Visite: 16973 Punteggio: 1505 Commenti: 577 Affinità con il Davinotti: 69% Iscritto da: 4/01/10 09:36 Ultima volta online: 10/12/23 23:54 Generi preferiti: giallo - horror - thriller Film inseriti in database dal benemerito utente: 29
Schramm, mi è arrivato My faces of death, il libro di memorie di Alan Scwartz! Ma è brevissimo. E, rosica, pure i tomi in inglese di Killing for culture, per oltre 1000 pagine! e pure Shock value di Waters!!! Comunque a breve posterò curiosità ed opinioni sul libro making
Visto anche Doom annihilation, sequel del 2019. Un fan movie medio (prodotto dal Bonaventura hollywoodiano e dal Giglio di Chaos con Snipes e Statham, però!) con vari rimandi alla saga e ad altri videogames (Wolfenstein e, forse Perfect Dark). Si poteva far di meglio magari ma è anche
Si Zender, ora lo inserisco. Daniela, la verità esatta forse non si saprà mai, ma altri medici e giornalisti han invece dato ragione a Wakefield (che diresse lui, peraltro, il primo Vaxxed) e ti invito a vedere la mezz'oretta su Youtube a lui dedicata da Mazzucco.
Film dolce e fine che, recuperando certo cinema del passato (Il mostro della laguna nera) mischia Jeunet ed Allen, con qualche spruzzata di Cameron (non a caso ringraziato negli end credits). Oscar meritato per un film ispirato e ben interpretato (bene il cattivo di Shannon, sadico e razzista), molto
Nulla di trascendentale, ma secondo me tranquillamente vedibile e pure un pò sottovalutato. Il film ha il garbo e l'eleganza inglesi e qua e là, sul confronto tra i due paesi (Italia e UK) da anche qualche verità; più di un brio poi dal punto di vista tecnico, con un'indicata
Non succede molto e l'opera qualche punto in contatto con Qualcosa è cambiato ce l'ha; detto fuori dai denti, senza Nicholson avrebbe perso quasi tutto l'appeal, grazie anche alla potente e drammatica scena finale. Un film interiore, che va avanti per sottrazioni, con discrete spalle
Schramm ha ragione sul fatto che l'ìopera sia perennemente in bilico tra arty ed explotation ma, chissà, il suo interesse magari sta proprio in questo. Comunque lo ritengo un filmone.
Non mi fatto strappare i capelli ma probabilmente dovrei rivederlo; a me è sembrato un film distaccato e non molto a fuoco sotto più aspetti, tanto addirittura da far andar sottotono il messaggio ecologista, imho fondamentale. La trama non spiega moltissimo e la denuncia alla corporation
Molto bene il cast (Phoenix sempre ottimo) in un film che presenta la vera vita di tale Callahan, persona affetta da handicap che poi avrà successo come autore satirico. Non particolarmente originale, non particolarmente fuori dai canoni, vale per gli attori (e Van Sant ha fatto di meglio). E'
Mi è piaciuto molto e lo strabiliante cast (per lo più in versioni straniere come non si era mai visto, si badi a Gallo o al trasformismo di Irons), ovviamente, aiuta non poco. Un epopea intensa, quasi un kolossal, mai noioso ne gratuito, giustamente ricordato di tanto in tanto ma non
Aronofsky ha da sempre spaccato a metà critica e pubblico; ad ogni modo, tornando alla nostra coppia registica francese, mi dispiace che da un pò di tempo non faccia più nulla...
Un pò Lean, un pò Costner, un pò Malick, senza però avere l'intensità di nessuno di questi. Film comunque discreto, vedibile, anche se forse la prima ora "carica" e farsesca, in stile Luhrmann, fa un pò strano. Magari in quasi 3 ore ci si concentra
Un'attenta rivisione, a distanza di anni, ha smorzato il mio entusiasmo ; son con Gest e Schramm, tecnicamente nulla da dire ma manca un trait d'union, un amalgama narrativo.
Tutto vero Gest; Spurlock l'ho un pò ridimensionato a lo facevo un pò più ...genuino (è proprio il caso di dirlo!); ok che è contro l'allevamento intensivo, ma alla fin fine gli animali muion lo stesso, il business c'è sempre e pure io storsi il naso
Ancora una volta ribadisco l'importanza tematica del film, a maggior ragione premonitore riguardo questi duri tempi ed interpretabile pure, almeno a quanto dicono le due registe, come parabola sul mondo trans (!).
Lento ma originale (anche se Foster suora e D'Onofrio prete non son proprio credibilissimi); bel cast giovanile ed ottime sequenze a cartoni animati (mi han ricordato He man); uno dei film sull'adolescenza meno triti e banali.
Quoto abbastanza caro amico, e giuro, la chiamata l'ho vista solo ora (chiama quando vuoi) ma puoi essere più chiaro sugli intenti di Spurlock riguardo al primo film?
Grandissima perdita artistica (il fatto che Day Lewis abbai scelto di ritirarsi dal cinema) perchè qui l'attore, come sempre, è davvero al top; per il resto, grandissima confezione, regia perfezionistica, gran classe in temi e dialoghi, per il solito ottimo film alla Anderson.
Un Gerry Vansantiano più facilone, a tratti ugualmente intenso, ma comunque meno riuscito. Bene gli attori, buona la regia, ma spunti e sequenze andavan meglio sviluppati. Comunque valido.
Esordio di regia per la Polley dopo vari corti; riflessivo personale e lineare, ha dalla sua la sincerità e due attori molto in parte. Alla lontana si riecheggia Bergman, e mica è poco; non male, e di sicuro non fatto con gli occhi puntati al botteghino.
Molto bene Murphy (che non farà solo qui un ruolo femminile) in un film anche un pò malinconico, sul trasformismo e sulla ricerca di affetti, con sullo sfondo una difficile situazione sociopolitica. Bene anche il cast di contorno (in personaggi però non sempre ben approfonditi)
Il miglior film di Guadagnino assieme a Io sono l'amore; un pò Brass, un pò Bertolucci, confezione molto curata, coraggio nel mettere ins cene un amore omosessaule; finale molto intenso. Tripletta di attori formidabile, spicca magari il pacato Michael Stuhlbarg, irriconoscibile con
A me è piaciuto, vuoi per un Fiennes - mostro sacro - che mai avrei immaginato potesse fare un ruolo del genere, esuberante e senza limiti, vuoi per la cura formale. Guadagnino non l'ho ancora ben inquadrato ma la sua cultura/sapienza filmica mi pare fuori discussione; il contesto sociopolitico
Oggi ad un mercatino mi è capitata la versione videogiocosa del film, per ps2, della quale non sapevo nemmeno dell'esistenza; dentro c'era un volantino che pubblicava tutte le varie edizioni dei 3 film; accidenti, son state rieditate decine di volte, sia normali che limitate, molti anche
Chiari intenti satirici e di denuncia, buona scenografia in CGI e la verve di Guzzanti non si discute. Originalissimo grottesco/comico che trasforma in pregi elementi rischiosi come la monotematica e la monolocation. Più di un brio in scene e dialoghi.
Buono e scorrevole, ambizioso e d'atmosfera, per certi versi prosegue il discorso di Argento, per altri se ne discosta, donando al tutto più contorno storico e d'ambiente. Buon cast, belle scene, un pò di manierismo. L'originale gli è superiore almeno visivamente, ma
In linea con gli altri commenti; la vicenda, ambigua, ha il suo potenziale anche se Manson ne esce troppo positivamente, addirittura come aiutante di giovani. C'è da dire che, assieme a Tarantino, il regista si è posto in modo molto originale nei confronti del tema Manson, cucendo
Mi è piaciuto e Buio ha ragione quando dice che Stevens ha punti in contatto con, tra gli altri, Lynch. Molto d'atmosfera, può contare su sfx pregevoli e tante situazioni disturbanti. Cervellotico, gratuito, ma unico.
Queste sensazioni le ebbi per Casino royale, che mi esaltò, e anche per Goldeneye. Già Quantum of solace smorzò i miei entusiasmi; comunque vedi i 2 di Campbell se ancora non l'hai fatto.
E allora per me sarebbe stato meglio che il film fosse uscito direttamente come porno e come riflessione sul porno (vedi l'ottimo Lovelace di Epstein-Friedman) per risultare di sicuro più interessante.
Più di un eco Hitchcockiano, bravo assai Murphy nel doppio ruolo, vicenda semifavolistica non credibilissima ma, chissà, nella realtà succede anche di peggio. Al solito, la società non ci fa una gran figura. Ottimo cast di contorno non tanto sfruttato, fotografia ottima
Buon film del dotato Howard, già bravo 35 anni fa ('stavolta non concordo con Legnani). La pellicola è triste, molto malinconica, credo simbolica, con un cast di tutto rispetto (Guttenberg, il Mahoney di Police academy, Dennehy, un altro divenuto famoso per il ruolo di poliziotto in
E' proprio come me l'aspettavo, ne più ne meno. Banale e prevedibile, vale solo per i due attori (Lady Gaga ha sempre avuto una bella voce); dalla sua ha una certa scorrevolezza (130 minuti non son pochi) e una trama che va sul sicuro. Ma mi sa che, a divertirsi, han goduto più
Nulla di che, ma comunque un valido esordio di un figlio d'arte; ottimo cast (c'è pure Brian Cox), ottima fotografia, per questo fantasy sci-fi con un tizio che è a metà strada tra Michael Myers e Hanna. Visti nomi e mezzi a disposizione si poteva sperare in qualcosa di
Più che buono e purtroppo non da tutti apprezzato; lento ma non noioso, con personaggi sempre ad un passo dalla caricatura, ha dalla sua un'atmosfera torbida e minacciosa, ben fatta, e attori superlativi (un controllatissimo Hardy, un Gandolfini strepitoso, Schoenaerts che fa un personaggio
Veicolo pubblicitario per la band, che se poteva aver senso ce l'aveva magari nel '97, non oggi. Vale solo per il cameo di Elton John e per Cumming, anche se le ragazze non son antipatiche.
Effettivamente un Malick meno ispirato 'stavolta, a causa di uno script leggermente meno incisivo rispetto a lavori passati e futuri. Megacast, solita grande regia, sonoro da paura, ma la vicenda filmica di questo personaggio legato al mondo dello spettacolo non è chiarissima, come
Classico blockbuster fracassone la cui unica utilità è la visioen al cinema, visto come oceano e mostri marini fan sempre la loro figura. Statham è sempre in parte ma puntare anche su altri nomi di rilievo male non avrebbe fatto. puro intrattenimento.
Eccentrico, queer e weird, è stato girato solo solamente al fine di far scalpore. E' un porno a tutti gli effetti con poco da dire e molte stranezze da mostrare. Mi ha lasciato impresso poco o nulla. Il regista farà meglio con Rabbit hole. Echi, lontanissimi, di Soderbergh
Inquietante ed attualissimo "dramma" Salciano, con un Villaggio in parte e tanti temi scomodi e delicati (la maternità possessiva, tra gli altri). Dopo vari decenni fa ancora la sua figura, prende e fa pensare; il film è un Fantozzi trasferito dal lavoro all'ambito casalingo,
Bergman al suo meglio; c'è anche una versione tv più lunga, che sarei curioso di vedere. Attori stratosferici, dialoghi sempre perfetti (Bergman dava il meglio di sè nelle sceneggiature, del resto), grande stile in quella che è forse, tra le migliori se non la migliore
Tranquillamente paragonabile, se non migliore, di Black hawk down, il film di Bay (di sicuro il suo migliore) fa sua la lezione del miglior cinema d'azione e lo spessore viene dato dalla realtà della vicenda, qui stringata ed avvincente come non mai. Regia, montaggio,azione, tutto perfetto.
A me non è dispiaciuto; nobilitato dalla presenza della Blanchett e da effetti animatronici da paura, presi in prestito da Spielberg (letteralmente) il film fa una discreta figura, aiutato anche dal buon cast. Roth ha voluto fare un horror per ragazzi, simpatico e carino, sulla scia di Harry
Cast molto molto buono (Stallone controllato, Byrne serafico, Newton carina), script confusionario, per un omaggio al mondo del gioco. Un Il giocatore con Damon, per dire, aveva detto di più e meglio, ma il film si apprezza per fotografie e confezione, seppur, diaciamolo, non evolva più
Non male, ma della coppia preferisco A l'interieur; i momenti coi bambini son troppo leggeri, mentre le scene, in contrasto, forti paion appartenere quasi ad un altro film. In effetti, si, poca coesione ma la confezione è curata; quasi discreto.
Perlomeno originale nell'approccio, semidocumentaristico, con camera che segue sempre il protagonista, offre un modo di vedere la vita nel lager un pò diverso dal solito; lo si sa, al bottteghino e agli Oscar è terreno facile quello del nazismo, ma qui ci si sforza di esser sinceri
Priscilla era uscito appena un anno prima quindi si potrebbe parlare di quasi plagio, ma il film è comunque più che buono. Fa strano, forse più qui che nel precedente film, vedere tre coraggiosissimi Swayze-Leguizamo e Snipes indossar abiti femminili. Swayze soprattutto, tutto
Il film non brilla troppo per originalità, ma ha il fascino del cinema indipendente e la mdp puntata sul reale regala sempre emozioni. Bene i due protagonisti, anche se Mastandrea si vede poco; cameo di Aniello Arena (Reality).
Uno dei primi Bergman, per lo più girato in esterni e di forte matrice neorealista. Bene gli interpreti, presenti svariati temi cari al regista, ma quest'ultimo lo si ricorda per altro. E' comunque un buon risultato filmico tra limitazione produttiva imposta e libertà creativa
Da certi sopravvalutato, da altri stroncato, è un film innocuo e gradevole, con tante star invecchiate e con look differenti dal solito (spicca uno Stallone artistico spaccone ed occhialuto). Si poteva magari marcare di più il versante favolistico della vicenda, che magari dopo un pò
2004: Un bacio appassionato (Ae Fond Kiss)
2007: Il dolce e l'amaro
2017: Stronger - Io sono più forte (Stronger)
2008: L'ultima missione (MR 73)
1992: La crisi! (La crise)
1947: Monsieur Verdoux (Monsieur Verdoux)
1995: Bad company (Bad Company)
1988: Moonwalker (Moonwalker)
2004: Sky Captain and the world of tomorrow (Sky Captain And The World Of Tomorrow)
2002: My little eye (My little eye)