta al meglio il concetto di spettacolo di celluloide. Nonostante sia uno dei film più lunghi della storia, non annoia affatto. L'epopea di Mosè alla guida del suo popolo è realizzata con imponenti ricostruzioni scenografiche e un super cast di attori. Charlton Heston è una garanzia e sia Anne Baxter che Yvonne De Carlo sono due presenze fenninili di rilievo. Diverse le scene memorabili, su tutte quella del passaggio dal Mar Rosso. Grande cinema da collezione.
  • ALLE ORE 16:50 su Iris

    R Il campione (1979)


    Paulaster: Ex pugile torna sul ring per dare un futuro migliore al figlio. Melodramma che fa leva sui sentimenti ed eccede nel risultato. Si passa dal cavallo che cade all’ippodromo alla madre snaturata che ricompare improvvisamente, fino ad arrivare all’epilogo con pianto collettivo. La regia di Zeffirelli è filante e restituisce il senso del cinema americano, sul filo del retrò. Voight è credibile come padre affettuoso, Schroder riesce a reggere il turbinio di emozioni, la Dunaway non centra il ruolo anche perché non aiutata dalla sceneggiatura.
  • ALLE ORE 17:20 su Cine 34

    Din don - Un paese in due (2022)


    Marcel M.J. Davinotti jr.:
    Terzo film per Enzo Salvi nei panni di Don Donato, che ormai perso definitivamente per strada il partner del numero uno Maurizio Battista si arrangia da solo sostituendolo parzialmente con Maurizio Mattioli, lo zio porporato con mire da cardinale terrorizzato dall'idea che il nipote possa confessare pubblicamente di non essere un vero prete. Già, perché questo vuol fare Don Donato: smettere di fingere e tornare in abiti borghesi per sposare la "perpetua" Cesira (Bergamo). Lo zio, dopo averlo coperto...Leggi tutto così lungamente, sa che sarebbe la propria fine; è disperato, si rivolge allo psichiatra (Staffelli) e incassa i sospetti di chi sopra di lui (Greg) già manifesta molti dubbi. Nel frattempo in paese (sempre la pittoresca Pellizzano in Val d Sole, nel Trentino) giungono un'ufficiale della Finanza (Borioni) e il suo assistente (Cacioppo) per indagare sulla provenienza dei soldi con i quali Don Donato e i suoi collaboratori gestiscono la Banca Etica attraverso i cui prestiti il paese prospera. Ulteriori problemi arrivano dal Murena (Margiotta) e il suo complice, evasi dal carcere di Opera a Milano e lì per recuperare i due milioni che Donato "deve" loro.

    In un clima al solito da allegra farsa che sconfina a dire il vero sempre più nella fiction alla DON MATTEO il protagonista - attorno al quale ruota un cast folto di volti noti della televisione berlusconiana - alimenta scenette assortite nelle quali le spalle si avvicendano senza tuttavia permettergli troppo di abusare delle caratteristiche volgarità in salsa coatta. D'altra parte è una commedia televisiva per famiglie, non è concesso oltrepassare il limite della decenza, per cui ci si limita a qualche "mortacci!", a un paio di timidissimi accenni di sesso (con la Bergamo prima e la Borioni in versione sadomaso poi), a battutacce prive di ogni ricercatezza destinate a riconfermare la modesta validità di un progetto che continua soprattutto pubblicizzando verdi scorci montani baciati dal sole, portando al riconoscimento di facce conosciute o intraviste in tv e muovendo al timido sorriso per qualche gag bonaria.

    Una commedia tendenzialmente corale, interpretata con un certo garbo nonostante un protagonista che non ha di certo fatto del garbo la sua cifra stilistica e che infatti continua a stonare un po' (aveva senso nel primo capitolo come "contraltare" di Battista, molto meno da solo), nonostante una modifica del suo target di riferimento negli ultimi anni (oggi è quello del tv-movie per famiglie). Inoltre, per quanto bravo, pure Mattioli comincia a mostrare chiari segni di usura e una ripetitività che in assenza di un buon copione stanca presto. Riconfermato Marco Milano come assessore in odore di concorrere alla carica di sindaco, i punti fermi del cast ritornano con qualche sorpresa (c'è Greg senza Lillo, deprivato tuttavia di ogni carica comica e di conseguenza sprecato). Promozione turistica per il parapendio locale nel finale e una formula facilmente ripetibile che garantisce un'inattesa serialità pronta già a proporre un quarto capitolo e che si avvicina sempre più a una sorta di fiction leggermente arricchita... Regia del confermato Geremei che svolge il compito garantendo professionale "invisibilità".
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  • ALLE ORE 18:00 su Rai Movie

    Viva Gringo (1965)


    Reeves: Uno degli ultimi western tedeschi (coproduzione maggioritaria) tratti dai romanzi di Karl May, il Salgari tedesco. Ordinaria amministrazione ma con una particolarità: è stato girato proprio sul Machu Pichu, dove gli Inca avevano il loro impero e dove un vecchio sacerdote vuole riunire le varie tribù, nominare un comandante e guidare la riscossa contro i bianchi. Finale pacifista non del tutto scontato, ingenuità sparse a piene mani compresi i mutandoni bianchi indossati sotto il costume inca dal principe designato.
  • ALLE ORE 19:05 su Cine 34

    Forever young (2016)


    Reeves: Come ormai è provato, invecchiare è la cosa che spaventa di più i protagonisti del cinema italiano. In questo caso Fausto Brizzi mette in scena le fobie dei personaggi interpretati da Sabrina Ferilli e Fabrizio Bentivoglio con una certa arguzia, anche se quelli che svettano veramente sono Stefano Fresi e Lillo. Ci si diverte e qualche situazione non è scontata. Non resterà nella storia del cinema, ma il suo compito lo svolge.
  • ALLE ORE 19:40 su Rai Movie

    Attila (1954)


    Daniela: Un personaggio ed un episodio storico noti al colto e all'inclita, una coproduzione italo-francese larga di mezzi, apporti tecnici eccellenti (fotografia di Tonti, scenografie di Mogherini), un cast internazionale prestigioso: le premesse erano buone ma il film è un peplum abborracciato ed insipido in cui anche Quinn, che pure era stata una scelta felice per il ruolo del protagonista per fisicità e potenza espressiva, deve soccombere al ridicolo quando gli fanno indossare un elmo da battaglia che lo trasforma in un tacchino spennacchiato. Dura poco ma riesce ugualmente ad annoiare. 
  • ALLE ORE 21:00 su Cine 34

    R L'agenzia dei bugiardi (2019)


    Ultimo: Una commedia molto divertente grazie a una buona prova corale dei protagonisti. I migliori sono Morelli, ovvero il capo dell'agenzia che copre i "traditori", e la Del Bufalo, in una parte sopra le righe ma senza dubbio riuscita. Il ritmo resta sempre sostenuto e non ci si annoia mai, ridendo spesso, specie nella seconda parte (Morelli con Pelù; il dilemma della maglietta azzurra di Ghini; Herbert Ballerina alla festa vestito da supereroe). Non un capolavoro ma un buon film italiano, imprescindibile per chi ama la commedia di casa nostra.
  • ALLE ORE 21:00 su Iris

    Strangerland (2015)


    Beffardo57: In una polverosa cittadina ai margini di una regione desertica e disabitata dell'Australia giunge un nucleo familiare piuttosto dissestato: la situazione deflagra dopo l'allontanamento (volontario?) dei due figli, di cui solo uno sarà recuperato. Piuttosto criptico e irrisolto, il film sembra suggerire un rapporto tra l'asprezza arida dei luoghi e solitudine dei personaggi, ciascuno solo, tormentato dai propri fantasmi e sostanzialmente incapace di comunicare con gli altri.
  • ALLE ORE 21:05 su 20 Mediaset

    La mummia (1999)


    Minitina80: Spiazzante la scelta di traslare un horror di culto in un misto di commedia e avventura. Il livello e le caratteristiche, però, sono quelle del giocattolone roboante da sortita al cinema quando non si hanno alternative migliori. Risulta, infatti, dozzinale un po’ ovunque e lo conferma l’umorismo sciocco piuttosto grossolano. Dispiace che un soggetto simile sia stato snaturato a mero prodotto di intrattenimento per fini commerciali; sarebbero bastati piccoli accorgimenti per renderlo meno inutile.
  • ALLE ORE 21:10 su Rai Movie

    Immortals (2011)


    Supercruel: Piuttosto deludente. Innanzitutto il 3D, totalmente intile e utilizzato solo come mossa commerciale (l'unica parte 3D decente è nei titoli di coda...). Il film è una tamarrata che deve tutto allo stile visivo di 300. Peccato che il titolo di Zack Snyder avesse le palle, divertiva e fomentava. Qui abbiamo una mera esibizione tecnica, peraltro ben poco originale e personaggi che hanno dimenticato il carisma nella penna di chi li ha scritti. L'unico a salvarsi è il sempre ottimo Rourke nel ruolo del villain di turno. Brutto.
  • ALLE ORE 21:10 su La5

    R Sapori e dissapori (2007)


    Daniela: Si sa che gli americani rifanno spesso film europei, mettendo in campo tanti mezzi e volti noti. A volte la maggiore dimensione produttiva dà buoni frutti, ma altre ne risulta una banalizzazione dell'originale con inevitabile perdita di interesse. Il fatto che tutto sia più "bello" non giova soprattutto a storie intimistiche, che si reggono su un delicato equilibrio. Ed appunto Aaron Eckhart è "troppo" bello, simpatico, vincente, per far sorgere mai il minimo dubbio su dove andrà a parare. Si può vedere, ma scivola via come acqua fresca.
  • ALLE ORE 21:15 su Italia 2

    Repo men (2010)


    Galbo: Decisamente originale l'assunto narrativo di questo action fantascientifico (o meglio fantamedico) nel quale un gruppo di uomini al soldo della multinazionale Union ha il compito di recuperare organi artificiali non pagati direttamente dal corpo dei pazienti. Peccato che dopo una prima parte interessante, dedicata all'approfondimento dei personaggi, la seconda proceda in modo più scontato, salvo riprendersi con un sorprendente e bellissimo finale. Ottima la prova del cast, con un inedito Jude Law, affiancato dal sempre bravo Withaker.
  • ALLE ORE 21:20 su Cielo

    Quantum apocalypse (2010)


    Ryo: Un disaster movie che è un vero disaster di movie. Innanzitutto la fiera della scarsa credibilità, a partire dai ruoli assegnati al cast. Le location sono squallidamente povere, anche in luoghi come l'ufficio del presidente degli USA o il quartier generale della parodia della NASA. Gli effetti speciali sono terribili e mancano quasi totalmente le scene di disastri che dovrebbero essere il fulcro di questo genere di film, che qui lasciano spazio a comportamenti incomprensibili senza senso conditi da dialoghi osceni. Da evitare accuratamente!
  • ALLE ORE 21:25 su Nove

    Fury (2014)


    Kaspar: Film di guerra senza lode e senza infamia, che nel panorama di pellicole dalla trama altrettanto scontata riesce comunque a regalare dei momenti di buon cinema. Ottimi trucco e costumi, interessante lo sfondo crepuscolare di una sanguinosa guerra che stenta a finire, pessimo il finale. I personaggi tuttavia non sono di cartone. Mediocre, ma con un suo perché.
  • ALLE ORE 21:25 su Twenty Seven

    Pan - Viaggio sull'isola che non c'è (2015)


    Capannelle: Così così: la storia è prevedibile ma portata avanti con sufficiente ritmo e molto si punta sugli effetti speciali che creano un mix di ambienti a volte riuscito altre troppo confusionario ed enfatizzante. Gli interpreti non sono un valore aggiunto, anche se il bambino e la Mara sembrano in parte cavarsela. Diciamo che mancano idee veramente originali e caratterizzazioni di peso.
  • ALLE ORE 21:30 su LA7D

    La ragazza con la pistola (1968)


    Gugly: Primo film con la Vitti protagonista e comica. La pellicola ed i momenti comici sono piuttosto datati, basandosi essenzialmente sul contrasto tra il profondo sud e la civilissima Inghilterra, ma anche i colori, l'abbigliamento e soprattutto le parrucche della Vitti valgono come ulteriore valore aggiunto per la tradizione di una commedia che non esiste più.
  • ALLE ORE 21:30 su TV2000

    Io, Daniel Blake (2016)


    Enzus79: Storia di Daniel Blake: rimasto disoccupato dopo un infarto dovrà affrontare la spietata burocrazia inglese. Ken Loach affronta, come forse solo lui sa fare, le problematiche della classe proletaria inglese con un realismo che non cade mai nell'ipocrisia. Non mancano scene che si potrebbero definire come il classico "pugno allo stomaco". Giustamente premiato a Cannes con la Palma d'oro.
  • ALLE ORE 23:10 su Cine 34

    ...E fuori nevica! (2014)


    124c: Se la pièce teatrale (del 1995) portata in sala ha un senso è per il personaggio di Nando Paone, tanto disabile quanto il più furbo dei tre fratelli. Simpatico Salemme, adeguato al ruolo che fa Buccirosso, strepitoso l'avvocato di Maurizio Casagrande (napoletano-spagnolo), deliziosa Margareth Madé, anche se solo decorativa. Giorgio Panariello scommettitore di cavalli romano stona un po', però meglio lui di Paola Quattrini, che gli sta accanto. Commedia scritta a quattro mani da Enzo Iacchetti e Vincenzo Salemme dove, spesso, si ride amaro.
  • ALLE ORE 23:15 su Cielo

    Miranda (1985)


    Galbo: Tra le cose maggiormente "guardabili" dell'ultima parte della carriera di Tinto Brass. Non che Miranda sia un capolavoro, anzi !. Si tratta di una commedia di genere boccaccesco che ha nella discreta ambientazione (la "bassa" padana durante gli anni '50) il suo elemento migliore e che per il resto punta quasi tutto sul sesso, talmente sbandierato e ostentato da diventare poco provocatorio e a tratti noioso. Al di là delle doti fisiche di ognuno, cast al sotto dei livelli di sufficienza artistica.
  • ALLE ORE 23:15 su Rai 4

    Zombie contro zombie (2017)


    Cotola: Deliziosa commedia horror che regala al pubblico uno dei più folli e divertenti esempi di metacinema che si possano immaginare. All'inizio, i primi quaranta minuti lasciano un po' così. Poi, quando inizia "l'altro" film, tutto assume un nuova valenza, una nuova dimensione ed ogni pezzo del puzzle si incastra perfettamente con gli altri. La sceneggiatura è a tratti geniale nello spiegare i perché di certe scene e  nel parlare di come si gira un film con tutte le problematiche legate ad esso, regalando momenti di pura comicità che susciteranno molte risate. Una perla da non perdere. 
  • ALLE ORE 23:15 su TV2000

    Another year (2010)


    Myvincent: Una storia come tante, un altro anno che passa con la solita vita e le novità: il film racconta questo e con una messa a fuoco della quotidianità sorprendentemente semplice ma efficace. Al centro di tutto una famiglia forte, la cui casa sarà l'ambiente preferito di tanti personaggi, dove troveranno rifugio in vario modo. Ci manca solo qualche bel musetto in più, giusto per soddisfare l'aspetto estetico che non è mai da sottovalutare.
  • ALLE ORE 23:20 su Twenty Seven

    Forrest Gump (1994)


    Saintgifts: Succede spesso (sempre) che quando un attore, meglio se noto, interpreta un personaggio con handicap fisici o mentali, sia giudicata una grande interpretazione. Non fa eccezione Tom Hanks in questo film, anche se non ce ne era bisogno per conoscerne le doti. L'ingenuo Forrest rappresenta l'americano medio, l'americano che fa il suo dovere senza chiedersi troppi perché, con la garanzia che qualsiasi cosa faccia, gli andrà sempre bene. È un buon film, ben diretto, che vuol solo divertire, ma che vuole anche evidenziare la forza della semplicità.
  • ALLE ORE 23:20 su Rai Movie

    Il colonnello Von Ryan (1965)


    Bruce: Clone della Grande fuga ma non inutile. Sinatra, pilota dell'aviazione americana, nell'agosto del '43 finisce in campo di concentramento italiano. Dopo l'armistizio sfugge con altri alla deportazione e attraversa l'Italia su di un treno, ove incontra anche Raffaella Carrà! Piacevole e con un buon ritmo.
  • ALLE ORE 23:25 su RTV San Marino

    Una Ferrari per due (2014)


    Caesars: Filmettino per la tv, senza grosse sorprese, che ha il pregio d'intrattenere piuttosto piacevolmente toccando anche un tema scottante e purtroppo di estrema attualità come quello della disoccupazione dei non più giovanissimi. Buona la prova dei protagonisti (Marcorè e Morelli), al servizio di una storia che nella prima metà convince un po' di più, per poi calare vistosamente nel finale. Indubbiamente una pellicola che regala quanto ci si aspetta da un prodotto di questo genere. Nel complesso guardabile.
  • ALLE ORE 23:25 su Iris

    Femme fatale (2002)


    Capannelle: Un prodotto molto patinato ma anche molto artificiale. Ci sono dei picchi di attenzione ma come narrazione e suspence delude e in certe scene rasenta il grottesco. Una conferma che De Palma ha ormai tirato i remi in barca e abbandonato la grinta del passato. E non gli importa che gli attori abbiano capacità limitate, tanto il regista pensa unicamente a sè stesso, ai suoi virtuosismi e al citazionismo che fa tanto glamour. Due pallini.
  • ALLE ORE 23:30 su LA7D

    Le coppie (1970)


    Rambo90: Film che vale la pena di essere visto unicamente per il secondo episodio: la coppia di romanacci in vacanza in Sardegna proposta da Sordi è molto divertente, in un segmento scritto bene, con una satira sociale riuscita e ottimamente recitato. Monicelli e De Sica invece falliscono il bersaglio. Il primo noioso e ripetitivo, anche se ben supportato dalla Vitti e Jannacci, mentre De Sica propone un breve finale comico che non va oltre la barzelletta e che vede la Vitti troppo sopra le righe rispetto a un Sordi più moderato.
  • ALLE ORE 23:40 su 20 Mediaset

    Edge of tomorrow - Senza domani (2014)


    124c: Anche in questo Ricomincio da capo in salsa fantascientifica Tom Cruise non rinuncia alle sue missioni impossibili. Lo segue a ruota Emily Blunt, valente guerriera. Quel che rimane impresso di questo film sono le infinite morti di Cruise, ideate come se fossero dei meccanismi di un videogioco, che vede l'eroe morire e risorgere continuamente. Al "joystick" c'è il regista di Bourne identity, che, pur non riuscendo a raggiungere le atmosfere dark del primo Matrix dei fratelli Wachowski, almeno non annoia. Tom Cruise rifà il verso a sé stesso.
  • ALLE ORE 00:30 su Italia 1

    American pie - Il matrimonio (2003)


    Xamini: Impossibile commentare American Pie III senza soffermarsi sul personaggio di Stiffler, vero protagonista ad honorem e colonna portante del film. Tutti gli altri, accanto a lui, sbiadiscono; resiste solo Jim, in particolare grazie alla scena iniziale al ristorante. Stiffler, dapprima idiota insopportabile eccessivamente caricato, va a prendersi quel che gli spetta di minuto in minuto, rendendosi protagonista delle gag più esilaranti (il pasticcino, la nonna) e "guadagnandosi" il ruolo di testimone. Gli alti e bassi di quello che è l'episodio migliore della serie vivono su di lui.
  • ALLE ORE 00:55 su Cine 34

    Il silenzio dei prosciutti (1994)


    Herrkinski: Di norma l'umorismo di stampo americano della scuola ZAZ e di Mel Brooks non mi ha mai fatto impazzire. Rivisto oggi in inglese, l'ho trovato tutto sommato non tanto peggio di altri prodotti d'oltreoceano. Che Greggio sia da sempre un fan di questo genere di commedie demenziali e citazioniste non è una novità e qui dimostra di conoscere i meccanismi del genere piuttosto bene; non tutte le gag vanno a segno e Zane è inadatto al ruolo, ma nel complesso si lascia vedere e dimostra una certa ambizione. Negli Usa pare goda di buona reputazione...
  • ALLE ORE 01:00 su Cielo

    La donna lupo (1999)


    Cotola: Ennesimo brutto film di Grimaldi che ancora una volta si atteggia ad autore con i soliti risultati negativi. Il film non c'è o quasi così come la storia: dura 72 minuti ed è pieno di riempitivi inutili. Vedansi la scena iniziale o gli inserti "verità" che c'entrano come il cavolo a merenda e di cui non si capisce bene il ruolo né se ne sente il bisogno. Qualche spruzzata hard per fare un po' di scandalo artificioso e vendere biglietti in più (senza riuscirci), volgarità assortite e poco altro. Caldamente sconsigliato.
  • ALLE ORE 01:35 su Rai Movie

    Per legittima accusa (1993)


    Thedude94: Lumet realizza un thriller dall'impostazione classica e legato all'ambiente legale (un must della sua carriera) che risulta essere una buona prova di regia e direzione attoriale. Al di là dei classici cliché del tipici del genere, la sceneggiatura fa leva principalmente sui dialoghi tra i personaggi che sono schietti e calzanti, e sui colpi di scena che si susseguono non in modo calzante, inseriti al punto giusto. Ottima la prova di Johnson, che interpreta un ruolo complesso, anche se a volte sembra essere un po' sopra le righe. Lumet comunque è sempre da vedere.
  • ALLE ORE 01:40 su Iris

    R Il campione (1979)


    Paulaster: Ex pugile torna sul ring per dare un futuro migliore al figlio. Melodramma che fa leva sui sentimenti ed eccede nel risultato. Si passa dal cavallo che cade all’ippodromo alla madre snaturata che ricompare improvvisamente, fino ad arrivare all’epilogo con pianto collettivo. La regia di Zeffirelli è filante e restituisce il senso del cinema americano, sul filo del retrò. Voight è credibile come padre affettuoso, Schroder riesce a reggere il turbinio di emozioni, la Dunaway non centra il ruolo anche perché non aiutata dalla sceneggiatura.
  • ALLE ORE 02:20 su Cine 34

    Incontro nell'ultimo paradiso (1982)


    Siska80: Talmente assurdo e ingenuo da suscitare tenerezza e nostalgia per un'epoca in cui si credeva davvero nel trionfo dei buoni sentimenti, nell'amicizia e nell'amore disinteressato. Si tratta di una versione femminile di Tarzan con l'inaccuratezza (voluta) tipica di produzioni simili (nel caso specifico qualcuno dovrebbe spiegarci come mai la protagonista che vive allo stato brado è una bellezza giunonica sempre pulita e ben pettinata con addosso un bikini mozzafiato a coprirle le grazie), un cast mediocre e soprattutto dialoghi oltremodo sciocchi. Da vedere per farsi un'idea.
  • ALLE ORE 02:30 su TV8

    [S]ex list - Prima di te (2011)


    Galbo: Il tono "boccaccesco" è una costante di una certa commedia americana degli ultimi anni e questa di Mark Mylod si inserisce perfettamente nel filone. Come spesso accade tuttavia, la provocazione è tutta in superficie e in fondo l'opera è estremamente convenzionale e soprattutto non porta nulla di nuovo al genere. Il ritmo peraltro non è impeccabile, ovvio limite in un film del genere. Funziona comunque la coppia di protagonisti.
  • ALLE ORE 03:00 su Rete 4

    Caramelle da uno sconosciuto (1987)


    Markus: "Qui daje daje ci ammazzano tutte... ci mancava pure questa, dopo l'Aids!". Con tale emblematica sentenza che ci riporta agli Anni '80 si riassume questo tardo giallo metropolitano a opera dello sceneggiatore Franco Ferrini in vena d'esordio alla regia (tale resterà). Il cast è da 8 marzo: c'è un po' la crema delle attrici para televisive del periodo, che tuttavia sono poco convincenti nel ruolo di prostitute da ammazzare. Un verboso thriller dal ritmo sonnacchioso, che ha le pecca di sembrare una fiction per la tv. Il tema di Smaila viene cantato dalla Cenci.
  • ALLE ORE 03:00 su Rete 4

    Il cacciatore di squali (1979)


    Rambo90: Film avventuroso ben confezionato sulla scia di quelli americani: Castellari con le scene d'azione ci sa fare e il ritmo non langue mai. Franco Nero è protagonista adatto per pellicole del genere, attorniato dalle facce giuste e incalzato dalle buone musiche dei De Angelis. Un buon prodotto di genere.
  • ALLE ORE 03:20 su Rai Movie

    Aspettando il re (2016)


    Capannelle: Nella parte iniziale sembra un film alimentare, per Hanks: il mestiere lo sorregge e qualche battuta va a segno, ma nel complesso il quadro risulta prevedibile e tendente al bidimensionale. Quando subentra qualche elemento di incertezza (i mancati appuntamenti, la città fantasma, la cisti) si fa più interessante e gli stessi personaggi ne benficiano. Non per molto però, perché nel finale le cose ritornano abbastanza prevedibili, seppur raccontate con un certo garbo. Può definirsi un film potabile, con qualche elelmento particolare ma senza alte pretese.
  • ALLE ORE 03:40 su Iris

    Open range - Terra di confine (2003)


    Galbo: Ottimo film che ha permesso a Costner di tornare a vette mai raggiunte come regista ed interprete dai tempi di Balla coi lupi. Come nel suo celebrato capolavoro, anche in Open Range, Costner costruisce un memorabile western rielaborato con la sensibilità moderna. Ampi spazi, bellissimi contesti naturali (ottimamente fotografati) e nello stesso tempo particolare attenzione alla definizione psicologica dei personaggi e un tocco molto delicato per raccontare la parte sentimentale della storia. Notevole.
  • ALLE ORE 04:35 su Cine 34

    Sbamm! (1980)


    Homesick: Televisivo e ameno. La comicità è surreale e icastica, basata principalmente sulle mimiche e le gag non verbali, anticipando così alcuni numeri del "Drive in". Esplicitamente nichettiano Umberto Carollo, il dispettoso vicino di casa. Imperdibile Valeria D'Obici, nei panni della brutta e sputacchiante fidanzata di Greggio.
  • ALLE ORE 05:00 su Rai Movie

    Il nemico alle porte (2001)


    Furetto60: Un inizio spettacolare e adrenalinico, che ricorda (mutatis mutandis) quello di Salvate il soldato Ryan, introduce a uno dei capitoli più drammatici dell’ultimo conflitto mondiale: l’assedio di Stalingrado. Liberamente tratto dalle reali vicende di un cecchino russo, il film si snoda tra duelli tra nemici dichiarati e non, mostrando l’ambiente di uomini destinati dissennatamente al macello, per i quali ogni giorno vissuto era un traguardo. Potrà sembrare in alcuni passi retorico, ma in quei giorni la retorica era merce reperibile in abbondanza. Interessante anche a visioni successive.